CI SARA’ UN RISCATTO DOPO LA DELUSIONE DEL 100° EDIZIONE DEL GIRO D’ITALIA

Novi Ligure città dei Campionissimi, ritorna alla ribalda dello sport Nazionale, grazie a due novesi Tiziano Gastaldi e Giampiero Montecucco “la consegna di un disco con la voce del Campionissimo Fausto Coppi” .

[Non è nostro costume, mettere in cattiva luce chi non ha saputo programmare una lieve deviazione con la partenza davanti al museo dei Campionissimi di Novi Ligure, e pensare che potevano onorare due grandi campioni, prendendo spunto da un detto: “due piccioni con una fava”, questo in merito alla corsa Rosa, il 19 maggio arrivo a Tortona con la vittoria del colombiano Gaviria, il 20 maggio partenza da Castellania con il trasferimento sino alle porte di Tortona per poi puntare verso Oropa. Chiudiamo questa parentesi e parliamo di cose che si toccano con mano un mese dopo].

Ci avviciniamo sempre di più alla Conferenza Stampa che si terrà al Comune di Novi Ligure nella Salone di Rappresentanza, dove verrà presentato i bandi di concorso per l’assegnazione premi all’Atleta novese e Dirigente per l’anno 2017, indetto dalla sezione UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport).

La conferenza stampa è fissata per lunedì 19 giugno alle ore 11.00.

In occasione della medesima verrà consegnato all’Amministrazione Comunale da parte di un ciclista elvetico Benito Gatti il disco in vinile con la voce di Fausto Coppi edito dalla “Gazzetta dello Sport” la copertina Coppi ha 20 anni testi e voce di Claudio Ferretti, all’interno di questo 33 giri possiamo ascoltare la voce molto chiara del Campionissimo.

Che dire dopo la grande delusione ad un mese dell’arrivo a Tortona e il giorno dopo da Castellania del 100° edizione del Giro d’Italia, che ha umiliato la città di Novi Ligure patria del Campionissimo da una manifestazione nazionale come la corsa Rosa, oggi si riscatta, grazie a due personaggi novesi Tiziano Gastaldi medico novese, che oggi pratica la sua attività in svizzera e Giampiero Montecucco esponente sportivo a livello nazionale fondatore della consulta nazionale del ciclismo negli anni ‘970/80. Con l’augurio che l’Amministrazione Comunale si ricorda di avviare i dovuto contatti con gli organizzatori del Giro D’Italia per l’anno 2019 nel centenario della nascita di Fausto Coppi.

CI AVVICINIAMO ALLA RACCOLTA DELL’UVA

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CI AVVICINIAMO ALLA RACCOLTA DELL’UVA DA ANNI DIAMO I VOTI ALLA VENDEMMIA IL FONDATORE DI SLOW FOOD CARLIN PETRINI HA DETTO BASTA CON LE OTTIME ANNATE

Ci risiamo. Da qualche parte si comincia a raccogliere uva e cominciano a volare gli aggettivi: eccellente, clima fantastico, ottima annata e via dicendo.

L’anno scorso, davanti a un’estate probabilmente forse più calda e all’impazzare di comunicati stampa che spargevano lodi sulla vendemmia appena cominciata abbiamo detto alt alla pubblicazioni di articoli sul tema. Ci siamo tirati fuori grazie anche alla presa di posizione della Fivi, la Fedeazione dei Vignaioli Italiani il cui presidente Matilde Poggi aveva deciso di prendere le distanze da questa comunicazione roboante e spesso inopportuna. Anche quest’anno non partecipiamo al coro autoreferenziale che rende poco credibile il mondo del vino. Mentre registriamo che al gruppo dei legittimi dubbiosi si iscrive anche Carlin Petrini, il fondatore e carismatico leader di Slow Food.
Sentite cosa ha scritto Petrini pochi giorni fa sulla Stampa di Torino: “Si avvicina agosto e con esso il momento in cui partirà, da parte dei miei amici critici enologici e non solo, la corsa ad affermare quanto questa sia un’annata eccezionale dal punto di vista vinicolo…I conti si fanno a bocce ferme. È evidente pertanto che, prima di lanciarsi in annunci e previsioni roboanti, la vendemmia va portata a casa. Non solo dal punto di vista del raccolto, che ovviamente dipende da condizioni climatiche quanto mai mutevoli e imprevedibili fino all’ultimo, ma anche da quello di un affinamento in cantina che non è uguale di anno in anno e che, fino alla prova concreta del tempo, non può essere valutato”. Più chiaro di così non si può. Petrini critica giustamente anche la gara – anche questa ormai annuale – “nello stimare la produzione complessiva, la quota di mercato che la nostra viticoltura riesce a conquistare a livello internazionale, il prestigio che le nostre etichette riscuotono nel mondo. È indubbio – scrive il fondatore di Slow Food – che questo abbia importanza dal punto di vista della salute complessiva del comparto, ma non dobbiamo fare l’errore di pensare che una maggior produzione sia per forza di cose un dato positivo o che lo strapotere di vini come il Barolo e il Barbaresco, il Brunello di Montalcino fino ad arrivare al Prosecco per parlare di grandi numeri, vada salutato come segno del successo tricolore. Non va dimenticato, infatti, che l’Italia gode della più grande varietà di vitigni autoctoni imbottigliati del mondo, con più di 700 varietà che compongono il nostro panorama vinicolo e che ciascuna di queste ha particolarità e peculiarità che non solo le rendono uniche, ma che dovrebbero farne l’orgoglio vero della nostra agricoltura. Penso che su questo bisognerebbe puntare, più che sulla potenza internazionale dei vini più conosciuti. Anche perché la diversità è quella che ha fatto la storia della nostra enologia, è nella diversità che si esprime il territorio, e puntare tutto sul fascino dei grandi vini è una scelta un po’ miope così come è miope la scelta di osannare un aumento della produzione che, a conti fatti, vede, a fronte di un superamento della Francia in termini di numero di bottiglie prodotte, un’entrata nelle casse dei nostri produttori di poco più della metà rispetto agli omologhi d’oltralpe”. Per Petrini “la battaglia si gioca tutto sulla valorizzazione della varietà e della complessità del nostro panorama vinicolo, sapendo che un vitigno autoctono è quello che meglio ha adattato le proprie caratteristiche al territorio che lo ospita, e che nei secoli ha instaurato una relazione con l’uomo che a sua volta si è adattato alla sua coltivazione, ha messo a punto tecniche che a loro volta hanno plasmato il paesaggio e la socialità”.

AL PADIGLIONE DEL CILE PROPONE UN NUOVO EVENTO IL 16 E 17 OTTOBRE CON LA PIANISTA MAHANI TEAVE ALL’EXPO MILANO 2015

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AL PADIGLIONE DEL CILE DUE GIORNI CON UNA STUPENDA PIANISTA MAHANI TEAVE PRESSO L’AUDITORIO DEL PADIGLIONE ALLE ORE 19.00 IL 16 E 17 OTTOBRE

Mahani Teave, una meravigliosa pianista dalla lontana Isola di Pasqua

Date: 16 e 17 ottobre – alle ore 19.00Padiglione del Cile (Auditorio)

Descrizione: Concerto di pianoforte (Chopin, Beethoven, Liszt e musiche tradizionali dell’Isola di Pasqua.)

Mahani Teave è una delle pianiste più famose ed apprezzate del Cile e l’unica originaria dell’Isola di Pasqua. Ha iniziato la sua carriera a soli nove anni quando ha accompagnato il grande pianista cileno Roberto Bravo durante una sua tournée.

Ha studiato alla Universidad Austral de Chile (Valdivia), al Cleveland Institute of Music (USA) e successivamente alla Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino.

Ha suonato come solista con prestigiose orchestre in Cile, Stati Uniti, Germania (es.:Orquesta Sinfónica de Chile, Orquesta Sinfónica de Concepción, Orquesta de Cámara de Valdivia, Orquesta Filarmónica de Temuco, Orquesta Sinfónica Juvenil de Santiago o ancora l’Orchestra Sinfonica del Cleveland Institute of Music etc.)

Si è esibita in tutti i continenti, meno in quello africano e ha raccolto applausi e consensi in Germania, Stati Uniti, Spagna, Thailandia, Malesia, Singapore, Indonesia, Vietnam, Giappone, Corea del Sud, Cina e Messico. Ha inoltre suonato per l’OEA e l’ONU.

Colpiscono la sua immensa grazia e il suo alto livello interpretativo e tecnico. Ha vinto numerosi concorsi in Cile (es.: Premio APES nel 2008) e nel mondo (es. 1° posto al Concorso internazionale di piano “Ciudad de Palmayola” a Maiorca, in Spagna, nel 2001).

Mahani ha creato, due anni fa, la prima Scuola di Musica Rapa Nui in cui già studiano 70 giovani.

PRESENTIAMO UNA BREVE BIOGRAFIA

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Mahani Teave è la vincitrice di numerosi concorsi pianistici internazionali è una dei pianisti più celebri in Cile. Nativa del leggendario Isola di Pasqua (UNESCO sito archeologico), la signora Teave è unica musicista classico della sua isola. Ha debuttato come pianista all’età di nove anni quando ha accompagnato celebre pianista cileno Roberto Bravo su una serie di tournée. Da quel momento fino ad oggi, la signora Teave è apparso nei talk show televisivi, radio, e in centinaia di interviste di giornali e articoli. Un regista cileno sta attualmente lavorando a un documentario su Ms. Teave con lo scopo di motivare e ispirare i giovani cileni.

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All’età di diciotto anni, la signora Teave ottenuto, con il massimo dei voti, un Bachelor of Music grado da Austral University (Valdivia, Cile) con il Prof. Ximena Cabello. Ha ricevuto il suo Master of Music dal Cleveland Institute of Music nel 2005, sotto la guida del professor Sergei Babayan.

La signora Teave è stata la prima vincitrice del premio 1999 Claudio Arrau International Piano Competition, dove ha anche vinto premi per i migliori brani d’obbligo e il più grande talento. Ha vinto il primo premio nel 2001 Ciudad de Palmayola International Piano Competition a Maiorca, in Spagna, e il 2004 Cleveland Institute of Music Concerto Competition. Più di recente è stata un vincitore del premio nel 2006 Corpus Christi International Piano Competition.

La signora Teave ha eseguito negli ultimi tre presidenti del Cile, per il Congresso cileno, e al cileno Ambasciate negli Stati Uniti, Germania e Spagna. Era una solista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale del Cile, l’Orchestra Sinfonica di Concepcion, l’Orchestra da Camera di Valdivia, l’Orchestra Filarmonica di Temuco, l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Santiago, e il Cleveland Institute of Music Symphony Orchestra. Le sue apparizioni da solista includono Antartide, Argentina, Cile, Ecuador, Germania, Giappone, Messico, Spagna, e Stati Uniti

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REVISTA YA. Retrato de la pianista pascuense Mahani Teave.  FOTOS. CARLA PINILLA GRANDÉ. 16 DE DICIEMBRE DEL 2005

Nel 2008 Mahani gli è stato assegnato il Premio scimmie in Cile per le migliori prestazioni e migliore interprete di musica classica, per il suo Rachmaninov Concerto No1 con l’Orchesta Sinfonica de Chile. Nello stesso anno El Mercurio, quotidiano nazionale, e la fondazione Mujeres EmpresariasNet, la distinguono come una delle 100 donne leader di quel paese. A partire dal settembre 2008 la signora Teave continua i suoi studi di pianoforte al Hanns Eisler Music Academy di Berlino, in Germania, come recepient di Konrad Adenauer Fellowship.