La forza mentale distingue i campioni dai quasi campioni.
La medicina riconosce senza ombra di dubbio che l’attività fisica svolge un ruolo importante nel garantire una buona salute .
Questo dipende sostanzialmente dal fatto che una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti organici che risultano positivi dal punto di vista della funzionalità d’organi ed apparati.
Un altro aspetto importante è che questi adattamenti sono relativamente stabili nel tempo; pertanto, i benefici di una vita fisicamente attiva si manifestano abbastanza in là negli anni, questo vale per l’efficienza dell’apparato cardiovascolare e muscolare.
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- rappresentare uno strumento di informazione e di cultura e rispondere quindi a quesiti antichi, recenti o attuali nel campo della fisiologia sportiva;
- rappresentare uno stimolo a scegliere e decidere per un’attività fisico-sportiva, adeguata, interessante e gratificante ; infatti attività fisica non vuol dire solo performance, ma è semplicemente (e soprattutto) uno stile di vita.
Il praticare attività fisica può rappresentare una tradizione familiare (caso fortunato), può rispecchiare una indubbia capacità atletica (altro caso fortunato), può essere una pausa di astrazione (caso fortunatissimo !) oppure una necessità medica finalizzata alla riabilitazione (anche questo è un caso con valenza positiva). E gli aspetti negativi? Ci sono, questo è ovvio: ci si può fare male procurandosi distorsioni, fratture, tendiniti.
Riprendendo il paragone col cervello si può dire: la funzione dell’apprendimento è guidata da un maestro, da un professore e anche l’attività fisica può avere bisogno dello stesso supporto. Inoltre, la medicina riconosce che: i rischi connessi alla pratica sportiva sono ampiamente inferiori rispetto al non praticarla. |