LA MELA ROSSA DI CUNEO CONQUISTA GOLOSARIA

Image

 LA MELA ROSSA CUNEO IGP CONQUISTA GOLOSARIA MILANO

La mela made in Piemonte, da mangiare con la buccia, raccontata con entusiasmo lunedì 29 all’agorà di Golosaria. L’interpretazione a tutto pasto di tre grandi chef piemontesi durante la disfida “Una mela per tre chef”.

“Incontri Autunnali” è il nome del piatto, proposto dallo chef Fulvio Siccardi, vincitore di “Una mela per tre chef” lo show cooking dedicato alla Mela Rossa Cuneo IGP, che ha animato l’agorà di Golosaria Milano alle 10,30 di lunedì 29 ottobre. Non c’è nome più appropriato per celebrare il connubio tra questo prodotto e la manifestazione di Paolo Massobrio che ha portato, in pieno autunno, la cultura del gusto e del “buono che fa bene” nel cuore di Milano.

Durante la tre giorni di Golosaria, i visitatori avevano già potuto apprezzare il frutto grazie alla distribuzione promossa da Assortofrutta di oltre 15.000 mele fresche di stagione a tutto il pubblico. Ma la consacrazione ufficiale di Mela Rossa Cuneo IGP è avvenuta all’agorà di Golosaria la mattina del lunedì, quando Paolo Massobrio ha invitato Domenico Sacchetto, presidente di Assortofrutta e del Consorzio di Tutela e di Valorizzazione della Mela Rossa Cuneo IGP, a presentare questa “mela da mangiare assolutamente con la buccia perché prodotta con lotta integrata, usando il metodo della confusione sessuale contro gli insetti parassitari e in un clima pedemontano ventilato, con una forte escursione termica tra il giorno e la notte. Un clima che regala al frutto, attualmente più conosciuto all’estero che in Italia, la bellezza del colore rosso intenso e brillante della sua buccia. Nei Paesi Arabi questa mela è infatti usata come centrotavola, come un mazzo di fiori.

Tra gli obiettivi di ulteriore miglioramento per il futuro della filiera il Presidente ha parlato di “portare tutti i produttori alla coltivazione biologica.” Mentre in merito ai numeri di questa realtà in crescita “Si parla di un’estensione frutticola di 3000 ettari, con una produzione annuale di 2 milioni di quintali certificata IGP, che si estende su 4 varietà: Gala, Red Delicious, Fuji e Braeburn, in grado di coprire il mercato per tutto l’anno.

Si è poi passati a presentare i piatti ideati con Mela Rossa Cuneo IGP da tre chef piemontesi e giudicati da una giuria di giornalisti (Roberto Perrone, Marco Gatti, Riccardo Brocardo, Leonardo Spaccavento) presieduta da Domenico Sacchetto e coordinata da Paolo Massobrio.

Il primo piatto presentato, e vincitore della disfida, è stato quello di Fulvio Siccardi che, presente a Golosaria con il progetto di produzione di pasta fresca I tre Chef Albagnulot, ha proposto il suo primo piatto “Incontri Autunnali”, ovvero un Plin ai grani antichi riempito con Gongonzola DOP, Nocciole Piemonte IGP e Mela Rossa Cuneo IGP in varie consistenze (ovvero in salsa, a cubetti e con la buccia).

A seguire il secondo piatto di Andrea Larossa, dell’omonimo ristorante di Alba, che ha scelto una preparazione salata assecondando la tradizione orientale di cucinare il maiale con la mela e ha proposto una Pancia di maiale glassata, cavolo marinato, burro di arachidi e mela di Cuneo in aceto.

Infine, per valorizzare la dolcezza della Mela Rossa Cuneo IGP, lo chef Michelangelo Mammoliti de La Madernassa di Guarene ha proposto il dessert “Pomme d’amour”, preparazione che riprende una ricetta americana del 1902 consistente in una crema leggera di yogurt profumato allo yuzu, cuore di mela di Cuneo all’ibisco e miele di montagna.

Consistenza, acidità e dolcezza di questo frutto estremamente versatile sono stati raccontati quindi con tecniche diverse da tre professionisti della cucina piemontese, che ne hanno dato un’interpretazione a tutto pasto e hanno promesso di mettere in carta le loro ricette. Un bel modo di sostenere un’avventura partita da tanti piccoli produttori piemontesi, rispettosi del territorio, e destinata ad aggiungere bontà, salubrità e bellezza alle nostre tavole.

PS: Nella prima foto: Domenico Sacchetto, Fulvio Siccardi e Paolo Massobrio.

Nella seconda foto: Paolo Massobrio, Domenico Sacchetto, Michelangelo Mammoliti, Andrea Larossa.

Image

Image

PRESENTATA LA 31° EDIZIONE DE LA FAUSTO COPPI OFFICINE MATTIO CUNEO 8 LUGLIO

Presentata la 31° edizione de La Fausto Coppi Officine Mattio 

Presentata al Centro Incontri della Provincia (CN), la 31^ edizione della granfondo ciclistica internazionale, che partirà da Cuneo il prossimo 8 luglio e quest’anno si svolgerà sotto l’egida di CSAIn Ciclismo. Durante l’evento è stata svelata la maglia 2018: il colore è giallo, un omaggio alla corsa delle corse. 
Come tradizione vuole, qualche giorno dopo la fine del Giro d’Italia, l’ASD Fausto Coppi on the road, ha presentato la 31^ edizione della granfondo internazionale La Fausto Coppi Officine Mattio. 
La serata, che si è tenuta al Centro Incontri della Provincia di Cuneo, ha visto il tutto esaurito in sala. Molte le autorità presenti, tra cui gli assessori allo sport e alle manifestazioni Cristina Clerico e Paola Olivero. La Clerico ha definito la granfondo La Fausto Coppi Officine Mattio “un monumento della nostra città” ed ha applaudito all’impegno, sia fisico dei concorrenti sia materiale dell’organizzazione e della città tutta, nel presentare al mondo ciclistico, ogni anno, un evento sempre più spettacolare e sempre più grande. 
Belle parole di incoraggiamento sono arrivate anche da Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere del Piemonte e della C.C.I.A.A. di Cuneo. Dardanello ha sottolineato come la granfondo sia un merito per Cuneo e per la regione, e di come questa manifestazione, che vede la presenza di oltre 30% di atleti da oltre confine, abbia saputo valicare le Alpi e raggiungere attenzione e riflettori internazionali. Ha anche auspicato che “grazie al Colle Fauniera, la nostra diventi la pista ciclabile più alta d’Europa”. 
Luca Chiapella e Marco Manfrinato, rispettivamente Presidente e Direttore di Confcommercio Cuneo, hanno lanciato l’idea di un hashtag #salviamolestradedimontagna e di un crowdfunding, per sostenere, in maniera più attiva e fattiva, l’impegno dell’ASD Fausto Coppi on the road nel mettere in sicurezza le strade di montagna dove passa la granfondo.     
Anche Mauro Bernardi, presidente dell’ATL del Cuneese, dopo aver applaudito all’evento ed al lavoro svolto fino ad oggi dall’organizzazione, ha precisato che si sta “impegnando per portare nuovamente tra le tappe del Giro 2019, la mitica Cuneo-Pinerolo”. 
Ospite d’onore della serata il campione del mondo 1982 (oggi General Manager del team Pro Tour UAE Team Emirates) Giuseppe Saronni. 
Moderatore della serata, lo scrittore e giornalista sportivo Paolo Viberti che insieme al gemello Giorgio, firma del ciclismo del quotidiano La Stampa, ha ripercorso la carriera del grande ciclista e con lui, con ironia e simpatia, ha raccontato aneddoti e ricordi, sulla nota rivalità con Francesco Moser, sul mondiale perso nel 1981 e su quello vinto nel 1982 e sulla Cuneo-Pinerolo, che Saronni vinse, come Coppi, nel 1982. Il Saronni General Manager è stato invece intervistato da Giorgio Viberti, che per La Stampa segue tutte le grandi gare del ciclismo di oggi.
Giuseppe Saronni ha anche ricordato come, da corridore, si fosse spesso trovato a passare sulle montagne cuneesi, “senza vederle veramente!”, perché sempre a testa a bassa per l’impegno sportivo ed ha rivolto un plauso ai granfondisti iscritti a La Fausto Coppi Officine Mattio “perché queste montagne sono belle, ma difficili e dure da pedalare!” 
La serata, estremamente cordiale, vissuta e presentata come una grande festa tra amici, ha anche visto collegamenti telefonici con il Vice Direttore del quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, Pier Bergonzi e con il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Ciclismo Davide Cassani. Sollecitato da Paolo Viberti, Cassani ha ammesso che “se riesco a liberarmi per l’8 luglio prossimo, verrò volentieri a La Fausto Coppi. Non l’ho mai fatta e mi piacerebbe molto. Naturalmente, la farò con il mio passo”. 
Momento clou della serata è stata anche la presentazione ufficiale della maglia della 31^ edizione della granfondo. Per l’occasione, schierate sul fondo del palco oratori c’erano tutte le maglie delle precedenti edizioni: uno splendido arcobaleno di colori. 
La maglia è color giallo vivo. Ancora una volta, l’organizzazione sceglie un colore simbolico del ciclismo, un colore che richiama la grand boucle. 
Realizzata quest’anno dal maglificio Nalini, interamente Made in Italy, la maglia era stata svelata, in una preview esclusiva alcuni giorni prima dell’evento, presso l’azienda Balocco, main partner della granfondo, alla presenza dell’AD Alberto Balocco, di Emma Mana (Presidente dell’ASD Fausto Coppi on the toad), Davide Lauro (vicepresidente).
Ricordiamo che ad oggi la manifestazione ha raggiunto e superato la quota dei 2000 iscritti e continua la sua corsa verso il weekend dell’8 luglio dove le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento dei 2600 atleti. Due i percorsi: la mediofondo di 111 km e 2550 m di dislivello e la granfondo di 177  km   e  4125 m  di  dislivello. Il colle Fauniera è la montagna simbolo di questa manifestazione.

 

 

NEL SEGNO DELLE BOLLICINE ITALIANE SABATO 8 LUGLIO AL GOODWINE FESTIVAL DI NEVIGLIE CUNEO

Prosecco e Asti verso il patto “di non belligeranza”: “Nel segno delle bollicine italiane”  sabato 8 luglio al GoodWine Festival di Neviglie (Cn)

L’Asti Secco, la versione non dolce dell’Asti docg, potrebbe arrivare già dai primi giorni di agosto sul mercato. Se ne parla da tempo e già dalla primavera molte Case spumantiere fanno degustare le loro nuove etichette di Asti versione secca o dry. 

Una novità che non ha mancato di far discutere e sollevare qualche polemica nel mondo Prosecco. Si tornerà sull’argomento sabato 8 luglio al GoodWine Festival di Neviglie (Cn) con un forum dal titolo evocativo: “Prosecco e Asti Secco: un patto nel segno delle bollicine italiane”.  Appuntamento alle 17,30, nella Chiesa dei Battuti. L’idea è di Roberto Sarotto, imprenditore vitivinicolo e sindaco di Neviglie, che invita moscatisti e prosecchisti a un confronto e a una riflessione sulle opportunità che si possono avere se si affrontano i mercati internazionali uniti e non divisi.

Sono attesi, tra gli altri, il vice ministro Andrea Olivero, l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, il vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera Massimo Fiorio, l’europarlamentare Alberto Cirio, il presidente del Consorzio dell’Asti Romano Dogliotti e il direttore Giorgio Bosticco, il presidente di Piemonte Land Filippo Mobrici. Sanno presenti i portavoce delle Case spumantiere. Sollecita gli interventi il giornalista Filippo Larganà. Una scommessa quella dell’Asti secco che dovrebbe far ripartire il comparto, le vendite (Asti docg dolce che ha perso alcuni milioni di bottiglie negli ultimi anni) e aumentare il reddito dei viticoltori del moscato. Intanto, il disciplinare dell’Asti secco sta seguendo il suo iter burocratico: si aspetta il via libera di Bruxelles e intanto al Ministero si chiede di autorizzare l’etichettatura transitoria. Da agosto l’Asti Secco potrebbe quindi arrivare sugli scaffali.