CHI ERA FAUSTO COPPI

la pedalata in occasione del 98° anno della sua nascita

CHI ERA FAUSTO COPPI 

Dopo la consegna del disco di Fausto Coppi al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, avvenuto al Palazzo Comunale presso la Sala di Rappresentanza in data 19 giugno, alla presenza del Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, al Delegato CONI di Alessandria Bruna Balossino, al Presidente UNVS di Novi Ligure Francesco Melone, al giornalista sportivo della testata Inchiostro Fresco Fabio Mazzari, disco offerto dal ciclista elvetico Benito Gatti.

Tutto ciò grazie all’impegno dei novesi Tiziano Gastaldi da parecchi anni residente in Svizzera e dalla sportivo Giampiero Montecucco, un disco degli anni ’60 con la voce di Fausto Coppi.

Oggi la sezione UNVS di Novi Ligure in collaborazione con il Comitato Provinciale di Alessandria dell’Ente di Promozione Sportiva C.S.A.In., stanno predisponendo la pedalata di km. 18,40 da Novi Ligure a Castellania in occasione del novantotto (98°) anno dalla nascita del Campionissimo Fausto Coppi, la manifestazione in programma sabato 23 settembre 2017 con qualsiasi tipo di bicicletta.

Desideriamo proporre alcuni ritagli giornalistici, fare conoscere alle nuove generazioni chi era Fausto Coppi. 

CHI L’AVREBBE MAI DETTO CHE LO ZAFFERANO CRESCE ANCHE AI PIEDI DEL MONTE BIANCO

FIORE ZAFFERANO FILAMENTI ZAFFERANO

CHI L’AVREBBE MAI DETTO CHE LO ZAFFERANO CRESCE ANCHE AI PIEDI DEL MONTE BIANCO

Chi l’avrebbe mai detto che lo zafferano cresce anche ai piedi del Monte Bianco? 

Qui l’oro rosso, come viene chiamato lo zafferano, non si estrae dalle profondità della montagna, non si setaccia nei fiumi, ma lo si coltiva. Una pianta che evoca il clima e i colori del Mediterraneo e dell’India e che invece cresce anche a Morgex, a pochi chilometri da Courmayeur, nell’orto di Diego Bovard, consulente agronomo che si occupa di progetti di sviluppo del territorio. Il pubblico potrà incontrare lui e l’azienda agricola La Branche il prossimo 4 settembre a Lo Matsòn, mercato contadino di montagna tra i principali in Italia: 70 produttori della Valle d’Aosta si incontreranno a Courmayeur per proporre i loro prodotti al pubblico, pronti a scambiare consigli ed esperienze.
Lo Matsòn è un mercato fatto di storie, quelle dei produttori e del frutto del loro lavoro. Dietro ogni prodotto ci sono mani che lavorano e voci che raccontano, come quella di Diego Bovard, che con intraprendenza ha deciso di coltivare l’oro rosso nel cuore dell’area del Monte Bianco. “Tutto è cominciato – racconta – con un testo ottocentesco dell’Abbé Henry, prete, scalatore e botanico di Courmayeur: tra le piante rare e preziose della Valle d’Aosta, scriveva, c’era anche lo zafferano: lo coltivavano a La Salle, a pochi km da Courmayeur. E allora mi sono detto: perché no?”. In fondo lo zafferano è una pianta atipica, che ama il sole, ma anche il freddo, visto che fiorisce in autunno, quando le altre piante hanno concluso il loro ciclo. A settembre i bulbi germogliano e si aprono i crochi lillà. “Tutto viene fatto a mano, con delicatezza, raccogliamo i fiori, li puliamo, estraiamo i pistilli rossi, li secchiamo. L’altitudine, l’aria pura, tutto concorre a rendere speciale questo prodotto che arricchisce, colora e profuma le nostre ricette. Il mio sogno è renderlo un prodotto tipico della zona”. Gli chef di Courmayeur e dintorni se ne sono già accorti, e hanno cominciato a portarlo a tavola, magari con la fonduta, come fa la moglie di Diego.
Lo Matsòn, la merenda in dialetto francoprovenzale, è un’esperienza di condivisione intorno al cibo. In fondo, il primo social network del mondo è stato un tavolo apparecchiato intorno al quale scambiare parole e sapori. Ed è questa la funzione de Lo Matsòn, un mercato contadino che coltiva relazioni, e che racconta la montagna e le sue storie. Perché qui si lotta con il clima e con le pendenze, con carattere e tenacia. I prodotti, ciò che di meglio offre il territorio, genuini e a chilometro zero, troveranno posto nei numerosi stand posizionati in tutto il centro, riuniti nello spazio di una passeggiata. Prodotti la cui filiera è interamente ospitata dal territorio. Materie prime che vengono esaltate anche dal talento degli Chef Vallée d’Aoste, i 5 chef stellati della regione, che proporranno, al Jardin de l’Ange, una degustazione dei cinque panini da loro ideati, prodotti esclusivamente con ingredienti locali.

 

Per chi è GOLOSO ?

GELATO 6 GELATO 5

PER CHI E’ GOLOSO ?

 

Ogni classifica è arbitraria e discutibile. 

GELATO 2

Ne facciamo anche noi, mettendoci in gioco tempo di golosità il “gelato” artigianale

LOMBARDIA – 8

  • Pavè Gelati&Granite – Via Cesare Battisti 21, Milano (Lombardia)
  • Cool – Piazza Santa Maria del Suffragio 2, Milano; via Marcelline 14, Cernusco sul
  • L’ Albero dei gelati- via Santa Valeria 93, Seregno, Monza Brianza; via Volta 1, Cogliate, Monza Brianza (Lombardia)
  • Il Massimo del gelato – Via Castelvetro 18, Milano piazza Risorgimento, Milano (Lombardia)
  • La Pasqualina – Via Edmondo de Amicis 44, Milano; via Borfuro 1, Bergamo (Lombardia)
  • La Gelateria della musica – Via Giovanni Enrico Pestalozzi 4, Milano (Lombardia)
  • Gelateria Vanilla – Corso Magenta 69, Legnano, Milano (Lombardia)
  • Buosi – Via Veratti 12, Varese (Lombardia)

VALLE D’AOSTA – 3

  • Pasticceria Buzzi – Via Circonvallazione Sud, 39A, 11020 Nus, Aosta (Valle d’Aosta)
  • Pazzo Gelato – Via Losanna 16, Aosta (Valle d’Aosta)
  • Gelateria Artigiana Naturale – Via XXVI Febbraio, 7, Verrès, Aosta (Valle d’Aosta)

PIEMONTE – 8

  • Eden Natura – Piazza Mercato 25, Verbania (Piemonte)
  • Gelateria Alberto Marchetti – Corso Vittorio Emanuele II, 24 bis, Torino (Piemonte); viale Montenero 73, Milano (Lombardia)
  • Mara dei Boschi – Via Claudio Luigi Berthollet,30, Torino; via Vittorio Emanuele, 17D, Alba, Cuneo (Piemonte)
  • Nivà – Piazza Vittorio Veneto 7, Torino (Piemonte)
  • Pepino – Piazza Carignano 8, Torino (Piemonte)
  • Agrigelateria San Pé – Cascina San Pietro 29/A, Poirino, Torino (Piemonte)
  • Ottimo! – Corso Stati Uniti 6/c, Torino; via S. Francesco D’Assisi 3, Torino (Piemonte)
  • Gelateria Popolare – Via Borgo Dora 3, Torino (Piemonte)

    GELATO 4

TRENTINO ALTO ADIGE – 3

  • Gelateria Flora – Viale Rovereto 54, Riva del Garda, Trento (Trentino Alto Adige)
  • Gelateria Serafini – Via Cembra,27, Lavis, Trento (Trentino Alto Adige)
  • Officina del Gelo Avalon – Corso della Libertà 44, Bolzano (Trentino Alto Adige)

FRIULI VENEZIA GIULIA – 6

  • Gelateria Fiordilatte – Via Cividale, 53, Udine (Friuli Venezia Giulia)
  • Scian insolito gelato – Via Sclavons 75, Cordenons, Pordenone; piazza Italia 5, Casara, Pordenone; piazza Duomo 21, Aviano, Pordenone (Friuli Venezia Giulia)
  • Gelateria De Pellegrin – Raggio dello Scirocco 78, Lignano Sabbiadoro, Udine (Friuli Venezia Giulia)
  • Gelateria Esquimau – Via Montereale 6/B, Pordenone (Friuli Venezia Giulia)
  • Cremeria Veneta – Via Vittorio Veneto 54, Brugnera, Pordenone (Friuli Venezia Giulia)
  • Gelateria Montereale – Via Riviera del Pordenone 18, Pordenone (Friuli Venezia Giulia)

VENETO – 6

  • Gelateria Bepi – Via Madonna della Salute 85, Padova (Veneto)
  • Gelateria Godot – Viale Generale Domenico Piva 1, Rovigo (Veneto)
  • Gelateria la delizia – Piazza Vittorio Emanuele 9, Belluno (Veneto).
  • Gelateria Sant’ Agostino – Via Sant’Agostino 42, Treviso (Veneto)
  • Golosi di natura – Via Vittorio Emanuele 22, Gazzo, Padova (Veneto)
  • Zeno gelato e cioccolato – Piazza San Zeno 12a, Verona (Veneto)

EMILIA ROMAGNA – 7

  • Ciacco gelato senz’altro – Viale Mentana 91/A, Parma; strada Garibaldi 11, Parma (Emilia Romagna); via Spadari 13, Milano; piazza Matteotti 8, Bergamo (Lombardia)
  • Cremeria Mussoni – Via A. Panzini 10, Igea Marina, Rimini (Emilia Romagna)
  • Gelatauro – Via S. Vitale 98, Bologna (Emilia Romagna)
  • Cremeria Santo Stefano – Via Santo Stefano 70, Bologna (Emilia Romagna)
  • Gelateria Capolinea – Viale Ettore Simonazzi 14, Reggio Emilia (Emilia Romagna)
  • Il Teatro del gelato, gelateria di ricerca – Piazza Sandro Pertini 4, Sant’Agostino, Ferrara (Emilia Romagna)
  • Gelateria Sanelli – Piazza Del Popolo, Salsomaggiore Terme, Parma (Emilia Romagna)

    GELATO 1

MARCHE – 4

  • Gelateria Brunelli – Via Giosuè Carducci 7, Senigallia, Ancona (Marche)
  • Gelateria Carboni – Via Luigi Ferri 62, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno (Marche)
  • Gelateria Makì – Piazza degli Avveduti 2, Fano, Pesaro Urbino (Marche)
  • Bar Ciferri – Via Don Minzoni 4, Porto San Giorgio, Fermo (Marche)

ABRUZZO – 4

  • Gelateria Duomo – Via Leonardo da Vinci, L’Aquila (Abruzzo)
  • Gelateria Novecento – Via Marco Polo 102, Pescara (Abruzzo)
  • Gelateria a casa di Ludo – Via Trieste 141, Tortoreto Lido, Teramo (Abruzzo)
  • Gelateria Dulce de Leche – Viale G. Marconi 33, Alba Adriatica, Teramo (Abruzzo)

LAZIO – 7

  • Gelateria dei Gracchi – Via dei Gracchi 272, Roma (Lazio)
  • Settimo gelo – Via Vodice 21/A, Roma (Lazio)
  • Otaleg – Viale dei Colli Portuensi 594, Roma (Lazio)
  • La Gourmandise – Via F. Cavallotti 36/b, Roma (Lazio)
  • Gelateria Stefino – Via S. Vitale, 37, Bologna (Emilia Romagna); viale Aventino 30, Roma (Lazio)
  • Gelateria Mela e cannella – Via Oderisi da Gubbio 71, Roma (Lazio)
  • Gelateria San Crispino – Via Acaia 56, Roma; piazza della Maddalena 3, Roma; via della Panetteria 42, Roma; aeroporto Leonardo da Vinci Fiumicino (Lazio); strada Maggiore 1, Bologna (Emilia Romagna); via Marghera 12, Milano (Lombardia)

MOLISE – 2

  • Cafè du Soir – Via Roma, 33, Agnone, Isernia (Molise)
  • Pasticceria gelateria Zara Via Argentina 8, Termoli, Campobasso (Molise)

TOSCANA – 10

  • Gelateria Bondi – Via Nazionale 61, Firenze
  • Carapina – Piazza G.Oberdan 2/r , Firenze; via Lambertesca 18/r Firenze (Toscana); via dei Chiavari 37, Roma (Lazio)
  • Gelateria Badiani – Viale dei Mille 20r, Firenze (Toscana)
  • Chiccheria – Via Piave 14/A, Marina di Grosseto, Grosseto (Toscana)
  • Il Gelato di Carlo – Via Niccolò Aretino 21/a, Arezzo (Toscana)
  • Carabè – Località Piantravigne, Terranuova Bracciolini, Arezzo; via Ricasoli 60/R, Firenze (Toscana)
  • Cremeria Corradini – Corso della Libertà 45, Castiglione Della Pescaia, Grosseto (Toscana)
  • Mordilatte – Via Gabriele D’Annunzio 105, Firenze (Toscana)
  • Laboratorio del gelato – Viale Ugo Foscolo 11, Viareggio, Lucca (Toscana)
  • Gelateria De’ Coltelli – Lungarno Antonio Pacinotti 23, Pisa (Toscana)

    GELATO 3

LIGURIA – 4

  • I Giardini di marzo – Piazza Dante 28, Varazze, Savona (Liguria)
  • Gelateria Pastorino – Via Vittorio Veneto 31, Calice Ligure, Savona (Liguria)
  • Gelateria 100% Naturale – Via XXV Aprile 126, Sestri Levante, Genova (Liguria)
  • Cremeria Sestri – Via Gaetano Donizetti 36, Genova (Liguria)

UMBRIA – 3

  • Mastro Cianuri – Via Ruggero D’Andreotto 19/N, Perugia (Umbria)
  • Gambrinus – Via Luigi Bonazzi, Perugia (Umbria)
  • Dulcinea – Via Perugia 145, Passaggio, Perugia (Umbria)

CAMPANIA – 5

  • Gelateria Gabriele – Corso Umberto I, 8, Vico Equense, Napoli (Campania)
  • Pasticceria Pansa – Via Duca Mansone I, 40, Amalfi, Salerno (Campania)
  • C’era una volta – Via Porta Rufina 33, Benevento (Campania)
  • Kriò – Via Roma 6, Salerno (Campania)
  • Gelateria Di Matteo – Piazza A. Torre, 14. S. Antuono di Torchiara, Salerno (Campania)

PUGLIA – 5

  • Pasticceria di Natale – Via Trinchese 7, Lecce (Puglia)
  • Gelateria Gabrielino – Piazza Umberto Giordano 65, Foggia; corso Garibaldi,119, Foggia; via Garibaldi 3, Mattinata, Foggia (Puglia)
  • Cremeria alla Scala – Via Capitano Vito Tamborrino 17, Scalinata Monsignor Antelmi, Ostuni, Brindisi (Puglia)
  • Gelateria Colino – via Calefati 171, Bari (Puglia)

CALABRIA – 4

  • Gelateria Ercole – Piazza della Repubblica 18, Pizzo, Vibo Valentia (Calabria)
  • Il Cantagalli – Via S. Rocco 17, Lamezia Terme, Catanzaro (Calabria)
  • Gelato Cesare – Piazza Indipendenza 2, Reggio Calabria (Calabria)
  • L’ oasi del gelato – Francavilla Marittima, Cosenza

BASILICATA – 4

  • I Vizi degli Angeli – Via Domenico Ridola 36, Matera (Basilicata)
  • Pasthelo – Via Don Giovanni Minzoni 7, Matera (Basilicata)
  • Gelida Voglia – Via del Corso 114, Matera (Basilicata)
  • Tripoli – Piazza Vittorio Veneto 17, Matera (Basilicata)

SICILIA – 4

  • Caffè Sicilia – Corso Vittorio Emanuele 125, Noto, Siracusa (Sicilia)
  • Tasta – Corso Umberto 126, Modica, Ragusa; via Marzamemi 61, Marzamemi; piazza Malta 11, Marina di Ragusa; corso Mediterraneo 11, Marina di Modica (Sicilia); via San Felice 4E, Bologna (Emilia Romagna); corso Garibaldi 111, Milano (Lombardia)
  • Gelatomania – Corso Umberto 7, Taormina, Messina (Sicilia)
  • Pasticceria Musumeci – Piazza Santa Maria 9/10, Randazzo, Catania (Sicilia)

SARDEGNA – 4

  • Gellato – Via Govanni Battista Pergolesi 12, Cagliari (Sardegna)
  • Gelateria Arcobaleno – Via Daniele Manin, Bosa, Oristano (Sardegna)
  • Bar Centrale Gelateria – Via Napoli 131, Marrubiu, Oristano (Sardegna)
  • Gelateria K” – Via Roma 73, Alghero, Sassari (Sardegna)

FRA VENTINOVE GIORNI CONOSCEREMO CHI INDOSSERA’ LA MAGLIA ROSA DEL GIRO D’ITALIA

untitled (8) th (12)

FRA VENTINOVE GIORNI CONOSCEREMO CHI INDOSSERA’ LA MAGLIA ROSA DEL GIRO D’ITALIA PARTENZA DALL’OLANDA ARRIVO A TORINO

Le squadre al via

AG2R LA-MONDIALE – FRANCE –

ASTANA PRO TEAM – KAZAKSTAN –

BARDIANI CSF – ITALY –

BNC RACING TEAM – UNITED STATES –

CANNONDALE PRO CYCLING TEAM – UNITED STATES –

DIMENSION DATE – SOUTH AFRICA –

ETIXX – QUICK STEP – BELGIUM –

FDJ – FRANCE –

GAZPRON – RUSVELO – RUSSIAN FEDERATION –

IAM CYCLING – SWITZERLAND –

LAMPRE – MERIDA – ITALY –

LOTTO SOUDAL – BELGIUM –

MOVISTAR TEAM – SPAIN –

NIPPO – VINI FANTINI – ITALY –

ORICA GREENEDGE – AUSTRALIA –

SOUTHEAST – VENEZUELA – ITALY –

TEAM GIANT – ALPECIN – GERMANIA –

TEAM KATUSKA – RUSSIAN FEDERATION –

TEAM SKY – UNITED KINGDOM –

TINKOFF – RUSSIAN FEDERATION –

TREK – SEGAFREDO – UNITED STATES 

T15_MadonnaDC_2_alt

Tappa 1

Il Giro d’Italia parte per la 12° volta dall’estero con una cronometro interamente cittadina che si snoda lungo ampi viali rettilinei con poche curve ad angolo retto. Lungo il tracciato si incontrano dossi, rotatorie e altri tipici ostacoli stradali dell’arredo urbano. Rilevamento cronometrico intermedio al km 4.8. Gli ultimi chilometri perfettamente pianeggianti caratterizzati da due curve verso destra connesse da tre rettilinei. L’ultima curva immette nel rettilineo di arrivo in asfalto di 600 m (larghezza 6.5 m). Apeldoorn ha ospitato in tempi recenti  i mondiali su pista del 2011.  

 T13_Jesolo_alt

Tappa 2

Il percorso si svolge, sostanzialmente pianeggiante, nelle pianure attorno alle due città di estremità. Si incontrano saliscendi, villaggi, rotatorie e dossi lungo l’intero tracciato. Da segnalare un restringimento di carreggiata al km 90 dove si percorre un breve tratto di pista ciclabile. Nel finale si scala il primo GPM del Giro lungo 1.1 km con pendenze fino al 11%. Nel finale ci si immette nel circuito cittadino di Nijmegen, 8.6 km da ripetere due volte. Il vento è l’ulteriore difficoltà che caratterizza l’intero percorso. Circuito interamente cittadino di 8.6 km da percorrere due volte caratterizzato da viali ampi e rettilinei e rotatorie. Si attraversa il fiume Waal due volte su ponti con lievi pendenze in salita e discesa. Rettilineo di arrivo (350 m) in asfalto (larghezza 8 m). Ultimi chilometri dal tracciato arcuato senza vere curve.

T13_Jesolo_alt

Tappa 3

Tappa pianeggiante, che si snoda lungo pianure attorno alle due città di estremità. Si incontrano saliscendi, villaggi, rotatorie e dossi lungo l’intero tracciato. Da segnalare che i primi 25 km della tappa si svolgono lungo gli argini del Reno su strada articolata e di carreggiata ristretta. Nel finale si affronta il GPM di Posbank seguito da una discesa breve e impegnativa lungo le strade del Parco Nazionale del Hoge Weluve. Nel finale ci si immette nel circuito cittadino di Arnhem, 14.0 km da ripetere due volte, caratterizzato da viali ampi e rettilinei e rotatorie. Si attraversa il fiume Nederrijn due volte e si percorre un breve tunnel a circa 6 km dall’arrivo. Rettilineo di arrivo (500 m) in asfalto (larghezza 7.5 m).

T15_MadonnaDC_2_alt

Tappa 4

Tappa mossa, ma non particolarmente impegnativa nei primi 120 km. Si snoda essenzialmente lungo strade a scorrimento veloce ampie intervallate da alcune gallerie. Dopo Cetraro Marina si affronta la salita di Bonifati seguita dalla discesa che riporta sulla ss.18 dalla quale si esce per affrontare il secondo GPM di giornata a San Pietro. Dopo il TV di Scalea il tracciato diventa più impegnativo per i saliscendi e per il percorso costellato di curve e controcurve fino all’immettersi negli ultimi 10 km. Ultimi km piuttosto articolati. A 10 km dall’arrivo si affronta il durissimo strappo di via del Fortino (pendenze fino al 18%) per poi scendere su Praia attraverso strade ampie con curve non particolarmente impegnative. Da segnalare due gallerie nella prima parte (meno pendente) della discesa. Rettilineo di arrivo lungo 2500 m (larghezza 7.5 m) su asfalto con una sola leggera semicurva ai 400 m. Per la prima volta nella storia del Giro d’Italia, Praia a Mare sarà arrivo di tappa.

Una Pasqua gustosa chi apprezza la cucina casalinga?

th (11)

UNA PASQUA GUSTOSA CHI APPREZZA LA CUCINA CASALINGA?

Una Pasqua vegetariana e gustosa? Si può. Ecco il nostro menu di quattro portate, dall’antipasto al dolce che piacerà tantissimo ai vostri ospiti. Anche a quelli che vegetariani o vegano non lo sono.

ANTIPASTO
Tartine di cetrioli ripiene di caprino con fiori eduli e pepe rosa
Ingredienti per 4 persone

  • Un cetriolo
  • Formaggio caprino
  • Pepe rosa in grani
  • Fiori eduli

Lavate i cetrioli e con un pelapatate fate dei segni verticali sulla buccia. A questo punto tagliatelo a fette dello spessore di un centimetro. Ponete al centro di ciascuna fetta un cucchino di formaggio caprino , decorate con un grano di pepe rosa e un fiorellino edule. Conservate le tartine in frigo fino al momento di servirle.
Abbinamento consigliato: 700 SLM Metodo Classico Brut 2012 (Pinot nero, Chardonnay)
24 mesi sui lieviti, bollicina fine, buona freschezza e bella sapidità a compensare le grassezze del formaggio caprino ed elegante morbidezza per bilanciare l’amarognolo del cetriolo. Delicata speziatura e finale agrumato a supporto del pepe rosa e del fiore edule.

PRIMO
Scialatielli con crema di fave e pistacchi
Ingredienti per 4 persone

  • 350 gr. di pasta fresca formato scialatielli
  • 250 gr. di fave secche
  • 100 gr. di fave fresche
  • Due scalogni
  • Finocchietto selvatico
  • Pistacchi sgusciati

Mettere le fave secche in ammollo in acqua per una sera. Quindi cuocerle in acqua salata fino ad ottenere una consistenza cremosa. Intanto sbollentare il finocchietto e rosolarlo in padella con gli scalogni tagliate a fette sottili. A questo punto con un minipimer frullate il macco di fave con un po’ di acqua di cottura del finocchietto in modo da ottenere una crema liscia e omogenea alla quale unirete il finocchietto. Cuocete gli scialatielli nell’acqua di cottura dei finocchietti e, una volta al dente, finite la cottura nel condimento con le fave.  Servite fumanti condito con le fave fresche e i pistacchi sgusciati.
Abbinamento consigliato: CIURI 2014 – Terrazze dell’Etna (Nerello Mascalese 90%, Carricante 10%) Blanc de Noir. Il corpo denso, la grande sapidità minerale e la viva freschezza ben contrastano la cremosità del piatto e la tendenza dolce dell’amido e delle fave. Le leggere nuance fruttate poi si integrano nella giusta misura con l’aroma del pistacchio. Interessante contrappunto.

SECONDO E CONTORNO
Lacerto di seitan con piselli e patate novelle
Ingredienti per 4 persone

  • 4 fette di seitan
  • Pisellini fini
  • Una cipolla dorata
  • Patate novelle
  • Vino Rosè

Rosolate i pisellini con la cipolla, quindi unitevi le patate novelle e lasciate cuocere fino a quando saranno ben cotte.  Tagliate ciascuna fetta di seitan in due. Rosolatele in padella con olio e sfumatele con il vino.  A questo punto unitele ai piselli e patate e cuocete per altri cinque minuti in modo da fare amalgamare i sapori.
Abbinamento consigliato: Rosematte 2014 – Le casematte (Nerello Mascalese)
Le sapide note saline e una decisa freschezza sono fieri avversari dell’amido delle patate e della dolcezza dei piselli. Il calore e la morbidezza, in perfetto equilibrio con l’acidità, asciugano i minimi residui untuosi della cottura e rendono l’abbinamento intrigante e avvolgente.

DOLCE
Colombine veg monoporzione
Ingredienti:

  • 500 g di farina
  • 270 g di latte di mandorle
  • 12 g di lievito di birra
  • 100 g di zucchero di canna
  • 100 g di mandorle spellate tostate e tritate
  • 5 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • La scorza grattugiata di un’arancia e di un limone
  • per decorare una manciata di mandorle e zuccherini
  • stampini monoporzione

Sciogliete il lievito di birra nel latte di mandorle appena tiepido, mescolate bene fino ad ottenere un liquido omogeneo e versatelo in una terrina capiente, aggiungete la farina setacciate e mescolate per amalgamare; quindi unite lo zucchero di canna, le mandorle tritate, l’olio e le scorzette degli agrumi. Mescolate bene, poi impastate energicamente, senza strapazzare la pasta senza stracciarla o sbatterla spingendo in avanti con il polso e ripiegando la pasta su sè stessa in modo da formare un panetto di forma regolare. Impastate così per circa 10 minuti, poi riponete la pasta in una terrina ben oliata, spennellate con dell’olio anche la superficie, quindi coprite con un panno asciutto e lasciate lievitare per altre 3 ore.
Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto, sgonfiatelo e impastatelo ancora per un paio di minuti, poi dividetelo in stampini ci carta per colomba monoporzione, spennellate la superficie con dell’olio e lasciate lievitare per altre 3 ore.
A questo punto, disponete sulla superficie della colomba le mandorle e gli zuccherini che avete tenuto da parte per la decorazione, infornate a 200 g° e lasciate cuocere per circa 40-45 minuti. Poi sfornate, lasciate raffreddare. Servite a temperatura ambiente.
Abbinamento consigliato : Spumante Dolce – (Moscato)
Metodo Charmant intenso e dolce, si abbina facilmente a qualsiasi dessert con crema o senza. La cremosità del vino unita alla morbidezza dell’impasto crea un’accoppiata di grande piacere. La fresca sapidità della bollicina è perfetta per il fine pasto perché lascia al palato una scia di delicata dolcezza.

thL0WWDC8W th (12)

CHI PUO’ APPLICARE IL REGIME AGEVOLATO PREVISTO DALLA LEGGE N. 391/1991?

Chi può applicare il regime agevolato previsto dalla legge n. 391/1991?

 

L’introduzione delle legge n. 398 del 1991 ha apportato importanti novità nel panorama normativo del terzo settore, a favore di quegli enti che, accanto all’attività istituzionale intendono svolgere anche una attività di natura commerciale.

Le categorie di enti non profit che possono beneficiare delle agevolazioni introdotte dalla legge in esame sono:

  • Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni
  • tutte le associazioni senza scopo di lucro e pro-loco (a seguito dell’introduzione dell’art. 9-bis del D.L. n. 471/1992, convertito in Legge n. 66 del 6/2/1992);
  • società sportive dilettantistiche, in qualunque forma costituite (art. 90 legge 289/2002);
  • associazioni bandistiche e ai cori amatoriali, alle filodrammatiche, di musica e danza popolare (art. 2 comma 31 legge n. 350 del 24/12/2003).
Quali requisiti sono necessari per l’accesso al regime?

Requisiti soggettivi

Requisiti oggettivi

Hanno accesso al regime 398/91 gli enti associativi che contemporaneamente:

  • Non perseguono finalità di lucro nello svolgimento dell’attività istituzionale;
  • Svolgono un’attività sportiva riconosciuta dal Coni (dunque risultano iscritte nel relativo registro) e sono affiliate ad una Federazione Sportiva Nazionale o ad un Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni (se trattasi di associazioni o società sportive dilettantistiche).
  • Proventi dell’anno precedente, derivanti dall’attività commerciale, non superiori a euro 250.000.

Per il primo periodo di imposta, che spesso risulta essere inferiore all’anno solare, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 63/E del 16/5/2006, ha precisato che il limite di importo cui fare riferimento per il mantenimento del regime agevolato deve essere rapportato al periodo intercorrente tra la data di costituzione e la fine dell’esercizio, proporzionato ai giorni.

Nel limite dei 250.000 euro devono essere computati:

  • I ricavi e proventi ex art. 85 del Tuir, conseguiti nell’ambito dell’attività commerciale;
  • Le sopravvenienze attive ex art. 88 del Tuir relative all’attività commerciale.

Restano, invece, esclusi dal predetto limite:

  • I proventi conseguiti nello svolgimento delle attività connesse alle istituzionali;
  • I proventi da attività occasionali di raccolta fondi;
  • I proventi ex art. 143 c. 1 Tuir;
  • I proventi di cui all’art. 148 c. 3 Tuir.

L’accesso al regime forfetario ex legge 398/91 avviene attraverso:

  • opzione che si esprime mediante comportamento concludente, da manifestarsi a inizio anno o dall’inizio dell’attività;
  • opzione nel quadro VO della dichiarazione iva, da accorpare al modello Unico dell’anno.

Entro il 31/12 dell’anno precedente a quello di esercizio dell’opzione, la scelta deve essere comunicata alla SIAE competente per territorio, ente che sarà poi deputato ai controlli.

L’opzione è vincolante per almeno 5 anni, salvo il superamento del limite dei 250.000 euro.

Quali sono le agevolazioni previste dal regime 398/91 ai fini Iva?

Il regime forfetario previsto dalla legge n. 398 del 1991 consente di determinare forfetariamente l’Iva da versare, in luogo dell’utilizzo dell’ordinario metodo di conteggio “Iva da Iva” (iva sulle vendite meno iva sugli acquisti).

iva

Determinata l’Iva a debito, è necessario effettuare il versamento trimestrale entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento. Il versamento deve essere effettuato utilizzando il Modello F24, con la possibilità di avvalersi delle disposizioni regolanti la compensazione con gli altri tributi.

Il versamento deve essere effettuato, senza maggiorazione degli interessi dell’1%:

  • il 16 maggio (I trimestre), con codice tributo 6031;
  • il 16 agosto (II trimestre), con codice tributo 6032;
  • il 16 novembre (III trimestre), con codice tributo 6033;
  • il 16 febbraio (IV trimestre), con codice tributo 6034 (anziché il 6099 previsto per la generalità dei contribuenti, che versano il 16 marzo).

Non è previsto, inoltre, il versamento dell’acconto iva.

Quali sono le agevolazioni ai fini Ires introdotte dal regime 398/91?

Gli enti associativi che optano per il regime 398/91 determinano la base ai fini Ires applicando l’aliquota del 3% al totale dei proventi commerciali e aggiungendo, al risultato così ottenuto, le plusvalenze patrimoniali, interamente tassate[1].

Non concorrono a formare la base imponibile ai fini Ires, secondo le disposizioni della legge 133/99 (art. 25, c. 2, lett. a) e b)):

  • proventi derivanti da attività di natura commerciale, connesse agli scopi istituzionali, purché legate ad una manifestazione sportiva (es. somministrazione alimenti e bevande, materiali sportivi, gadgets pubblicitari, cene sociali, lotterie, sponsorizzazioni..)
  • proventi derivanti da raccolte pubbliche di fondi, come previsto dall’art. 143, comma 2-bis lett. a) del Tuir, effettuate occasionalmente e in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, anche mediante la vendita di beni o servizi di modico valore, a fronte di offerte non commisurate al valore del bene o servizio offerto. L’esclusione vale solo se vengono rispettati i seguenti limiti:
    • massimo due eventi l’anno
    • importo complessivo dei proventi che non supera i 51.645,69 euro
    • redazione, entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio, del rendiconto di ciascun evento di raccolta, ai sensi dell’art. 20 DPR 600/1973[2].

L’eccedenza rispetto ai limiti di cui sopra (superamento dei 51.645,69 euro e/o dei due eventi l’anno), viene inclusa nel computo del 3% dei proventi per la definizione della base imponibile Ires.

Alla base imponibile viene applicata l’aliquota Ires del 27,5%, come avviene per le società di capitali.

Per conteggiare i proventi imponibili ai fini Ires, sulla base dell’analisi delle fonti normative e di prassi disponibili (Circolare del Ministero delle Finanze n. 1 dell’11/02/1992, D.M. 18/5/1995, Circolare SIAE 19/12/1992, n. 712) si applica una sorta di principio di cassa allargato.

Pertanto, sia ai fini della determinazione del reddito, sia del plafond dei 250.000 euro:

  • in assenza di fattura devono computarsi tutti i proventi commerciali incassati nell’anno
  • a questi dovranno aggiungersi
    1. tutti i proventi fatturati e incassati nell’anno
    2. tutti proventi fatturati ma ancora non riscossi.

Quanto appena detto non rileva per quanto attiene l’iva da versare trimestralmente, dovuta al momento dell’emissione della fattura o dell’incasso del corrispettivo in assenza di fatturazione.

Quali sono le agevolazioni ai fini Irap introdotte dal regime 398/91?

Per quanto riguarda la determinazione dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap), se l’associazione svolge anche attività di natura commerciale, il valore della produzione netta (base imponibile Irap) è determinato come segue.

irap

Quali sono gli adempimenti obbligatori previsti dalla legge n. 398/91?

 

adempimenti
Come avviene la fuoriuscita dal regime ex legge n. 398/91?

Gli enti che applicano il regime forfetario di cui alla Legge 398/1991 non devono superare il limite annuo di euro 250.000 dei proventi da attività commerciale, onde evitare la decadenza dal regime agevolativo.

Il superamento del limite determina la fuoriuscita dal regime dal mese successivo al quello in cui il limite viene superato. A partire da questo momento si applicheranno le regole generali di versamento dell’Iva e di calcolo di Ires e Irap dovute.

Dunque, per l’esercizio in cui è avvenuto il superamento, si evidenzieranno due distinti periodi di imposta, ognuno dei quali sarà assoggettato a regimi contabili e fiscali differenti.

1] Le società sportive dilettantistiche applicano, invece, il coefficiente del 3% al totale dei proventi e componenti positivi di reddito, in quanto qualsiasi entrata, sia istituzionale sia commerciale, è attratta nel reddito d’impresa.

[2] Secondo quanto precisato nella circolare Agenzia Entrate n. 9/E del 24/4/13, la mancata redazione del rendiconto di raccolta fondi è sanzionabile con la sanzione amministrativa, da euro 1.032 ad euro 7.746, prevista in materia di violazioni degli obblighi relativi alla contabilità (ai sensi dell’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471), ma non è causa di fuoriuscita dal regime. In caso di impossibilità di ricostruzione dei dati, attraverso la contabilità, relativi agli eventi, i proventi ad essi relativi verranno considerati di natura commerciale.