CHAMPAGNE GIRO D’AFFARI DA QUASI 5 MILIARDI

 

Champagne, giro d’affari da quasi 5 miliardi. Aumentano anche le spedizioni verso l’Italia

 

Nel 2017 cresce del 9,7% il valore delle spedizioni di Champagne verso l’Italia, che si conferma il quinto mercato mondiale all’export per il celebre vino francese con un fatturato di 152,2 milioni di euro (franco cantina, tasse escluse).

Da gennaio a dicembre 2017 le bottiglie giunte in Italia sono state 7,3 milioni con un incremento dell’11,1% a volume rispetto all’anno precedente. Negli ultimi due anni il mercato italiano ha guadagnato un milione di bottiglie. Nel complesso, il giro d’affari globale dello Champagne nel 2017 segna un nuovo record, con 4,9 miliardi di euro. Questa performance è dovuta alla crescita dell’export (2,8 miliardi di euro, +6,6% rispetto al 2016), a fronte di un mercato francese stabile (2,1 miliardi di euro). Nell’arco degli ultimi 12 anni, dal 2005 a oggi, il giro d’affari dello Champagne è cresciuto di un miliardo di euro.

Gli Stati Uniti si confermano al primo posto tra i mercati dell’export a valore (586 milioni di euro), in crescita dell’8,5%. Il Regno Unito, sempre secondo nella classifica a valore, continua a patire l’effetto sfavorevole della Brexit con un calo del 5,7%, ancora più marcato a volume (-11%). Il Giappone rinsalda la sua terza posizione grazie a una forte crescita tanto a valore (+21,3%) quanto a volume (+17,6%). La situazione è più complessa in Germania, dove il giro d’affari è aumentato dell’1,7%, mentre i volumi sono in leggero calo (-0,8%).

L’Asia è uno dei continenti più performanti (+15% a volume e 19% a valore). Il mondo cinese (Cina, Hong Kong, Taiwan) si distingue per un’evoluzione particolarmente dinamica (+26,7% a valore). Significativi i risultati della Corea del Sud con una crescita a valore del 39,5%, dove gli acquisti superano per la prima volta il milione di bottiglie. Dopo una flessione nel 2016, il continente africano riprende la sua espansione (+7% a volume e a valore) con un ritorno alla crescita della Nigeria (+24,7% a volume e 18,4% a valore).

In Oceania l’Australia prosegue il suo sviluppo (+23% a valore) nonostante il tasso di cambio leggermente meno favorevole, così come la Nuova Zelanda (+12,9% a valore). In Europa, Francia esclusa, il valore cresce del 3,9% in un contesto di volumi stabili (-0,5%) e la Scandinavia registra un incremento del 9% a valore.

Rispetto al 2016 in cui la crescita del giro d’affari era stata trainata dalla diversificazione delle cuvée, è la forte crescita dei mercati dove lo Champagne è meglio valorizzato che spiega il nuovo record del 2017, grazie in particolare a Stati Uniti, Giappone e Australia.

I primi 10 mercati all’export nel 2017 a valore (Migliaia di euro)

  1. Stati Uniti – 585.806 (+8,5%)
  2. Regno Unito – 415.196 (-5,7%)
  3. Giappone – 306.722 (+21,3%)
  4. Germania – 196.831 (+1,7%)
  5. Italia – 152.283 (+9,7%)
  6. Belgio – 142.174 (+10,4%)
  7. Australia – 131.753 (+23%)
  8. Svizzera – 112.169 (+7,2%)
  9. Spagna – 82.843 (+10%)
  10. Canada – 54.931 (+6,5%) 

I primi 10 mercati all’export nel 2017 a volume (Migliaia di bottiglie)

  1. Regno Unito – 27.762 (-11%)
  2. Stati Uniti – 23.097 (+5,9%)
  3. Giappone – 12.873 (+17,6%)
  4. Germania – 12.285 (-0,8%)
  5. Belgio – 9.075 (+8,9%)
  6. Australia – 8.534 (+15,5%)
  7. Italia – 7.367 (+11,1%)
  8. Svizzera – 5.600 (-1,8%)
  9. Spagna – 4.117 (+3,1%)
  10. Svezia – 2.248 (+11,6%)

ASTA LA MITICA BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE BOLLINGER DEL 1914

ASTA LA MITICA BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE

BOLLINGER DEL 1914

Cari appassionati di champagne, cominciate a mettere da parte qualche soldino o rompete i vostri salvadanai. Il 19 novembre a New York, Sotheby’s ha previsto un’asta dedicata interamente a Bollinger, “A century of Bollinger”, tra le griffe storiche delle mitiche bollicine di Francia, con lotti unici direttamente dalle cantine aziendali.

E non si tratta di un’asta qualsiasi, ma quella in cui sarà messa in vendita la “mitica” annata 1912, una bottiglia unica, riemersa solo di recente dalle viscere dei caveau di Bollinger, figlia di una delle vendemmie più drammatiche vissute dalla Francia enoica, in guerra, all’epoca, da poche settimane. Se ne sapeva davvero troppo poco anche perché solo pochissimi collezionisti privati potevano vantarne una nella propria collezione, tanto che è difficile persino farne una stima. Da segnare, come scrive Decanter anche i sei lotti di Vieilles Vignes Françaises, cassette da sei bottiglie di annate relativamente recenti, ma straordinarie: 1988, 1992, 1996, 1997, 2000 e 2002, stimate 1.800 dollari. Meno, però, delle tre bottiglie di RD 1973, dal valore di 2.200 dollari, o della jeroboam del 1979, che dovrebbe toccare almeno i 3.200 dollari.

Pioggia, gelo, grandine e temporali: i rischi climatici hanno avuto un impatto significativo sui vigneti della Champagne

PIOGGIA GELO GRANDINE UN DISASTRO PER LO CHAMPAGNE 2016

I VINICOLTORI SCRUTANO IL CIELO MA NON TUTTO E’ PERDUTO

Pioggia, gelo, grandine e temporali: i rischi climatici hanno avuto un impatto significativo sui vigneti della Champagne: riduzione della resa e proliferazione del “Mildiou” (muffa)

In primo luogo, le gelate che hanno colpito la settimana del 25 aprile, hanno pesantemente danneggiato  le regioni della Champagne meridionale, la “Côte des Bars”. Evento tanto più eccezionale pensando che alcuni settori di solito non gelano mai. In alcuni settori dell’Aube, il potenziale è così basso che alcuni hanno rinunciato a vedemmiare, un record questo negli ultimi 30 anni. Il gelo ha anche colpito in modo piu moderato nella Valle della Marna e nell’Aisne, dove ci si aspetta un rendimento che si avvicina ai 7.500 – 8.000 chili per ettaro. Una primavera davvero fredda e triste in Champagne. I coltivatori biologici, di qualunque settore, hanno sofferto di più rispetto alla media, quindi situazione ancora peggiore per loro che sono adesso colpiti dal “Mildiou”. In breve, una  primavera difficile per lo sviluppo dei vigneti, ma anche per il morale.

Una fioritura tardiva

La data media di fioritura per il 2016, di tutte le varietà, si è verificata il 25 giugno, con 10 giorni di ritardo rispetto alla media degli ultimi dieci anni. La data di fioritura permette di stimare la data di vendemmia, cioè : Fiore pieno + 96 giorni circa. Quindi una raccolta completa attorno al 28-29 settembre, con un inizio verso il 15 settembre nelle regioni meridionali.

Una forte pressione parassitaria

Le scarse condizioni meteo del primo semestre hanno contribuito allo sviluppo di un fungo, il “Mildiou”. La sua padronanza richiede una buona prevenzione della contaminazione futura, mentre la pioggia quasi costante impedisce o ostacola i lavori manuali e i trattamenti.

Consigli dei servizi tecnici Alliance Champagne ai vignaioli suoi membri

“In condizioni normali, il rinnovo di protezione si basa sulla persistenza dei prodotti da aggiustare con la crescita della vite e con l’andamento della pioggia. Quest’anno, in vista delle piogge e della conseguente pressione sanitaria registrata, il rinnovo sarà da riattivare il più presto possibile. Questi trattamenti rimangono solo preventivi. Vi ricordiamo che il trattamento deve essere eseguito in buone condizioni: velocità del vento inferiore a 3 della scala Beaufort (19km / h), nessun calore e umidità eccessivi “.

Un mese di luglio tempestoso

Il mese di luglio è stato relativamente asciutto, ma la pressione del “Mildiou” non è diminuita. La rugiada della mattina, l’elevata umidità e i temporali frequenti hanno mantenuto un ambiente favorevole per la proliferazione del fungo.

Attualmente: inizio invaiatura

Siamo attualmente in un periodo di maturazione: le uve cambiano colore e iniziano la loro maturazione. Le uve di Pinot Noir e Pinot Meunier svoltano dal verde al viola e poi al nero. Lo Chardonnay nel frattempo diventerà giallo e finirà quasi trasparente. Le uve accumulano gli zuccheri e gli  aromi, fino a perdere la loro acidità. L’ inizio dell’invaiatura determina la probabile data della raccolta, che è di solito entro 40 – 45 giorni (senza calcolare i rischi climatici delle settimane che seguono). Campioni giornalieri nei primi giorni di settembre permetterano di  monitorare questa maturazione e prevedere più precisamente la data di raccolta ideale, per crû, paese e posizione dei vigneti.
Fino a oggi, la vedemmia è stimata nella Côte des Bar al 15-20  settembre, nella Valle della Marna e nell’Aisne al 20 settembre, al 24 settembre nella Côte des Blancs, e nel Nord  della Montagne de Reims al 29 settembre.

Pertanto una raccolta meno abbondante del 2015, ma un potenziale di rendimento commerciabile per il 2016 grazie ai vini di riserva sbloccati, in leggero aumento rispetto al 2015. Il volume fissato dal Civc il 20 luglio 2016 è di 10.800 kg / ettaro, di cui 9.700 kg / ettaro per la raccolta, e 1.100 chilogrammi / ettaro saranno estratti dalle riserve al primo febbraio 2017.

Il tempo delle prossime settimane decisivo

Se la quantità è adesso determinata, la qualità finale dipende dal meteo delle prossime settimane. Il tempo è molto soleggiato in Champagne da 3 settimane: poca pioggia, tempo asciutto, molto caldo, con temperature superiori a 35 gradi in questa ultima settimana ; ma piuttosto ventoso, anche se non molto fresco di notte. C’è ottimismo.vendemmia distrutta