SI ASTI SECCO DAL COMITATO VINICOLO DEL MINISTERO

 

SI ASTI SECCO DAL COMITATO VINICOLO DEL MINISTERO

Prime bottiglie in vendita in estate

Dopo il via libera della Commissione Tecnica anche il Comitato Vinicolo del Ministero delle Politiche Agricole ha confermato l’ok a procedere per la modifica del disciplinare con l’inserimento di nuove tipologie di Asti Docg con minore contenuto zuccherino, nella versione secco, demi-sec ed extra secco. 

Lo rende noto il Consorzio per la tutela dell’Asti che dovrebbe immettere il nuovo prodotto sul mercato per l’estate 2017. “Il parere positivo del Comitato Nazionale Vini ci permette di continuare sul percorso intrapreso e di poterlo immettere sul mercato orientativamente per l’estate 2017 – spiega Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio Asti Docg -. Pur rimanendo prioritaria l’attenzione, l’informazione e la promozione nei confronti dell’Asti dolce e del Moscato d’Asti docg, la variante Asti secco è indubbiamente un’opportunità ad integrazione e completamento della Denominazione che vedrà una fase iniziale orientata più al corretto posizionamento che non alla ricerca dei volumi”.

E ora si attendono le reazioni da parte del mondo del vino italiano dopo il botta e risposta fra il consorzio dell’Asti e quello del Prosecco. 
“Dopo un prolungato periodo di studi e ricerche abbiamo messo a punto un protocollo per la spumantizzazione che ci consente di avere un prodotto Docg unico – aggiunge – in grado di esprimere profumi floreali e aromatici tipici del vitigno moscato dal quale proviene. Il ridotto contenuto di zuccheri rispetto alla versione dolce ci permetterà di estendere la nostra offerta anche ad altri momenti di consumo come l’aperitivo o a tutto pasto nonché rivolgerci a un target più giovane”.

La produzione dovrebbe attestarsi a 15, 20 milioni di bottiglie: “Una sana concorrenza tra aziende vitivinicole non farà male a nessuno, per portare a regime i nostri 10.000 ettari con il nuovo Asti secco incrementeremo la produzione di 15-20 milioni di bottiglie, non daremo di certo fastidio ai 450 milioni di bottiglie del prosecco”, dice Bosticco. Ora l’ok del Comitato nazionale vini, che dà il via libera alla produzione della nuova etichetta. “Vogliamo creare una nuova denominazione senza creare confusione con gli amici del prosecco – ribadisce Bosticco – noi lo chiameremo Asti, gli metteremo il bollino del Consorzio di San Secondo, ci sarà scritto secco con le dimensioni che ogni azienda ritiene opportune”. 

IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE HA PREDISPOSTO TUTTI GLI ADEMPIMENTI A CARICO DEGLI OPERATORI PER LA VENDEMMIA 2016

IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE HA PREDISPOSTO TUTTI GLI ADEMPIMENTI A CARICO DEGLI OPERATORI PER LA VENDEMMIA 2016 

VENDEMMIA VENDEMMIA 1

All’avvio della vendemmia è stato pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche agricole un vademecum per gli operatori del settore nel quale sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese vitivinicole, le norme di riferimento e le disposizioni applicative.

Lo rende noto il Mipaaf nel preannunciare che l’Icqrf, sulla base delle specifiche linee guida già diramate, effettuerà i controlli sulla raccolta e la movimentazione delle uve, sulle operazioni di trasformazione e sulla circolazione dei prodotti e dei sottoprodotti vitivinicoli ottenuti. Sono inoltre previsti controlli sui prodotti in ingresso ai porti e sulla produzione dei mosti concentrati e dei mosti concentrati rettificati. Questa campagna, per la prima volta in Italia e nell’Ue, sarà contraddistinta dall’utilizzo del registro “dematerializzato” la cui sperimentazione è iniziata il primo aprile, e che diventerà obbligatorio solo dal primo gennaio 2017. Lo scopo è quello di consentire agli operatori di prendere confidenza con le nuove funzionalità telematiche. Grazie al superamento delle registrazioni su supporto cartaceo diminuirà l’esigenza di operare sul campo da parte degli ispettori aumentando l’efficacia e l’efficienza dei controlli e, nel contempo, riducendo l’aggravio per le imprese.
Inoltre in un’ottica di semplificazione e competitività anche nel corso di questa campagna l’Icqrf applicherà in tutti i casi previsti lo strumento della diffida, già introdotto grazie al decreto “Campolibero”.

RINNOVATO L’ACCORDO TRA MINISTERO E BAY E ICQRF PER LA TUTELA DELLE DOP E IGP ITALIANE

RINNOVATO L’ACCORDO TRA MINISTERO E BAY E ICQRF PER LA TUTELA DELLE DOP E IGP ITALIANE

E’ di ieri pomeriggio la notizia del rinnovo della firma del protocollo biennale d’intesa con l’obiettivo di rafforzare la promozione, la valorizzazione, l’informazione e tutela delle produzioni nel settore delle Denominazioni e Indicazioni Geografiche sull’e-market e-Bay, attraverso il programma di verifica dei diritti di proprietà (Verified Rights Owner – VeRO), tutelando i consumatori che utilizzano la piattaforma che conta circa 800 milioni di inserzioni nel mondo. 

FIRMA TUTELA

L’accordo biennale, sottoscritto per la prima volta il 23 marzo 2015 durante il Vinitaly di Verona, è stato rinnovato e sottoscritto al Palazzo dell’Agricoltura da Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, da Andrea Moretti, responsabile affari legali di e-Bay, da Giuseppe Liberatore, presidente di Aicig (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), da Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc (Confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani e da Stefano Vaccari, Capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf).
Il Ministro Maurizio Martina ha affermato che la battaglia contro l’italian sounding non si ferma per tutelare le nostre eccellenze agroalimentari, i produttori onesti e i consumatori e  la realizzazione di una sezione dedicata al cibo sulla piattaforma italiana di e-Bay dimostra la crescente attenzione per il settore. Ha altresì messo in evidenza che il Mipaaf è  l’unica istituzione ad avere accordi con i maggiori player del web per rimuovere i falsi prodotti di denominazioni d’origine dagli scaffali virtuali.
“Il commercio elettronico – hanno commentato Liberatore e Ricci Curbastro – è una realtà in continua crescita, caratterizzato dall’estrema rapidità nella formulazione degli ordini e nella consegna dei prodotti. È poi una pratica commerciale con una dimensione globale. Questo lascia prefigurare la necessità di intervenire con immediatezza  per le attività di tutela dei prodotti Dop ed Igp. La collaborazione fra il fornitore del servizio e-Bay, l’autorità nazionale di riferimento Mipaaf e le associazioni dei Consorzi dei prodotti Dop ed Igp, permette di intervenire prontamente ed in sinergia per assicurare la tutela  dei consumatori e favorire la commercializzazione dei prodotti”.
Con il protocollo, la società e-Bay ha rinnovato l’impegno assunto di rimuoveregli annunci di vendita posti a violazione dei prodotti e dei vini Dop e Igp individuati tramite “VeRo”, il programma appositamente sviluppato che consente la verifica dei diritti di proprietà intellettuale. A seguito di tali rilievi e rimozioni dalla piattaforma on-line, l’Ispettorato Centrale della Repressione Frodi (Icqrf) attiva le procedure di protezione ex officio dei prodotti IG operative su tutto il territorio dell’Unione Europea per garantire il blocco della commercializzazione dei prodotti rilevati.
Un importante strumento per la lotta alla contraffazione on-line che in questi primi due anni ha consentito di intervenire con efficacia e ottenere importanti risultati, infatti dalla piattaforma commerciale di e-Bay sono state rimosse 368inserzioni irregolari che evocavano o usurpavano denominazioni italiane protette sia nel nostro Paese che all’estero, come ad esempio i finti Prosecco e Aceto Balsamico di Modena in Germania; i wine kit Valpolicella, Barolo e Brunello di Montalcino, il Parmesan e il falso Asiago negli Stati Uniti; i finti salumi di Calabria, mozzarella di bufala campana, Olio dolce di Rossano Dop e Pecorino siciliano in Italia.