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Ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro
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Ma nessuna gomma riuscirà a cancellare il passato
“Giampiero Montecucco quest’anno festeggerai i tuoi primi cinquant’anni di vita dedicata allo Sport.
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Quando hai iniziato questo tuo percorso sportivo?”
“Ho iniziato nel 1965 come calciatore muovendo i primi passi nel centro ILVA dove si allenava la US NOVESE VELLUTI DELLE PIANE il cui allenatore era Domenico Cattaneo ex giocatore della Roma. Dopo aver giocato diversi anni nella prima squadra, causa un infortunio fui costretto ad abbandonare la vita agonistica. Appese le scarpette al chiodo continuai a frequentare i campi di calcio indossando la giacchetta nera arbitrale fino al 1974”
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“Ricordi particolari di quegli anni?”
“Tante partite, scontri, incontri, pestoni, falli e sopratutto amicizie, grandi amicizie. Una particolare coltivata fuori dagli stadi di calcio quella con il mio dirimpettaio nonché giocatore di pallacanestro Enrico Bovone.
L’ho incontrai a Siena nel 2000 presso la sua edicola e ci perdemmo in tanti ricordi sportivi e non.
Rimasi allibito e affranto ad apprendere nel maggio del 2001 la notizia della sua morte avvenuta nelle campagne senesi.
Rammento sempre il suo ultimo saluto: “ho terminato la mia carriera di cestista a Siena e pure la mia vita”
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“E come dirigente sportivo come hai iniziato?”
Negli anni ’60 ho coordinato in Provincia una organizzazione del tempo libero legata al PSDI denominata A.N.T.E.L. (Associazione Nazionale Tempo Libero).
“Già quando calcavo i campi con la giacchetta nera ero impegnato come segretario provinciale dell’Ente di promozione sportiva ACSI, prima come delegato Provinciale poi come presidente Provinciale, arrivando poi a ricoprire ruoli sia a livello regionale sia come Vicepresidente, sia come membro della Direzionale Nazionale nel settore ciclismo e per ultimo come Segretario Amministrativo.
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“E in modo particolare sul territorio alessandrino quali sono state le tue azioni laboriose?”
“Nel 1973 ho realizzato una testata giornalistica (e a tutt’oggi ne seguo quattro) insieme ad un gruppo di amici che si occupava sia di sport, sia di politica tra Alessandria ed Asti.
Nel 1974 diedi vita al primo campionato provinciale di calcio a 11 libero, una novità assoluta in provincia. Dal 1976 al 1980 sono stato componente della Consulta Amministrativa Provinciale e nel 1980 come Presidente Nazionale del settore ciclismo ho proceduto alla stesura del regolamento settoriale”.
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“Altre iniziative sportive svolte all’interno dell’Ente?”
“Si è dato vita al trofeo Topolino di ciclismo, a gimkane automobilistiche radiocomandate, a gare di pesca, di bocce, di arti marziali, di tiro con l’arco, di nuoto, di dama, di ginnastica, di tennis, di football americano. Da ultimo per non tener fermi gli atleti nel periodo invernale causa impraticabilità dei terreni di gioco sono stati organizzati dei tornei di calcio a 5 utilizzando le strutture di Stazzano, Pozzolo ed Alessandria, facendo ruotare la bellezza di 210 società sportive con la presenza di oltre 5000 atleti.
Vorrei ricordare inoltre che l’Ente ha gestito per anni due campi di tennis in due diverse città,un Palazzetto dello sport, una palestra comunale, un campo a 7 di calcio in erba naturale su sui si sono svolte gare a livello internazionale con atleti di Argentina, Croazia, Svizzera.
Assieme al responsabile del ciclismo internazionale, F.C.I., Rosati si è creata la consulta nazionale degli Enti presentata al motociclo di Milano.
Non da ultimo vorrei ricordare i tantissimi convegni sportivi organizzati in provincia e realizzati con la presenza di esponenti del CONI Nazionale come Paolo Borghi, Ugo Ristori del servizio nazionale, del Ministro Pier Luigi Romita, del presidente nazionale Renato Pastore, di quello regionale Donatello nonché di assessori allo sport sia della provincia sia della regione Piemonte.”
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“Questo fino all’avvento del terzo millennio poi?”
“Nel 1999 ero intenzionato a non occuparmi più di attività atletiche, ma il mio DNA sportivo ha avuto il sopravvento, così che ancora una volta mi sono imbarcato in una nuova avventura sportiva per lanciare un nuovo ente di Promozione.
Ricevuto il riconoscimento della Regione Piemonte e l’autorizzazione del CONI regionale ho però sbattuto contro un muro di gomma in quanto il CONI Nazionale decise di non concedere più riconoscimenti a nuovi Enti di promozione sportiva.
Così assieme al presidente nazionale Lupatelli del MSPI abbiamo organizzato un campionato di football americano amatoriale primizia assoluto per le società del Nord Italia, ricoprendo la carica di Presidente Nazionale del Football Americano”
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“Mi sembra che tu abbia fatto centro ancora una volta!”
“Se mi è acconsentito vorrei approfittare per ringraziare tutti coloro che hanno supportato con il loro contributo nel conseguimento dei numerosi successi ottenuti nel mondo sportivo. Tra questi desidero ricordare: Borasi, Borsoi, Cattaneo, Carpinello, Fava, Molinari, Barison (instancabile mio braccio destro), Bosich, Mantero, Ravera Roberto, Gastaldi, Di Rodi, Cassano, Vaccari, Di Gennaro,Gusella , Ravera Renzo, Pernecco e poi tutti i presidenti delle 200 società e gli atleti che hanno partecipato alle diverse manifestazioni, giudici, arbitri e istruttori.
E veramente un piacere constatare che conoscenze anche occasionali rimangono vive e vere quando lo spirito è quello giusto. Perché se come dicevano gli antichi romani “Faber est suae quisque fortuna e (ciascuno è artefice del proprio destino), questo mezzo secolo di vita mia dedicata allo sport è stato possibile grazie a loro.”
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Il segreto? “Non fermarsi mai e aver cambiato spesso.
“Il potere non logora e chi dice di non volerlo è perché non è riuscito ad ottenerlo. Perché dobbiamo essere falsi? Io dico sempre che non siamo tutti uguali, nel senso che se sulla carta anche tutti gli sport lo sono.
“Molto, chi non vorrebbe far parte del mondo più affascinante e popolare? Ci sono settori più importanti, quelli che salvano le vite umane, ma nessuno così appassionante come lo sport.
Io guardo solo al futuro, il passato non serve più a niente”. (visto che sulla mia strada ho trovato personaggi indegni che hanno fatto di tutto per rovinarla)
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Altre immagini sul sito: https://www.facebook.com/pages/Centri-Sportivi-Aziendali-e-Industriali-CSAIN/1659236680969381?sk=timeline
Lasciateci ricordare un grande amico dello sport –
PIER LUIGI ROMITA ![Romita 2](https://csainpiemonte.wordpress.com/wp-content/uploads/2015/09/romita-2.png?w=242&h=300)
Nato a Torino il 27 luglio 1924, insieme alla sorella Gemma e alla madre Maria , segue, il padre Giuseppe, deputato socialista e strenuo oppositore di Mussolini nelle sue traversie di confinato politico prima ad Ustica, poi a Ponza ed infine a Veroli, in provincia di Frosinone. La famiglia Romita si trasferisce nel 1933. Nel 1942 Pier Luigi Romita aderisce al rifondato Psi clandestino, di cui era stato nominato segretario il padre Giuseppe e partecipa alla Resistenza aggregandosi alle bande partigiane che operavano sulle colline attorno ad Albano Laziale. Dopo la Liberazione, prosegue gli studi laureandosi, nel 1947, in Ingegneria e diventando successivamente professore di Idraulica alla facoltà di Agraria dell’Università di Milano. Nel marzo del 1958, in seguito all’improvvisa scomparsa del padre, è candidato alla Camera dei Deputati, nella lista del Psdi, nel collegio Cuneo-Alessandria-Asti. E’ eletto in Parlamento e sarà sempre riconfermato, in questo collegio, in tutte le successive otto legislature fino al 1992. |
Sottosegretario ai Lavori Pubblici, all’Interno e all’Istruzione nella seconda metà degli anni sessanta, è nominato per la prima volta ministro della Ricerca Scientifica nel secondo governo Andreotti (giugno 1972 – luglio 1973). Vice Presidente della Camera dopo le elezioni del 1979, ritorna alla Ricerca Scientifica nel governo Forlani (ottobre 1980 – giugno 1981) e nel quinto governo Fanfani (dicembre 1982 – agosto 1983). Nei due governi Craxi (agosto 1983 – aprile 1987) è Ministro per gli Affari Regionali fino al 31 luglio 1984 e successivamente è chiamato al dicastero del Bilancio. Ritorna, infine, nel sesto e nel settimo governo Andreotti ( luglio 1989-giugno 1992) come Ministro per le Politiche Comunitarie.
L’intesa attività parlamentare – ebbe sempre una straordinaria attenzione verso il suo collegio elettorale – e ministeriale non gli impedisce, però, di condurre una tenace battaglia politica interna al Psdi come esponente di punta della sinistra socialdemocratica.
Dopo il Congresso di Firenze (marzo 1976) e la sconfitta alle elezioni politiche anticipate, Romita è eletto il 1°ottobre dello stesso anno segretario nazionale del Psdi, succedendo a Giuseppe Saragat.
Durante la stagione dei governi di “solidarietà nazionale” Romita riapre il dialogo con il Psi, dove è diventato segretario l’autonomista Bettino Craxi. Messo in minoranza nel Comitato Centrale del Psdi del 20 ottobre 1978 lascia la guida del partito a Pietro Longo, proseguendo a guidare la corrente di sinistra.
Nel febbraio 1989, Romita insieme a un gruppo di parlamentari e dirigenti locali, lascia il Psdi e fonda il movimento di Unità e Democrazia Socialista (Uds) che pochi mesi dopo si unifica con il Psi.
Dopo la scomparsa del Partito socialista in seguito alle vicende di Tangentopoli, aderisce nel 1994 ai Socialisti Italiani e nel 1997 partecipa agli Stati Generali della Sinistra Italiana di Firenze ed entra nei Democratici di Sinistra dove ricopre incarichi nella Direzione Regionale del Piemonte.
Legatissimo alle sue origini piemontesi Romita è stato, a più riprese, consigliere comunale a Tortona, Alessandria e Torino. Romita scompare a Milano il 23 marzo del 2003.
![Romita mentre Consegna Targa Presidente della Repubblica](https://csainpiemonte.wordpress.com/wp-content/uploads/2015/09/romita-mentre-consegna-targa-presidente-della-repubblica.jpg?w=300&h=195)