Marcel Kittel (Quick-Step pavimenti) conquista il quarto Dubai Tour, il pilota tedesco vince anche la fase finale, la Meraas stage, a Dubai City Walk

Marcel Kittel (Quick-Step pavimenti) conquista il quarto Dubai Tour, il pilota tedesco vince anche la fase finale, la Meraas stage, a Dubai City Walk

Dubai, 4 febbraio 2017 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) ha vinto la quarta edizione del Dubai Tour, attraversando il traguardo per primo in Dubai City Walk in uno sprint di gruppo, dopo 124 km di corsa. Sul podio ha ricevuto il cerchio di stelle, trofeo del vincitore, da HH Sheikh Mansoor Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.

STAGE RISULTATO
1 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) 124 km in 2h34’12 “, la velocità media 48,249 kmh
2 – Elia Viviani (Team Sky) st
3 – Riccardo Minali (Astana Pro Team) st
4 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) st
5 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) st

CLASSIFICAZIONE GENERALE
1 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) in 15h08’56 ”
2 – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo) a 18 ”
3 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) a 20 ”

MAGLIE

  • Il Blue Jersey, promosso dal   Commercial Bank of Dubai (Classifica generale individuale a tempo) – Marcel Kittel (Quick-Step piani)
  • La maglia rossa, sponsorizzata da Emirates (Generale classifica individuale per punti) – Marcel Kittel (Quick-Step piani)
  • Il bianco Jersey, sponsorizzato da RTA – Strade e Trasporti Authority (miglior giovane nati dopo il 1 gennaio 1992) – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo)
  • Gli Emirati Arabi Uniti Bandiera Jersey, sponsorizzato da DHA – Dubai Salute Authority (buono Sprint Jersey Classification) – Nicola Boem (Bardiani CSF)


Secondi dopo l’arrivo di tappa, un vittorioso Marcel Kittel ha detto: “Sono estremamente orgoglioso di quello che ho fatto oggi: il mio secondo Dubai Tour complessiva di fila, la mia vittoria in carriera 75 … quando sono tornato a Dubai, ho pensato che questo è una bella gara, è un obiettivo per me, ma non pensavo che sarebbe andata così bene. La squadra ha fatto davvero un dio lavoro. E ‘un modo molto piacevole per iniziare la stagione. E ‘stata una tappa breve, dopo la cancellazione di fase 4 e abbiamo cercato di controllare la gara fin dall’inizio. La fuga non era troppo grande così è andata molto bene per noi. Alla fine, non è andata esattamente secondo il piano, perché la catena di Fabio Sabatini caduto. Doveva essere il mio ultimo uomo portare fuori, così ho dovuto andare da solo, ma alla fine sono stato ben posizionato, così ho potuto fare il mio sprint come volevo “.

Marcel Kittel (Quick-Step Floors) wins the fourth Dubai Tour,
the German rider wins also the final stage, the Meraas Stage, in Dubai City Walk 

Dubai, 4 February 2017 – Marcel Kittel (Quick-Step Floors) has won the fourth edition of the Dubai Tour, crossing the finish line first in the Dubai City Walk in a bunch sprint, after 124km of racing. On the podium he received the Circle of Stars, the winner’s trophy, from H.H. Sheikh Mansoor Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.

STAGE RESULT
1 – Marcel Kittel (Quick-Step Floors) 124km in 2h34’12”, average speed 48.249km/h
2 – Elia Viviani (Team Sky) s.t.
3 – Riccardo Minali (Astana Pro Team) s.t.
4 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) s.t.
5 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) s.t.

GENERAL CLASSIFICATION 
1 – Marcel Kittel (Quick-Step Floors) in 15h08’56”
2 – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo) at 18”
3 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) at 20″

JERSEYS

  • The Blue Jersey, sponsored by the Commercial Bank of Dubai (General individual classification by time) – Marcel Kittel (Quick-Step Floors)
  • The Red Jersey, sponsored by Emirates (General individual classification by points) – Marcel Kittel (Quick-Step Floors)
  • The White Jersey, sponsored by RTA – Roads and Transport Authority (Best Young Rider born after 1 January 1992) – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo)
  • The UAE Flag Jersey, sponsored by DHA – Dubai Health Authority (Intermediate Sprint Jersey Classification) – Nicola Boem (Bardiani CSF)


Seconds after the stage finish, a victorious Marcel Kittel said: “I’m extremely proud of what I achieved today: my second Dubai Tour overall in a row, my 75th career victory… When I came back to Dubai, I thought this is a nice race, it’s a goal for me, but I didn’t think it would go so well. The team did a really god job. It’s a very nice way to start the season. It was a short stage after the cancellation of stage 4 and we tried to control the race from the very beginning. The breakaway wasn’t too big so it went very well for us. At the end, it didn’t go exactly according to the plan because Fabio Sabatini’s chain fell off. He was supposed to be my last lead out man, so I had to go by myself but at the end I was well positioned, so I could do my sprint as I wanted to.”

Sambodromo, 5-12 agosto 2016 Tiro con l’arco L’Italia è quarta. Oro alla Corea del Sud

 

XXXI Giochi Olimpici – Rio 2016

FEDERAZIONE TIRO CON L'ARCO

Sambodromo, 5-12 agosto 2016

L’Italia è quarta. Oro alla Corea del Sud

 

Sartori, Boari e Mandia compiono un’impresa storica concludendo al quarto posto la gara a squadre. L’Italia femminile non era mai arrivata così in alto alle Olimpiadi. L’oro va alla Corea del Sud (8° oro consecutivo ai Giochi), argento alla Russia, bronzo a Taipei Cinese.
Cocente la delusione delle azzurre che, in vantaggio prima delle ultime tre frecce sulla Russia perdono per un errore inaspettato la finale per l’oro – e quindi una medaglia sicura -. Inconsolabile il pianto di Guendalina Sartori dopo la finale per il bronzo persa con Taipei, in un match dove le italiane sono rimaste in gara fino alla fine. 

squadra femminile 4 posto tiro con l'arco

L’Italia femminile del tiro con l’arco si arrampica fin dove mai era arrivata nella sua storia. La corsa di Guendalina Sartori, Lucilla Boari e Claudia Mandia termina ai piedi del podio, al quarto posto della gara a squadre femminile. La sconfitta contro Taipei Cinese (Chien-Ying Le, Shih-Chia Lin e Ya-Ting Tan) arriva nella finale per il bronzo per 5-3. Mai dome le azzurre che perdono i primi due set ma sul 4-0 riaccendono le speranze vincendo il terzo parziale. La quarta vol
ée termina pari e chiude le porte della stanza delle medaglie alle tre ragazze che comunque entrano nella storia arcieristica italiana. A vincere la medaglia d’oro è la Corea del Sud (Hye Jin Chang, Misun Choi, Bo Bae Ki) vincente in finale 5-1 contro la Russia (Tuiana Dashidorzhieva, Kseina Perova, Inna Stepanova).

Nei turni precedenti l’Italia batte 6-0 le padrone di casa del Brasile e poi compie l’impresa di eliminare con il punteggio di 5-3 le vice campionesse olimpiche della Cina. Due vittorie che lanciano il terzetto azzurro in semifinale dove però è la Russia ad avere la meglio ancora con il risultato di 5-3. E’ qui che l’amarezza delle azzurre sarà difficile da cancellare: l’Italia era a un passo dalla vittoria, ma una freccia scappata via sul finale permette alla Russia di guadagnarsi una finale per l’oro che sembrava ormai in mano alle azzurre. Sarebbe bastato un 6 per giocarsi l’oro contro la Corea del Sud e invece le azzurre si sono ritrovate improvvisamente a combattere per il terzo posto. 

FINALE PER IL BRONZO: ITALIA-TAIPEI CINESE 3-5 Le asiatiche vincono il primo set 56-52 e salgono sul 2-0. La seconda volée si chiude sul 56-55, Taipei avanti 4-0. L’Italia rimane in partita con il 51-49 del terzo set. Ora la sfida è sul 4-2. Il quarto e decisivo set finisce 56-56 e premia con il bronzo Taipei Cinese. L’Italia conclude al quarto posto

LE DICHIARAZIONI
Guendalina Sartori:
“Un risultato storico? Non c’è dubbio, l’Italia nel femminile non era mai arrivata così avanti, ma eravamo lì… Il mio 3 in semifinale è un errore che accade una volta su un milione? Sì, possiamo dire anche così, ma non doveva succedere. Potevamo farcela tranquillamente, è capitato e non posso più farci niente. Cosa è passato in quell’istante? Tutto. Io sicuramente non riuscirò a dormire. So che bisogna reagire in vista dei match individuali, ma credo di aver dimostrato nella finale per il bronzo che sono riuscita superare lo shock per quanto accaduto in semifinale. Far diventare energia positiva tutta la delusione? Sì, ma non adesso… Ci sono tante cose che sono andate bene, ma basta una freccia per rovinare tutto”. 

Claudia Mandia: “E’ dura da mandar giù, perché poteva essere una medaglia sicura. Il carattere lo abbiamo avuto e lo abbiamo dimostrato anche nella finale con Taipei: ci siamo giocate la medaglia fino alla fine. Quando il punteggio è cambiato dal 3-1 al 4-0? Lo abbiamo scoperto guardando il tabellone, ma ci abbiamo provato lo stesso, anche se quel punto in più poteva esserci utile. Diciamo che è meglio dormirci sopra e domani cercheremo di pensare ai match individuali”. 

Il Presidente Mario Scarzella: “Queste ragazze non meritavano questa delusione. Sono state bravissime dall’inizio alla fine, un errore può succedere e purtroppo ci è costato minimo un argento. Devo dire che sono state brave per come hanno saputo reagire a un match che sembrava vinto contro la Russia. Contro Taipei hanno dimostrato carattere e anche lì non siamo stati fortunati, ci hanno dato un 10 e poi ce l’hanno tolto. Indipendentemente da questo Guendalina, Lucilla e Claudia meritavano di salire sul podio. Non ce l’hanno fatta, adesso aspettiamo le gare individuali. E’ il risultato migliore dell’arcieria femminile nella storia della Fitarco. Il podio minimo era una medaglia giusta per loro, ma tutto può succedere nel tiro con l’arco. Fa male perdere in questo modo, però alle ragazze bisogna solo dire brave per quanto hanno fatto in questi giorni: ottima la qualifica e benissimo negli scontri. Abbiamo due squadre tra le prime 8 al mondo e il trio femminile è tra le migliori 4 al mondo, quindi l’arco italiano è sempre ai massimi livelli”. 

Il coach Ilario Di Buò: “So che è il miglior risultato ottenuto dall’Italia femminile ai Giochi ma non è facile digerire una delusione del genere. Le ragazze erano a un passo da una medaglia sicura e ora invece si trovano a mani vuote. E’ dura da mandare giù. Purtroppo c’è stata solo una freccia tirata male, succede. Lo sport è così. Guendalina le aveva tirate bene prima e non c’è nulla da recriminare. Accade quando sei lì ed è successo un po’ a tutti nella storia dell’arceria. Se Guendalina riuscirà a reagire in vista del suo match individuale di mercoledì? E’ già riuscita a recuperare la concentrazione nella finale per il bronzo, ha messo dentro una bella rosata. Adesso tutte e tre le ragazze devono mettere da parte questa delusione per guardare avanti e pensare dare il massimo dei match individuali. So che sarà difficile, ma bisogna reagire e tirare fino all’ultima freccia.”  

DA DOMANI I MATCH INDIVIDUALI
Nella giornata di domani iniziano gli scontri diretti individuali. Per l’Italia scenderanno sulla linea di tiro Claudia Mandia contro la statunitense Mackenzie Brown, alle 14,26, Mauro Nespoli contro l’indonesiano Muhammad Wijaya, alle 15,31 e Lucilla Boari contro l’australiana Alice Ingley, alle 20,26. Gli orari indicati sono quelli italiani. 

IL PROGRAMMA (orario italiano)
LUNEDÌ 8 AGOSTO
ELIMINATORIE INDIVIDUALI M/F

14:00 Trentaduesimi maschile
14:13 Trentaduesimi maschile
14:26 Mackenzie Brown (USA)-Claudia Mandia (ITA)   
14:39 Trentaduesimi femminile
14:52 Sedicesimi maschile
15:05 Sedicesimi femminile
15:18 Trentaduesimi maschile
15:31 Muhammad Wijaya (INA)-Mauro Nespoli (ITA)  
15:44 Trentaduesimi femminile
15:57 Trentaduesimi femminile
16:10 Sedicesimi maschile
16:23 Sedicesimi femminile
16:36 Trentaduesimi maschile
16:49 Trentaduesimi maschile
17:02 Trentaduesimi femminile
17:15 Trentaduesimi femminile
17:28 Sedicesimi maschile
17:41 Sedicesimi femminile
20:00 Trentaduesimi maschile
20:13 Trentaduesimi maschile
20:26 Lucilla Boari (ITA)-Alice Ingley (AUS)  
20:39 Trentaduesimi femminile
20:52 Sedicesimi maschile
21:05 Sedicesimi femminile
21:18 Trentaduesimi maschile
21:31 Trentaduesimi maschile
21:44 Trentaduesimi femminile
21:57 Trentaduesimi femminile
22:10 Sedicesimi maschile
22:23 Sedicesimi femminile

 

QUARTO GIORNO PER GIANLUCA IMPEGNATO NEL GIRO D’ITALIA NON ROSA

QUARTO GIORNO PER GIANLUCA IMPEGNATO NEL GIRO D’ITALIA IN SOLITARIO

Il quarto giorno il nostro atleta Gianluca, parte con una vistosa fasciatura al naso procurata il giorno prima, nella lunga discesa, una brusca frenata una sbandata è caduto, senza procurarsi nessun danno al corpo, l’unica parte colpita il naso, ho avuto modo di sentirlo telefonicamente, mi ha assicurato che sta bene, e riprenderà il viaggio, per affrontare la Sua impresa, che con l’adrenalina della partenza da Alessandria, e tutti i sostenitori e i ciclisti che incontra lungo il percorso fa si che la stanchezza si sentire sempre meno.

Un grossa plauso giunga dalla Tua terra il Piemonte, tutti noi siamo al Tuo fianco, tifiamo per il grande successo che si concluderà il 17 maggio a Novi Ligure.

gialuca dopo una caduto