Comunicazione di Coppia: “Come faccio a dirtelo?!”

Comunicazione di Coppia: “Come faccio a dirtelo?!”

Nella formazione di una coppia si incontrano non solo due esseri umani ma e soprattutto due mondi diversi che si uniscono in forza dell’amore in un equilibrio del tutto singolare. La scoperta di questi mondi psichici può avvenire solo attraverso l’esplorazione che i partner fanno l’uno dell’altra.

La comunicazione costituisce la chiave di accesso nel mondo interno dell’altro.

Ogni avvenimento, ogni decisione, ogni comunicazione chiama in causa i partner a confrontarsi mettendo in gioco le proprie personalità, i loro punti di forza e le loro debolezze. Tutto ciò comporta un coinvolgimento emotivo nel rapporto che si esprime attraverso due tipi di comunicazione: verbale e non verbale.

La comunicazione non verbale coinvolge il corpo in tutte le sue espressioni: la postura, i movimenti delle mani, lo sguardo, l’espressione del viso, i movimenti del corpo nello spazio. Utilizzando questo canale comunicativo non si può mentire! Il corpo parla e comunica all’altro ogni tipo di emozione senza limitazioni.

La comunicazione verbale è fatta di parole. Queste parole esprimono le emozioni ed i pensieri ma, nell’universo infinito di cui fanno parte, possono essere scelte in modo funzionale o disfunzionale. Lo stesso concetto può essere espresso in molteplici modalità. Alcune di queste tengono in considerazione il rispetto dell’interlocutore (comunicazione costruttiva), altre possono arrecare offese e creare un clima negativo (comunicazione distruttiva). Le discussioni e i conflitti sono normali in una coppia e possono rappresentare un momento di riflessione e di confronto. Se gestiti in maniera disfunzionale però possono lentamente distruggere il rapporto. Le discussioni non dovrebbero avere il fine di prevalere sull’altro. Lo scopo dovrebbe essere quello di trovare un accordo o di comprendere maggiormente l’interlocutore per migliorare la relazione. L’ascolto ed una comunicazione sincera possono costituire gli elementi fondamentali per costruire un rapporto basato sul rispetto e sull’amore.

Di seguito sono presentate delle piccole “regole comunicative” con relativi esempi utili per riflettere sul proprio modo di comunicare o sull’universo comunicativo di coppia:

1. Non giudicare le azioni dell’altro senza aver chiesto spiegazioni. Spesso le aspettative interferiscono con la realtà dei fatti in modo negativo.

NO: Sono sicuro che ti sei comportato in questo modo perché non ti importa di me!

SI: Potresti spiegarmi perché hai agito così?

  1. Non accusare l’altro di aver agito male ma concentrarsi in una comunicazione anche di natura emotiva, esprimere le proprie sensazioni, emozioni e stati d’animo.

NO: Sei tu che hai sbagliato a trattarmi così!

SI: Io mi sono sentito mortificato di fronte alle tue parole!

  1. Instaurare una comunicazione di natura empatica:

NO: Non capisco come ti senti.

SI: Immagino cosa stai provando. Sei dispiaciuto, anche io lo sarei al posto tuo.

  1. Sapersi mettere in discussione avendo il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Imparare a chiedere scusa evitando in tal modo il nascere di rancori inutili.

NO: Io non ho sbagliato assolutamente niente.

SI: Di sicuro ho anche io le mie responsabilità. Se ti ho ferito ti chiedo scusa.

  1. Non accusare o insultare. Questo modo di comunicare crea disagio e fa entrare l’altro in una dimensione difensiva.

NO: Sei uno stupido e non capisci niente!

SI: Dimmi come posso fare per spiegarmi meglio.

  1. Evitare di affibbiare etichette. Sono ipergeneralizzazioni e offuscano la visione del problema e delle risorse, o peggio sono provocatorie e possono sabotare la comunicazione.

NO: Sei un egoista!

SI: Mi sentirei sollevato se tu prestassi più attenzione ai miei bisogni.

  1. Evitare di generalizzare un contesto rispetto all’intero corso della relazione usando termini come “Sempre”, “Mai”, “Come al solito”. Sono asserzioni di solito esagerate. E’ estremamente raro che la realtà sia di un solo “colore”.

NO: Tu agisci sempre in questo modo. Sei esagerato come al solito.

SI: In questo caso sento che hai agito in modo esagerato.

  1. Sentire per ascoltare” e non solo per aspettare il proprio turno. Un ascolto attivo comprende la partecipazione alla conversazione in un clima di disponibilità.

NO: Rimanere in silenzio assoluto

SI: Intervenire brevemente con piccole parole es. “Certo” “Ti sto ascoltando”.

  1. Il contatto visivo è essenziale in una comunicazione efficace. Esso permette di capire il linguaggio non verbale ed è simbolo di un ascolto rispettoso.

Interrogarsi ed interrogare l’altro sulla propria comprensione per evitare equivoci.

NO: Il silenzio assoluto

SI: Quindi se ho capito bene mi stai dicendo che devo aiutarti maggiormente?

11. Saper perdonare l’altro con sincerità chiedendo del tempo per ragionare e permettere alla rabbia di andare via.

NO: Non ti perdonerò mai

SI: Dammi del tempo per capire cosa è accaduto e per perdonare.

  1. Non sovrapporsi e rispettare il proprio turno per parlare.

A volte un partner più dell’altro è aperto alla comunicazione. In questi casi può essere utile avere pazienza ed invogliare il più debole a comunicare, ad aprirsi al partner ed al mondo.

Nei casi in cui la comunicazione diventa troppo difficoltosa e comporta nervosismo, rancore ed impossibilità al confronto può essere utile iniziare un percorso psicologico di coppia. Lo psicologo-psicoterapeuta potrà fungere da mediatore tra i partner mettendo in luce ed aiutando a sciogliere i nodi conflittuali di coppia. Lo strumento principe in questo tipo di lavoro sarà proprio la comunicazione. Lo psicoterapeuta potrà condurre i partner a trovare un personale modo di comunicare funzionale al rapporto.