IL CIBO DEL FUTURO? ALL’EXPO MILANO 2015

                                                    IL CIBO DEL FUTURO?

QUESTA LA TENTAZIONE, UNA NUOVA ALIMENTAZIONE, DEI VISITATORI ALL’EXPO MILANO 2015 – CARNE DI COCCODRILLO – RAGNI FRITTI – BRUCHI – COLEOTTORI – FORMICHE.

Quasi un italiano su cinque (19 per cento) è tentato di assaggiare la carne di coccodrillo mentre il 92 per cento rifiuta gli insetti e il 93 per cento i ragni fritti che sono considerati in alcuni Paesi partecipanti all’Expo vere prelibatezze gastronomiche.

coccodrillo coccodrillo fritto

È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ipr Marketing presentata ad Expo .
Una opportunità – sottolinea la Coldiretti – di cui ha goduto anche il pesce palla del Giappone per l’esposizione o la degustazione esclusivamente all’Expo anche se solo il 14 per cento degli italiani si dice interessato ad assaggiarlo. Il pesce palla – spiega la Coldiretti – è un piatto molto costoso che in giapponese si chiama fugu e che necessita di un’accurata e delicata preparazione per eliminare il pericoloso veleno.
Il piatto che però è meno gradito dagli italiani con una percentuale “bulgara” del 97 per cento è il vino di serpente che si beve in Cina e in Vietnam, ottenuto mettendo in un infuso alcol e il corpo intero del rettile, che pare sia un ottimo ricostituente.

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Gli insetti che sono molto diffusi a tavola in diversi continenti, dall’Asia all’Africa, hanno trovato posto all’Expo nel Future Food District solo in esposizione in confezioni snack di larve, cavallette, scorpioni, termiti, scarafaggi, ma anche in spiedini misti. Ma – riferisce la Coldiretti – sono stati sequestrati i grilli in barattolo e i vermi della farina essiccati offerti come snack nel corso di uno show-cooking nel Padiglione olandese, nonostante l’importante endorsement della Fao che, in un recente studio, li classifica come il cibo del futuro perché stima che fanno parte delle diete tradizionali di almeno due miliardi di persone e che potrebbero quindi essere essenziali per combattere la fame.

Il console dello Zimbabwe Georges El Badauri ha annunciato l’arrivo di un menu a 15 euro a base di crocoburger, ma sono già esposti filetto di coda di coccodrillo in olio extravergine e ragù a base di carne di coccodrillo che è un rettile comunemente consumato in molti continenti, dall’Asia all’Africa fino alle Americhe. Inoltre la carne di coccodrillo si commercializzata già in alcuni Paesi europei, come il Belgio.
Nonostante l’indubbia curiosità che hanno stimolato questi cibi “esotici” tra i visitatori dell’Expo è certo però – sostiene la Coldiretti – che nel momento di sedersi a tavola la preferenza, sia tra gli stranieri che tra gli italiani, è accordata alle specialità della tradizione Made in Italy, come dimostrano i successi dei punti di ristoro e dei ristoranti italiani presenti. Tra questi il Farmers Inn di Campagna Amica nella terrazza del Padiglione della Coldiretti, l’unico dove quotidianamente vengono offerte colazioni, merende, pranzi, cene, aperitivi e happy hour direttamente dagli agricoltori italiani.
“Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quell sviluppati”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono però molto lontani dalla realtà culinaria nazionale”.

L’ALTRA META’ DELLA TERRA DAL 29 GIUGNO AL 10 LUGLIO ALL’EXPO MILANO 2015

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L’ALTRA META’ DELLA TERRA AL VIA LE  WOMEN’S WEEKS”

Le donne al centro di Expo Milano 2015. Da lunedì 29 giugno a venerdì 10 luglio, il mondo femminile sarà protagonista dell’Esposizione Universale grazie al ricco programma dell’iniziativa “L’altra metà della Terra – Women’s Weeks”. Per due settimane, spettacoli ed eventi internazionali, aperti al pubblico, stimoleranno i visitatori a riflettere su quanto la dimensione femminile sia legata al tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. L’altra metà della terra ‐ Women’s Weeks” nasce da Women for Expo, il progetto di Expo Milano 2015 in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che per la prima volta pone le donne al centro di un’Esposizione Universale.

Il programma delle Women’s Weeks ‐ realizzato anche grazie alla collaborazione di FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), WFP (World Food Program ‐ Programma Alimentare Mondiale), Valore D, Oxfam, Save the Children, Aspen Institute Italia, Human Foundation e Action Aid alterna incontri di approfondimento e di intrattenimento con ospiti femminili provenienti da tutto il mondo.

Ad aprire le “Settimane delle Donne” sarà il “Women’s Forum Italy 2015”, due giorni di incontri dal titolo “Nutrire un futuro sostenibile”, in calendario lunedì 29 e martedì 30 giugno. Organizzato dal Women’s Forum for the Economy and Society Italy e da Valore D, l’appuntamento vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Emma Bonino, Claudia Parzani, Jacqueline Franjou, Kristalina Georgieva, Vandana Shiva, Ertharin Cousin. Tra spettacoli teatrali, letture e approfondimenti, il palinsesto prosegue con numerosi altri eventi. Ne ricordiamo alcuni.

La sera del 29 giugno, la nota scrittrice giapponese Banana Yoshimoto leggerà nella sua lingua il racconto che ha scritto per il “Novel of the World” di Women for Expo. Seguiranno le lettura del testo in italiano e una conversazione tra Giovanna Zucconi e la scrittrice sul tema del cibo come nutrimento per il corpo e per la mente.

Martedì 30 giugno l’appuntamento sarà con “Ferite a morte”, il progetto teatrale sul femminicidio scritto e diretto da Serena Dandini. Allo spettacolo parteciperanno Arisa, Emma Bonino, Lella Costa, Serena Dandini, Isabella Ferrari, Chiara Francini, Ornella Vanoni. Lella Costa sarà poi protagonista, mercoledì 1° luglio, de “Il pranzo di Babette”.

Giovedì 2 luglio, l’Ambassador di Expo Milano 2015 Maurizia Cacciatori e la tennista Francesca Schiavone rifletteranno sugli stereotipi femminili nel corso dell’incontro “Challenging Role models through sport”, a cura di Oxfam.

Mentre, venerdì 3 luglio, si parlerà del ruolo chiave che le adolescenti ricoprono nei Paesi in via di Sviluppo nell’appuntamento “Starting from girls: they are the source to trigger a change!”, organizzato da Save the Children.

Sabato 4 luglio, sarà la volta della Maratona di Lettura “Reading Marathon – The Novel of the World”, durante la quale alcuni racconti che compongono il Romanzo del Mondo saranno letti dalle autrici: Simonetta Agnello Hornby, Dacia Maraini, Lilia Bicec, Cristiana Capotondi, Anilda Ibrahimi, Anita Nair, Sonya Orfalian, Camila Raznovich, Ayana Sambuu, Clara Sánchez, Robka Sibhatu, Quartetto Euphoria.

La sicurezza alimentare sarà al centro dell’incontro di Human Foundation “Social Impact Investments for Food Security”, lunedì 6 luglio, e dei workshop e degli eventi in cui si articolerà il Forum Aspen, da mercoledì 8 a venerdì 10 luglio. “Food Security, Nutrition and Global Health” è il tema che sarà sviluppato nei tre giorni.

Venerdì 10 luglio concluderanno le Women’s Weeks due importanti eventi.

Empowering women – The road from Beijing to New York”, discussione dedicata all’agenda Pechino +20 nel quadro delle attività Women for Expo, che celebra il 20° anniversario della Quadra Conferenza Mondiale sulle Donne. All’evento, a cura di Action Aid, saranno presenti il Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, Marta Dassù, Valeria Fedeli, Paola Severino, Orietta Maria Varnelli. In serata, “La tavola del mondo”: appuntamento di alto valore simbolico, un incontro conviviale che ospiterà circa 400 donne provenienti da oltre 40 Paesi del mondo. Donne comuni, ma anche scrittici, artiste, volti noti dello spettacolo, della cultura dello sport e della politica, l’una accanto all’altra, insieme alle rappresentanti dei Paesi partecipanti a Expo Milano 2015, sfileranno sul Decumano per arrivare in Piazza Italia dove sarà allestita una speciale Tavola del Mondo.

INGRESSO A 10 EURO PER RAGAZZI E ANZIANI: ACCORDO TRA ANCI, MIPAAF E EXPO MILANO 2015

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INGRESSO A 10 EURO PER RAGAZZI E ANZIANI: ACCORDO TRA ANCI, MIPAAF E EXPO MILANO 2015

Biglietto di Expo Milano 2015 a 10 euro per gli anziani che frequentano i centri ricreativi e per i giovani dei centri estivi presenti nei Comuni. È questo il contenuto della convenzione siglata oggi dal Presidente dell’Anci, Piero Fassino, dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, e dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala.

anci foto L’accordo si pone l’obiettivo di consentire ad un sempre maggior numero di persone di visitare l’Esposizione Universale a costi contenuti. In questo caso il prezzo speciale d’ingresso a dieci euro è destinato agli anziani che frequentano i centri ricreativi e ai ragazzi iscritti ai centri estivi, sia pubblici che privati convenzionati. L’accordo per gli anziani non prevede alcun limite di reddito per accedere all’ingresso speciale e sarà possibile usufruire dell’agevolazione per tutta l’estate, dal primo luglio al 31 agosto. Si tratta di un’iniziativa che siamo convinti ci darà le stesse soddisfazioni che ci sta riservando la convenzione attivata con le scuole e le università – ha spiegato Giuseppe Sala ‐. Abbiamo già in cantiere nuovi progetti legati alla socializzazione e alla partecipazione attiva a Expo Milano 2015”. Piero Fassino ha ribadito l’importanza di un accordo che “coinvolge gli 8 mila Comuni italiani. Questa convenzione è l’ennesima dimostrazione del forte legame che esiste tra Anci e Expo Milano 2015 e del notevole successo che sta riscuotendo l’Esposizione Universale, nella quale abbiamo creduto fin dall’inizio”. Voglio ringraziare i Comuni e i sindaci italiani per il sostegno continuo a favore dell’evento – ha detto il Ministro Martina ‐; coinvolgere i giovani e gli anziani significa permettere ad un numero consistente di persone di poter partecipare attivamente a Expo Milano 2015 e riflettere sui suoi fondamentali contenuti”. Saranno i Comuni a raccogliere le richieste di adesione alla convenzione da parte delle varie strutture dedicate agli anziani e ai giovani presenti sul territorio e rapportarsi dunque direttamente con la società Expo 2015. ANCI, invece, si occuperà di dar vita ad una forte campagna promozionale per comunicare alle diverse realtà territoriali le peculiarità e i vantaggi della convenzione.

ci auguriamo di aver dato una indicazione utile a tutte le nostre strutture.

TESTATE GIORNALISTICHE CHE CI SEGUONO

il piccolo il novese il popolo di novi 225 5 2015 nostro giornale 25 5 2015La Stampa 23 5 2015

 

panorama di novi 26 5 2015 novi informa giugno 2015

Abbiamo riportato articoli cartacei Il Piccolo – Il Popolo di Novi – Il Novese – Il Nostro Giornale – La Stampa – Panorama di Novi – per le arti marziali – mentre Novinforma periodico di informazione del Comune di Novi Ligure Il giro d’Italia in solitaria di Bombara.

TESTATE GIORNALISTICHE CHE CI SEGUONO

IL CALCIATORE MAREK HAMSIK CAPITANO DEL NAPOLI FESTEGGIA IL NATIONAL DAY DELLA SLOVACCHIA

IL CALCIATORE MAREK HAMSIK capitano del napoli FESTEGGIA IL NATIONAL DAY DELLA SLOVACCHIA

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È stato il calciatore Marek Hamsik il grande protagonista delle celebrazioni del National Day della Slovacchia. Ad accogliere, questa mattina, il capitano del Napoli, arrivato a Expo Milano 2015 insieme al presidente slovacco, Andrej Kiska, sono stati i canti tradizionali del coro Spevácky zbor Lúčnica.

Alla cerimonia dell’alzabandiera, scandita dagli inni, hanno partecipato Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Bruno Antonio Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015, e una nutrita delegazione slovacca composta da Miroslav Lajčák, Vice Primo Ministro e ministro degli Affari Esteri e Europei, Vazil Hudák, ministro dell’Economia, Marek Maďarič, ministro della Cultura, Vladimir Kováčik, ministro dell’Istruzione, della Scienza, della Ricerca e dello Sport, e Francis Palko, Ministro dei Trasporti, della Costruzione e degli Affari Regionali.

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Mi congratulo con l’Italia per questo successo straordinario – ha esordito il presidente Kiska –. L’Esposizione Universale è una celebrazione del progresso e dello sviluppo e, per quanto riguarda il nostro Paese, mostra ciò di cui abbiamo dato prova e quello che siamo capaci di realizzare. Ma ci indica anche quello che è un obiettivo prioritario non ancora raggiunto: il diritto all’alimentazione per tutti. La Slovacchia – ha spiegato il presidente Kiska – è tra i Paesi che sono riusciti con maggior efficacia a ridurre le emissioni di CO2 nell’Ue. Vanta numerose tecnologie per lo sfruttamento intelligente dell’energia. Per questo sono lieto di apporre la mia firma in calce alla Carta di Milano, che non solo espone dei problemi, ma propone anche delle soluzioni concrete”.

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A più di 150 anni dalla prima Esposizione Universale di Londra – ha ribadito il Viceministro Nencini – possiamo dire che la scienza e le tecnologia ci permettono di affrontare il tema della nutrizione con una concezione diversa, decisamente molto più benaugurante di quanto non fosse un secolo e mezzo fa. L’idea di costruire l’Expo, guardando a questi contenuti, si avvicina molto al modo di vivere degli slovacchi. Qui hanno diritto di cittadinanza Paesi di varia etnia, di lingue decisamente diverse, di diversa grandezza. Ma il diritto di cittadinanza è assolutamente uguale per tutti”. Dopo la parte ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con spettacoli di musica tradizionale al Padiglione slovacco, dove un autentico bagno di folla ha accolto Marek Hamisk.

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SCIROPPO AI FIORI DI SAMBUCO

Sciroppo ai fiori di sambuco

FIORI DI SAMBUCO

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Ricetta della nonna trovata in una scatola di latta

n. 25 ombrelle di sambuco (disponibili nella natura)

un limone non trattato – una arancia non trattata – 25 g di acido citrico – 1 kg. di zucchero – 1 litro di acqua

Preparazione

  1. lavare il limone e l’arancia con acqua calda e tagliare a fette
    1. pulire i fiori di sambuco e tagliare gli steli spessi
      1. far bollire acqua – zucchero e acido citrico
        1. in un recipiente, disporre a strati i fiori di sambuco e le fette di limone e arancia, quindi versare la soluzione di zucchero,coprire con un panno e lasciare riposare per 8 giorni
          1. con l’aiuto di un panno pulito , riempire le bottiglie di sciroppo ai fiori di sambuco, chiudere per bene e conservare in luogo fresco.

E’ molto saporito se servito con acqua minerale e qualche foglia di menta.

OGGI PARLIAMO DI KARATE UNA DISCIPLINA LEGATA ALLE ARTI MARZIALI

PRESENTIAMO UNA ATTIVITA’ O DISCIPLINA SPORTIVA LEGATA ALLE ARTI MARZIALI IL

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Al pari di altre arti marziali, il karate, è uno sport completo che coinvolge tutti i muscoli e le articolazioni del corpo. Per questa ragione è uno sport consigliato allo stesso modo per bambini, adolescenti e adulti, ai quali è offerta la possibilità di elevarsi, all’interno di questa disciplina, attraverso sette gradi culminanti nella cintura nera.

Un po’ di storia…

Il karate nacque ad Okinawa (Giappone) nel XV secolo. Letteralmente karate significa “combattimento a mano nuda “; conobbe infatti una rigogliosa fioritura durante i periodi di dominazione cinese, durante i quali per prevenire le rivolte, venivano vietate tutte le armi.
Gli abitanti allora perfezionarono le tecniche di combattimento senza armi arricchendole di elementi importati dalla cultura cinese.

All’inizio del XVII secolo Okinawa venne conquistata da un signore feudale giapponese che mantenne a sua volta il divieto di portare armi. Per essere in grado di difendersi contro il conquistatore armato, gli abitanti lavorarono intensamente al perfezionamento del combattimento a mano nuda. L’addestramento era compiuto clandestinamente a piccoli gruppi, il che contribuì a differenziare gli stili anche all’interno dell’isola.

Nel corso del XIX secolo Okinawa venne assimilata alla cultura giapponese e il significato delle tecniche di combattimento a mano nuda si modificò; fu riconosciuto il valore educativo dell’okinawa-te e si prese la decisione di insegnarlo nelle scuole.
Incominciò allora la formalizzazione delle tecniche e vennero formati quegli adepti che avrebbero trasmesso la loro arte fuori dell’isola.

Le prime dimostrazioni del Maestro Funakoshi in Giappone nel primo ventennio del XX secolo, ottennero grande successo e suscitarono la curiosità dei praticanti di arti marziali giapponesi, con i quali entrò in relazione.
La consacrazione ufficiale dell’okinawa-te però avvenne quando incominciò ad essere insegnato nelle università locali. Alcuni anni dopo Funakoshi, altri maestri di karate elaborarono stili differenti nelle varie regioni in cui si stabilirono.
Nel corso del XX secolo il Karate (così battezzato dal Maestro Funakoshi) superò i confini giapponesi per giungere in Europa occidentale e in America e proseguire il suo sviluppo fino ad arrivare ai giorni nostri.

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Kata e Kumite

Il karate è diviso in due specialità:

  • kata
  • kumite

Kata significa letteralmente “forma” o “stampo”. Si tratta di sequenze composte da gesti formalizzati e codificati che simulano un combattimento contro avversari immaginari.
Il karate tradizionale prevede circa una quarantina di kata originali ai quali vengono ad aggiungersi delle varianti secondo gli stili. La maggior parte di questi comporta una quantità di movimenti (tecniche) compresa tra i venti e i sessanta; si tratta di tecniche di attacco e parata sia con arti superiori che inferiori.
L’importanza del kata si comprende facilmente se si riflette sul fatto che nel corso dei secoli è stato il veicolo di trasmissione e comunicazione delle tecniche di combattimento elaborate.

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Il Kumite è il “combattimento “, incontro fra due avversari utilizzando tecniche di braccia, gambe, gomiti e ginocchia.

Allenamento

Il karate è fra le attività sportive che richiedono maggior dispendio energetico . Al pari di altre arti marziali è uno sport completo, infatti tutti i muscoli e le articolazioni del corpo vengono coinvolti durante l’esecuzione delle tecniche.

Kata e kumite prevedono diversi tipi di lavoro muscolare:

  • nel kata è prevalente l’aspetto isometrico;
  • nel kumite quello isotonico.
 Marzia Canepari 3DanCampioni Italiani 2015

Per questo motivo, a seconda che si pratichi l’uno o l’altro, la metodologia d’allenamento sarà diversa.

È importante che tutti i muscoli del corpo siano adeguatamente preparati prima di incominciare la parte tecnica specifica: gambe, braccia, addominali e dorsali devono essere tenuti in continuo esercizio.
Altrettanto importante è la mobilità articolare, soprattutto per le articolazioni scapolo omerali e coxo femorali che condizionano l’ampiezza di tutti i movimenti.
Non esiste una metodologia di allenamento universale, gli esercizi dovranno essere adattati alle condizioni fisiche, agli obiettivi e all’età degli atleti.
Per quanto riguarda i bambini si privilegia l’aspetto ludico, proponendo esercizi con funzione propedeutica alle tecniche vere e proprie. Per gli agonisti il lavoro sarà finalizzato invece al potenziamento fisico (resistenza, forza rapida, velocità e mobilità articolare) e al miglioramento tecnico e tattico.
Infine gli amatori lavoreranno prevalentemente sulla tecnica pur senza dimenticare il potenziamento fisico che chiaramente dovrà essere idoneo alle condizioni fisiche dei singoli.

Esempio di seduta d’allenamento di durata 1,5 ore

  • 15 minuti di riscaldamento generale (corsa, saltelli, balzi, esercizi di coordinazione motoria ecc.);
  • 15 minuti di potenziamento (scatti, salti, addominali, flessioni,dorsali ecc.);
  • 15 minuti di allungamento muscolare (quadricipiti e tricipiti femorali, glutei e dorsali ecc) e esercizi per la mobilità articolare;
  • 30-35 minuti di parte tecnica specifica;
  • 10 minuti di defaticamento con esercizi di allungamento ed eventualmente massaggi.

Attività agonistica

Nel karate sportivo è prevista l’attività agonistica nelle due specialità, kata e kumite.

Nelle gare di kata gli atleti si misurano nell’esecuzione delle forme e vengono valutati in base all’espressività, la potenza, la chiusura e il ritmo delle tecniche. A ogni atleta viene assegnato un punteggio, il vincitore è colui che ottiene il punteggio più alto, cioè colui che meglio “interpreta” il kata.

Nel kumite invece lo scontro fra gli avversari è diretto, si procede in base ad un tabellone ad eliminazione diretta a sorteggio e con ripescaggi.
La durata di un combattimento varia da un minuto e venti secondi a tre minuti effettivi a seconda della categoria (a cui si aggiungono eventuali tempi di recupero).
Le azioni dei combattimenti sono finalizzate a fare punti; si fanno punti portando tecniche valide su bersagli validi. Sono tecniche valide quelle di pugno, calcio (circolare, frontale o laterale) e proiezione, mentre i bersagli validi sono testa, viso, collo, nuca, petto, addome, fianchi, e schiena. A seconda del bersaglio colpito e della tecnica utilizzata possono essere assegnati 1, 2 o 3 punti. Sono previste ammonizioni per tecniche e comportamenti proibiti o per contatti eccessivi.
L’età per svolgere attività agonistica va dai 13 ai 35 anni. Esistono diverse categorie in base all’età, al peso (per il kumite) e al grado di cintura.

Curiosità

Per praticare il karate si usa il karate-gi.
Il karate-gi (conosciuto anche impropriamente col nome kimono), è composto da pantaloni lunghi e casacca, solitamente bianchi ma occasionalmente neri.
La casacca si chiude con una cintura colorata in vita; il colore della cintura indica il grado e il livello di preparazione dell’atleta . Si parte con la cintura bianca per poi passare alla gialla, arancione, verde, blu, marrone e nera. Vi sono poi sette gradi di cintura nera (dan). Solitamente il passaggio da una cintura alla successiva è subordinato al superamento di un esame di idoneità, durante il quale si deve dar prova delle conoscenze e delle abilità apprese; eccezionalmente la cintura di grado superiore può essere acquisita anche per meriti sportivi.

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IL TEMPIO DEL KARATE DI NOVI LIGURE LICENZIA CON ORGOGLIO UNA NUOVA CINTURA NERA III° DAN IN MARZIA CANEPARI

Marzia Canepari 3Dan La nuova cintura nera Marzia Canepari con tutto il gruppo dei Maestri del Karate “Il Tempio del Karate di Novi Ligure”

Il Tempio del Karate licenzia con orgoglio una nuova Cintura Nera III Dan

C’era un sorriso particolare nel volto di Marzia Canepari che lo scorso giovedì, dopo un esame preparato a lungo e con costanza, ha ottenuto la tanto sudata Cintura Nera di Karate III Dan, dalla Commissione Federale de “Il Tempio del Karate” riunitasi, per l’occasione, nel Dojo di Novi Ligure.

Marzia per la prima volta ha indossato con desiderio, gioia, un pizzico di stanchezza e soprattutto umiltà, una cintura che non incarna solamente il duro lavoro svolto, amicizia, collaborazione e immensa volontà, ma qualcosa di più importante. La qualifica da maestro non è un traguardo ma l’inizio del vero e più impegnativo percorso di vita che questa disciplina rappresenta, realizzandosi tramite l’attiva formazione degli allievi da parte del sensei (maestro).

A ritroso, nel pensiero di Marzia, il III Dan, ha rappresentato, fatica, grande passione, fraternità e disciplina; negli anni passati, non sono mancati i dispiaceri e i dubbi così come gli ori e la vittoria Tricolore, ottenuta il maggio scorso al Campionato Italiano di Karate.

La neomaestra, riconosce nel Karate un’arte quotidiana che si riassume nella costanza del saper seguire i sogni e le passioni con serietà e buon umore.

A conclusione dell’esame, i Sensei Gimmo e Manuele Borsoi, Giuseppe Vecchi, Giorgio e Nando Bellora, pilastri di grande professionalità ed umanità, si sono complimentati per la qualifica meritatamente raggiunta dalla loro “pupilla”.

La redazione augura ampi successi alla nuova neo maestra di scritta karate