IL MINISTRO MAURIZIO MARTINA ANCORA UNA VOLTA VUOL ESSERE VICINO ALLE ZONE DEL TERREMOTO DICHIARANDO PER QUESTE ZONE UN PROGRAMMA AGRICOLO E RURALE DEDICATO

IL MINISTRO MAURIZIO MARTINA ANCORA UNA VOLTA VUOL ESSERE VICINO ALLE ZONE DEL TERREMOTO DICHIARANDO PER QUESTE ZONE UN PROGRAMMA AGRICOLO E RURALE DEDICATO

“Sento il dovere di ringraziare ancora una volta di cuore tutti i volontari della Protezione Civile, le forze dell’ordine, gli amministratori pubblici e quanti si sono prodigati per prestare soccorso senza sosta. Grazie in particolare agli oltre 240 agenti del Corpo Forestale per l’attività straordinaria di queste ore”.

MINISTRO MARTINA

E’ il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ad affermarlo spiegando che nei prossimi giorni ci sarà un sopralluogo per l’avvio di un progetto specifico dedicato alle zone colpite dal sisma. ”Quelle terre avranno bisogno adesso di un progetto agricolo e rurale dedicato, in grado di sostenere la ricostruzione anche dei fabbricati rurali, delle stalle, degli agriturismi e degli impianti agricoli oltre a valorizzare al meglio i prodotti tipici di qualità. Nei prossimi giorni con gli assessori regionali saremo sul posto per una prima valutazione delle necessità e degli strumenti da attivare in campo agricolo”, ha detto Martina.

”Senza agricoltura non c’è futuro in quei paesi – ha aggiunto il ministro – e noi abbiamo il dovere assoluto di sostenere con tutte le nostre forze in particolare i tanti ragazzi, visti anche in queste ore, che di fronte alla tragedia subita non si rassegnano ma vogliono rimanere tenacemente ancorati alla loro terra guardando al futuro”. Il ministro ha anche confermato la notizia diffusa nei giorni scorsi: ”Tramite Agea abbiamo stabilito un aiuto immediato attraverso l’anticipo dei contributi europei per un totale di 5 milioni di euro che verranno pagati entro il 15 settembre a 958 aziende agricole dei 16 comuni colpiti”.

 

IL MINISTRO MARTINA SUBITO 5 MILIONI ALLE AZIENDE AGRICOLE DELLA ZONA TERREMOTO

MINISTRO MARTINA

IL MINISTRO MARTINA SUBITO 5 MILIONI ALLE AZIENDE AGRICOLE DELLA ZONA TERREMOTO

“Nel quadro delle prime azioni necessarie a supporto dei territori del centro Italia drammaticamente colpiti del terremoto abbiamo disposto oggi, tramite Agea, che entro il 15 settembre siano erogati i 5 milioni di euro di contributi europei Pac richiesti dalle 958 domande presentate dalle imprese agricole operanti nei 16 comuni dell’emergenza individuati dalla Protezione civile”. 

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina all’Ansa. “Una prima azione utile a garantire risorse e liquidità al tessuto agricolo più fortemente colpito dal sisma che si affianca anche a quanto già disposto dal governo ieri con la dichiarazione dello stato di emergenza – aggiunge il ministro Martina – Puntiamo a far ripartire presto le attività, anche attraverso i rimborsi dei danni e delle perdite di reddito subite”. “In queste ore – prosegue il ministro – ho sentito gli assessori all’agricoltura delle regioni Lazio, Umbria e Marche per un primo punto della situazione rispetto ai danni subiti dal settore agricolo. Nei prossimi giorni avremo un ulteriore incontro operativo per definire le azioni comuni utili al ripristino delle attività. C’è tanto lavoro da fare per riportare alla vita quotidiana anche le aree rurali colpite. Il Ministero e’ a disposizione per offrire tutto il supporto necessario in questa prima fase d’emergenza e anche successivamente”.

IN AGRICOLTURA I GIOVANI CHE SANNO DI BIODIVERSITA’ E TECNOLOGIE

MINISTRO MARTINA

IN AGRICOLTURA I GIOVANI CHE SANNO DI BIODIVERSITA’ E TECNOLOGIE LANCIATO DAL MINISTRO MARTINA IN UN CONVEGNO A CATANIA

E’ un messaggio estremamente positivo quello che l’agricoltura lancia da Catania oggi. Ci sono le migliori imprese, i giovani più preparati e volenterosi, c’è l’agricoltura di oggi e di domani che parla la lingua della sostenibilità e delle tecnologie”.

Così Michela Giuffrida, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo a margine della manifestazione Agrogeneration oggi a Catania, che prosegue: “Il compito delle Istituzioni deve essere quello di garantire che queste realtà possano crescere sul mercato, sostenere i giovani che investono prima di tutto loro stessi nell’agricoltura, che portano nuove idee e eccellenze ad uno dei settori più vivaci della nostra economia. L’agricoltura ha vissuto nell’ultimo anno una crisi senza precedenti e tuttora ci sono dei settori che subiscono un pesantissimo calo dei prezzi, penso soprattutto al grano. Per affrontare questa situazione è necessario l’impegno congiunto delle istituzioni a tutti i livelli. Per questo plaudo all’iniziativa del governo che mette sul piatto 10 milioni di euro a sostegno del settore cerealicolo, ma ho chiesto anche l’intervento dell’Unione Europea. Ho presentato un’interrogazione alla Commissione – continua Michela Giuffrida – per chiedere un sostegno urgente al settore cerealicolo attraverso una revisione dei prezzi minimi comunitari, il potenziamento dei controlli fitosanitari alle importazioni e maggiore tutela della salute dei conservatori attraverso la revisione del Regolamento sui limiti di deossinivalenolo. Dall’Unione Europea arriveranno anche le misure per l’ortofrutta, il Commissario Hogan ha infatti annunciato un provvedimento per l’aumento del prezzo di ritiro dei prodotti”.
“Ma non basta – conclude Giuffrida – all’agricoltura servono riforme strutturali più che emergenziali, riforme che implicano la semplificazione dell’attuale Politica Agricola Comune e la revisione degli accordi commerciali con i Paesi terzi”.

ATTUAZIONE ALLA DISCIPLINA EUROPEA OGNI ANNO IL VIGNETO POTRA’ CRESCERE AL MASSIMO DI 6.400 ETTARI

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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE OGNI ANNO IL VIGNETO ITALIANA POTRA’ CRESCERE AL MASSIMO DI CIRCA 6.400 ETTARI ATTUAZIONE ALLA DISCIPLINA EUROPEA.

Ogni anno il “Vigneto Italia” potrà crescere al massimo di circa 6.400 ettari. Dando attuazione alla disciplina europea, il ministero delle Politiche agricole mette un calmiere alla superficie vitata nazionale, che peraltro risulta in calo di circa 8-9.000 ettari nell’ultimo decennio, col nuovo sistema di autorizzazioni per impianti viticoli in vigore dal primo gennaio scorso fino al 31 dicembre 2030.

‘Siamo pronti all’attuazione del nuovo sistema e ad affrontare una fase importante che abbiamo preparato per tutelare al meglio la filiera vitivinicola italiana”’ afferma il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Nel 2015, ricorda il ministro, “abbiamo riconquistato il primato mondiale di produzione e vogliamo utilizzare efficacemente tutti gli strumenti a supporto dei produttori. Negli ultimi anni abbiamo visto un calo costante degli ettari vitati, quindi col nuovo regime – sottolinea il ministro Martina – dobbiamo far in modo di poter rispondere bene alle richieste del mercato”.
Questo strumento approvato in Consiglio dei ministri il 4 dicembre sostituisce il regime di limitazione agli impianti viticoli gestito attraverso il sistema dei ‘diritti di impianto e reimpianto’. E “permetterà – precisa il ministero delle Politiche agricole – il rilascio di autorizzazioni per l’impianto di nuovi vigneti, per i reimpianti e per convertire ed utilizzare i ‘vecchi’ diritti di reimpianto in possesso dei produttori. Le autorizzazioni verranno rilasciate nel limite massimo annuo dell’1% della superficie vitata nazionale. Nel primo anno – conclude il ministro Martina – abbiamo previsto i necessari controlli di funzionamento anche per effettuare ulteriori miglioramenti a favore delle aziende”.