LE TROIANE EROICHE DI IERI E DI OGGI.

LE TROIANE EROICHE DI IERI E DI OGGI.

In 28 città del mondo, prostitute e attiviste per i diritti civili manifestano per chiedere che il lavoro sessuale venga riconosciuto come mestiere vero e proprio con suoi specifici diritti e doveri. La protesta davanti alle ambasciate di Svezia e Turchia

È pleonastico sempre sottolineare la contemporaneità della tragedia classica. Ma nel caso delle Troiane la contemporaneità è l’eco di un grido inascoltato che arriva fino a noi. È il destino delle donne tra i perdenti di guerra. Donne umiliate, massacrate, svendute al miglior offerente, o capri espiatori di colpe collettive.

Euripide ne fa il bottino di guerra dei vincitori, eroiche creature spartite da aguzzini spietati, che nella fattispecie sono i grandi combattenti della guerra di Troia, Agamennone, Ulisse, Neottolemo. Ma non si contano le operazioni che traendo ispirazione dalla tragedia greca  hanno riflettuto sulle sorti delle donne nelle grandi guerre della storia, passata e presente.

Una rilettura delle Troiane, concentrata sulle quattro figure femminili protagoniste – Ecuba, Cassandra, Elena e Andromaca – è ora messa in scena dalle Miti pretese, lungimirante e coeso gruppo di quattro attrici formatesi tutte all’accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico. Sono Alvia Reale, Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti e Mariangeles Torres, rispettivamente impegnate nei ruoli sopra citati.

Le Troiane, variazioni sul mito è una drammaturgia dedicata, messa a punto insieme a Luigi Saravo, che pur mantenendo l’andamento generale della tragedia di Euripide, esclude i ruoli maschili e recupera ai quattro personaggi femminili le battute del coro funzionali alla vicenda narrata. Così come prevede l’inserzione di frammenti tratti dall’omonima tragedia di Seneca, da Elena, ancora di Euripide, e dal Carme secolare di Orazio.

Ma la novità più sensibile, rispetto a una rappresentazione filologica, è quella che vede la compresenza scenica delle quattro donne, che porta allo scoperto relazioni sconosciute, endemiche, familiari o tenute nascoste. Il rapporto madre figlia tra Ecuba e Cassandra, per esempio, o il testa a testa tra Ecuba ed Elena, che qui non sopraggiunge in un secondo tempo ma vive tra le altre fin dall’inizio, e viene ora accolta ora allontanata e vessata, come quando le sporcano il lungo vestito lanciandole addosso dei pomodori maturi.

I vestiti, come dire la seduzione, sono il modo di Elena di consegnarsi al nemico, ma ogni donna metterà in atto la sua personale forma di resa, caratterizzata da un segno, da un simbolo eloquente che custodisce nella propria valigia.

Per Cassandra è un’ascia che ci parla del suo meditato progetto di vendetta, per Andromaca un cappottino, cioè quel che le resta del figlio Astianatte, per Ecuba invece sono le ossa dei morti, raccolte a ricostruire un simulacro di corpo, uno scheletro tra gli altri in quel cimitero che si para davanti dopo il crollo del  muro che aveva delimitato la scena fino a quel momento.

Un fondale lungo undici metri ideato da Emanuele Silvestri su cui si stagliano innumerevoli volti di uomini, uccisi o scomparsi. Volti che guardano e che ci guardano, forse ricordano, ammoniscono, giudicano, uguali e diversi replicanti di morte. In mezzo una scena che rinvia a un luogo di prigionia e di culto, una sorta di campo profughi dove si attende e si sopravvive.

 

IERI E’ INIZIATA LA STAGIONE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA – DOMANI NELA SALA CONSIGLIARE DELLA REGIONE PIEMONTE VERRA’ PRESENTATA LA CANDIDATURA ALL’UNESCO IN OCCASIONE DEL SALONE DEL GUSTO CHE INIZIA OGGI

IERI E’ INIZIATA LA STAGIONE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA – DOMANI NELA SALA CONSIGLIARE DELLA REGIONE PIEMONTE VERRA’ PRESENTATA LA CANDIDATURA ALL’UNESCO IN OCCASIONE DEL SALONE DEL GUSTO CHE INIZIA OGGI 

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Ieri, 21 settembre, la stagione di raccolta del celebre Tartufo Bianco d’Alba. Fino al 31 gennaio 2017 oltre 4.000 trifolau saranno immersi nei boschi delle Langhe del Roero e del Monferrato alla ricerca delle preziose pepite. 

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Il 23 settembre inoltre, nella Sala Giunta della Regione Piemonte, in occasione del Salone del Gusto di Torino, verrà presentata la domanda di candidatura della Cultura del Tartufo come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.

Si fanno i conti con un anno caratterizzato da un andamento meteorologico particolare, un inverno tiepido con precipitazioni nevose assenti, una primavera fresca e piovosa ed una lunga estate calda e secca. Le piogge primaverili potrebbero aver aumentato le riserve idriche, compensando parzialmente l’assenza di neve, sia nelle prossime piogge autunnali.
Per Antonio Degiacomi, Presidente del Centro Nazionale Studi del Tartufo, “è ancora vivo il ricordo  della difficile annata 2015, caratterizzata dalla scarsità di prodotto e di conseguenza da prezzi che oscillavano dai 300 ai 500 Euro (pezzatura intorno ai 20g , ma se fenomeni naturali come le piogge non si possono gestire, gli organizzatori della Fiera sono corsi ai ripari prolungando la kermesse di due settimane. Si potrà quindi avere l’apertura del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba fino a domenica 27 novembre, per poter appieno godere dei tartufi tardo autunnali”.
Mentre si inaugura la stagione di raccolta, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco scalda i motori. In programma dall’8 ottobre al 27 novembre ad Alba, capitale delle Langhe, sarà la migliore occasione per scoprire e gustare «l’oro bianco della terra». Il programma e tutti gli eventi possono essere consultati sul sito http://www.fieradeltartufo.org.
L’apertura della cerca coincide con un’altra importante iniziativa: dal 21 di settembre 2016, sulla piattaforma breathetruffle.fieradeltartufo.org, sarà attivo Breathe the Truffle, il primo progetto di crowdfunding volto a salvaguardare il paesaggio naturale in cui nasce il Tuber magnatum Pico.
“Purtroppo, nel corso del tempo, le aree boschive di Langhe, Roero e Monferrato hanno subito cambiamenti spesso drammatici dovuti all’abbandono delle campagne, i cambiamenti climatici, l’utilizzo di diserbanti chimici, l’introduzione di monocolture e la deforestazione, per citarne solo alcuni – commenta Mauro Carbone del Centro Nazionale Studi del Tartufo. Breathe the Truffle si propone di  raccogliere i fondi necessari per attuare azioni di riforestazione e lavori di ripristino di aree in stato di abbandono, circostanza che limita, se non addirittura annulla, la possibilità delle stesse di produrre tartufo. Nello stesso tempo aggiungendo alberi, regimando le acque e pulendo da infestanti, miglioriamo l’ambiente che ci  circonda”.
Sono state individuate 6 aree campione su tutto il territorio di Langhe, Monferrato e Roero, raccogliendo le indicazioni dei trifulau su quali fossero le zone ad alto rischio. “I lavori – conclude Carbone – saranno svolti con la supervisione e la collaborazione dei cercatori per utilizzare al meglio i fondi che raccoglieremo fino al 31 dicembre 2016”.
“Breathe the Truffle rappresenta il primo esempio a livello mondiale di crowdfunding legato alla difesa del Tartufo Bianco d’Alba, il prodotto della terra che più di ogni altro rappresenta il territorio di Langhe, Roero e Monferrato – dichiara Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Pensiamo che chi sceglierà di donare sia animato da una profonda e autentica sensibilità ambientale legata alla rarità e l’ eccezionalità del Re dei Funghi, ma anche alla consapevolezza di contribuire in modo diretto e attivo alla tutela di uno degli ambienti naturali e paesaggistici più particolari al mondo, un bene collettivo che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità e che tutti siamo chiamati a difendere per la sua bellezza e unicità”.

E’ stato approvato ieri in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto “Ocm Vino promozione sui mercati dei Paesi Terzi”.

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APPROVATO IERI LO SCHEMA DI DECRETO OCM VINO PER LA PROMOZIONE SUI MERCATI DEI PAESI TERZI

E’ stato approvato ieri in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto “Ocm Vino promozione sui mercati dei Paesi Terzi”.

Continuare a sostenere al meglio il nostro vino sui mercati internazionali – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – è una priorità assoluta. Per i prossimi 3 anni investiremo 300 milioni di euro con regole più semplici e vicine alle esigenze dei produttori. Parliamo di un comparto che quest’anno ha toccato il record storico di export con oltre 5,4 miliardi di vendite all’estero. C’è molto lavoro ancora da fare, ma va anche detto che negli ultimi anni abbiamo dimezzato il divario dalla Francia. Merito dei nostri produttori che hanno saputo puntare con decisione sulla qualità, aprendo nuovi mercati e consolidando gli spazi in Paesi di riferimento come gli Stati Uniti”.

COSA PREVEDE IL DECRETO

LE AZIONI
Sono ammissibili le seguenti azioni di comunicazione e promozione da attuare in uno o più Paesi terzi:

  • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità;
  • partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  • campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
  • studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.

Sono ammesse anche attività di incoming di buyer e stampa stranieri che si possono svolgere nel territorio nazionale.

PROGETTI
I progetti possono essere:

  • Nazionali, presentati al Ministero, riguardano la filiera vitivinicola di almeno 3 regioni e sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota nazionale;
  • Regionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale e/o operativa sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota regionale;
  • Multiregionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale, coinvolgono beneficiari che hanno la sede operativa in almeno 2 Regioni. Sono ammissibili a finanziamento a valere su fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale pari a quattro milioni di euro. La quota di finanziamento pro capite da parte di Ministero e Regioni non supera il 25% dell’importo del progetto presentato.

LE RISORSE COMPLESSIVE
100 milioni annui per 3 anni, con il 30% destinato ai progetti nazionali e il 70% ai progetti regionali.

ENTITÀ DEL SOSTEGNO
L’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari al massimo al 50% delle spese sostenute per svolgere le azioni promozionali.
Questo sostegno europeo può essere integrato con fondi nazionali o regionali con un ulteriore importo fino a un massimo del 30% del contributo richiesto, per azioni senza marchi commerciali. Pertanto, l’ammontare complessivo del sostegno erogato con fondi europei e con l’integrazione nazionale o regionale non supera l’80% delle spese sostenute per realizzare il progetto.
Sono ammissibili, a valere sui fondi quota nazionale, progetti aventi un importo complessivo minimo, ammesso a seguito dell’istruttoria di valutazione, per Paese terzo/anno non inferiore a 50.000 euro. Qualora il progetto sia destinato a un solo Paese terzo, il suo importo non deve essere inferiore a 100.000 euro.

IL MONDO SPORTIVO DI IERI EX CAMPIONI HANNO VISITATO L’EXPO MILANO 2015

DA MASSIMILIANO ROSOLINO A SARA SIMEONI E GIOVANNA TRILLINI, DA DEJAN STANKOVIC A FABIO GALANTE: A EXPO MILANO 2015 PROTAGONISTI I GRANDI CAMPIONI DELLO SPORT

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 A Expo Milano 2015 protagonisti i grandi campioni dello sport. Ad inaugurare l’iniziativa ‘Happy Meal Sport Camp’ di McDonald’s, il villaggio dello sport dedicato ai bambini, è intervenuto il nuotatore Massimiliano Rosolino, campione olimpico e plurimedagliato a livello internazionale. Importante anche la presenza del triatleta Alessandro Fabian che si sta preparando per le prossime olimpiadi di Rio 2016. Insieme a loro, grande emozione ha suscitato la presenza di Sara Simeoni, già medaglia d’oro nel 1980 a Mosca nel salto in alto, con tanto di record mondiale e alfiera alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984. Applausi anche per la schermitrice Giovanna Trillini, oro a Barcellona nel 1992 e portabandiera dell’Italia ad Atlanta nel 1996. Ha fatto sicuramente piacere, soprattutto per i tifosi nerazzurri, poter rincontrare il campione serbo Dejan Stankovic, bandiera dell’Inter del “Triplete” e testimonial d’eccezione del football match tra giovani campioni d’Italia e Serbia che si è tenuto presso la Kinder+Sport Area. Dejan si è intrattenuto con i ragazzi, ha firmato autografi e non si è  sottratto a fotografie e selfie di rito con i tanti visitatori che l’hanno riconosciuto. In serata, poi, ecco la visita gradita di Fabio Galante, ex calciatore di Inter e Torino e attuale direttore sportivo del Chiasso, squadra svizzera. Galante si è fermato per diverse ore, apprezzando numerosi padiglioni e promettendo di ritornare al più presto per terminare il tour del sito espositivo.

chi è interessato può prendere visione di altre foto sul sito – https://www.facebook.com/pages/Centri-Sportivi-Aziendali-e-Industriali-CSAIN/1659236680969381?sk=timeline

DA MONZA VINCITORE DEL GRAN PREMIO D’ITALIA DI FORMULA UNO ALL’EXPO MILANO 2015 IL VIAGGIO MOLTO BREVE PER IL PILOTA LEWIS HAMILTON

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IL CAMPIONE DI FORMULA UNO LEWIS HAMILTON:

EXPO MILANO 2015? STRAORDINARIO”

IERI BONO VOX CANTANTE DEGLI U2 – OGGI LEWIS HAMILTON

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Expo Milano 2015? Straordinario”. E’ questo il commento di Lewis Hamilton, fresco vincitore del Gran Premio d’Italia di Formula Uno, oggi in visita all’Esposizione Universale. Il campione britannico è stato ospite del padiglione della Malesia, nell’ambito di un incontro organizzato da Petronas, major sponsor della Mercedes.

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Al suo arrivo il pilota è stato accolto dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, che si è complimentato con lui per la vittoria di Monza. Hamilton, molto curioso, si è voluto informare con Sala in merito alla bellissima avventura dell’Esposizione Universale, alle ricadute economiche, alle opportunità che sta creando l’evento e sul futuro dell’area. Hamilton ha inoltre sottolineato l’importanza di una dieta sana e corretta per un atleta ma ha anche svelato di essere goloso di prelibatezze “tipicamente” italiane: pasta, pizza e gelato.

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Amo tantissimo il gelato – ha sottolineato Lewis – e quando sono nel Principato di Monaco appena posso prendo la macchina e in quindici minuti sono in Italia, dove gusto davvero ottimi ice cream”. Successivamente si è intrattenuto con alcuni studenti del Politecnico di Torino, con i quali ha disquisito di particolari tecnici delle macchine da corsa e ha svelato alcuni retroscena relativi ai gran premi: “I più duri? Malesia e Singapore. La vittoria a Monza? Fantastica, un Gran Premio storico e con un pubblico eccezionale”. Chiusura della giornata con la guida di una monoposto per un giro di pista simulato.

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