Assegnati oggi anche i titoli nazionali in linea paraciclismo maschili e femminili. In allegato i risultati di tutte le prove della seconda giornata del Piemonte Tricolore.

Puppio vince il titolo a cronometro juniores, Tiberi e Collinelli campioni tra gli allievi

Assegnati oggi anche i titoli nazionali in linea paraciclismo maschili e femminili. In allegato i risultati di tutte le prove della seconda giornata del Piemonte Tricolore.

Il podio della prova a cronometro juniores

Caluso, 24 giugno 2017 – Seconda giornata del Piemonte Tricolore NamedSport – Campionati Italiani Ciclismo su Strada 2017, organizzato da RCS Sport / La Gazzetta dello Sport in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana, Lega del Ciclismo Professionistico, Regione Piemonte, Turismo Torino e Provincia e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino.
Antonio Puppio (UC Bustese Olonia Verbania) si è laureato Campione italiano a cronometro per la categoria juniores (17-18 anni). Filippo Simeoni (Sanvendemiano Cycling Team) e Luca Rastelli (CC Cremonese 1891 Gruppo Arvedi G.B) completano il podio di categoria.

Il podio delle allieve

Tra le ragazze il titolo nazionale allieve (15-16 anni) a cronometro è andato a Sofia Collinelli (ASD Vo2 Team Pink), davanti a Camilla Alessio (Team Lady Zuliani) e Matilde Vitillo (Racconigi Cycling Team).
Antonio TIberi (GS Olimpia Valdarnese) ha vinto il titolo nazionale allievi (15-16 anni) a cronometro, davanti ad Alessio Pantalla (ASD U.C.Foligno) e Andrea Piras (SCO Cavenago A.S.D.). 
Sempre nella giornata di oggi assegnati anche titoli nazionali in linea paralimpici.

Il podio degli allievi

RISULTATI FINALI
Cronometro Individuale Juniores Uomini
1 – Antonio Puppio (UC Bustese Olonia Verbania) – 19 km in 24’54”, media 45,756 km/h
2 – Filippo Simeoni (Sanvendemiano Cycling Team) a 7”
3 – Luca Rastelli (CC Cremonese 1891 Gruppo Arvedi G.B) a 12”

Cronometro Individuale Allieve
1 – Sofia Collinelli (ASD Vo2 Team Pink) – 8.7 km in 13’33”, media 38,485 km/h
2 – Camilla Alessio (Team Lady Zuliani) a 15”
3 – Matilde Vitillo (Racconigi Cycling Team) a 17”

Cronometro Individuale Allievi
1 – Antonio Tiberi (GS Olimpia Valdarnese) – 8.7 km in 11’54”, media 43,865 km/h
2 – Alessio Pantalla (ASD U.C.Foligno) a 3”
3 – Andrea Piras (SCO Cavenago A.S.D.) a 12”

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Il Campione italiano a cronometro juniores, Antonio Puppio, ha detto: “È bellissimo aver conquistato il Tricolore, mi viene da piangere. È stata una cronometro difficile, nel finale c’era vento contrario. È speciale vincere qui, il nostro Direttore Sportivo è di Torino, una motivazione in più. Ho iniziato ad allenarmi a cronometro solo verso la metà dell’anno scorso. È una disciplina che mi piace molto, e adesso ho conquistato anche il titolo italiano”.
Antonio Puppio sul percorso
La Campionessa italiana a cronometro allieve, Sofia Collinelli, ha detto: “Sono emozionatissima perché confermarsi non è mai facile. L’anno scorso ho vinto il titolo italiano a Romanengo e quest’anno speravo di fare bene anche qui. Ci ho creduto durante tutta la crono e alla fine il titolo nazionale è arrivato. Il percorso è stato molto impegnativo, da passisti veri e con tanto caldo. Sembrava non finisse mai, ho tenuto duro fino alla fine e adesso sono veramente felice. Un saluto a tutti gli invidiosi che mi hanno dato contro fino ad adesso: oggi ho vinto io”.

Il Campione italiano a cronometro allievi, Antonio Tiberi, ha detto: “Dopo l’arrivo ero incredulo. Mi sono subito buttato per terra, c’erano alcune persone che dicevano le posizioni. Subito dopo aver tagliato il traguardo avevo capito di esser primo, poi è arrivato Piccolo e ho sentito qualcuno dire Piccolo primo, Tiberi secondo. Poi è tutto cambiato, ho sentito Tiberi primo, ero un po’ confuso. Quando ho avuto la conferma sono esploso di gioia. Non mi aspettavo di vincere perché Piccolo aveva dimostrato di essere molto forte. La mia vittoria è una sorpresa. Sono davvero contentissimo. È la mia nona vittoria della stagione e il mio primo titolo nazionale. Non potevo chiedere di più per il mio compleanno [16 anni] oggi”.
IL PROGRAMMA DI DOMANI
Domani terza e ultima giornata del Piemonte Tricolore NamedSport – Campionati Italiani Ciclismo su Strada 2017. Appuntamento clou con la gara in linea dei professionisti (Gran Piemonte).  Questo il programma completo: 
Categoria Sesso Partenza  Arrivo KM Partenza  Arrivo (Circa)
In linea Juniores F Leinì Ivrea  69 10.40 12.30
In linea Élite F Leinì Ivrea  111 11.35 14.30
GranPiemonte Professionisti M Asti  Ivrea  236 12.05 18.00

PERCORSO GARA IN LINEA PROFESSIONISTI MASCHILE
Asti-Ivrea, 236 Km


Percorso che si divide in 3 parti: una prima parte ondulata di avvicinamento da Asti fino a Castellamonte dove si attraversano le colline astigiane e si entra nel Canavese. Si percorrono strade mediamente larghe e si attraversano diversi centri abitati con i comuni ostacoli dell’arredo urbano (rotatorie, spartitraffico, dossi). Dopo Castellamonte si affronta la salita di Castelnuovo Nigra (Moris) che presenta pendenze pedalabili e brevi tratti mediamente ripidi. Segue una discesa impegnativa e veloce fino a Baldissero Canavese che precede un ulteriore tratto ondulato caratterizzato da alcuni brevi strappi prima del primo passaggio sulla linea di arrivo. Si affronta quindi un circuito di 21.3 km da ripetere 4 volte. Il circuito presenta la prima parte in salita su strada di media larghezza, ben pavimentata e piuttosto tortuosa. Gli ultimi 2 km di salita (La Serra) presentano pendenza sempre oltre il 10% con punte del 15%. Dopo lo scollinamento la strada scende con pendenze non elevate (da segnalare due gallerie) per ampi tornanti fino alla statale ss. 26 dove iniziano gli ultimi km pianeggianti.

Ultimi km
Ultimi 7 km prevalentemente rettilinei su strada ampia e ben pavimentata. Negli ultimi 2 km si segnalano alcune svolte cittadine in Ivrea che portano alla retta di arrivo di 130 m in asfalto di larghezza 7 m.

PERCORSO GARA IN LINEA ÉLITE FEMMINILE 
Leinì-Ivrea, 111 km

Percorso che si divide in 3 parti: una prima parte di avvicinamento da Leinì lungo le strade del Canavese fino a Castellamonte dove si attraversa la pianura attorno a Rivarolo Canavese. Si percorrono strade mediamente larghe e si attraversano diversi centri abitati con i comuni ostacoli dell’arredo urbano (rotatorie, spartitraffico, dossi…). Dopo Castellamonte si affronta la salita di Castelnuovo Nigra (Moris) che presenta pendenze pedalabili e brevi tratti mediamente ripidi. Segue una discesa impegnativa e veloce fino a Baldissero Canavese che precede un ulteriore tratto ondulato caratterizzato da alcuni brevi strappi prima del primo passaggio sulla linea di arrivo. Si affronta quindi un circuito di 21.3 km da ripetere una volta. Il circuito presenta la prima parte in salita su strada di media larghezza, ben pavimentata e piuttosto tortuosa. Gli ultimi 2 km di salita (La Serra) presentano pendenza sempre oltre il 10% con punte del 15%. Dopo lo scollinamento la strada scende con pendenze non elevate (da segnalare due gallerie) per ampi tornanti fino alla statale ss. 26 dove iniziano gli ultimi km pianeggianti.

Ultimi km
Ultimi 7 km prevalentemente rettilinei su strada ampia e ben pavimentata. Negli ultimi 2 km si segnalano alcune svolte cittadine in Ivrea che portano alla retta di arrivo di 130 m in asfalto di larghezza 7 m.

IL RITORNO DI KWIATKOWSKI

IL RITORNO DI KWIATKOWSKI

Elisa Longo Borghini, gran numero in Terra di Siena


Siena, 4 marzo 2017 – Michal Kwiatkowski fa bis alle Strade Bianche NamedSport dopo la vittoria del 2014, l’anno in cui divenne il primo polacco a vincere il Mondiale UCI Elite su Strada. Ai 15 km dall’arrivo è partito all’attacco da solo, staccando alcuni dei favoriti della vigilia come Ždenek Štybar e Greg Van Avermaet ma non Peter Sagan. Il Campione del Mondo si era ritirato dopo 114 km a causa di un malanno.

RISULTATO FINALE STRADE BIANCHE NAMEDSPORT
1 – Michal Kwiatkowski (Team Sky) 175 km in 4h42’42”, media 37,141 km/h
2 – Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) a 15″
3 – Tim Wellens (Lotto Soudal) a 17″


L’italiana Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) ha ottenuto uno dei migliori risultati della sua carriera vincendo la terza edizione della Strade Bianche Women Elite, l’evento di apertura del calendario UCI Women’s WorldTour 2017, nella prestigiosa Piazza del Campo a Siena. Per il secondo anno consecutivo la polacca Katarzyna Niewiadoma è giunta seconda, mentre la campionessa uscente Elizabeth Deignan ha completato il podio finale.

RISULTATO FINALE STRADE BIANCHE WOMEN ELITE NAMEDSPORT
1 – Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) 127 km in 3h44’45”, media 33,904 km/h
2 – Katarzyna Niewiadoma (WM3 Pro Cycling Team) a 2″
3 – Elizabeth Deignan (Boels Dolmans Cycling Team) a 5″

 

DICHIARAZIONI
Il vincitore della Strade Bianche, Michal Kwiatkowski, ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono stato sicuro della vittoria solo in cima all’ultima salita prima di Piazza del Campo. Il mio direttore sportivo mi diceva via radio che stavo aumentando il vantaggio ma non mi ha mai detto di quanto. Mi ha spronato a spingere sempre. Non ho celebrato prima della salita finale perché, soprattutto con le strade rese scivolose, può essere prematuro e pericoloso, meglio essere concentrati fino alla fine. La vittoria è certamente importante per i miei tifosi e per la mia squadra, ma io ero già contento per come ho cominciato la stagione con i risultati alla Vuelta Valenciana ed alla Volta ao Algarve. Oggi non dovevo per forza vincere, ho avuto una stagione molto difficile lo scorso anno ma sono contento di come sto ora: ho ricominciato a divertirmi in bicicletta. Sapevo dalle mie passate prove in questa corsa che il settore di sterrato del Monte Sante Marie era troppo lontano dal traguardo per provare un’azione. Mi sono trovato in difficoltà a quel punto quando Van Avermaet, Wellens e Štybar hanno spinto a fondo. Penso di essere partito da solo al momento opportuno. È bellissimo aver vinto una seconda volta ed ancor di più pensare che con una terza vittoria avrei la possibilità di avere un settore dedicato a mio nome. È una grande iniziativa degli organizzatori. Non so quale sceglierei. Sono un po’ geloso di Fabian Cancellara perché avrei voluto il Monte Sante Marie… Non so se vincerò per la terza volta ma non vedo già l’ora di tornare qui per provarci”.

Il secondo classificato della Strade Bianche, Greg Van Avermaet, ha detto: “Mi sarebbe piaciuto tantissimo vincere oggi perché è davvero una bellissima corsa. Sono comunque contento di averla finita. È stata durissima sin dal via a causa della pioggia e di alcune cadute. Se fossi stato più sfortunato non sarei potuto arrivare secondo. Sono felice del mio stato di forma attuale e del mio piazzamento. Quando ha attaccato Kwiatkowski, tutti volevano partire ma lui è stato il primo ad ottenere un discreto vantaggio. Ci marcavamo tutti e non abbiamo saputo chiudere subito. Finalmente siamo partiti all’inseguimento io, Tim [Wellens] e [Ždenek] Štybar. Solo a quel punto ci siamo davvero organizzati, ma lui è stato più forte di noi, non siamo più riusciti a riavvicinarci. Ha meritato la vittoria. Spero un giorno di poter vincere questa corsa, ogni anno ci provo ma sto diventando sempre più vecchio… tutto dovrebbe andare per il meglio perché accadesse. Tornerò e proverò a vincere”.
 
Il terzo classificato, Tim Wellens, ha dichiarato: “Se guardo agli altri due nomi sul podio, Kwiatkowski e Van Avermaet, non posso che essere felice per il terzo posto. Abbiamo provato a controllare la corsa con la squadra dopo 60 km, provando a renderla molto dura. Avevo davvero buone gambe. Sono rimasto un po’ sorpreso dall’attacco di Kwiatkowski alla distanza ma era fortissimo ed ha resistito fino alla fine. Ha davvero meritato di vincere. Ero arrivato già vicino alla vittoria in una classica con il terzo posto dello scorso anno a Il Lombardia, mi serve solo un po’ più di fortuna ed una giornata migliore. Per oggi sono felice così”.


Elisa Longo Borghini ha dichiarato in conferenza stampa: “È stata un corsa spettacolare, soprattutto per il pubblico ma anche per noi in gara. Sono caduta all’ingresso del tratto più lungo di sterrato quando davanti a me è scivolata Chloe Hoskings e non sono riuscita ad evitarla. La mia compagna Audrey Cordon mi ha dato la sua bici e, appena la corsa si è un attimo calmata, sono riuscita a prendere la mia bici di riserva dall’ammiraglia. Avevamo un piano per eventuali problemi meccanici, resta comunque una cosa incredibile vedere come le compagne di squadra si siano sacrificate per me. Non ho mai temuto che Shara Gillow e Lucinda Brand arrivassero fino alla fine con il contrattacco finale negli ultimi due chilometri. La loro era una mossa disperata ma si vedeva che non avevano le gambe per portarla a termine. In un finale così duro sapevo le avrei riprese. Ho visto molti video delle precedenti edizioni delle Strade Bianche, sia uomini che donne, ed ero convinta di poter vincere se fossi entrata per prima all’ultima curva. Questa corsa è particolarmente affascinante, è unica per il contesto culturale, artistico e paesaggistico in cui si svolge. Voglio ringraziare RCS per l’esposizione mediatica che da a questa corsa, non è da tutti i giorni goderne e le altre corse a cui partecipiamo non sono sempre di questo livello”.


LE PILLOLE STATISTICHE

Fino alla vittoria di Michal Kwiatkowski oggi, l’unico podio del Team Sky alle Strade Bianche fu il secondo posto di Thomas Löfkvist nell’edizione 2010, anno della creazione della squadra britannica.
 
Il belga Tim Wellens centra il podio alla sua prima partecipazione, mentre il suo connazionale Greg Van Avermaet arriva secondo per la seconda volta, dopo l’edizione 2015 dietro a Ždenek Štybar.
 
Per la prima volta dalla prima edizione delle Strade Bianche nel 2007, nessun corridore italiano è presente nei primi dieci all’arrivo.

DOMANI – LA GRAN FONDO

Sullo stesso identico percorso affrontato dalla gara donne si svolgerà la Gran Fondo. Saranno 5.000 gli iscritti che si confronteranno sulle Strade Bianche delle Terre di Siena.

I campioni del mondo Sagan e Dideriksen presentano le Strade Bianche NamedSport

PRELUDIO IRIDATO IN PIAZZA DEL CAMPO A SIENA

I campioni del mondo Sagan e Dideriksen presentano le Strade Bianche NamedSport
Download: elenchi partenti, foto gallery conferenza stampa


Siena, marzo 2017 – La conferenza stampa della vigilia della Strade Bianche NamedSport e della Strade Bianche Women Elite NamedSport, entrambe prove del circuito UCI WorldTour, ha visto come protagonisti i Campioni del Mondo su strada UCI Peter Sagan e Amalie Dideriksen, nella splendida cornice di Palazzo Sansedoni – Fondazione Monte dei Paschi (Quartier Generale della Corsa), in Piazza del Campo a Siena.

DICHIARAZIONI
Prima della conferenza il Vice Direttore della Fondazione Monte Paschi, Marco Forte, e l’Assessore allo Sport del Comune di Siena, Leonardo Tafani, hanno accolto e dato il benvenuto a tutti gli ospiti in sala.

Peter Sagan ha poi dichiarato: “Sicuramente questa è una corsa molto bella e diversa da tutte le altre perchè si corre sullo sterrato. È molto bello correrla e anche guardarla da spettatore. Sono motivato, altrimenti non sarei venuto. Non posso dire che se non vinco domani, non tornerò. Tornerò lo stesso perché la gara comunque mi piace sin dalla mia prima esperienza quando correvo per un team italiano. La prima volta sono caduto dopo 60 chilometri di gara ed ho bucato sulla salita del Monte Sante Marie, dove si era conclusa la mia giornata. Ma è sempre divertente qualsiasi sia il risultato. Non so cosa succederà domani, so solamente che ci sarà un vincitore e che se dovesse piovere, pioverà per tutti. No?”.

Amalie Dideriksen ha dichiarato: “È la mia prima partecipazione alle Strade Bianche. Non vedo l’ora di essere in gara. Sono andata a fare la ricognizione degli ultimi 30 chilometri oggi: sarà una corsa molto dura. Le ultime due vincitrici (Megan Guarnier e Lizzie Deignan) fanno parte della mia squadra (Boels Dolmans), ho già chiesto consiglio a loro per la gara.”

STRADE BIANCHE NAMEDSPORT
Nella prova maschile delle Strade Bianche NamedSport, da quest’anno inserita nel calendario UCI WorldTour, si attende lo scontro tra i protagonisti delle corse di un giorno come il Campione del Mondo Peter Sagan, il belga Campione Olimpico Greg Van Avermaet e il ceco Zdeněk Štybar (vincitore della corsa nel 2015 e secondo dietro Cancellara nel 2016).

PERCORSO
La differenza con lo scorso anno è sostanzialmente nei primi chilometri, quando viene riproposta la salita sterrata di Bagnaia già affrontata nel 2014 e 2015. Questo comporta un settore sterrato duro in più nella parte iniziale e la soppressione del Passo del Rospatoio (asfaltato).
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 62 km di strade sterrate divise in 11 settori (dei quali 8 sono in comune con la corsa femminile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.
Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 11, il 1° settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima ascesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (4,7 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi, dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore (5,5 km, presente sin dalla prima edizione, l’ex-secondo settore del percorso originale) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento.
Pochi chilometri dopo si affronta la salita di Montalcino, la seconda asperità di giornata (4 km al 5%).
Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11,9 km) e 6° (8 km) settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi.
Dopo il secondo passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 7° settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle Crete Senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte, per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto.
A Ponte del Garbo (Asciano) inizia l’8° settore sterrato (11,5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze). Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 9° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera sempre su asfalto Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il 10° e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%). Pochi chilometri dopo è posto l’11° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita dal una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.
Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo.

Ultimi km
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.

STRADE BIANCHE WOMEN ELITE NAMEDSPORT
Tra le donne impegnate nella Strade Bianche Women Elite NamedSport, le pretendenti più accreditate sono: Lizzie Deignan (vincitrice dell’ultima edizione), Amalie Dideriksen (Campionessa del Mondo), Marianne Vos, Anna van der Breggen (Campionessa Olimpica), Megan Guarnier (vincitrice nel 2015) e l’italiana Elisa Longo Borghini.

PERCORSO
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 30 km di strade sterrate divise in 8 settori (tutti in comune con la corsa maschile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.
Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 11, il 1° settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima ascesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (4,7 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore (5,5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine, presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento.
Dopo il passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 5° settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle Crete Senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino all’immissione nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale.
Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 6° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone.
Si affronta quindi il 7° e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%).
Pochi chilometri dopo è posto l’8° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.
Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo. Gli ultimi chilometri saranno gli stessi della prova maschile.

ULTIMI KM

PUNTI D’INTERESSE
SIENA
Difficile scegliere tra Piazza del Campo e la Torre del Mangia, tra la cattedrale e le altre strutture del suo complesso come il Battistero, la Cripta e il “Facciatone”. L’UNESCO ha quindi certificato l’inestimabile valore artistico all’intero centro storico. Siena è un gioiello artistico completo, insieme sacro e profano, mai immobile, ammirato dall’oltre milione di visitatori annuali e vitale in quanto al centro di eventi sportivi e folcloristici come il consueto Palio, in scena due volte l’anno durante il quale si sfidano le 17 contrade cittadine davanti a un folto pubblico proveniente da tutt’Italia per assistere all’evento più famoso e caratteristico della città. La Strade Bianche NamedSport si inserisce con una gara a suo modo epica in un contesto storico che fa cornice perfetta alla partenza e all’arrivo. Il pubblico nell’attesa dei ciclisti ha infatti modo di scoprire non solo i monumenti, ma anche le numerose delizie locali come i sughi e le specialità a base di cinghiale, la ribollita, il panforte, dolce tipico senese e i vini ricercati in tutto il mondo come il famoso Chianti. In attesa dell’arrivo la leccornia perfetta sono i Ricciarelli, dolce tipico senese a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo. Fondata dagli Etruschi, accresciuta dai Romani, governata dai Ghibellini e dai Medici, oggi è anzitutto di coloro che avranno la fortuna di visitarla, semplicemente perché, come certificato dall’UNESCO, è “Patrimonio artistico dell’Umanità”. Da vedere: La Torre del Mangia. Da assaggiare: I Ricciarelli. Quando tornare: 2 luglio e 16 agosto – Palio di Siena.

SOVICILLE
“Quel luogo soave”, come recita l’etimologia latina del suo nome, è un caratteristico comune del Senese, ricco di chiese e antiche fortificazioni. Ogni terzo sabato del mese piazza Marconi ospita il Mercatale, mercato che attrae visitatori da tutta la provincia e dove è possibile acquistare prodotti alimentari provenienti dalla Val di Merse e dalla provincia di Siena. Il comune di Sovicille, nella frazione di Ponte allo Spino, ospita altresì la Pieve di San Giovanni Battista, uno degli edifici romanici più interessanti di tutto il Senese.

MURLO
Pensi Etruschi, dici Murlo. Infatti il monumento simbolo del comune della provincia di Siena, situato sulle colline che separano il paesaggio collinare delle Crete Senesi, da quello boschivo della Maremma Grossetana, si chiama Cappellone ed è la statua etrusca diventata simbolo della città. La sua importanza non è solamente storica e architettonica, bensì rappresentativa delle origini degli abitanti del comune di Murlo, che un recente studio del DNA, effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Genetica dell’Università degli Studi di Torino, ha confermato essere tra i legittimi successori degli antichi Etruschi. Isolato dalle strade principali conserva tutto il suo fascino che lo rende ancora più caratteristico se raggiunto attraverso le “strade bianche” che lo circondano.

MONTERONI D’ARBIA
Il comune della provincia Senese prende il nome dal fiume che attraversa l’omonima Val d’Arbia. Caratteristico di Monteroni d’Arbia, e degno di una deviazione turistica sul percorso delle Strade Bianche, è il mulino ad acqua fortificato, risalente alla prima metà del XIV secolo. Tra fine aprile e inizio maggio nel comune si svolge inoltre la caratteristica festa “Ponte in Festa a Ponte d’Arbia” che nel 2017 giungerà alla sua settima edizione coinvolgendo attività sportive caratteristiche e culinarie.

BUONCONVENTO
Uno dei comuni che formano il circondario delle Crete Senesi fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Il paese ancora circondato dalla sua cinta muraria ha un aspetto medievale con le sue case in mattoni rossi. La Torre Civica del palazzo Podestarile, ricoperta di stemmi dei podestà, è il monumento più rappresen- tativo, ma passeggiare tra le vie del borgo è altrettanto suggestivo. Nel mese di settembre le sue suggestive vie ospitano la Sagra della Valdarbia dove la passione della buona tavola si incontra con la musica, l’arte e la letteratura.

MONTALCINO
Splendido borgo medievale collocato sulla sommità di una collina, nel tipico paesaggio toscano, Montalcino fu fondata dagli Etruschi e si contraddistingue per la sua fortezza pentagonale, che ospitò dopo la caduta di Siena nel 1555 i nobili senesi, che si arroccarono in città per 4 anni, con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla repubblica di Siena riparata in Montalcino. Altresì nota tra gli appassionati di enologia per il Brunello di Montalcino, un vino rosso dotato di grande longevità. Sul territorio di San Giovanni d’Asciano, frazione di Montalcino, sorge anche il bosco della Ragnaia, che copre circa 9 ettari ed è opera dell’artista Sheppard Craige, premiato come uno dei giardini più belli d’Europa.

SAN QUIRICO D’ORCIA
Comune italiano di circa 2.000 abitanti, vanta tra le sue attrazioni più visitate uno stupendo esempio di giardini all’Italiana, gli Horti Leonini, realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni. A livello architettonico l’edificio da non perdere è la Collegiata o Pieve di Osenna, chiesa del XII-XIII secolo. Spingendosi nella frazione di Vignoni, si trova l’omonimo castello. Una recente particolarità cinematografica è rappresentata dall’intero paese, trasformatosi in “set” per le riprese del film “La scuola perfetta” con Rocco Papaleo e Christian De Sica.

PIENZA
Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1996, la città di Pienza è la città natale di Papa Pio II, che la riteneva la città “ideale” del rinascimento. I progetti realizzati in quell’epoca, anche se parzialmente incompiuti, rappresentano esempi significativi dell’architettura urbanistica razionale del Rinascimento Italiano. Palazzo Piccolomini, una delle costruzioni volute da Papa Pio II, è stato scelto da Zeffirelli per girare alcune scene del suo film Romeo & Giulietta. Da non perdere la Piazza Pio II dove si trovano Palazzo Piccolomini e la Cattedrale.

ASCIANO
Nel cuore delle Crete Senesi è uno dei comuni più antichi e interessanti del Senese. Di origine Etrusca e sviluppo romano, presenta ancora oggi un aspetto “medievale” nel suo caratteristico centro storico che conserva ancora oggi luoghi d’interesse come l’imperdibile Basilica Sant’Agata risalente all’anno 1000, ma dall’apparenza gotica dovuta al suo successivo ampliamento. Non solo storia, anche architettura moderna, come il Site Transituare, realizzato dall’artista francese Jean Paul Philippe e posto all’incrocio di tre stradine nel cuore delle Crete Senesi.

CASTELNUOVO BERARDENGA
Situato a Nord-Est di Siena, nel territorio del Chianti è un comune di origine medievale. All’interno del paese visitando la chiesa della Madonna del Patrocinio si può visionare una Madonna in terracotta del XIV secolo ritrovata tra le rovine del castello. Quello che rende Castelnuovo Berardenga una splendida meta turistica sono i dintorni, costellati di Castelli. Tra i luoghi più conosciuti, la Certosa di San Pietro o di Pontignano fondata nel 1343, con uno splendido chiostro visitabile, così come il Castello di Montalto e il Borgo di San Gusmè. Nel comune di Castelnuovo di Berardenga è situata anche la località di Monteaperti, nota per la battaglia tra Guelfi e Ghibellini, che ogni anno viene commemorata con una fiaccolata.


COPERTURA TV
Giunta nel 2017 alla sua undicesima edizione, la Strade Bianche NamedSport godrà di una distribuzione televisiva in 184 diversi Paesi del mondo, in tutti e cinque i continenti, attraverso 13 differenti network.
Rai, host broadcaster dell’evento, garantirà la produzione di immagini in diretta per due ore di corsa, che verranno trasmesse su Rai Sport nel territorio italiano ospitante la manifestazione.
Eurosport diffonderà live “La Classica del Nord più a Sud d’Europa” in 16 Paesi della regione Asia e Pacifico, nonché in tutto il Vecchio Continente, ad eccezione della Francia in cui la copertura sarà garantita in esclusiva da L’Equipe. Tornando al Pacifico, altre due esclusive saranno garantite agli appassionati giapponesi, che potranno accedere alla diretta su DAZN, e a quelli neozelandesi che seguiranno le fasi salienti della corsa su Sky Sports.
Il network OSN detiene i diritti per tutti i territori della regione Medio Oriente e Nord Africa, mentre più a sud l’emittente Kwese Sport coprirà l’intera Africa Subsahariana ad eccezione del Sudafrica, in cui la corsa sarà trasmessa in diretta da Supersport.
La Strade Bianche NamedSport potrà essere seguita in diretta nelle Americhe grazie alla programmazione offerta da Fubo.TV in USA e Canada, da TDN in Messico e America Centrale e dal network ESPN in tutto il Sudamerica e nei Caraibi.
Immagini della gara verranno altresì distribuite in tutto il mondo attraverso la piattaforma SNTV – Sports News Television.

DOMENICA 5 MARZO – LA GRAN FONDO
Sullo stesso identico percorso affrontato il giorno precedente dalla gara donne si svolgerà la Gran Fondo. Saranno 5.000 gli iscritti che si confronteranno sulle Strade Bianche delle Terre di Siena.