DA DOMANI SCATTA I NUOVI OBBLIGHI PER LE ETICHETTE DEI CIBI

Dal 9 maggio i nuovi obblighi per le etichette dei cibi: multe fino a 40 mila euro 

Un giorno e scatteranno ufficialmente le nuove sanzioni per le etichette irregolari degli alimenti.

Dal 9 maggio, infatti, entra in vigore il decreto legislativo 23 del 15 dicembre 2017 che “dà attuazione” alla disciplina dell’Unione europea di tutela dei consumatori. Le penalità per gli indadempienti varieranno da un minimo di 500 euro a un massimo di 40 mila. Definire, ad esempio, un prodotto come “vegano” o “vegetariano” quando non ne ha le caratteristiche costituisce una violazione delle pratiche leali d’informazione che può costare da 3 mila a 24 mila euro. Il nuovo decreto è stato pensato dall’Unione europea come uno strumento per garantire i consumatori sulle informazioni sugli alimenti, in modo da consentire scelte consapevoli, prevenendo qualunque pratica suscettibile di indurre in errore i cittadini. Sono state così definite a livello europeo le informazioni che devono obbligatoriamente comparire sull’etichetta di un prodotto alimentare preimballato, come ad esempio, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza dell’alimento, la dichiarazione nutrizionale o l’elenco degli ingredienti.Ma il decreto europeo ha consentito ai singoli paesi di poter fare delle modifiche. L’Italia ha così emanato il decreto 231/2017 che da un lato definisce le sanzioni per le violazioni del regolamento dell’Unione europea, disponendo le pene pecuniarie che variano, a seconda della gravità delle singole infrazioni, raggiungendo un tetto massimo di 40mila euro; in secondo luogo adegua la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento dell’Unione europea, disciplinando aspetti non armonizzati a livello europeo, come, ad esempio, la vendita dei prodotti non preimballati, l’indicazione del lotto e la vendita in distributori automatici di alimenti non preimballati, prevedendo, al contempo, le sanzioni correlate.

Il regolamento europeo, inoltre, dispone che sugli alimenti vadano indicate obbligatoriamente le sostanze che possono provocare allergie o intolleranze e detta norme relative ai requisiti di etichettatura di queste sostanze: ad esempio, la loro messa in evidenza rispetto ad altri ingredienti. In questo caso, la mancata apposizione dell’indicazione obbligatoria viene punita con una sanzione amministrativa da 5 mila a 40 mila euro. Il legislatore italiano, comunque, ha predisposto una “clausola di salvaguardia” e alcune norme mitigatrici di questo panorama sanzionatorio. Fa salvo, tra l’altro, quanto prodotto entro il 9 maggio: prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo, gli alimenti etichettati o immessi sul mercato che non siano conformi allo stesso decreto nazionale possono essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte.

Niente sanzioni, poi, ma solo una diffida a provvedere entro 20 giorni alla regolarizzazione della situazione non a norma, nel caso in cui vengano contestate per la prima volta alcune infrazioni consistenti in errori e omissioni formali o alcune violazioni le cui conseguenze dannose o pericolose sono eliminabili. Le penalità, infine, non si applicano in due casi specifici:

  • per le forniture di alimenti effettuate a favore di organizzazioni senza scopo di lucro che le distribuiscono a persone indigenti solo quando le etichette presentano irregolarità diverse da quelle riconducibili alle informazioni sulla data di scadenza o alle sostanze che possono provocare allergie o intolleranze;
  • nel caso di alimenti immessi sul mercato corredati da adeguata rettifica scritta delle informazioni non conformi alla legge.

Le sanzioni vengono irrogate dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari), restando comunque ferme le competenze spettanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per le violazioni della normativa sulle pratiche commerciali scorrette.

DOMANI AL VIA I CAMPIONATI ITALIANI DI CICLISMO SU STRADA PIEMONTE TRICOLORE

Domani al via i Campionati Italiani di ciclismo su strada

Le prove a cronometro paralimpiche aprono il programma del Piemonte Tricolore, nel pomeriggio anche le crono élite uomini e donne. Si prosegue sabato con le prove in linea paralimpiche, le crono allievi e juniores. Domenica la giornata clou con le prove in linea élite uomini, donne e juniores donne. In allegato il programma completo e l’elenco degli iscritti di tutte le prove. 


Il podio della prova in linea uomini élite 2016 – Photo Credit: Sara Cavallini

Milano, 22 giugno 2017 – Al via domani il Piemonte Tricolore NamedSport – Campionati Italiani Ciclismo su Strada 2017, organizzato da RCS Sport / La Gazzetta dello Sport in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana, Lega del Ciclismo Professionistico, Regione Piemonte, Turismo Torino e Provincia e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino.

Domani si disputeranno le prove a cronometro paralimpiche, che vedranno al via i Pluricampioni Paralimpici Alex Zanardi (quattro medaglie d’oro ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada) e Vittorio Podestà (due volte oro Paralimpico a Rio de Janeiro 2016 e otto volte oro ai mondiali su strada), impegnati nella prova a cronometro handbike, con Podestà che gareggerà anche sabato nella prova in linea handbike.

Nel pomeriggio si assegnerà il titolo italiano a cronometro tra i professionisti. Presenti, tra gli altri, il campione uscente Manuel Quinziato (BMC Racing Team), Daniele Bennati (Movistar Team), Dario Cataldo e Moreno Moser (Astana Pro Team) e Filippo Ganna (UAE Team Emirates). Sempre domani la crono élite donne vedrà al via le campionesse italiane uscenti a cronometro, Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro), e in linea, Elena Cecchini (G.S, Fiamme Azzurre). Si assegnerà anche il titolo femminile juniores (17-18 anni) a cronometro.

Sabato sarà la volta delle prove in linea paralimpiche, delle crono uomini juniores e allievi (15-16 anni) e donne allievi.

Domenica 25 giugno appuntamento clou con la gara in linea dei professionisti Gran Piemonte. Tra i corridori al via ci saranno anche Fabio Aru (Astana Pro Team), Gianluca Brambilla (Quick-Step Floors), Damiano Caruso (BMC Racing Team), Sonny Colbrelli, Vincenzo Nibali e Giovanni Visconti (Bahrain – Merida), Fabio Felline (Trek Segafredo), Davide Formolo (Cannondale Drapac Pro Cycling Team), il campione uscente Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo), Filippo Pozzato (Wilier Triestina Selle Italia), Diego Rosa (Team Sky) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates).

Sempre domenica si assegneranno i titoli in linea donne juniores ed élite. Tra queste ultime, in gara ci saranno la campionessa uscente Elena Cecchini, Tatiana Guderzo, Simona Frapporti e Rossella Ratto (G.S. Fiamme Azzurre), Elisa Longo Borghini ed Elisa Balsamo (G.S. Fiamme Oro) e Giorgia Bronzini (Wiggle High5). 

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IL PIEMONTE TRICOLORE IN TV
La prova in linea uomini élite del Piemonte Tricolore NamedSport – Campionati Italiani Ciclismo su Strada 2017, Gran Piemonte, verrà trasmessa in diretta su RAI 3 dalle ore 16:20 alle ore 18:20, mentre alla prova in linea donne élite sarà dedicata un’ora di trasmissione in differita su RAI Sport +HD, dalle 20:30 alle 21:30 della stessa domenica 25 giugno.
Clip dedicate alle altre gare del programma dei Campionati Italiani, tra cui le prove con protagonisti gli atleti paralimpici, saranno inserite nel contesto della trasmissione in diretta della categoria uomini élite.
RAI sarà inoltre host broadcaster della medesima prova che verrà distribuita anche in ambito internazionale.
In Francia, L’Equipe trasmetterà la corsa in differita dalle 18:00 alle 20:00 CET, mentre le piattaforme Fubo.tv in USA e Canada (inizio alle 10:20 EDT) e DAZN in Giappone (apertura alle 23:20 JST) le proporranno ai propri appassionati in diretta. In Nuova Zelanda, differita su Sky Sports alle 7:00 di lunedì 26 giugno.
Highlights della gara andranno inoltre in onda su Supersport in Sudafrica e OSN in Medio Oriente e Nord Africa (prima visione alle 10:30 GMT di lunedì 26 giugno).

PINOT VINCE AD ASIAGO, DOMANI LA CRONO VERITÀ CON QUINTANA IN ROSA

PINOT VINCE AD ASIAGO, DOMANI LA CRONO VERITÀ CON QUINTANA IN ROSA

Il francese batte gli altri scalatori ad Asiago ma Tom Dumoulin rimane in corsa per la vittoria finale. Tappa domani in diretta dalle ore 13.45

Asiago, 27 maggio 2017 – Thibaut Pinot ha ottenuto la vittoria di tappa che stava cercando al penultimo giorno del Giro 100. Ha battuto in una volata ristretta i migliori scalatori della Classifica Generale ad Asiago ma il loro sforzo collettivo non è stato sufficiente a mettere fuori dai giochi per la Maglia Rosa finale Tom Dumoulin. Con 53″ di distacco dalla vetta della Generale l’olandese rimane una minaccia per il leader della corsa Nairo Quintana, così come per Vincenzo Nibali e Pinot. Una cronometro individuale mozzafiato sarà il gran finale della centesima edizione della Corsa Rosa domani a Milano.

Domani nella Cronometro Individuale il primo atleta a partire sarà Giuseppe Fonzi (Wilier Triestina – Selle Italia) alle ore 13.45, mentre l’ultimo sarà la Maglia Rosa Nairo Quintana alle ore 16.56. I corridori partiranno ad intervalli di 1′ ad eccezione degli ultimi 15, i quali partiranno ad intervalli di 3′ l’uno dall’altro.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Terza vittoria in un grande giro per Thibaut Pinot dopo Porrentruy 2012 e l’Alpe d’Huez 2015 al Tour de France. È il primo atleta francese che vince una tappa di montagna al Giro da quando Charly Mottet vinse al Passo Pordoi nel 1990 su Gianni Bugno. Era il 2 giugno 1990, quattro giorni dopo la nascita del corridore della FDJ
  • Questa è stata la 64a vittoria di tappa per i corridori francesi al Giro
  • Le crono finali più serrate nella storia del Giro alla vigilia dell’ultima tappa disputata a cronometro: nel 2012 (finale a Milano, 28,2 km), Joaquim Rodriguez aveva un vantaggio di 31’’ su Ryder Hesjedal (Giro vinto da Hesjedal); nel 2009 (finale a Roma, 15,5 km), Denis Menchov aveva un vantaggio di 20’’ su Danilo Di Luca (Giro vinto da Menchov); nel 2008 (finale a Milano, 28,5 km) Alberto Contador aveva un vantaggio di 4’’ su Riccardo Riccò (Giro vinto da Contador); nel 1981 (finale a Verona), Giovanni Battaglin aveva un vantaggio di 39’’ su Giuseppe Saronni e 50’’ su Tommy Prim (Giro vinto da Battaglin)
  • Nel 1984 c’erano 1’21” tra la maglia Rosa Laurent Fignon e Francesco Moser: quest’ultimo ribaltò la classifica, rifilando 2’24” al francese sui 42 km di gara tra Soave e Verona

La Maglia Rosa premiata da Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, e da Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel

DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.


RISULTATO FINALE
1 – Thibaut Pinot (FDJ) – 190 km in 4h57’58”, media 38,259 km/h
2 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) s.t.
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) s.t.
4 – Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) s.t.
5 – Nairo Quintana (Movistar Team) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 39″
3 – Thibaut Pinot (FDJ) a 43″
4 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 53″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’15”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Nairo Quintana (Movistar Team)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Mikel Landa Meana (Team Sky)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Adam Yates (Orica – Scott)


CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa, Thibaut Pinot, ha dichiarato: “La vittoria di tappa non è più importante che correre per la Classifica Generale, ma è per questo che sono un corridore: lotto per vincere le corse. Oggi è certamente bello, ho battuto i migliori corridori del Giro. Con Nibali e Quintana abbiamo collaborato molto bene, abbiamo dato il 100%, non abbiamo misurato i colpi di pedale, ma una volta rientrati su Pozzovivo e Zakarin loro due hanno pensato alla vittoria di tappa, l’ho fatto anch’io negli ultimi due chilometri. Nonostante ciò abbiamo mantenuto 15 secondi su un forte passista come Dumoulin, e ciò significa che la nostra cooperazione è stata buona. Alla partenza in Sardegna ho detto che volevo una vittoria di tappa ed un posto sul podio finale. Ce l’ho quasi fatta ma è stata dura. Ora ci sono 30 km rimasti. Darò tutto per finire il Giro senza rimpianti. Lotterò per la vittoria finale ma Dumoulin probabilmente rimane il favorito. Ricordo anche che Quintana ha vinto una prova a cronometro alla Route du Sud davanti a Sylvain Chavanel lo scorso anno. Può difendersi. Sarà una battaglia straordinaria. Nessuno è in grado di dire chi vincerà il Giro e questo è molto bello. Qualunque cosa succeda domani, spero di tornare al Giro in futuro. Sono sempre convinto che questa gara si adatti a me. È andato persino oltre le mie speranze finora, non ho niente di negativo da dire sul Giro.”


La Maglia Rosa, Nairo Quintana, ha dichiarato: “La realtà della tappa di oggi non è forse quello che sembrava in TV. Ho dato tutto nel gruppo dei migliori. Volevo guadagnare più tempo e i corridori che erano con me avevano la stessa intenzione e anche loro hanno dato tutto. Il divario che ho ottenuto su Tom Dumoulin non è sufficiente, ma potrebbe essere quello giusto. È importante mantenere forza e motivazione. Ho fatto qualche buona prova a cronometro in passato e spero che domani sarà ancora migliore. È insolito difendere la Maglia Rosa l’ultimo giorno ma darò il mio meglio. Non ho paura della crono finale. La mia testa dice che posso vincere o perdere, tutto è possibile. Non prendo in considerazione di non poter essere sul podio finale, la mia unica intenzione è quella di vincere il Giro. Siamo venuti per questa sfida con buone sensazioni. Non è facile essere al 100% quando hai due obiettivi ma abbiamo chiuso bene grazie ad un ottimo lavoro di squadra. Non avrei cambiato nulla di quel che ho fatto al Giro finora, anche quando abbiamo lasciato guadagnare a Thibaut Pinot un minuto [a Ortisei]. Partecipare ad una corsa da favorito significa dover fare alcune scelte, non siamo macchine, non possiamo controllare tutto.”


LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 21 – Monza (Autodromo Nazionale)-Milano (Cronometro Individuale) 29,3 km

Tappa a cronometro con partenza sul rettilineo d’arrivo dell’Autodromo di Monza. Effettuato un giro del circuito il percorso imbocca la pit-lane per portarsi dietro i box e entrare nel parco di Monza. Uscita in prossimità della Villa Reale (primo rilevamento cronometrico). Si procede quindi per ampi viali rettilinei e ben pavimentati. A Sesto San Giovanni si segnala il sottopasso della ferrovia e il secondo rilevamento cronometrico all’immissione in viale Italia, dove si procede praticamente sempre diritto fino agli ultimi 2 km che conducono all’arrivo in Piazza Duomo.

Ultimi km
Ultimi chilometri per viali cittadini larghi nella prima parte e per vie a carreggiata ridotta nelle ultime centinaia di metri con diverse svolte ad angolo retto consecutive a brevi intervalli (100 – 150 m) prima dell’ingresso in Piazza Duomo. Retta di arrivo di 150 m su lastricato larga 6 m.

TUTTO IL SERVIZIO FOTOGRAFICO DELL’ODIERNA TAPPA PARTENZA E ARRIVO SUL SITO

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IERI E’ INIZIATA LA STAGIONE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA – DOMANI NELA SALA CONSIGLIARE DELLA REGIONE PIEMONTE VERRA’ PRESENTATA LA CANDIDATURA ALL’UNESCO IN OCCASIONE DEL SALONE DEL GUSTO CHE INIZIA OGGI

IERI E’ INIZIATA LA STAGIONE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA – DOMANI NELA SALA CONSIGLIARE DELLA REGIONE PIEMONTE VERRA’ PRESENTATA LA CANDIDATURA ALL’UNESCO IN OCCASIONE DEL SALONE DEL GUSTO CHE INIZIA OGGI 

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Ieri, 21 settembre, la stagione di raccolta del celebre Tartufo Bianco d’Alba. Fino al 31 gennaio 2017 oltre 4.000 trifolau saranno immersi nei boschi delle Langhe del Roero e del Monferrato alla ricerca delle preziose pepite. 

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Il 23 settembre inoltre, nella Sala Giunta della Regione Piemonte, in occasione del Salone del Gusto di Torino, verrà presentata la domanda di candidatura della Cultura del Tartufo come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.

Si fanno i conti con un anno caratterizzato da un andamento meteorologico particolare, un inverno tiepido con precipitazioni nevose assenti, una primavera fresca e piovosa ed una lunga estate calda e secca. Le piogge primaverili potrebbero aver aumentato le riserve idriche, compensando parzialmente l’assenza di neve, sia nelle prossime piogge autunnali.
Per Antonio Degiacomi, Presidente del Centro Nazionale Studi del Tartufo, “è ancora vivo il ricordo  della difficile annata 2015, caratterizzata dalla scarsità di prodotto e di conseguenza da prezzi che oscillavano dai 300 ai 500 Euro (pezzatura intorno ai 20g , ma se fenomeni naturali come le piogge non si possono gestire, gli organizzatori della Fiera sono corsi ai ripari prolungando la kermesse di due settimane. Si potrà quindi avere l’apertura del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba fino a domenica 27 novembre, per poter appieno godere dei tartufi tardo autunnali”.
Mentre si inaugura la stagione di raccolta, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco scalda i motori. In programma dall’8 ottobre al 27 novembre ad Alba, capitale delle Langhe, sarà la migliore occasione per scoprire e gustare «l’oro bianco della terra». Il programma e tutti gli eventi possono essere consultati sul sito http://www.fieradeltartufo.org.
L’apertura della cerca coincide con un’altra importante iniziativa: dal 21 di settembre 2016, sulla piattaforma breathetruffle.fieradeltartufo.org, sarà attivo Breathe the Truffle, il primo progetto di crowdfunding volto a salvaguardare il paesaggio naturale in cui nasce il Tuber magnatum Pico.
“Purtroppo, nel corso del tempo, le aree boschive di Langhe, Roero e Monferrato hanno subito cambiamenti spesso drammatici dovuti all’abbandono delle campagne, i cambiamenti climatici, l’utilizzo di diserbanti chimici, l’introduzione di monocolture e la deforestazione, per citarne solo alcuni – commenta Mauro Carbone del Centro Nazionale Studi del Tartufo. Breathe the Truffle si propone di  raccogliere i fondi necessari per attuare azioni di riforestazione e lavori di ripristino di aree in stato di abbandono, circostanza che limita, se non addirittura annulla, la possibilità delle stesse di produrre tartufo. Nello stesso tempo aggiungendo alberi, regimando le acque e pulendo da infestanti, miglioriamo l’ambiente che ci  circonda”.
Sono state individuate 6 aree campione su tutto il territorio di Langhe, Monferrato e Roero, raccogliendo le indicazioni dei trifulau su quali fossero le zone ad alto rischio. “I lavori – conclude Carbone – saranno svolti con la supervisione e la collaborazione dei cercatori per utilizzare al meglio i fondi che raccoglieremo fino al 31 dicembre 2016”.
“Breathe the Truffle rappresenta il primo esempio a livello mondiale di crowdfunding legato alla difesa del Tartufo Bianco d’Alba, il prodotto della terra che più di ogni altro rappresenta il territorio di Langhe, Roero e Monferrato – dichiara Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Pensiamo che chi sceglierà di donare sia animato da una profonda e autentica sensibilità ambientale legata alla rarità e l’ eccezionalità del Re dei Funghi, ma anche alla consapevolezza di contribuire in modo diretto e attivo alla tutela di uno degli ambienti naturali e paesaggistici più particolari al mondo, un bene collettivo che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità e che tutti siamo chiamati a difendere per la sua bellezza e unicità”.

Domani pomeriggio a Novi Ligure alla redazione giornalistica Inchiostro Fresco sarà ricevuto l’atleta Gianluca Bombara

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GIANLUCA BOMBARA l’atleta con due esperienze in solitario nel 2015 Giro d’Italia nel 2016 Tour per l’Europa.

 

 

 

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Alessandrino, Presidente della società sportiva “ASD Bikylife” domani pomeriggio sarà ricevuto dalla redazione giornalistica “INCHIOSTRO FRESCO” – accompagnato dal presidente Provinciale di Alessandria C.S.A.In. Giampiero Montecucco, promotore delle due iniziative portate a termine dall’Atleta Gianluca.

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La prima iniziativa Giro d’Italia con partenza da Alessandria sino a Catanzaro e ritorno a Novi Ligure pari a tremiladuecento chilometri anno 2015, mentre questa appena conclusa il Tour per l’Europa partenza – DA ALESSANDRIA – ATTRAVERSO LA SVIZZERA, LA FRANCIA, LA GERMANIA,IL BELGIO E PER ARRIVARE IN OLANDA CON DESTINAZIONE ROTTERDAM – PER TERMINARE IL SUO VIAGGIO DI TREMILA CHILOMETRI E QUARANTADUE GIORNI IN SELLA ALLA SUA SABRINA

AL MUSEO DEI CAMPIONISSIMI DI NOVI LIGURE 

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SARA’ RICEVUTO DALLA REDAZIONE DI “INCHIOSTRO FRESCO”

DOMANI 10 GIUGNO AL POMERIGGIO

ad accoglierlo portando il benvenuto della Redazione sarà il legale rappresentante GIAN BATTISTA CASSULO

il redattore capo MATTIA NESTO – la grafica SARA – il pubblicitario UMBERTO ed altri componenti. 

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La terza tappa in terra olandese è stata vinta da Marcel Kittel indossando anche la maglia rosa oggi il giro giornata di riposo parte domani da Catanzaro

BIS DI MARCEL KITTEL AL GIRO D’ITALIA, TAPPA E MAGLIA ROSA
Con una volata di potenza regola gli avversari sul traguardo di Arnhem. Il Giro saluta i Paesi Bassi di fronte a una folla festante.

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Arnhem, 8 maggio 2016 – Il corridore tedesco Marcel Kittel (Etixx – Quick-Step) ha vinto la Tappa 3 del 99º Giro d’Italia, da Nijmegen ad Arnhem, di 190 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Elia Viviani (Team Sky) e Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo).
Oltre alla vittoria di tappa, Kittel indossa anche la Maglia Rosa di leader della classifica generale della corsa.

RISULTATO FINALE
1 – Marcel Kittel (Etixx – Quick-Step) – 190 km in 4h23’45”, media 43,222 km/h
2 – Elia Viviani (Team Sky) s.t.
3 – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) s.t.

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  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Marcel Kittel (Etixx – Quick-Step)

  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Marcel Kittel (Etixx – Quick-Step)

  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Maarten Tjallingii (Team Lotto NL – Jumbo)

  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Tobias Ludvigsson (Team Giant – Alpecin)

CLASSIFICA GENERALE
1 – Marcel Kittel (Etixx – Quick-Step)
2 – Tom Dumoulin (Team Giant – Alpecin) a 9″
3 – Andrey Amador (Movistar Team) a 15″

Domani grande partenza del 99° Giro d’Italia velodromo di Apeldoorn

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Apeldoorn, 5 maggio 2016 DOMANI GRANDE GIORNO PER 99° GIRO D’ITALIA

 Manca solo un giorno alla Grande Partenza del Giro d’Italia 2016, che scatterà domani dai Paesi Bassi – velodromo di Apeldoorn, Provincia del Gelderland – con una cronometro individuale per concludersi domenica 29 a Torino. Per la 12^ volta la Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, partirà dell’estero.

 GLI 11 PRECEDENTI DALL’ESTERO
1965 Repubblica di San Marino (vittoria finale di Vittorio Adorni); 1966 Principato di Monaco (Gianni Motta); 1973 Verviers – Belgio (Eddy Merckx); 1974 Città del Vaticano (Eddy Merckx); 1996 Atene – Grecia (Pavel Tonkov); 1998 Nizza – Francia (Marco Pantani); 2002 Groeningen – Paesi Bassi (Paolo Savoldelli); 2006 Seraing, Liegi – Belgio (Ivan Basso); 2010 Amsterdam – Paesi Bassi (Ivan Basso); 2012 Herning – Danimarca (Ryder Hesjedal); 2014 Belfast – Irlanda del Nord (Nairo Quintana).

Ecco le 22 formazioni al via, composte da 9 corridori ciascuna, con i principali partenti: 

AG2R LA MONDIALE (FRA) – Pozzovivo, Péraud
ASTANA PRO TEAM (KAZ) – Nibali, Scarponi
BARDIANI CSF (ITA) – Colbrelli, Boem
BMC RACING TEAM (USA) – Atapuma, Oss
CANNONDALE PRO CYCLING TEAM (USA) – Uran, Formolo
ETIXX – QUICK STEP (BEL) – Kittel, Brambilla
FDJ (FRA) – Démare, Fischer
GAZPROM-RUSVELO (RUS) – Firsanov, Kolobnev

IAM CYCLING (SUI) – Haussler, Pelucchi
LAMPRE – MERIDA (ITA) – Ulissi, Modolo
LOTTO SOUDAL (BEL) – Greipel, Wellens
MOVISTAR TEAM (ESP) – Valverde, Visconti
NIPPO – VINI FANTINI (ITA) – Cunego, Bole
ORICA GREENEDGE (AUS) – Chaves, Ewan
TEAM DIMENSION DATA (RSA) – Anton, Sbaragli
TEAM GIANT – ALPECIN (GER) – Dumoulin, De Backer

TEAM KATUSHA (RUS) – Zakarin, Porsev
TEAM LOTTO NL – JUMBO (NED) – Battaglin, Kruijswijk
TEAM SKY (GBR) – Landa, Viviani
TINKOFF (RUS) – Majka, Tosatto
TREK – SEGAFREDO (USA) – Cancellara, Hesjedal
WILIER TRIESTINA – SOUTHEAST (ITA) – Pozzato, Belletti

 IMMAGINE DI SPETTATORI CI0109PAR.03 ELENCO COMPLETO ATLETI ALLA PARTENZA DEL 99° GIRO D’ITALIA

Fino a domani il salone dei vini e dei distillati Vinitaly a Veronafiere

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Il salone internazionale dei vini e dei distillati è in programma a Veronafiere fino a domani

A VINITALY PRODUZIONI PIÙ SOSTENIBILI GRAZIE ALLA RICERCA CON LE VITI RESISTENTI UN RISPARMIO ANCHE DI 1.100 EURO PER ETTARO PER ANNO

Verona, 12 aprile 2016 «È impossibile definire un risparmio uniforme dall’utilizzo di viti resistenti, ma se prendiamo la zona del Nord-Est dell’Italia, abbiamo valutato un risparmio di 1.100 euro per ettaro per anno. Significa che un’azienda di 30 ettari in 10 anni avrebbe una riduzione dei costi di 330.000 euro». Usa la matematica Eugenio Sartori, direttore generale dei Vivai Cooperativi Rauscedo, per rafforzare la richiesta di accelerare sulle «Opportunità da scoprire per le varietà di vite da vino resistenti», titolo del convegno e della tavola rotonda organizzato a Veronafiere dall’Informatore Agrario, in collaborazione con Vinitaly, Crea ed Ersa (www.vinitataly.com).

La ricerca genetica applicata alla vite si pone l’obiettivo di creare piante più resistenti a fitopatologie, alla siccità, alle malattie, ma anche per avere una maggiore sostenibilità ambientale e, come si è visto, economica. Sostenibilità che è il filo conduttore di Enolitech, Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie, in programma fino a domani a Veronafiere, in contemporanea alla 50ª edizione di Vinitaly.

«Ci troviamo di fronte a normative diverse tra diversi paesi – prosegue Sartori –. A livello europeo abbiamo ottenuto l’approvazione dalla Germania e dalla Repubblica Ceca per vini da tavola Igt, mentre in Friuli Venezia Giulia, dopo test durati 10 anni, siamo ancora fermi. La legislazione dovrebbe essere al passo con il mercato, altrimenti rischiamo di perdere terreno prezioso».

Resta da risolvere – non solo per la registrazione delle nuove varietà (o cloni) – il nodo della legislazione anche per la mera fase della ricerca, i cui ambiti non sempre sono regolati dalle normative, lasciando dei vuoti entro i quali diventa complicato orientarsi.

Dal ministero delle Politiche agricole dovrebbero a breve dare indicazioni sul piano di investimenti per un progetto triennale di ricerca sulle viti resistenti, attingendo dal fondo di 21 milioni di euro finalizzati anche alle biotecnologie, ha dichiarato a margine dell’incontro la professoressa Alessandra Gentile, commissario delegato del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia agraria.

Fra i centri più attivi sul fronte scientifico, l’Università di Udine, che «dal 1998 – ricorda il professor Raffaele Terstolin ha registrato, in seguito alla ricerca, 10 varietà, metà a bacca bianca e metà a bacca rossa: da Sauvignon a Cabernet Sauvignon a Merlot a Tocai friulano».

Il mondo della produzione è favorevole all’innovazione. Lo riconosce Christian Scrinzi, direttore di produzione del Giv (Gruppo italiano vini) che sul tema riconosce come ci sia «richiesta di prodotti biologici e biodinamici» e che «le viti resistenti si inseriscano proprio in questo filone sempre più richiesto dai consumatori».

Per il professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, «finora le varietà di vigneti resistenti hanno finora incontrato la resistenza dei viticoltori dell’Europa meridionale, perché si tratta di viti che sopportano il freddo, elemento visto come una possibilità per sfondare nei paesi nordici. Credo che, quando nel 2017 la Francia registrerà nuovi vitigni resistenti, allora forse i produttori prenderanno in maggiore considerazione l’opportunità offerta dalla ricerca».

 

La rassegna dell’Agroalinentare di qualità fino a domani a veronafiere

VINITALY OLIO

La Rassegna dell’agroalimentare di qualità fino a domani a Veronafiere

TERZO GIORNO DI AFFARI A SOL&AGRIFOOD ETICHETTA NARRANTE ARMA VINCENTE PER IL MADE IN ITALY DI QUALITÀ

Le etichette con le informazioni di legge non quantificano la qualità dei prodotti agroalimentari. Gli operatori chiedono un’etichetta parlante, che dia informazioni sul produttore, il territorio di provenienza, la materia prima, diventando anche strumento per contrastare le frodi e tutelare il consumatore.

Verona, 12 aprile 2016 Un’alleanza fra produttori agroalimentari e consumatori che tuteli entrambi dalle frodi e dalle sofisticazioni parte da una conoscenza della qualità intrinseca, espressione di un sistema di produzione, del territorio e delle sue materie prime. Lo sanno bene gli olivicoltori di Sol&Agrifood, la Rassegna dell’agroalimentare di qualità in corso a Verona in contemporanea con Vinitaly ed Enolitech (www.solagrifood.com), spesso costretti a subire la cattiva pubblicità derivante dalla scoperta di oli extravergine di oliva solo in etichetta.

Se ne è parlato oggi durante il convegno “Leggere l’olio extravergine di qualità: quali informazioni per tutelare consumatori e produttori”, organizzato da Veronafiere in collaborazione con la Guida agli extrevergini di Slow Food Editore.

«Abbiamo 405 tipi di cultivar di olivo in Italia, che è ciò che ci permette di avere oli eccezionali. Per questo – ha detto il comandante Regionale per la Toscana del Corpo Forestale dello Stato Giuseppe Vadalà è importante difendere la qualità. Lo strumento è un’etichetta che dichiari l’origine della materia prima agroalimentare, punto di forza del made in Italy». In Italia, però, ha fatto notare Vadalà, ci sono tre settori che non sono ancora normati rispetto all’origine: la pasta, gli insaccati e i prodotti lattiero -caseari tranne quelli freschi e DOP. «Per questo – ha proseguito – è necessario che il Corpo Forestale aumenti i controlli e la capacità di assicurare il prodotto. Dobbiamo partire dall’etichetta come segnale-spia per le inchieste sull’olio extravergine, perché è il punto nodale che ci permette di vedere da dove viene il prodotto».

La cronaca italiana e internazionale ha dimostrato negli scorsi mesi che la filiera dell’olio è appetibile per le frodi, e i produttori italiani di oli territoriali e di qualità devono difendersi non solo dalla contraffazione ma anche dalla confusione che gli scandali creano. «Serve un’etichetta narrante e comprensibile, dove il produttore possa raccontare al consumatore cosa c’è dietro il prodotto – ha detto il presidente di Slow Food Gaetano Pascale –, mentre ad esempio ora la provenienza comunale non può essere indicata perché configge con le denominazioni di origine e nemmeno si può scrivere che l’olio extravergine di oliva fa bene o se le olive sono tutte dello stesso produttore o se vengono comprate altrove. Per contro, sono incomprensibili le indicazioni obbligatorie».

«Le pene per i contraffattori in Italia sono limitate, mentre il margine di guadagno è molto molto alto – ha detto Giancarlo Caselli, il magistrato che presiede l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare istituito dal Ministero della giustizia – e le carenze della legge potrebbero avere effetto criminogeno». Per il magistrato bisogna innovare e la palla per la riforma è in mano alla politica». Il ministro della giustizia Andrea Orlando ha manifestato infatti l’intenzione di andare avanti velocemente con la riforma delle leggi sui reati agroalimentari. «L’obiettivo ultimo nella riforma – ha concluso Caselli – deve essere l’etichetta narrante, che deve accompagnare il consumatore dal campo allo scaffale».

 

La Rassegna dell’agroalimentare di qualità fino a domani a Veronafiere

A SOL&AGRIFOOD UN TESTIMONIAL PER L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

A Giorgio “Giorgione” Barchesi, testimonial di Sol&Agrifood 2016, un’intervista alla scoperta dell’olio extravergine di qualità.

Verona, 12 aprile 2016 – Nel colorito scenario dei personaggi che si dedicano alla cucina ed occupano gli schermi televisivi, non è facile trovarne di attenti all’uso dell’olio extravergine di oliva. Spesso, se non sempre, l’olio è un “filo”, un “giro”, senza entrar mai nello specifico, arrivando a dare un nome e un’origine al “filo” o al “giro”.

Fuori dal coro Giorgio “Giorgione” Barchesi, testimonial di Sol&Agrifood 2016 (www.solagrifood.com) e anche dello scorso anno, nonché volto noto su Gambero Rosso Channel e autore del best seller “Giorgione: orto e cucina”, che oggi pomeriggio si è intrattenuto nella Sala Polifunzionale della Rassegna Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità in corso fino a domani a Veronafiere, con i giornalisti e gli operatori in visita.

Guai a chiamarlo chef, lui è un “oste” e ci tiene. Ci parla mentre sgranoccia un po’ di sedano nero di Trevi, condito con olio di Moraiolo appena franto: «Se oggi si consuma olio da quattro soldi, lo si deve alla scarsa attenzione che il nostro Paese ha dato al settore e risalire la china è durissima».

Ma è l’intera agricoltura a essere in estrema difficoltà, stretta all’interno di una competizione di prezzo che stritola i contadini. Barchesi però non ci sta a veder nero: «Grazie a teste nuove, come le chiamo io, si sta prendendo una strada nuova e la qualità delle produzioni sta crescendo in maniera evidente. Continuiamo a guardare avanti».

«Io – prosegue – vorrei che la gente che può spendere qualche euro in più dedicasse maggior attenzione alla scelta di cosa mangia. Questo vale innanzitutto per l’olio extravergine. Ma metteteci il naso nell’olio! Abbiate la compiacenza di “investire” un patrimonio di 10 euro ed acquistate una bottiglia di olio vero. Apritela, mettete l’olio su un’insalata o su una fetta di pane e sentite il profumo… poi la stessa cosa fatela con gli altri oli, quelli che costano 4 o 5 euro, e paragonate le sensazioni».

Certo, ma come la mettiamo con la dieta? «La mia è una cucina semplice, senza dosi rigide, che ho sostituito con un “nonnulla”, per dire poco, ed una dose “generosa” per dire molto. È una cucina saporita, magari non per tutti i giorni, lo so, ma una fetta di guanciale su un pezzo di pane fresco non ammazzerà mai nessuno…».

L’abbinamento che l’ha stupita di più? «Nei mesi scorsi ad Expo, parlavamo proprio di olio e dovevamo esaltarne le caratteristiche, ho azzardato e ho preparato dei maltagliati alle tre farine fatti a mano lì per lì! con cacao amaro e olio extravergine… Un abbinamento incredibile, perfettamente riuscito».

Un ultimo consiglio, come utilizzare l’olio nuovo? «L’olio nuovo su pane fresco è uno spettacolo. Quello appena estratto, poi, accentua le sue straordinarie caratteristiche di esaltatore della sapidità: sull’erba di campo, sulla pasta, sulla carne, su una ricottina di vacca».

 

 

Domani alle Cisterne di Palazzo Ducale il lancio di Stelle nello Sport

stelle nello sport foto FOTO STEFANO TEMPESTI (Pro Recco Waterpolo 1913)

Domani alle Cisterne di Palazzo Ducale il lancio di Stelle nello Sport
A Stefano Tempesti uno speciale Oscar per i successi del 2015

(Martedì 1 Marzo – Ore 16,30 welcome coffee, Ore 17,00 inizio presentazione)

L’ospite d’onore della presentazione ufficiale della 17a edizione di Stelle nello Sport, in programma martedì 1 marzo a partire dalle 17 alle Cisterne di Palazzo Ducale, sarà Stefano Tempesti. Il portiere della Pro Recco Waterpolo 1913 e della Nazionale Italiana riceverà il popolare Oscar dello Sport ligure firmato Regione, Coni e Ussi Liguria per gli straordinari successi ottenuti nel 2015. Con la calottina biancoceleste, infatti, il trentaseienne toscano di Prato ha conquistato Scudetto, Coppa Italia, Champions e Supercoppa Europea, arricchendo una personale bacheca che ad oggi annovera 10 Scudetti, 10 Coppa Italia, 5 Champions League e altrettante Supercoppe Europee (e altri titoli ancora). In azzurro spiccano il successo ai Mondiali 2011 (miglior giocatore e 2 rigori parati in finale contro la Serbia) e l’argento alle Olimpiadi di Londra 2012, la sua quarta esperienza a cinque cerchi.

Alle Cisterne del Ducale interverranno anche altri Campioni, pronti a tenere a battesimo l’Asta benefica che, da quest’anno approda sulla prestigiosa piattaforma CharityStars, proponendosi di offrire un significativo aiuto alla Gigi Ghirotti onlus che sarà rappresentata dal Prof. Franco Henriquet.  Assieme a Tempesti, quindi, ci saranno Francesco Bocciardo (Nuoto Paralimpico), Giulio Carlucci (Ju Jitsu), Alessio Noceti (Tiro Arco), Nicola Picasso (Savate), Martina Repetto (Salvamento), Edoardo Stochino (Nuoto), Benedetta Bellio (Canottaggio), Lara Alberti, Sofia Lobello e Sara Demartini (Ginnastica).

Stelle nello Sport, il progetto che valorizza lo sport in Liguria, si propone anche nel 2016 l’obiettivo di mettere in luce tutte le discipline sportive, olimpiche, paralimpiche e non olimpiche, e di sostenere importanti mission benefiche come quelle di Gigi Ghirotti e Areo onlus. L’ideatore e organizzatore Michele Corti presenterà domani anche le iniziative “Una Classe di Valori”, progetto scolastico di Stelle nello Sport, il 4° Premio Fotografico “Carlo Nicali” e la novità del Video Contest “Sport for a Better Life” oltre a fornire alcune anticipazioni sulla prossima Festa dello Sport (20-22 maggio) in programma, come sempre, al Porto Antico di Genova.