Chiude oggi a Verona dopo quattro giorni la 50° edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati

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Chiude oggi a Verona, dopo quattro giorni, la 50ª edizione del Salone dedicato a vini e distillati 50° VINITALY, VINTA LA SFIDA DELLA QUALITÀ PIANO INCOMING E SUCCESSO DEL PADIGLIONE DEL VINO A EXPO TRAINANO GLI ESTERI 130MILA OPERATORI, DEI QUALI 50MILA DA 140 PAESI CON 28MILA TOP BUYER ACCREDITATI BENE ANCHE IL ‘FUORI SALONE’ VINITALY AND THE CITY CON 29MILA PRESENZE Nella top ten dei buyer esteri in crescita Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento).

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Verona, 13 aprile 2016 – In crescita buyer e affari, con visitatori sempre più qualificati. È la cifra di Vinitaly 2016 che chiude oggi con 130mila operatori da 140 nazioni e ha visto superare lo storico record di 100mila metri quadrati netti espositivi, prima rassegna al mondo per superficie con più 4.100 espositori da più di 30 Paesi. Quasi 50mila le presenze straniere, con 28mila buyer accreditati dai mercati internazionali in aumento del 23% rispetto al 2015, grazie al potenziamento delle attività di incoming di Vinitaly e del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy (www.vinitaly.it).

Il fuori salone Vinitaly and the City ha registrato 29mila presenze, interpretando la strategia di diversificazione dell’offerta per gli operatori professionali a Vinitaly, da quella rivolta ai wine lover, appassionati e giovani con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali nelle piazze del centro storico di Verona.

«L’obiettivo era quello di dare un segnale chiaro alle aziende espositrici e ai visitatori, per fare in modo che la 50ª edizione di Vinitaly fosse quella che proiettava la rassegna nei prossimi cinquant’anni – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. L’aver saputo mantenere la parola data e creare un format che ha soddisfatto in pieno le attese, sia per il wine business in fiera sia per il wine festival in città, con una edizione di Vinitaly and the City dai grandi numeri, è motivo di orgoglio e di impegno per migliorare ulteriormente il prossimo anno».

«Questa edizione è stata l’occasione, inoltre, per celebrare la storia di una manifestazione che da 50 anni promuove nel mondo il vino italiano e la sua cultura – continua Danese –. Per la prima volta, infatti, un Capo dello Stato ha inaugurato ufficialmente Vinitaly. Il Presidente Mattarella ha ricordato la funzione del Vinitaly quale “vettore e simbolo della qualità vitivinicola italiana, apprezzata nel mondo”, nell’ambito di un progetto di “internalizzazione e sostegno dell’export verso nuove aree di consumo”».

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Vinitaly 2016 ha ricevuto lunedì la visita anche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha discusso degli sviluppi delle vendite digitali del vino, insieme a Jack Ma, fondatore di Alibaba, il colosso dell’ecommerce cinese che proprio da Verona ha lanciato il 9 settembre la Giornata del vino in Cina. Con loro anche il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, che nella giornata conclusiva ha organizzato in fiera il Forum dei ministeri europei dei principali paesi a vocazione vinicola.

«Da questa edizione emergono segnali interessanti sia dall’estero che dal mercato interno – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – confermando la capacità del Salone di interpretare le tendenze, mettere a frutto il lavoro di internazionalizzazione e capitalizzare esperienze importanti, come la realizzazione del Padiglione del Vino ad Expo 2015. In particolare, a questo Vinitaly, aumentano in modo significativo, ed in ordine di rilevanza quantitativa delle presenze, i buyer da Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento). Dati positivi anche dal fronte interno, con gli operatori dal Centro e Sud Italia cresciuti mediamente del 15 per cento».

Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti più di 300 appuntamenti tra convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come ogni anno, le esclusive degustazioni, tra cui quella della Vinitaly International Academy che ha ricordato la figura di Giacomo Tachis, uno dei più grandi enologi italiani recentemente scomparso In contemporanea a Vinitaly, si sono svolte come ogni anno, Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità (www.solagrifood.com), ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola (www.enolitech.it).

Sono stati 2.357 i giornalisti accrediti da 47 nazioni che hanno seguito la manifestazione.

La 51ª edizione di Vinitaly è in programma dal 9 al 12 aprile 2017.

 

IL 50° VINITALY INTITOLA AD ANGELO BETTI IL PREMIO “BENEMERITI DELLA VITIVINICOLTURA ITALIANA” LA MANIFESTAZIONE DAL 10 AL 13 APRILE A VERONAFIERE

La manifestazione dal 10 al 13 aprile 2016 a Veronafiere 

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IL 50° VINITALY INTITOLA AD ANGELO BETTI IL PREMIO BENEMERITI DELLA VITIVINICOLTURA ITALIANA”

 

Il Premio, che dal 1973 viene riconosciuto su base regionale a coloro che abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo dell’enologia italiana, viene intitolato da quest’anno ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly negli anni ’60. Per i premiati fotografia con il Presidente della Repubblica Mattarella, che oggi ha inaugurato il 50° Vinitaly

Verona, 10 aprile 2016 Nell’anno della sua cinquantesima edizione, Vinitaly (Veronafiere 10-13 aprile 2016, celebra questo importante traguardo intitolando al suo ideatore, Angelo Betti, il Premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana”. Già Premio Cangrande, il riconoscimento, anch’esso ideato da Betti, viene assegnato fin dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano.

Nella seconda metà degli anni ’60, quando prese vita l’idea di realizzare una fiera esclusivamente dedicata al vino, Angelo Betti era capo ufficio stampa e responsabile nuovi progetti di Veronafiere, successivamente ne divenne anche segretario generale.

«Quella di Angelo Betti fu una vera e propria intuizione che anticipava i tempi dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere . Non tutti in quel momento storico capirono l’importanza del progetto e del nome scelto, ma Betti fu perseverante nella sua visione, tanto che Vinitaly diventò subito un punto di riferimento internazionale, che si è consolidato nel corso di cinquanta edizioni».

Il Premio “Benemeriti della Vitivinicoltura” è un prestigioso riconoscimento che viene assegnato seguendo le indicazioni degli Assessorati regionali all’agricoltura; a loro il compito di segnalare coloro che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese. Consegnato tradizionalmente durante l’inaugurazione di Vinitaly, nel 1990 venne assegnato per la Regione Veneto anche allo stesso Angelo Betti. → foto di Angelo Betti, premiato dalla Regione nel 1990.

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Per il 50° Vinitaly, le insegne del Premio Angelo Betti vengono attribuite a: Francesco Paolo Valentini (Abruzzo); Tenuta Parco dei Monaci di Rosa Padula (Basilicata); Carmine Maio (Calabria); Azienda Agricola San Salvatore 1988 (Campania); Alessandro Morini (Emilia-Romagna); Flavio Basilicata (Friuli Venezia Giulia); Azienda “Agricoltura Capodarco” (Lazio); Azienda Agricola “Cognata Gionata” (Liguria); Cristina Cerri Comi (Lombardia); Cantina Terracruda (Marche); Loredana Dragani (Molise); Franco Roero (Piemonte); Paolo Foradori (Provincia Autonoma di Bolzano); Anselmo Martini (Provincia Autonoma di Trento); Gianfelice d’Alfonso del Sordo (Puglia); Cantina Sociale Dorgali (Sardegna); Leonardo Taschetta (Sicilia); Gabriele Da Prato (Toscana); Filippo Peppucci (Umbria); Stefano Celi (Valle d’Aosta); Gianni Borin (Veneto).

Per i premiati foto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che oggi ha inaugurato la cinquantesima edizione di Vinitaly. la foto dei Benemeriti con il Presidente Mattarella 

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I nomi di questi professionisti ed imprenditori premiati vanno ad arricchire un Albo d’Oro composto da personalità che hanno fortemente contribuito alla crescita del sistema viticolo ed enologico italiano, tanto da farne un modello di riferimento internazionale.

 

Stamane alla presenza del Presidente Sergio Mattarella il via alla 50° edizione internazionale di Vinitaly

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SINTESI INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI VERONAFIERE, MAURIZIO DANESE INAUGURAZIONE 50° VINITALY, VERONA 10 APRILE 2016 ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, SERGIO MATTARELLA

La presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’anno del cinquantesimo di Vinitaly è per noi un riconoscimento molto importante. In questi 50 anni Vinitaly si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello mondiale: un risultato reso possibile dalle migliaia di aziende vinicole che hanno sempre creduto in questa manifestazione, eleggendola tra gli appuntamenti imprescindibili, utili ad alimentare la crescita qualitativa ed economica e, soprattutto, in grado di supportare l’affermazione di questo settore nel mondo.

La storia di questi 50 anni è la storia di un percorso comune che ha visto Vinitaly a fianco delle aziende ed ha visto le aziende al nostro fianco, punto di riferimento del grande Rinascimento del vino italiano e del suo sviluppo sui mercati internazionali. Nel 1967, dall’intuizione di Angelo Betti, a Verona nascevano Le Giornate del Vino Italiano e, con esse, il Vinitaly. Da allora, il Salone ha accompagnato e scandito l’evoluzione di un Paese che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere ed apprezzare in tutto il mondo. Nel 2015 le nostre esportazioni vitivinicole hanno superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita di oltre il 5% sul 2014: si tratta, di fatto, di un nuovo record.

Insieme alla produzione di vino di qualità, il nostro Paese, terra d’ingegno, ha sviluppato anche una importante industria manifatturiera al servizio del comparto, rappresentata all’interno del Vinitaly dalla rassegna Enolitech, dove troviamo, in questi giorni, anche SOL&Agrifood, manifestazione dedicata all’olio extravergine d’oliva e all’artigianalità dell’alimentare italiano.

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La Fiera di Verona detiene il 45% dell’offerta fieristica nazionale dedicata al settore agroalimentare Ed il sistema di relazioni che genera dalle proprie rassegne e dal grande lavoro svolto con il Padiglione VINO – A TASTE of ITALY all’Expo 2015, sono la vera ricchezza e il patrimonio culturale più importante da gestire per creare nuovo sviluppo per le aziende e i territori.

Un insieme di attività che hanno portato il governo italiano a riconoscere il Vinitaly come la piattaforma commerciale del comparto, attraverso il suo inserimento nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy.Un 50° Vinitaly che vede, proprio per questo, grandi investimenti sull’incoming di buyer provenienti dall’estero.

Da un lato, attraverso le azioni congiunte con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dello Sviluppo Economico e ICE nell’ambito del Piano di promozione straordinaria.

Dall’altro, tramite una forte azione di incoming diretto e con le molteplici iniziative organizzate all’estero da Vinitaly International.

L’obiettivo è quello di aumentare il già alto tasso di internazionalità del Vinitaly e con esso la capacità di generare valore per le aziende espositrici ed il settore nel suo complesso. Nel 2015 sono stati, infatti, quasi 150 mila gli operatori presenti dei quali il 37% esteri provenienti da 141 Paesi, rispetto ai 119 dell’anno precedente.

In questa edizione ospiteremo anche lo storico Forum dei Ministri dell’Agricoltura dei principali paesi europei produttori di vino che il Ministro Maurizio Martina ha voluto convocare proprio a Vinitaly, ribadendo la centralità della manifestazione per il sistema vitivinicolo internazionale, luogo di incontro e dibattito, sia tecnico sia a livello di politiche di sviluppo per il comparto.

Siamo convinti che la promozione della cultura e della conoscenza della grande ricchezza varietale degli oltre 540 vitigni italiani, sia la chiave per aprire nuovi mercati, consolidare quelli dove siamo già leader, conquistare quote di mercato ai competitor sui mercati emergenti.

Per questo abbiamo creato la Vinitaly International Academy che attraverso seminari, degustazioni e incontri si propone in Italia e all’estero come luogo permanente di formazione e di approfondimento per gli appassionati di vino e gli operatori che diventano così i nuovi ambasciatori del vino italiano nel mondo.

Un’operazione senza precedenti, che fonda le radici nella conoscenza e la fa diventare motore di sviluppo per il settore ed i territori.

chi è interessato al testo integrale dell’intervento inaugurale del Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, testo integrale

 

La manifestazione dal 10 al 13 aprile 2016 a Veronafiere 50° edizione dei vini e distillati

La manifestazione dal 10 al 13 aprile 2016 a Veronafiere

INNOVAZIONE È LA PAROLA CHIAVE DI VINITALY 2016

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La cinquantesima edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati vetrina e piazza di discussione sull’evoluzione e sugli obiettivi futuri del settore, visti attraverso i vini delle 4.100 cantine espositrici, le richieste dei buyer provenienti da 140 Paesi e le proposte di mezzi tecnici e servizi di Enolitech.

Verona, 8 aprile 2016 È ‘innovazione’ nelle tre declinazioni di prodotto, di processo e di consumo la parola chiave di Vinitaly 2016 (10-13 aprile 2016 – http://www.vinitaly.com). Raggiunto l’obiettivo ‘qualità’, ora la filiera del vino italiano e internazionale deve individuare il prossimo traguardo, e dagli appuntamenti in calendario nei giorni di apertura del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati è già possibile capire la strada imboccata.

«Dal nostro osservatorio privilegiato – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere abbiamo visto il vino raggiungere un livello qualitativo medio assolutamente inimmaginabile fino a venti anni fa. Oggi si parla di contenuto etico, nuove tecnologie e di cambiamenti nelle tendenze di consumo, tutti aspetti centrali quest’anno a Vinitaly».

Per leggere la nuova realtà nel suo complesso e indicare il punto di partenza verso il prossimo obiettivo del settore, la piazza commerciale e di discussione è rappresentata da Vinitaly, che alla sua cinquantesima edizione supera i 4.100 espositori provenienti da una trentina di Paesi (oltre 100.000 metri quadrati netti la superficie espositiva), attende operatori specializzati da 140 Paesi e offre l’innovazione come chiave di lettura.

La riflessione su quale vino vogliono produrre i viticoltori rispetto a tematiche quali la tutela dell’ambiente, la responsabilità di impresa, la valorizzazione della biodiversità e dei vitigni autoctoni sta portando a un’innovazione di prodotto che arricchisce il vino di contenuti etici e sociali.

L’evoluzione di processo coinvolge tutta la filiera: dal campo con applicazioni sempre più raffinate della viticoltura di precisione al consumatore, con la finalità di aumentare la qualità, ridurre i costi, impattare sempre meno sull’ambiente.

L’evoluzione della società nel suo complesso sta invece portando a un’innovazione nel consumo di vino, con i giovani e la comunicazione digitale driver del futuro.

L’innovazione in ognuno dei suoi aspetti si può toccare con mano in qualsiasi stand di Vinitaly. Nei saloni specializzati Vinitalybio e Vivit (da quest’anno riorganizzati nel padiglione 8) il focus è sulle produzioni certificate biologiche e sui vini artigianali, ma produttori ecofriendly, biologici o comunque attenti all’ecosostenibilità, all’etica di impresa, fino ai vini vegani sono presenti in tutti i padiglioni della fiera.

La valorizzazione dei vitigni autoctoni, alcuni dei quali mai vinificati prima, passa anche dalle degustazioni proposte della Vinitaly International Academy – VIA, mentre l’innovazione tecnologica è protagonista nei convegni e a Enolitech (nel quartiere F ampliato), dove sono presenti i più importanti produttori di mezzi tecnici e servizi.

Le nuove tendenze di consumo sui mercati internazionali sono invece il focus dei molti incontri, sia in chiave b2b organizzati da Vinitaly tra cantine e buyer esteri selezionati da 30 Paesi che informativi, e degli appuntamenti sui canali di comunicazione e di vendita online.

Il fuori salone di Vinitaly in programma dall’8 all’11 aprile

ESORDIO STASERA PER VINITALY AND THE CITY

Il calendario completo di eventi, spettacoli e degustazioni è online su http://www.vinitalyandthecity.com

Verona, 8 aprile 2016 – Wine lover ai blocchi di partenza: al via stasera Vinitaly and The City, la maratona dedicata a vino, gusto, cultura e musica che porta Vinitaly nel cuore della città. Il taglio del nastro del fuori salone, organizzato da Veronafiere, in collaborazione con Fuori-Fiera e Studioventisette e con il patrocinio di Comune e Provincia di Verona, avverrà alle 19 di oggi nella Loggia di Fra’ Giocondo in Piazza dei Signori, una delle location esclusive dedicate alla manifestazione. Assieme alla storica piazza scaligera si tingono di viola Vinitaly il Cortile del Mercato Vecchio, l’Arsenale Austriaco, la Torre dei Lamberti e Piazza Bra. Quattro giorni per quattro location che promettono un wine festival con un calendario di degustazioni ed eventi tutti all’insegna della contaminazione culturale.

Il vino sarà protagonista di abbinamenti sensoriali, incontri con giornalisti e personalità del panorama artistico italiano e numerosi appuntamenti musicali, con concerti ed esibizioni live. Paola Turci, Bianca Atzei, Irene Fornaciari, Giò Sada (vincitore di XFactor 9) & Barismoothsquad e Sonohra sono solo alcune delle voci che faranno cantare le piazze veronesi, cui faranno eco i dj set con Luca Onere, Davide Polettini e Marco Fullone di Radio Montecarlo, radio ufficiale dell’evento.

I percorsi enogastronomici e le degustazioni itineranti, come il “Tour Arte e Sapori” che parte da Piazza Bra e si snoda per le vie del centro storico, porteranno tutti i visitatori alla scoperta di una Verona dal patrimonio inesauribile: un viaggio dall’architettura all’arte, passando per la storia e la letteratura, e con l’appuntamento irrinunciabile con le eccellenze vitivinicole e gastronomiche del territorio.

Per garantire la possibilità di muoversi agevolmente in centro durante i giorni di Vinitaly e del fuori salone, ATV mette a disposizione dei visitatori la rete delle proprie linee urbane, diurne e serali, oltre ai servizi di navetta gratuiti allestiti in collaborazione con Veronafiere. In particolare, già da oggi, venerdì 8 aprile, i wine lovers interessati potranno utilizzare le linee dei bus cittadini per raggiungere il centro città. L’operatività delle linee diurne sarà estesa fino alle 21, mentre tutte le linee serali saranno operative fino alle 24. Nelle serate di venerdì e sabato i bus delle linee 90 – 91 – 94 e 98 saranno in circolazione fino alle 2.00.

Per informazioni circa i bus navetta gratuiti per la Fiera (a partire da domenica 10 aprile) è possibile consultare la mappa partenze/arrivi sul sito: http://www.vinitaly.com/it/informazioni-per-i-visitatori/

DOVE

– Vinitaly and the City – Wine and Food • Music and Events

– Piazza dei Signori – Loggia di Fra’ Giocondo – Cortile del Mercato vecchio (centro storico di Verona)

– Piazza Bra – Tour Arte e Sapori del Territorio sabato 9 aprile

– Corte Sgarzerie e Arco dei Gavi – Taste and Visit

– Biologic, dalla Terra alla Strada – Arsenale austriaco (Corte centrale e padiglioni Arsenale)

QUANDO

– Venerdì 8 aprile: dalle ore 17 alle 24

– Sabato 9 e domenica 10 aprile: dalle ore 11 alle 24

– Lunedì 11 aprile: dalle ore 17 alle 24

PROGRAMMA EVENTI

Online su http://www.vinitalyandthecity.com

DEGUSTAZIONI (esclusivamente a pagamento)

– Piazza dei Signori: tre consumazioni wine e due food (12 euro o 10 euro in promozione online)

– Tour Arte e Sapori del Territorio: cinque tappe-degustazione wine e food (25 euro) oppure tre tappedegustazione wine e food (15 euro); entrambe le opzioni sono comprensive della guida turistica

BIGLIETTERIE

– In città: Piazza Bra (info-point), Arsenale Austriaco, Porta Borsari, Cortile Mercato Vecchio, Piazza dei Signori

 

Dal 1967, cinquant’anni di storia del vino italiano Vinitaly Verona dal 10 al 13 aprile

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Dal 1967, cinquant’anni di storia del vino italiano

DA VINITALY LA “ROAD MAP” PER IL FUTURO DEL VINO

La 50a edizione del salone internazionale di Veronafiere dedicato ai vini e ai distillati (10-13 aprile) è stata illustrata questa mattina a Roma, insieme alle 42 aziende che hanno partecipato a tutti i 50 Vinitaly.

Presenti Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Maurizio Martina, ministro alle Politiche agricole, Domenico Zonin, presidente dell’Unione Italiana Vini, Sandro Boscaini, presidente di Federvini, Giovanni Sacchi, direttore coordinamento Promozione Made In Italy ICE-Agenzia e Flavio Tosi, sindaco di Verona.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurerà la 50^ edizione domenica 10 aprile.

Il Premier Matteo Renzi in visita lunedì 11.

Roma, 16 marzo 2016 – Cinquant’anni ed è già nel futuro. Oltre al record storico con più di 4.100 espositori e oltre 100mila metri quadrati espositivi netti – numeri che ne fanno la prima fiera mondiale sul settore vitivinicolo – Vinitaly lancia oggi da Roma, in occasione della presentazione della 50a edizione (Verona, 10 al 13 aprile), la “road map” per affermare la propria leadership anche nei prossimi decenni.

Nel 2015 l’export vinicolo italiano ha superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% sul 2014. Si tratta di un nuovo traguardo per il comparto, da mantenere e consolidare in vista dell’obiettivo dei 7,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2020, come indicato dal Premier Renzi in occasione di Vinitaly 2014. «Per raggiungere questo risultato,– ha spiegato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere , è necessario che tutti gli attori agiscano in una logica di rete. La stessa che Veronafiere ha costruito negli anni a servizio del business internazionale e che ha portato il Governo italiano a riconoscere in Vinitaly una piattaforma b2b strategica per il comparto vinicolo nazionale, attraverso il suo inserimento nel Piano di promozione straordinaria del made in Italy». Giunto alla cinquantesima edizione, Vinitaly rappresenta infatti un evento che si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello internazionale e racconta 50 anni distoria dell’Italia, che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere e apprezzare nel mondo.

«Per questo è un grande onore ricevere quest’anno la visita del presidente della Repubblica Mattarella, all’inaugurazione ufficiale della manifestazione, e altrettanto gradita ed importante sarà quella del presidente del Consiglio Renzi nei giorni della rassegna – ha continuato il Danese – . Siamo consci della nostra grande responsabilità e per questo siamo già impegnati a costruire i prossimi 50 anni a partire da oggi».

Un impegno che inizia già da questa edizione di Vinitaly, con molte importanti novità: dalla netta divisione tra attività b2b e iniziative b2c, all’accelerazione sull’internazionalizzazione dei visitatori esteri, al miglioramento di infrastrutture e servizi in quartiere per migliorarne la fruibilità da parte di aziende e operatori.

«Per il 2016 Veronafiere ha investito 8 milioni di euro per aumentare il già alto tasso di internazionalità di Vinitaly – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere , con 55mila operatori stranieri da 141 nazioni presenti nel 2015, pari al 37% del totale. Quest’anno avremo 1.000 buyer selezionati in più dall’estero, grazie al potenziamento dell’incoming, in particolare da Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina. Un’attività che ci vede collaborare attraverso azioni congiunte con i ministeri delle Politiche agricole e dello Sviluppo economico e con ICE-Agenzia. Sarà una edizione di Vinitaly 3.0 anche grazie alla attività che farà il Mipaaf e che prevede la presenza anche di Jack Ma di Alibaba.»

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Alla conferenza stampa di presentazione a Roma, è intervenuto il Maurizio Martina, ministro alle Politiche agricole: «Sono contento di poter vivere il 50° di Vinitaly – ha detto –. Dobbiamo riconoscere che questa esperienza è stata straordinaria per tutta l’Italia. Vinitaly è la piazza di riferimento per raccontare la potenza dell’esperienza vitivinicola italiana. Noi ora celebriamo questi 50 anni non solo guardando al passato di questa bella storia, ma soprattutto pensando al futuro. C’è una grande sfida, come coniugare la nostra eccellenza enologica con la grande frontiera del digitale, e su quest’asse vogliamo contribuire a fornire degli strumenti nuovi ai giovani delle nostre imprese vitivinicole per essere sempre più presenti nel mondo. Il tema di Vinitaly – ha proseguito il ministro Martina – è anche un po’ essere palestra fondamentale di lavoro per tanti giovani che hanno desiderio di fare impresa in questo settore. Veniamo da una grande esperienza di collaborazione con Veronafiere ad Expo, dove abbiamo realizzato il Padiglione del Vino, ora dobbiamo andare avanti consapevoli che la partita per l’internazionalizzazione e l’aumento di numeri dell’export è la grande chiave per la riorganizzazione e il successo del settore. Verona è sempre stata la vetrina per eccellenza di questo mondo e l’investimento che il Governo ha fatto negli ultimi due anni su Vinitaly come chiave per l’intero Paese è chiaro e inequivocabile».

Un ruolo guida sottolineato, quest’anno, anche dal Forum dei ministri dell’agricoltura dei principali Paesi europei produttori di vino, convocato proprio dal ministro Martina a Vinitaly.

L’edizione 2016 vedrà anche la partecipazione di più espositori internazionali, sia nel padiglione Vininternational dove sono presenti i più importanti Paesi produttori come Spagna, Georgia, Azerbaijan, Australia, Serbia, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Cina, Portogallo e Argentina, sia nei saloni Vinitalybio e Vivit.

Inoltre, per professionalizzare ulteriormente le presenze in fiera, da quest’anno vengono introdotti nuovi e più stringenti sistemi di registrazione in ingresso, mentre ai wine lover vengono offerti quattro giorni di degustazioni ed eventi dedicati in città nel fuori salone Vinitaly and the City, dall’8 all’11 aprile.

«Da quest’anno, con Vinitaly and the City, Verona, terza meta turistica in Italia, consentirà di vivere la città, prima e durante i giorni di fiera, con moltissimi eventi collegati. È un plus straordinario che soltanto il nostro centro storico può offrire» ha dichiarato Flavio Tosi, sindaco di Verona.

«Il traguardo delle cinquanta edizioni di Vinitaly – ha detto Domenico Zonin, presidente di Uiv offre l’occasione per rilanciare verso un orizzonte di sistema, ad iniziare dal Ministero e dalle Regioni, ai quali sollecitiamo l’approvazione rapida del nuovo decreto dell’OCM promozione, in grado di supportare con efficacia le aziende nelle loro azioni promozionali nei Paesi terzi e di sostenere, così, il nostro export. Per arrivare a tutti gli altri soggetti, istituzionali e non, impegnati nel mondo del vino, cercando una nuova sintesi strategica all’interno della quale il Vinitaly rappresenta un punto di riferimento sui temi della promozione e internazionalizzazione. In un orizzonte di sistema – ha continuano Zonin –, l’Unione Italiana Vini vuole essere protagonista con due progetti di integrazione: l’Osservatorio del Vino, che vorrà condividere un percorso insieme al Vinitaly proponendosi come punto di riferimento istituzionale e per le aziende del settore, in grado di fornire statistiche, analisi di mercato e di filiera univoci, garantendo sicurezza e affidabilità del dato economico, e UNIVIR 2020, che punta a riorganizzare il sistema della ricerca e dell’innovazione in vitivinicoltura».

«Già hub di servizi – ha aggiunto Mantovani –, ora Vinitaly guarda con grande interesse allo sviluppo di un efficace Osservatorio del Vino, condividendo gli obiettivi che hanno ispirato l’iniziativa assunta in tale direzione da Unione Italiana Vini. Con le associazioni di categoria, i consorzi di tutela, la cooperazione, i territori del vino, ma soprattutto con i nostri clienti più esigenti che sono le aziende vinicole e i buyer nazionali e internazionali, vogliamo quindi dare vita ad una piattaforma multifunzione che possa fornire un solido supporto per un ulteriore balzo in avanti del vino italiano nel mercato mondiale».

«Vinitaly – ha commentato Sandro Boscaini, presidente di Federvini –, oggi è accreditato a livello internazionale come strumento e supporto della produzione e dell’alta qualità del vino in Italia e nel mondo.

Al tempo stesso è riuscito a crescere grazie all’importanza e all’impegno del settore nel suo insieme in un’ottica sinergica di grande armonia. Per questo il modello Vinitaly va ancora alimentato e può essere il giusto canale per mostrare in tutti i mercati la forza della nostra produzione, l’immagine di alta qualità, la sinergia del vino, dei distillati, degli altri derivati e dei prodotti collaterali, in una parola di un made in Italy vincente».

Nell’internazionalizzazione del vino italiano, importante è il ruolo di ICE-Agenzia: «Il Progetto di Potenziamento delle Fiere Italiane, fortemente voluto e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico – ha spiegato Giovanni Sacchi, direttore coordinamento Promozione Made In Italy ICE-Agenzia offre a ICEAgenzia la possibilità di contribuire in modo ancora più incisivo e determinante al successo internazionale di Vinitaly, mettendo in campo azioni di supporto ad alto valore aggiunto e un’attività di collaborazione senza precedenti. Tra queste, il coinvolgimento di 36 Uffici ICE esteri che sono stati mobilitati per l’invito di 300 operatori provenienti da 40 paesi».

«Sono più di 4mila le ragioni per prendere parte al 50° Vinitaly – ha detto Gianni Bruno, area manager wine&food di Veronafiere –, tante quante le aziende che ogni anno partecipano al salone. Insieme a Vinitaly, come sempre, sono in programma le manifestazioni specializzate Sol&Agrifood ed Enolitech, in una sinergia che valorizza, in chiave business, l’appuntamento fieristico a livello internazionale, l’unico in grado di fornire una panoramica completa a livello di filiera. Siamo intervenuti anche sulla logistica del quartiere con l’ampliamento di 1.500 metri quadrati del padiglione 10 e il rafforzamento della copertura wi-fi, in grado di garantire ora il 30% di connessioni in più».

Oltre a portare buyer da tutto il mondo in fiera, Vinitaly da un quarto di secolo è presente durante l’anno nei più importanti mercati internazionali con iniziative educazionali, di networking e commerciali di supporto al business delle aziende, grazie all’attività di Vinitaly International, che rappresenta il suo braccio operativo all’estero.

«Il presidio e l’esplorazione di mercati esteri è sempre più vitale per il nostro vino – ha ribadito Stevie Kim, managing director di Vinitaly International . Negli anni abbiamo fatto da ponte tra il nostro Paese e il resto del mondo, favorendo la comunicazione e la collaborazione tra i produttori di vino italiano e i rappresentanti dei principali mercati, in particolare Cina, Usa e Russia. Alle tappe di Vinitaly International abbiamo affiancato sul territorio nazionale wine2wine, pensato come piattaforma di incontro e formazione per i diversi operatori della filiera, e VinitalyWineClub per l’e-commerce. Tre iniziative diverse, ma perfettamente integrate e complementari al ruolo di supporto alle aziende di Vinitaly nella promozione globale del prodotto vitivinicolo».

A queste si è aggiunta la Vinitaly International Academy, perché anche quando il mercato puntava sui vitigni internazionali, Vinitaly ha creduto nella forza espressiva del Vigneto Italia fatto di oltre 500 varietà autoctone, contribuendo a promuoverla su tutti i mercati. «La più grande biodiversità al mondo, però, va anche spiegata, per non ingenerare confusione in un importatore o in un consumatore straniero. In questo senso il business non può prescindere dalla cultura del prodotto e proprio per questo dal 2014 è nata VIA – Vinitaly International Academy. Ad oggi – ha affermato Ian D’Agata direttore scientifico di VIA abbiamo certificato, attraverso i nostri corsi, tre esperti e 29 ambasciatori del vino italiano, che contribuiranno a creare attorno a Vinitaly una vera community globale», che aiuterà a promuovere la conoscenza del vino italiano nel mondo.

Se Vinitaly guarda avanti, non dimentica però la sua storia. Ad Angelo Betti, che nel 1967 ebbe l’intuizione di lanciare Vinitaly, Veronafiere intitola da quest’anno il Premio Benemeriti della Vitivinicoltura, che dal 1973 viene assegnato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano. Alle 48 aziende che dalla prima edizione accompagnano Vinitaly, durante la conferenza stampa di Roma è stato consegnato un diploma per “50 Vinitaly insieme” (sotto l’elenco completo).

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UN PREMIO ALLE AZIENDE PER CINQUANTA VINITALY INSIEME

Agricoltori del Chianti Geografico Eugenio Collavini Viticoltori

Aldegheri F.lli Tedeschi

Allegrini – Poggio al Tesoro – San Polo Famiglia Cecchi

Antica Azienda Agricola Vitivinicola Leone de Castris Fraccaroli

Azienda Agricola Poggi Giorgio Giorgio Lungarotti

Barbi Guerrieri Rizzardi

Bersano Vini Spa Marchesi di Barolo

Bertani Domains Srl Marchesi Frescobaldi

Bortolomiol Spa Masi Agricola S.p.a.

Braida di Giacomo Bologna Srl Montresor Giacomo

Candido Francesco Spa Pasqua Vigneti e Cantine Spa

Cantina Bolla Ruffino

Cantina Colli del Soligo Ruggeri & C. Srl

Cantina di Castelnuovo del Garda Terre del Barolo

Cantina di Soave Umani Ronchi

Cantina Montelliana e dei Colli Asolani Villadoria

Casa Vinicola Sartori Vini Fabiano Verona

Castelli del Grevepesa Vini La Delizia

Cavit Sc Zardetto Spumanti

Chiarli – Modena Zenato Azienda Vitivinicola

Donelli Vini Spa Zonin 1821

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I NUMERI DELL’OSSERVATORIO DEL VINO

I dati del settore vitivinicolo italiano forniti dall’Osservatorio del Vino, promosso dall’Unione Italiana Vini con partner istituzionali di primario livello (ISMEA, CREA, e altri) sotto l’egida del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

􀁸 Aziende vitivinicole italiane: circa 310 mila,21% sul totale imprese agricole

􀁸 Occupati: 1milione e 250mila addetti in tutta la filiera

􀁸 Produzione 2015: 47milioni hl di vino (+12% rispetto al 2014)

􀁸 Ettari vitati: 637.634 (4% della SAU, Superficie Agricola Utilizzata) – di cui 334mila (52%) docg e doc e 156mila (24%) a Igt

􀁸 Le denominazioni di origine: 73 docg, 332doc e 118igt

􀁸 Valore totale della produzione all’origine (anno 2014): 3,9 miliardi di euro (1,9 docg e doc – 0,8 igt – 1,2 vini da tavola)

􀁸 Fatturato complessivo delle aziende vinicole (anno 2014): 12,4 miliardi (pari al 9,4% del fatturato

􀁸 dell’industria agroalimentare e al 7,2% del fatturato agricolo)

􀁸 Export totale anno 2015 (con variazioni sul 2014):

5,4 miliardi di euro (+5,4%) nuovo record

20,1 milioni di ettolitri (-1,8%)

valore medio unitario: +7,3%