LA MILANO TORINO PARLA ANCORA COLOMBIANO URAN 2° YATES E 3° ARU

LA MILANO-TORINO PARLA ANCORA COLOMBIANO

Con un attacco nel finale Uran arriva solo a Superga, precedendo Yates e Aru


Torino, 5 ottobre 2017 – Un anno dopo Miguel Ángel López, un altro Colombiano ha vinto la classica più antica del mondo. Secondo al Tour de France, Rigoberto Urán ha conquistato la Milano-Torino NamedSport con un attacco a tre chilometri della conclusione ed ha resistito al ritorno del britannico Adam Yates, mentre il campione d’Italia Fabio Aru ha completato il podio.

DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la Milano-Torino NamedSport attraverso i dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.

RISULTATO FINALE
1 – Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Professional Cycling Team) – 186 km in 4h24’51” media 42,137 km/h
2 – Adam Yates (Orica – Scott) a 10″
3 – Fabio Aru (Astana Pro Team) a 20″

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Il vincitore Rigoberto Uran ha dichiarato in conferenza stampa: “In carriera qualche volta mi hanno detto che avevo attaccato troppo presto o troppo tardi. Non si sa mai. Oggi non era esattamente dove avrei voluto partire però ho visto un buco e sono andato nel tratto più ripido della salita finale. Pensavo che mi riprendesse Fabio Aru o qualcun altro, ma non l’ha fatto nessuno. Avevo la situazione sotto controllo anche se non ero sicuro al 100% di vincere finché ho valutato il mio vantaggio guardando indietro all’ultima curva. È importante per me e per la squadra vincere oggi, sopratutto per la fiducia in più che mi da per Il Lombardia. È una corsa che mi piace molto. La conosco bene e ho tanti tifosi qui in Italia, il primo paese europeo dove sono venuto per correre nel 2006”.

Il secondo classificato, Adam Yates, ha detto: “Finire sul podio è sempre un buon risultato. Ho pensato ai 600 metri di poter vincere ma alla fine Uran ne aveva un po’ di più, quindi… ho avuto un po’ di sfortuna nel [Giro dell’] Emilia con una piccola caduta e non ho potuto lottare nel finale. Questa era la gara successiva e sono riuscito a giocarmela. Abbiamo un grande sabato davanti e spero che le gambe continueranno a sentirsi bene per Il Lombardia. Tutti sanno quanto è difficile. È lo stesso percorso di due anni fa, quando ero lì con i migliori. È una corsa molto più lunga di oggi e c’è molta più salita. La mia fiducia è un po’ aumentata con questo risultato, era da un po’ che non mi giocavo un finale di corsa”.

Il terzo classificato, Fabio Aru, ha dichiarato: “Questo è certamente un buon risultato. Siamo alla fine di una stagione impegnativa. Ho voluto fare davvero bene questa settimana per ringraziare i miei compagni di squadra per il lavoro che hanno fatto per me tutto l’anno. Vista la forza di Uran oggi, sono contento del mio terzo posto. Il Lombardia è sicuramente una gara molto bella e sono concentrato per ottenere un altro buon risultato sabato”.


ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC – BOTTECCHIA VINCE LA CICLISMO CUP
La Milano-Torino NamedSport è stata l’ultima prova valida per la Ciclismo Cup 2017. Ad aggiudicarsela è stata la formazione di Gianni Savio, che è stata premiata sul podio di Superga.

ATTIVITA’ FISICA E BENESSERE, UNA STORIA ANTICA

ATTIVITA’ FISICA E BENESSERE, UNA STORIA ANTICA 

Riferimenti allo sport, ai giochi, ma anche all’igiene personale, all’allenamento e alla pratica di attività fisiche giornaliere sono presenti già durante le antiche civiltà della Siria, dell’Egitto, della Macedonia, dell’Arabia, della Mesopotamia, dell’India e della Cina; ma il periodo in cui il concetto del benessere legato all’attività fisica ebbe il massimo fulgore, fu senz’altro nell’antica Grecia con Erodico nel V secolo, con Ippocrate dal 460 al 377 a.C., e con Galeno ( 131-201 d.c.). 

Erodico era un medico e un atleta che seppe capire e sostenere l’importanza della dieta durante l’allenamento, tanto che i suoi scritti e i numerosi discepoli influenzarono il pensiero anche in epoche successive. 

Ippocrate, ritenuto ancora oggi come il padre della medicina preventiva, fu autore di 87 trattati di medicina e spesso scrisse sulla salute e sull’igiene, proprio nel periodo d’oro della civiltà greca.

Cinque secoli dopo, emerse la figura di Galeno, probabilmente il medico più famoso dell’antichità, per l’influenza che seppe esercitare sulla medicina.
Galeno nacque a Pergamo, importante città dell’Asia Minore, sulle coste del mar Mediterraneo, centro di importanti scambi culturali e commerciali e famosa per la sua biblioteca ricca di 50.000 libri e per la sua scuola medica, che aveva sede nel tempio di Asclepio.
Figlio di un facoltoso architetto, iniziò a studiare medicina all’età di 16 anni e si specializzò sviluppando le conoscenze nel campo della salute e dell’igiene. Durante tutta la vita Galeno predicò e praticò le regole della salute, cioè:
respirare aria fresca, alimentarsi adeguatamente, dormire a sufficienza, mantenere regolata la funzione intestinale e dominare l’emotività dell’animo”.

Sul piano scientifico fu molto produttivo: scrisse infatti ben 80 trattati e molti saggi su argomenti che variavano dall’anatomia alla fisiologia, dalla nutrizione all’accrescimento corporeo e allo sviluppo; scrisse su molte malattie e sulla loro cura, infine sui benefici dell’attività fisica e sull’influenza negativa della vita sedentaria. Fece parecchie osservazioni di fisiologia, tanto che viene ancora oggi considerato come uno dei primi fisiologi, e sviluppò cure per le lesioni tendinee e muscolari dei gladiatori. Fu il primo a dire che all’interno dei vasi scorreva il sangue e non l’aria, come si pensava a quei tempi; inoltre capì, anche se in modo fisiologicamente non corretto, la funzionalità
cardiaca e circolatoria. Sostanzialmente egli pensava che la vita esistesse grazie a tre tipi di umori: uno naturale, uno vitale ed uno animale e che questi scorressero nelle cavità dei nervi.
Il suo pensiero rimase immutato per un periodo lungo, circa 1.500 anni, fino a quando non vennero eseguiti studi anatomici sull’uomo nel XVI secolo e in seguito, nel secolo successivo, non furono correlate la realtà anatomica e la funzionalità fisiologica. 

Gli studi, le opinioni, le scoperte riguardanti l’attività fisica e lo sport continuarono nei secoli successivi, tanto che le radici della moderna fisiologia del lavoro muscolare si manifestano nel rinascimento e nell’illuminismo.

Gli scritti di Galeno certamente influenzarono, nella seconda metà del 1.500, Mercuriale. Questo medico scrisse un testo ispirato al pensiero galenico e ad a quello di altri scrittori latini e greci, che molto influenzò lo sviluppo dell’attività fisica e le metodologie dell’allenamento. 

Alla fine del ‘700, Lavoisier, il padre della chimica, dimostrò che l’ossigeno era il gas dell’atmosfera responsabile dei processi ossidativi e stabilì così le basi dei moderni concetti della respirazione. 

Naturalmente negli anni successivi continuarono gli studi riguardanti il metabolismo, finché intorno al 1.840 fu definitivamente chiarito che i substrati alimentari sono costituiti dai carboidrati, dalle proteine e dai lipidi e ciò pose le basi per lo sviluppo scientifico della moderna medicina e fisiologia.
Nel susseguirsi degli anni vennero fatti studi sempre più approfonditi sull’organismo umano e sulle varie funzioni, senza mai dimenticare l’importanza dell’attività fisica e dello sport.
Tecniche di allenamento, diete adeguate e l’utilizzo di strumenti sempre più sofisticati hanno portato alla definitiva concezione del benessere che consegue all’attività fisica in generale. 

Oggi sappiamo che muoversi, fare ginnastica, praticare un’attività sportiva, anche senza velleità agonistiche, ci può senz’altro aiutare a stare meglio sia a livello fisico che a livello mentale. La storia dimostra come questo principio fosse già ben chiaro anche quando ancora non erano conosciute le reali potenzialità fisiche e il funzionamento del nostro corpo. 
Ai giorni nostri il binomio ”benessere e sport” è più che mai considerato. Fare dell’attività fisica si dimostra importante anche in età avanzata, anche quando esistono problemi di salute; l’essenziale è non strafare e avvicinarsi gradualmente allo sport, allenandosi dolcemente e continuando con costanza. Il risultato di tutto ciò sarà senz’altro un miglioramento della condizione e uno stato di benessere fisico generale, ma anche, e questo non è certo un effetto di secondaria importanza, una sensazione di rilassamento, di calo di tensione e di stress che contribuiranno sicuramente a farci sentire bene. 
Già gli antichi studiosi avevano capito che muoversi fa bene al corpo; noi oggi possiamo certamente confermare questo, ma siamo in grado di aggiungere che lo sport fa bene anche alla mente, nel senso che molti problemi legati all’ansia e alle stressanti condizioni di vita diminuiscono o, addirittura, scompaiono. Benessere significa sentirsi appagati, stare bene con se stessi sia dentro che fuori: è più che mai attuale la storica frase

mens sana in corpore sano!” 

BUONGIORNO DALLA MILANO-TORINO NAMEDSPORT

BUONGIORNO DALLA MILANO-TORINO NAMEDSPORT
La prima corsa del “trittico d’autunno” è la più antica classica del ciclismo.
La gara trasmessa in 135 paesi nei cinque continenti

Download: elenco partenti, foto e mappe

San Giuliano Milanese, 28 settembre 2016 – Buongiorno dalla Milano-Torino NamedSport, la classica più antica del panorama mondiale, prima edizione disputata nel 1876 con la vittoria di Paolo Magretti, con partenza da San Giuliano Milanese e arrivo alla Basilica di Superga dopo 186 km.

Diego Rosa, vincitore della passata edizione, e Fabio Aru (terzo lo scorso anno) aprono l’elenco dei partenti della classica targata RCS Sport/La Gazzetta dello Sport. In contrapposizione alcuni grandi corridori, che hanno nel loro palmares tappe nei Grandi Giri e tante classiche di prestigio, quali: Purito Rodriguez, Rafal Majka (2° lo scorso anno), Wouter Poels (già quinto nel 2015), Diego Ulissi (vincitore nel 2013), Mikel Landa, i colombiani Darwin Atapuma e Rigoberto Uran, Dani Moreno, i francesi Romain Bardet e Warren Barguil oltre ai tanti corridori italiani come Giovanni Visconti, Damiano Cunego, Michele Scarponi, Domenico Pozzovivo, Davide Formolo e Adriano Malori.

Il gruppo, forte di 142 corridori, ha attraversato il km 0 alle ore 12.00. 

DOWNLOAD:

METEO
Milano (12.00) sereno, 21°C. Vento: assente
Torino (16:00): sereno, 23°C. Vento: debole, S 2 km/h

 
IL PERCORSO
Partenza da San Giuliano Milanese (Sesto Ulteriano) per attraversare su strade pianeggianti la pianura padana con una lunga progressione attraverso le piane di Vigevano e la Lomellina fino alle porte di Casale Monferrato dove il profilo altimetrico della corsa comincia a muoversi con i dolci saliscendi che portano al circuito finale.

Dopo San Mauro Torinese si costeggia il Po in Corso Casale per salire alla basilica di Superga una prima volta per poi scendere su Rivodora con una discesa impegnativa (si devia 600 m prima dell’arrivo) che riporta a San Mauro e quindi risalire fino all’arrivo con pendenze anche oltre il 10%. Rifornimento fisso a Morano sul Po (km 92-95).

Ultimi km

Ultimi 5 km (che si ripetono due volte salvo i 600 m finali) che iniziano in Torino in Corso Casale dove inizia la salita che porta alla Basilica di Superga. La pendenza media è del 9,1% con una punta attorno a metà salita del 14% e lunghi tratti al 10%. A 600 m dall’arrivo svolta a U verso sinistra per affrontare una rampa all’8,2% e quindi ultima curva a 50 m dall’arrivo su asfalto (larghezza 7 m).

PUNTI DI INTERESSE
Località di Partenza: San Giuliano Milanese
La località di partenza della Milano-Torino NamedSport 2016 è nuovamente San Giuliano Milanese, comune parte della Città Metropolitana di Milano nato prima dell’unificazione italiana. La sua fondazione risale infatti al 1809, mentre nel 1816 raggiunge la sua indipendenza dagli altri comuni sotto il Regno Lombardo-Veneto. L’Abbazia di Viboldone è uno dei luoghi di maggior interesse turistico della località che con la sua splendida architettura e gli affreschi trecenteschi rappresenta uno dei più importanti complessi medievali della Lombardia. La sua fondazione è precedente al comune stesso e risale al 1176 ed è oggi visitabile sin dalle prime luci dell’alba. Luogo di interesse è altresì la frazione di Zivido, teatro della famosa e sanguinosa Battaglia dei Giganti, guidata dagli Sforza per contrastare le armate francesi, oggi ricordata da un monumento degli anni ’60.
 
Vigevano – Km 45
Città Ducale che raggiunge il suo massimo splendore sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza vede il suo centro culturale, religioso e storico-militare svilupparsi intorno a Piazza Ducale. Il Duomo, dedicato a Sant’Ambrogio, patrono della città, affaccia sulla splendida Piazza Ducale, costruita da Ludovico il Moro in appena due anni ed è uno degli edifici più importanti della città. Dalla piazza, passando sotto la Torre di Bramante, si accede invece al Castello Sforzesco, uno dei più grandi d’Europa, che occupa oltre due ettari di terreno nella valle del fiume Ticino. Altrettanto importante per gli abitanti di Vigevano è la chiesa di San Pietro Martire, meno maestosa del Duomo, ma ospitante le spoglie del protettore della città Beato Matteo Carreri.
 
Mortara – Km 58
Borgo di caccia e svago per la corte ducale durante il periodo degli Sforza e feudo personale di Ludovico il Moro, Mortara venne elevata al rango di città Regia da Vittorio Amedeo II di Savoia. Il borgo ospita ancora oggi alcuni antichi edifici religiosi come la Basilica di San Lorenzo (1375-1380) e la cinquecentesca chiesa di Santa Croce. L’ultima domenica di settembre ospita la tipica “sagra del salame d’oca” che si svolge in contemporanea con un corteo storico che culmina nel Palio di Mortara. Nel palio si sfidano ogni anno 7 contrade in un Gioco dell’Oca vivente il cui punteggio si basa sui punteggi  ottenuti da una competizione di tiro con l’arco.
 
Casale Monferrato – Km 88
Fondata all’epoca dell’impero romano, ebbe il suo periodo di massimo splendore sotto i Gonzaga che la trasformarono in una delle più grandi e prestigiose cittadelle europee durante il Risorgimento italiano. La sua storia può essere rivissuta attraverso l’ampia Piazza Mazzini, uno dei luoghi più antichi della  città risalente all’epoca romana, la Torre Civica risalente all’XI secolo, ma ristrutturata in epoca rinascimentale e lo splendido Duomo di Sant’Evasio. La fiera di san Giuseppe (metà marzo), la manifestazione Riso e Rose (maggio) e la festa del vino del Monferrato, svolta durante il periodo della vendemmia (metà settembre), rappresentano le manifestazioni attuali di principale interesse.
 
San Mauro Torinese – Km 158
Cittadina dell’hinterland torinese ospita l’omonima Abbazia benedettina e millenaria che rappresenta l’edificio storico di maggiore interesse della città. Del territorio comunale fa parte il Parco Naturale della Basilica di Superga, istituita area protetta dalla Regione Piemonte e ospitante numerosi sentieri che conducono sino alla Basilica di Superga, luogo di arrivo della classica Milano-Torino NamedSport. All’interno del Parco Naturale si celano altri curiosi edifici di rilievo architettonico come il Castello di Sambury e la Torre di Moncanino, parte di Villa Lavista, un edificio molto particolare in cui coesistono tre stili architettonici differenti barocchi, neoclassici pre-liberty.
 
Località di Arrivo: Torino – Basilica di Superga
Incorniciata dalle montagne che hanno ospitato i Giochi Olimpici invernali del 2006, Torino racchiude la storia delle origini dell’Italia. La prima capitale tricolore oltre a ospitare Palazzo Madama e Palazzo Carignano, le prime sedi del Senato e del Parlamento italiani, è simboleggiata dalla Mole Antonelliana che svetta nei cieli della città. Meta di turismo per l’architettura e per i numerosi musei (il secondo Museo Egizio del mondo dopo quello del Cairo, il Museo del Cinema all’Interno della Mole Antonelliana, Le Residenze Sabaude patrimonio dell’UNESCO). Dopo le Olimpiadi del 2006 è divenuta importante sede di molte manifestazioni sportive. Nel 2016 ha ospitato il gran finale del Giro d’Italia e il torneo Pre-Olimpico di basket; è sede storica di due società calcistiche di primo livello del panorama italiano come Juventus e Torino e dal 2015 è tornata nella massima serie anche con la pallacanestro con l’Axulium Cus Torino. Luogo di nascita di molti simboli del Made in Italy nel mondo come il Martini, il cioccolato Gianduia e il caffè espresso, è il fulcro della produzione automobilistica italiana con la sede di FCA e dei suoi brand che hanno segnato la storia dell’automobilismo.
Sulle verdeggianti colline che dominano la città, contrapposte alle sue montagne, si staglia l’imponente Basilica di Superga, luogo di arrivo della Classica. Collegata alla città, oltre che dal percorso di gara, dalla suggestiva Dentera di Sassi che risale la collina, la Basilica è stata voluta dal Duca Vittorio Amedeo II di Savoia e progettata, così come Palazzo Madama, dal geniale architetto Juvarra. All’interno dell’edificio, in stile Barocco, sono presenti la Tombe Reali, realizzate per ospitare la dinastia dei Savoia. Le Tombe Reali sono raggiungibili dall’interno della Basilica e soggette a orari di visita. In tempi relativamente più recenti, dal 1949, ogni 4 maggio Superga è luogo di pellegrinaggio dei tifosi del Torino FC; il retro della Basilica ospita la lapide commemorativa del Grande Torino (raggiungibile dal sentiero alla sinistra della Basilica), squadra di grandi campioni che ebbe un incidente aereo sulla collina di Superga di ritorno da una trasferta a Lisbona.

COPERTURA TV
La distribuzione televisiva della Milano-Torino NamedSport toccherà 135 Paesi nel mondo, distribuiti in tutti e cinque i continenti.
RAI, host broadcaster dell’evento, trasmetterà la gara in diretta su Rai Sport 1. Copertura in chiaro anche a beneficio degli appassionati belgi e spagnoli, che potranno seguire la gara rispettivamente su VRT e Teledeporte. Nel resto d’Europa le immagini dell’evento saranno in diretta su Eurosport, che coprirà 53 Paesi. Fa eccezione la Francia, in cui la Milano-Torino NamedSport sarà presente sugli schermi di beINSports, network che detiene i diritti live anche per gli Stati Uniti e l’area di Medio Oriente e Nord Africa.
Eurosport Asia Pacific porterà la diretta della gara in 16 territori dell’omonima regione, mentre highlights della corsa saranno offerti dall’emittente australiana Fox Sports, dalla neozelandese Sky Sport, dalla cinese LETV, dalla thailandese True Visions e dalla vietnamita FPT Telecom.
Oltreoceano, immagini live della Milano-Torino NamedSport saranno diffuse da TDN in Messico e America Centrale, da ESPN Brazil e da ESPN Sur nei territori sudamericani di lingua spagnola, e da ESPN Caribbean nell’omonima regione in lingua inglese.

MILANO-TORINO: LA CLASSICA PIÙ ANTICA COMPIE 140 ANNI

MILANO-TORINO: LA CLASSICA PIÙ ANTICA COMPIE 140 ANNI

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Si disputerà mercoledì 28 settembre con un percorso pressoché uguale a quello scorso anno quando si impose Diego Rosa davanti a Rafal Majka e Fabio Aru. Il ciclista piemontese sottolinea l’importanza della Classica. Partenza da San Giuliano Milanese e arrivo al Colle di Superga (da scalare due volte) dopo 186 km.

Milano, 9 settembre 2016 – Giunta alla sua 97^ edizione – ma nata prima di tutte le altre corse nel 1876 – la Milano-Torino NamedSport compie 140 anni. Vinta da tantissimi Campioni del pedale questa gara – organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport – è ormai diventata una Classica di livello internazionale di fine stagione. L’ultima edizione è stata vinta da Diego Rosa con un’azione sulle rampe finali del Colle di Superga.

Il ciclista piemontese, parlando della Classica, ha detto: <<La mia vittoria lo scorso anno nella Milano-Torino resterà sempre uno dei giorni più felici della mia carriera. Dopo le Olimpiadi di Rio a inizio agosto, rientro in gara oggi qui al Quèbec e sono molto curioso di capire come risponderanno le mie gambe. Certamente, visto quanto si addice alle mie caratteristiche il percorso con arrivo a Superga e considerato che sarò al via con il numero 1, farò del mio meglio per presentarmi ai nastri di partenza nella migliore condizione possibile. Il giorno dopo sarò presente anche al GranPiemonte e in queste due corse ci terrei davvero a fare molto bene per me e per la mia gente!>>.

IL PERCORSO
Partenza da San Giuliano Milanese (Sesto Ulteriano) per attraversare su strade pianeggianti la pianura padana con una lunga progressione attraverso le piane di Vigevano e la Lomellina fino alle porte di Casale Monferrato dove il profilo altimetrico della corsa comincia a muoversi con i dolci saliscendi che portano al circuito finale.

Dopo San Mauro Torinese si costeggia il Po in Corso Casale per salire alla basilica di Superga una prima volta per poi scendere su Rivodora con una discesa impegnativa (si devia 600 m prima dell’arrivo) che riporta a San Mauro e quindi risalire fino all’arrivo con pendenze anche oltre il 10%. Rifornimento fisso a Morano sul Po (km 92-95).

Ultimi km

Ultimi 5 km (che si ripetono due volte salvo i 600 m finali) che iniziano in Torino in Corso Casale dove inizia la salita che porta alla Basilica di Superga. La pendenza media è del 9,1% con una punta attorno a metà salita del 14% e lunghi tratti al 10%. A 600 m dall’arrivo svolta a U verso sinistra per affrontare una rampa all’8,2% e quindi ultima curva a 50 m dall’arrivo su asfalto (larghezza 7 m).

 
LE SQUADRE INVITATE
18 formazioni: 11 UCI WorldTeams e 7 UCI Professional Continental Teams di otto corridori ciascuna:
AG2R LA MONDIALE (FRA)
ASTANA PRO TEAM (KAZ)
BMC RACING TEAM (USA)
CANNONDALE-DRAPAC PRO CYCLING TEAM (USA)
LAMPRE – MERIDA (ITA)
MOVISTAR TEAM (ESP)
TEAM GIANT – ALPECIN (GER)
TEAM KATUSHA (RUS)
TEAM SKY (GBR)
TINKOFF (RUS)
TREK – SEGAFREDO (USA)

ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC (ITA)
BARDIANI CSF (ITA)
CAJA RURAL-SEGUROS RGA (ESP)
CCC SPRANDI POLKOWICE (POL)
GAZPROM-RUSVELO (RUS)
NIPPO – VINI FANTINI (ITA)
WILIER TRIESTINA – SOUTHEAST (ITA)

MENS SANA IN CORPORE SANO

MENS SANA IN CORPORE SANO

ATTIVITA’ FISICA E BENESSERE, UNA STORIA ANTICA

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Riferimenti allo sport, ai giochi, ma anche all’igiene personale, all’allenamento e alla pratica di attività fisiche giornaliere sono presenti già durante le antiche civiltà della Siria, dell’Egitto, della Macedonia, dell’Arabia, della Mesopotamia, dell’India e della Cina; ma il periodo in cui il concetto del benessere legato all’attività fisica ebbe il massimo fulgore, fu senz’altro nell’antica Grecia con Erodico nel V secolo, con Ippocrate dal 460 al 377 a.C., e con Galeno ( 131-201 d.C.).

Erodico era un medico e un atleta che seppe capire e sostenere l’importanza della dieta durante l’allenamento, tanto che i suoi scritti e i numerosi discepoli influenzarono il pensiero anche in epoche successive. 

Ippocrate, ritenuto ancora oggi come il padre della medicina preventiva, fu autore di 87 trattati di medicina e spesso scrisse sulla salute e sull’igiene, proprio nel periodo d’oro della civiltà greca.

Cinque secoli dopo, emerse la figura di Galeno, probabilmente il medico più famoso dell’antichità, per l’influenza che seppe esercitare sulla medicina.
Galeno nacque a Pergamo, importante città dell’Asia Minore, sulle coste del mar Mediterraneo, centro di importanti scambi culturali e commerciali e famosa per la sua biblioteca ricca di 50.000 libri e per la sua scuola medica, che aveva sede nel tempio di Asclepio.
Figlio di un facoltoso architetto, iniziò a studiare medicina all’età di 16 anni e si specializzò sviluppando le conoscenze nel campo della salute e dell’igiene. Durante tutta la vita Galeno predicò e praticò le regole della salute, cioè:
respirare aria fresca, alimentarsi adeguatamente, dormire a sufficienza, mantenere regolata la funzione intestinale e dominare l’emotività dell’animo”.
Sul piano scientifico fu molto produttivo: scrisse infatti ben 80 trattati e molti saggi su argomenti che variavano dall’anatomia alla fisiologia, dalla nutrizione all’accrescimento corporeo e allo
sviluppo; scrisse su molte malattie e sulla loro cura, infine sui benefici dell’attività fisica e sull’influenza negativa della vita sedentaria. Fece parecchie osservazioni di fisiologia, tanto che viene ancora oggi considerato come uno dei primi fisiologi, e sviluppò cure per le lesioni tendinee e muscolari dei gladiatori. Fu il primo a dire che all’interno dei vasi scorreva il sangue e non l’aria, come si pensava a quei tempi; inoltre capì, anche se in modo fisiologicamente non corretto, la funzionalità cardiaca e circolatoria. Sostanzialmente egli pensava che la vita esistesse grazie a tre tipi di umori: uno naturale, uno vitale ed uno animale e che questi scorressero nelle cavità dei nervi.
Il suo pensiero rimase immutato per un periodo lungo, circa 1.500 anni, fino a quando non vennero eseguiti studi anatomici sull’uomo nel XVI secolo e in seguito, nel secolo successivo, non furono correlate la realtà anatomica e la funzionalità fisiologica. Gli studi, le opinioni, le scoperte riguardanti l’attività fisica e lo sport continuarono nei secoli successivi, tanto che le radici della moderna fisiologia del lavoro muscolare si manifestano nel rinascimento e nell’illuminismo.

Gli scritti di Galeno certamente influenzarono, nella seconda metà del 1.500, Mercuriale. Questo medico scrisse un testo ispirato al pensiero galenico e ad a quello di altri scrittori latini e greci, che molto influenzò lo sviluppo dell’attività fisica e le metodologie dell’allenamento.

Alla fine del ‘700, Lavoisier, il padre della chimica, dimostrò che l’ossigeno era il gas dell’atmosfera responsabile dei processi ossidativi e stabilì così le basi dei moderni concetti della respirazione. 

Naturalmente negli anni successivi continuarono gli studi riguardanti il metabolismo, finché intorno al 1.840 fu definitivamente chiarito che i substrati alimentari sono costituiti dai carboidrati, dalle proteine e dai lipidi e ciò pose le basi per lo sviluppo scientifico della moderna medicina e fisiologia.
Nel susseguirsi degli anni vennero fatti studi sempre più approfonditi sull’organismo umano e sulle varie funzioni, senza mai dimenticare l’importanza dell’attività fisica e dello sport.
Tecniche di allenamento, diete adeguate e l’utilizzo di strumenti sempre più sofisticati hanno portato alla definitiva concezione del benessere che consegue all’attività fisica in generale. 

Oggi sappiamo che muoversi, fare ginnastica, praticare un’attività sportiva, anche senza velleità agonistiche, ci può senz’altro aiutare a stare meglio sia a livello fisico che a livello mentale. La storia dimostra come questo principio fosse già ben chiaro anche quando ancora non erano conosciute le reali potenzialità fisiche e il funzionamento del nostro corpo.
Ai giorni nostri il binomio ”benessere e sport” è più che mai considerato. Fare dell’attività fisica si dimostra importante anche in età avanzata, anche quando esistono problemi di salute; l’essenziale è non strafare e avvicinarsi gradualmente allo sport, allenandosi dolcemente e continuando con costanza. Il risultato di tutto ciò sarà senz’altro un miglioramento della condizione e uno stato di benessere fisico generale, ma anche, e questo non è certo un effetto di secondaria importanza, una sensazione di rilassamento, di calo di tensione e di stress che contribuiranno sicuramente a farci sentire bene.
Già gli antichi studiosi avevano capito che muoversi fa bene al corpo; noi oggi possiamo certamente confermare questo, ma siamo in grado di aggiungere che lo sport fa bene anche alla mente, nel senso che molti problemi legati all’ansia e alle stressanti condizioni di vita diminuiscono o, addirittura, scompaiono. Benessere significa sentirsi appagati, stare bene con se stessi sia dentro che fuori: è più che mai attuale la storica frase

mens sana in corpore sano!”

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ATTIVITA’ FISICA E BENESSERE UNA STORIA ANTICA

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 ATTIVITA’ FISICA E BENESSERE, UNA STORIA ANTICA

Riferimenti allo sport, ai giochi, ma anche all’igiene personale, all’allenamento e alla pratica di attività fisiche giornaliere sono presenti già durante le antiche civiltà della Siria, dell’Egitto, della Macedonia, dell’Arabia, della Mesopotamia, dell’India e della Cina; ma il periodo in cui il concetto del benessere legato all’attività fisica ebbe il massimo fulgore, fu senz’altro nell’antica Grecia con Erodico nel V secolo, con Ippocrate dal 460 al 377 a.C., e con Galeno ( 131-201 d.C.). 

Erodico era un medico e un atleta che seppe capire e sostenere l’importanza della dieta durante l’allenamento, tanto che i suoi scritti e i numerosi discepoli influenzarono il pensiero anche in epoche successive.

Ippocrate, ritenuto ancora oggi come il padre della medicina preventiva, fu autore di 87 trattati di medicina e spesso scrisse sulla salute e sull’igiene, proprio nel periodo d’oro della civiltà greca.

Cinque secoli dopo, emerse la figura di Galeno, probabilmente il medico più famoso dell’antichità, per l’influenza che seppe esercitare sulla medicina.
Galeno nacque a Pergamo, importante città dell’Asia Minore, sulle coste del mar Mediterraneo, centro di importanti scambi culturali e commerciali e famosa per la sua biblioteca ricca di 50.000 libri e per la sua scuola medica, che aveva sede nel tempio di Asclepio.
Figlio di un facoltoso architetto, iniziò a studiare medicina all’età di 16 anni e si specializzò sviluppando le conoscenze nel campo della salute e dell’igiene. Durante tutta la vita Galeno predicò e praticò le regole della salute, cioè:
respirare aria fresca, alimentarsi adeguatamente, dormire a sufficienza, mantenere regolata la funzione intestinale e dominare l’emotività dell’animo”.
Sul piano scientifico fu molto produttivo: scrisse infatti ben 80 trattati e molti saggi su argomenti che variavano dall’anatomia alla fisiologia, dalla nutrizione all’accrescimento corporeo e allo sviluppo; scrisse su molte malattie e sulla loro cura, infine sui benefici dell’attività fisica e sull’influenza negativa della vita sedentaria. Fece parecchie osservazioni di fisiologia, tanto che viene ancora oggi considerato come uno dei primi fisiologi, e sviluppò cure per le lesioni tendinee e muscolari dei gladiatori. Fu il primo a dire che all’interno dei vasi scorreva il sangue e non l’aria, come si pensava a quei tempi; inoltre capì, anche se in modo fisiologicamente non corretto, la funzionalità cardiaca e circolatoria. Sostanzialmente egli pensava che la vita esistesse grazie a tre tipi di umori: uno naturale, uno vitale ed uno animale e che questi scorressero nelle cavità dei nervi.
Il suo pensiero rimase immutato per un periodo lungo, circa 1.500 anni, fino a quando non vennero eseguiti studi anatomici sull’uomo nel XVI secolo e in seguito, nel secolo successivo, non furono correlate la realtà anatomica e la funzionalità fisiologica. Gli studi, le opinioni, le scoperte riguardanti l’attività fisica e lo sport continuarono nei secoli successivi, tanto che le radici della moderna fisiologia del lavoro muscolare si manifestano nel rinascimento e nell’illuminismo.

Gli scritti di Galeno certamente influenzarono, nella seconda metà del 1.500, Mercuriale. Questo medico scrisse un testo ispirato al pensiero galenico e ad a quello di altri scrittori latini e greci, che molto influenzò lo sviluppo dell’attività fisica e le metodologie dell’allenamento.

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Alla fine del ‘700, Lavoisier, il padre della chimica, dimostrò che l’ossigeno era il gas dell’atmosfera responsabile dei processi ossidativi e stabilì così le basi dei moderni concetti della respirazione.

Naturalmente negli anni successivi continuarono gli studi riguardanti il metabolismo, finché intorno al 1.840 fu definitivamente chiarito che i substrati alimentari sono costituiti dai carboidrati, dalle proteine e dai lipidi e ciò pose le basi per lo sviluppo scientifico della moderna medicina e fisiologia.
Nel susseguirsi degli anni vennero fatti studi sempre più approfonditi sull’organismo umano e sulle varie funzioni, senza mai dimenticare l’importanza dell’attività fisica e dello sport.
Tecniche di allenamento, diete adeguate e l’utilizzo di strumenti sempre più sofisticati hanno portato alla definitiva concezione del benessere che consegue all’attività fisica in generale.

Oggi sappiamo che muoversi, fare ginnastica, praticare un’attività sportiva, anche senza velleità agonistiche, ci può senz’altro aiutare a stare meglio sia a livello fisico che a livello mentale. La storia dimostra come questo principio fosse già ben chiaro anche quando ancora non erano conosciute le reali potenzialità fisiche e il funzionamento del nostro corpo.
Ai giorni nostri il binomio ” benessere e sport ” è più che mai considerato. Fare dell’attività fisica si dimostra importante anche in età avanzata, anche quando esistono problemi di salute; l’essenziale è non strafare e avvicinarsi gradualmente allo sport, allenandosi dolcemente e continuando con costanza. Il risultato di tutto ciò sarà senz’altro un miglioramento della condizione e uno stato di benessere fisico generale, ma anche, e questo non è certo un effetto di secondaria importanza, una sensazione di rilassamento, di calo di tensione e di stress che contribuiranno sicuramente a farci sentire bene.
Già gli antichi studiosi avevano capito che muoversi fa bene al corpo; noi oggi possiamo certamente confermare questo, ma siamo in grado di aggiungere che lo sport fa bene anche alla mente, nel senso che molti problemi legati all’ansia e alle stressanti condizioni di vita diminuiscono o, addirittura, scompaiono. Benessere significa sentirsi appagati, stare bene con se stessi sia dentro che fuori: è più che mai attuale la storica frase

mens sana in corpore sano!”

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