La rivoluzione sostenibile di Terra Madre Salone del Gusto
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La rivoluzione sostenibile di Terra Madre Salone del Gusto
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TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO presenta il Piemonte e la Valle d’Aosta
Torino, dal 22 al 26 settembre 2016
Regione ospitante di Terra Madre Salone del Gusto da vent’anni, il Piemonte anche in questa edizione non fa mancare la sua forte presenza, coinvolgendo ristoranti storici del territorio, chef, eccellenze enogastronomiche e produttori del settore agroalimentare. Slow Food Piemonte, con 28 Condotte, 35 Presìdi e sei Comunità del Cibo è una tra le associazioni regionali più attive sul territorio piemontese e lo stand di Slow Food Piemonte in piazzale Valdo Fusi vuole essere un punto di riferimento e di accoglienza per i visitatori della manifestazione provenienti da tutto il mondo. Una serie di laboratori, totalmente gratuiti e su prenotazione, realizzati in collaborazione con Camera di Commercio di Torino-Maestri del Gusto, Open Baladin Torino, Jazz Club, porta all’attenzione dei visitatori di Terra Madre Salone del Gusto le eccellenze piemontesi e in particolare il progetto dei Maestri del Gusto. Da non perdere domenica 25 alle ore 12 l’arrivo della carovana di VenTo, il progetto, di cui Slow Food è partner, della dorsale cicloturistica lungo il fiume Po che collega Torino e Venezia.
Due Condotte piemontesi sono presenti con uno stand autonomo al Parco del Valentino: la Condotta di Biella e la Condotta del Tortonese, in provincia di Alessandria.
La regione Piemonte è presente attraverso l’assessorato all’Agricoltura e allo sviluppo rurale con uno stand in Piazza Castello, mentre è al Parco del Valentino lo stand della Regione Valle d’Aosta.
Molto legati alla regione Piemonte e alla sua identità sono alcuni Official Partner dell’evento: Lurisia e Iren sono presenti con uno stand in Piazza Castello, Lavazza, Elpe e Intesa San Paolo al Parco del Valentino. Allo spazio Lavazza all’Ex Borsa Valori, un fitto programma di eventi permette ai visitatori di approfondire il tema del caffè, oltre ai numerosi dibattiti organizzati da La Stampa.
Allo stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo al Parco del Valentino un vario e curioso programma intrattiene i visitatori con interessanti attività: da non perdere i tour guidati organizzati dagli studenti alla scoperta dei segreti più inaspettati della Torino enogastronomica!
I musei e le Residenze Reali
Durante Terra Madre Salone del Gusto anche i Musei e le Residenze Reali piemontesi coinvolgono i visitatori con attività a tema. Il Museo Egizio presenta un percorso fra i reperti organici scoperti nelle piramidi, mostrando com’era l’agricoltura di migliaia di anni fa e svelando quali cibi consumavano i faraoni. Nel cortile del museo una mostra fotografica e degustazioni permettono di conoscere i cibi dell’Egitto contemporaneo. Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Regione Lombardia, accoglie all’interno della Mole Antonelliana, simbolo architettonico della città, film e documentari da abbinare ad assaggi a tema. La Galleria di Arte Moderna e Contemporanea (Gam) allestisce la mostra Organismi – Dall’Art Nouveau di Émile Gallé alla Bioarchitettura, che riguarda l’arte e anche l’architettura, il design, la fotografia e il cibo: a Slow Food il compito di sviluppare il tema dell’alimentazione sostenibile. Negli ultimi anni, il dialogo tra l’arte contemporanea e l’alta cucina si è fatto intenso e ricco: il Castello di Rivoli, luogo simbolo per entrambe le forme di espressione, è ideale per celebrare questo incontro. Numerose attività a tema enogastronomico anche nelle Residenze Reali piemontesi, che diventano meravigliose cornici di merende, cene e pranzi regali.
I Presìdi
Lungo la centralissima Via Roma e in Piazza San Carlo l’eccellenza gastronomica del territorio italiano è presente in tutta la sua varietà grazie ai Presìdi Slow Food che sostengono le produzioni tradizionali a rischio. Si allunga la lista dei Presìdi piemontesi con i progetti di tutela e promozione del dolcetto dei terrazzamenti della Val Bormida: dalla colorazione rosso rubino, questo vitigno esprime all’olfatto note persistenti di piccoli frutti di bosco e di spezie che si uniscono a profumazioni erbacee. Al palato si manifesta con un corpo di medio livello e con un gusto asciutto, tannico e poco acido. Riconvertite a nocciole, l’unica coltivazione redditizia dell’Alta Langa, queste terre da una ventina d’anni sono tornate a ospitare il tradizionale vitigno che il Presidio valorizza. Venerdì 23 settembre alle ore 17.30 presso il Jazz Club in piazzale Valdo Fusi si tiene un laboratorio dedicato proprio a questo nuovo Presidio.
Moltissimi Presìdi Slow Food della rete piemontese sono presenti alla manifestazione. A quello nuovo si aggiungono:
Gli eventi su prenotazione
Tutto il territorio piemontese arricchisce con le sue eccellenze gastronomiche la proposta dei Laboratori del Gusto, della Scuola di Cucina, degli Appuntamenti a Tavola e della Cucina dell’Alleanza. Ecco gli eventi in cui sono protagonisti chef, prodotti e produttori provenienti dalla Piemonte.
Laboratori del Gusto:
Giovedì 22, ore 12, In verticale – Barbaresco Bricco Asili, un’etichetta nel mito. La famiglia Ceretto ha saputo investire su alcuni dei principali cru del Barbaresco, fra cui l’Asili. Nel frattempo, si sta sperimentando da alcuni anni la biodinamica. La proposta: due millesimi degli anni Ottanta, due dei Novanta e due dei Duemila. Un viaggio nel tempo unico e, vista la rarità delle bottiglie, probabilmente irripetibile.
Giovedì 22, ore 15, Vermouth di Torino, tradizione e innovazione. Il vermouth, a Torino, è senza dubbio una delle più grandi eccellenze e da 200 anni è sinonimo, contemporaneamente, di tradizione e innovazione. Lasciatevi guidare in un percorso tra storia, metodi di produzione e degustazione da tre prestigiosi bartender: Elena Delmagno, Mauro Lotti e Walter Gosso.
Giovedì 22, ore 15, I padri del vino naturale. A partire dai primi anni del nuovo secolo il movimento dei vini naturali si è radicato in Italia: uno dei primi a crederci è stato Luca Gargano che, con il manifesto delle Triple A del 2001, ha unito i produttori di tutta la penisola. Con Luca assaggiamo i vini di alcune delle cantine più importanti: per il Piemonte i vini di Francesco Brezza della Tenuta Migliavacca.
Giovedì 22, ore 16, Pierpaolo Livorno: spaghetti giù al Nord. Pierpaolo Livorno, chef del ristorante Garden dell’Agenzia di Pollenzo, si cimenta con la più classica delle tipologie di pasta napoletana, lo spaghetto. Pierpaolo propone due assaggi di spaghetti abbinandoli a prodotti tipicamente del nord Italia: una crema di caprino e un sugo rosso di salsiccia di Bra. Ad accompagnarli i cocktail con Prime Uve della Distilleria Bonaventura Maschio di Gaiarine (Tv).
Venerdì 23, ore 18, La leva nebbiolistica del 1999. Una sfida tra le sei più importanti denominazioni piemontesi a base nebbiolo, il tutto sotto la regia della magnifica annata ’99. Un laboratorio che può contare su alcuni dei più importanti interpreti di ogni singola denominazione: il Barbaresco de La Spinetta, il Barolo di Vietti, il Carema Etichetta Bianca Ferrando, il Gattinara di Nervi, il Ghemme di Antichi Vigneti di Cantalupo, il Roero di Malvirà.
Sabato 24, ore 17, Caffè e cioccolato, assaporati con Lavazza e Guido Gobino. Caffè e cioccolato: due grandi prodotti, amati da molti, che hanno in comune le regioni di provenienza. Un percorso organolettico fra diverse tipologie di caffè e di cacao che si snoda attraverso i paesi produttori e che si conclude con la ricerca degli accostamenti ideali fra i due prodotti.
Sabato 24, ore 18, Vermouth Renaissance. Miscela di vino, erbe officinali e spezie, il vermouth sta conoscendo una seconda giovinezza sia nei locali alla moda delle capitali d’Europa sia nelle Americhe. Preparatevi ad assaggiare in miscelazione questo mondo in pieno rinascimento, con produzioni da tutto il pianeta: per il Piemonte il vermouth di Mulassano.
Lunedì 26, ore 15, Riserva Carlo Alberto: la tradizione si rinnova e il Vermouth ritorna protagonista. Nel momento in cui il mondo intero riscopre questa eccellenza italiana, Vermouth Riserva Carlo Alberto vi propone un appassionante percorso nella storia di questo prodotto, approfondendone il processo produttivo e l’uso nel mondo della mixologia. Un’occasione unica per apprendere come realizzare, anche a casa, alcuni tra i più grandi cocktail classici realizzati col vermouth.
Lunedì 26, ore 15, Formaggi a caglio vegetale e vini naturali. Il caglio, enzima fondamentale per la produzione dei formaggi, può essere di due tipi: animale, il più utilizzato, e vegetale, ricavato principalmente dal cardo, carciofo e fico. In questo laboratorio il Piemonte è rappresentato dai formaggi vaccini delle Fattorie Fiandino a base di caglio di cardo. In abbinamento una selezione di vini naturali di produttori della zona.
Lunedì 26, ore 18, In verticale – L’essenza di un vino: Barbaresco Pajé e Crichët Pajé di Roagna. Una famiglia, quella dei Roagna, che ha saputo interpretare al meglio la classicità di questa denominazione puntando su pochi concetti, con grande coerenza e serietà: agricoltura iper-rispettosa, lunghissime macerazioni, affinamenti attentissimi e massima attenzione nel produrre vino da grandi vigne con età avanzate.
Scuola di Cucina:
Giovedì 22, ore 11, Le due interpretazioni dell’agnolotto: Ugo Alciati e Claudio Vicina. In questo evento due tipologie di agnolotti, quelli classici di Langa, detti del plin, incontrano quelli di pianura, quadri. A proporli nelle due versioni Ugo Alciati, che li confeziona ancora oggi con la stessa ricetta di mamma Lidia, e Claudio Vicina, che grazie a questo piatto si è affermato tra i migliori chef italiani. In abbinamento una selezione di vini astigiani.
Giovedì 22, ore 12, Master of Food – Le regole dell’impiatto base e avanzato. Sapori, colori e consistenze sono combinati per rendere insolito anche il piatto più tradizionale. A Christian Mandura del ristorante Geranio (Chieri) il compito di svelarci in che modo il buono possa conciliarsi con il bello, e come la percezione visiva completi l’esperienza gustativa. In degustazione, i vini della cantina Bertani di Grezzana (Vr).
Giovedì 22, ore 14, Scabinsky Runner: 2036 licenza di cucinare. Uno chef, uno scienziato, una rock star della cucina, uno spirito in bilico tra visione e azione, Davide Scabin è costantemente alla ricerca di uno schema successivo. Prenotate il vostro posto per questo viaggio nel futuro e siate pronti all’azione e a ribaltare le vostre convinzioni. In abbinamento una selezione di champagne della maison Steinbruck.
Giovedì 22, ore 15, Quello che ci resta della carne. Negli ultimi anni il tema del consumo della carne è molto dibattuto. Sergio Capaldo, veterinario, promotore della razza piemontese (Presidio Slow Food) e fondatore del Consorzio La Granda, ci conduce insieme allo chef Luca Cantù nel mondo della carne e ci insegna come mangiarla in modo consapevole, comprese le parti meno nobili. In abbinamento, le bollicine Alta Langa.
Giovedì 22, ore 16, Il Tradizionale di Modena e la cucina di Ivan Milani. Festeggiamo i 50 anni di storia che la Consorteria di Spilamberto ha dedicato all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Ivan Milani, chef del ristorante Piano 35 di Torino, si cimenta con il balsamico proponendo due assaggi creati apposta per l’occasione, mentre i maestri assaggiatori della Consorteria presentano e raccontano i balsamici di sei ottimi produttori.
Venerdì 23, ore 12, Le tradizioni della cucina Naga. Le birre di Baladin, storico birrificio di Piozzo (Cn), accompagnano le preparazioni di Joel Basumatari, chef e mentore della cucina Naga, che ha messo la tradizione gastronomica di questo stato nell’India del Nord al centro delle sue ricette. A Torino presenta piatti tipici, come il maiale affumicato e cotto nella salsa fermentata di germogli di soia.
Venerdì 23, ore 16, Legumi in verticale. Dopo i giardini in verticale di Milano ecco i legumi in verticale, quelli che Ivan Milani, lo chef del ristorante Piano 35 propone al pubblico dell’evento. Ivan si cimenta con alcuni dei legumi che fanno parte del progetto dei Presìdi Slow Food: per il Piemonte la piattella di Cortereggio, legume del Canavese che nasce attorcigliandosi alle piante di mais. In abbinamento vini siciliani.
Venerdì 23, ore 18, I regionali di Slow Food presentano – I mais antichi. Nei campi si privilegiano pochissime varietà commerciali di mais, a fronte delle migliaia esistenti in tutto il mondo. In questo laboratorio potete viaggiare attraverso i colori, i profumi e i sapori di alcuni tra i migliori mais antichi coltivati in Piemonte, interpretati da Beppe Barbero, cuoco del ristorante dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo in tipici prodotti dolci da forno come le paste di meliga.
Sabato 24, ore 11, Into the wild: Juri Chiotti e l’estrema cucina di montagna. Lo chef Juri Chiotti lavora a 1850 metri, al rifugio Meira Garneri, nell’incantevole Vallone di Sant’Anna di Sampeyre (Cn), raggiungibile nei mesi invernali solo in seggiovia, in motoslitta o con le ciaspole. Juri ha scelto di fare cucina in un posto estremo e bellissimo, lasciando da parte la moda e le guide, per ritrovare una piena connessione con la vallata che ama.
Lunedì 26, ore 14, Enrico Crippa: con i piedi per terra e l’orto nella testa. Nonostante le tre stelle Michelin con il ristorante Piazza Duomo di Alba, Enrico Crippa è uno chef con i piedi ben piantati per terra, anzi… nell’orto! Spesso lo chef trova qui l’ispirazione per i suoi piatti, così l’orto scandisce i tempi della cucina, determinando la messa in carta di un piatto che non potrà essere replicato in toto, perché la verdura raccolta oggi sarà diversa da quella di domani. In abbinamento, una selezione di vini della cantina Ceretto di Alba (Cn).
Lunedì 26, ore 18, La sfida del tiramisù. È il dolce italiano più famoso all’estero ma sapete com’è nato? I food writers Clara e Gigi Padovani nel loro ultimo libro ne hanno scoperto le quattro ricette originali, realizzate con differenti ingredienti: mascarpone o panna, caffè o Marsala, savoiardi o pandispagna. Ma c’è anche lo “sbatutin” (tuorli e uovo sbattuti). Per la prima volta si possono assaggiare le quattro versioni, curate dal pasticciere e cioccolatiere Guido Castagna, più la sua interpretazione: l’“Up” con il cioccolato bianco.
Appuntamenti a Tavola:
Domenica 25, ore 20.30, Da secondi a primi. Danno vita alla cena di questa sera cinque chef, che furono secondi in alcune delle cucine italiane più blasonate. Attraverso i piatti, Pierpaolo Livorno del ristorante Garden di Pollenzo, Marco Visciola del Marin presso Eataly Genova, Federico Zanasi del Principe delle Nevi di Cervinia e Yoji Tokuyoshi del ristorante Tokuyoshi di Milano e Marcello Rapisardi di Pasticceria & Dessert di Milano ci raccontano le conoscenze acquisite e fatte proprie.
Lunedì 26, ore 20.30, Dalla Sicilia al Piemonte, con Pino Cuttaia e Pierpaolo Livorno. Due maestri d’eccezione, Pino Cuttaia, chef stellato di La Madia di Licata (Agrigento), e Pierpaolo Livorno chef del ristorante Garden di Pollenzo, al lavoro insieme agli studenti della Scuola di Cucina di Pollenzo. Una cena unica, in cui sperimentare la creatività degli chef nelle combinazioni inedite dei Presìdi Slow Food, abbinati alle spezie.
Cucina dell’Alleanza:
Domenica 25, ore 18, I Presìdi alla moda della Gardenia. La filosofia di Mariangela Susigna del Gardenia di Caluso è sintetizzata in poche righe: «La mia terra si trasforma nel piatto, il gusto delle erbe, il colore dei fiori. Semplicità diventa eleganza nella mia cucina». A Torino prepara una crema di piattella canavesana di Cortereggio (Presidio Slow Food), testina all’aceto di lampone e peperone corno di bue di Carmagnola (Presidio).
Lunedì 26, ore 12, I profumi e i colori del mare. Il giovane chef Emanuele Audisio, origini piemontesi, da qualche anno si cimenta a Il giardino del gusto di Ventimiglia (Imperia), dedicandosi a una cucina raffinata, fatta di materie prime di grande qualità e mai banali. Ecco a voi il piatto: mostella al profumo di liquirizia su fonduta di aglio di Vessalico (Presidio Slow Food) con perle di riso soffiato al gambero di Sanremo e nero di seppia.
Originali i tour organizzati in collaborazione con Turismo Torino alla scoperta della città e le cene speciali a bordo di tram storici torinesi organizzate da GTT (Gruppo Torinese Trasporti). Ecco il programma di Turismo Torino:
Giovedì 22, ore 9.30, Made in Torino – Azienda Agricola Essenzialmenta. L’Azienda Agricola Essenzialmenta è specializzata nella coltivazione, distillazione e trasformazione della menta di Pancalieri in varie specialità alimentari e cosmetiche.
Venerdì 23, ore 9.30, Made in Torino – Pastiglie Leone. Vero e proprio pezzo unico nel panorama dolciario italiano, sul mercato con oltre 200 prodotti e alle spalle 150 anni di attività, l’azienda rappresenta un pezzo di storia del gusto del nostro Paese.
Sabato 24, ore 9.30, Made in Torino – La Torinese. Dal 1932 a oggi La Torinese ha saputo conciliare passato e presente all’insegna di un unico fondamentale valore: la qualità! Ogni dolce da ricorrenza preparato da La Torinese è un regalo di gran classe. Ricco nella forma come nella sostanza, unisce il prestigio della sua confezione al pregio dei suoi ingredienti.
Sabato 24, ore 15, Torino Food Tour. Un itinerario che celebra gli anniversari enogastronomici di Torino più importanti dell’anno: i 230 anni del Vermouth, i 100 anni dall’insediamento del mercato dei contadini presso la Tettoia dell’Orologio di Porta Palazzo, e i 90 anni del tramezzino. Il percorso si snoda da Piazza Castello a Porta Palazzo, dove si degustano formaggi, per concludersi da Mulassano per la degustazione di un mini tramezzino.
Sabato 24, ore 10 e domenica 25, ore 10, La tua 1° volta a Torino. Ogni sabato mattina alle ore 10 una visita guidata alla scoperta degli oltre 2000 anni di storia di Torino, dall’epoca romana ai fasti del Regno fino ai nostri giorni. Un percorso “regale” attraverso i Patrimoni UNESCO del centro cittadino, le chiese suggestive, gli eleganti palazzi e le piazze auliche.
Domenica 25, ore 9.30, Made in Torino – Speciale Terra Madre Salone del Gusto – Peyrano Cioccolato. La Peyrano ha depositato il marchio di Giandujotti Antica Formula fedele alla vecchia tradizione, fabbricandoli come nell’antica ricetta nata nell’800. Gli ingredienti sono zucchero, nocciole Piemonte Igp 28%, cacao e bacche di vaniglia Bourbon. Detto ciò… non vi resta che visitare di persona il laboratorio!
Domenica 25, ore 10, Royal E-bike Tour. Il modo più divertente e sostenibile per scoprire in modo originale Torino e le sue Residenze Reali è con le biciclette a pedalata assistita e gli accompagnatori cicloturistici. Un itinerario speciale per godere del centro storico di Torino.
Giovedì 22 e venerdì 23 alle ore 20.30, partono da piazza Castello le due cene organizzate da Gtt, rispettivamente Il Piemonte a cena sul Gustotram e Il Nord e il Sud Italia a cena sul Gustotram. A bordo del Gustotram del Gtt, puoi osservare la magia della città di Torino e gustare una cena cucinata dallo chef Maurizio Dellapiana dell’Osteria dell’Arco di Alba (Cn) (giovedì), o da Pierpaolo Livorno del Garden dell’Agenzia di Pollenzo di Bra (Cn) (venerdì).
Le Cucine di strada e i Food Truck
Immancabili per completare il già ampio panorama enogastronomico dell’evento le Cucine di strada e i Food Truck, ultima tendenza gastronomica, rispettivamente situati ai Murazzi e in Piazzetta Reale. La Cucina di strada piemontese è l’Hamburgheria di Eataly di Genola (Cn). Numerosi i Food Truck presenti. Per la prima volta partecipa il Piccolo Lago, ristorante stellato di Verbania, con il suo chef Marco Sacco e le specialità di strada. Con L’Alveare che dice sì di Vigliano Biellese (Bi) potete assaggiare le specialità a base di verdure e legumi locali, da abbinare alle preparazioni a base di salsiccia di Wonderful Alba Bra Langhe e Roero – Mac ‘d Bra e alle polpette della Polpetteria Norma (Torino). Originali le patate ripiene di Poormanger (Torino). Chiudiamo in dolcezza con i gelati di Nivà (Torino), gli yogurt di Famù e un’infusione di Tea Ciok (Volpiano).
I birrifici
Ad accompagnare le Cucine di strada ai Murazzi non potevano mancare le migliori birre artigianali di tutta Italia. Per il Piemonte sono presenti i seguenti birrifici:
Il Mercato italiano
Il Mercato italiano, nel cuore del Parco del Valentino, riassume la varietà e ricchezza del patrimonio gastronomico di ciascuna regione: dal Piemonte, il meglio della produzione agroalimentare e non solo.
Accessori
· Coltelleria Silvano Collini – Bra (Cn)
Aceto
· Aceto Varvello since 1921 – La Loggia (To)
Agricoltura
· Società Agricola Semplice Il Papavero Rosso – Confreria (Cn)
Birra
· Canediguerra – Alessandria
· Birra Elvo – Graglia (Bi)
· Birrificio Un Terzo – Candelo (Bi)
· Microbirrificio Jeb – Trivero (Bi)
· Baladin Birrificio Agricolo – Piozzo (Cn)
· Birrificio Kauss – Piasco (Cn)
· Birrificio Troll – Vernante (Cn)
· Croce di Malto – Trecate (No)
· Beba Birra Integrale – Villar Perosa (To)
· Birrificio Aleghe – Coazze (To)
· Birrificio Sant’Andrea – Vercelli
Cacao e cioccolato
· Guido Castagna Cioccolato – Giaveno (To)
· Ballesio Cioccolato – Leinì (To)
· Domori – None (To)
· Bean To Ciok – Torino
· Cioccolato Peyrano – Torino
· Guido Gobino – Torino
· La Perla di Torino srl – Torino
· Odilla Chocolat – Torino
· Piemont Cioccolato – Torino
Carne e salumi
· Capello F.lli Ss – Villanova d’Asti (At)
· Prosciutto Crudo di Cuneo D.O.P. – Lagnasco (Cn)
· Chiapella Salumieri in Langa – Clavesana (Cn)
· Salumificio Marchisio – Pianfei (Cn)
· Agriturismo Cascina San Nazario – Bibiana (To)
· Lenti Prosciutti Cotti – Santena (To)
· L’Hamburgheria di Eataly – Torino
· Raspini – Viotto (To)
· Salumificio Nadia – Caluso (To)
Cereali e farine
· Cascina Daneto – Occimiano (Al)
· Riso Zaccaria – Salussola (Bi)
· Acquerello – Livorno Ferraris (Vc)
· Mulino a pietra naturale Marino – Cossano Belbo (Cn)
· Viva: la nostra farina è – Faule (Cn)
· RISO BUONO – Casalbeltrame (No)
· Riso Almo – Novara
· AgriMulino la Cascina dei Conti – Osasco (To)
· Azienda Agricola Tenuta Castello – Desana (Vc)
Conservati
· Il vero Pesto Fresco alla genovese – Alessandria
· Cascina Fiume – Carmagnola (To)
Dolci e prodotti da forno
· Euclide Coppo – Asti
· Cavalier Vicenzi – Pasticceria dal 1955 – Mombaruzzo (At)
· La “Senza Farina” torta di pura nocciola senza farina – Villanova d’Asti (At)
· Pasticceria Pezzaro dal 1914: Dolci tipici piemontesi – Cossato (Bi)
· Az. Agr. Papa dei Boschi – Lequio Berria (Cn)
· Cogno Giovanni – La Morra (Cn)
· Nocciola 800 – Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Nocciola Piemonte I.G.P – Bossolasco (Cn)
· Pasticceria Brignone – Dronero (Cn)
· Primo Pan Biscotti di Battifollo – Battifollo (Cn)
· San Goloso – Novello (Cn)
· Dal 1922 Pasticceria Bonfante e i Nocciolini di Chivasso – Chivasso (To)
· Dolciaria Fontana – Specialità Nocciolini di Chivasso – Chivasso (To)
· Il Dolce Canavese di Bruna Milanesio – Chivasso (To)
· Leone dal 1857 – Collegno (To)
· Lino Srl – Settimo Vittone (To)
· Pasticceria del Capitano Rosso – Torino
Frutta e derivati
· Corilu Società Cooperativa Agricola – Lu (Al)
· Prunotto Mariangela Azienda Agricola in Alba – Alba (Cn)
· Cooperativa Agricola Il Frutto Permesso – Bibiana (To)
· Maison della Nocciola – Settimo Vittone (To)
· Pariani Srl – Torino
Gastronomia
· L’alveare che dice sì – Vigliano Biellese (Bi)
· Tartuflanghe – Piobesi d’Alba (Cn)
Gelato
· Agrigelateria San Pè – Poirino (To)
Miele
· Apicoltura Vallera – Cunico (At)
· Apicoltura “La Margherita” – Caselle Torinese (To)
· Apicoltura Le Querce – Azeglio (To)
Ortaggi e conserve vegetali
· Mongetto Società Cooperativa – Alessandria
· Oliveri Emilio – Strevi (Al)
· Associazione FACOLT – Pecetto Torinese (To)
Pane
· Panificio Riva – Pedrosa (Al)
· Mario Fongo – Rocchetta Tanaro (At)
· Panificio Fabaro Snc – Poirino (To)
Pasta
· Pasta d’Alba – Diano d’Alba (Cn)
Prodotti caseari
· Caseificio Pier Luigi Rosso – Biella
· Sistemi Agro Biologici Società Agricola – Soprana (Bi)
· Allevamento Moris – Le Bufale di Cuneo – Caraglio (Cn)
· Caseificio Sepertino – Marene (Cn)
· Consorzio per la tutela del formaggio Robiola di Roccaverano – Castiglione Falletto (Cn)
· ONAF e Consorzio Tutela Murazzano Dop – Grinzane Cavour (Cn)
· Azienda Agricola Cascina Rosa – Cantalupa (To)
· Caseificio Longo srl – Rivarolo Canavese (To)
· Castagna Piccoli Piaceri di Montagna – Ornavasso (Vb)
Sali e spezie
· Erbe di Montagna della dott.ssa Baghino Samantha – Pianfei (Cn)
· Zafferano di Cuneo – Cuneo
· Miss Dado – Torino
Servizi
· Cà Monferrato – Casale Monferrato (Al)
· Distretto del Novese – Novi Ligure (Al)
· Centro Estero Alpi del Mare – Cuneo – Cuneo
Spiriti e distillati
· Distilleria Gualco – Silvano d’Orba (Al)
· Liquorificio Rapa Giovanni – Adorno Micca (Bi)
· Palent Srl – Produzione Infusi Alcolici Biologici – San Damiano Macra (Cn)
· Bernard – Elixir dal 1902 – Pomaretto (To)
· Distilleria Erboristica Alpina – Susa (To)
· Il Grappone – Orbassano (To)
· Martini e Rossi S.p.a – Pessione – Chieri (To)
Tè e infusi
· Biotea – Santa Vittoria d’Alba (Cn)
Vino
· Alta Langa Docg – Alte Bollicine Piemontesi – Asti
· Cocchi – Cocconato (At)
Chiude oggi a Verona, dopo quattro giorni, la 50ª edizione del Salone dedicato a vini e distillati 50° VINITALY, VINTA LA SFIDA DELLA QUALITÀ PIANO INCOMING E SUCCESSO DEL PADIGLIONE DEL VINO A EXPO TRAINANO GLI ESTERI 130MILA OPERATORI, DEI QUALI 50MILA DA 140 PAESI CON 28MILA TOP BUYER ACCREDITATI BENE ANCHE IL ‘FUORI SALONE’ VINITALY AND THE CITY CON 29MILA PRESENZE Nella top ten dei buyer esteri in crescita Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento).
Verona, 13 aprile 2016 – In crescita buyer e affari, con visitatori sempre più qualificati. È la cifra di Vinitaly 2016 che chiude oggi con 130mila operatori da 140 nazioni e ha visto superare lo storico record di 100mila metri quadrati netti espositivi, prima rassegna al mondo per superficie con più 4.100 espositori da più di 30 Paesi. Quasi 50mila le presenze straniere, con 28mila buyer accreditati dai mercati internazionali in aumento del 23% rispetto al 2015, grazie al potenziamento delle attività di incoming di Vinitaly e del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy (www.vinitaly.it).
Il fuori salone Vinitaly and the City ha registrato 29mila presenze, interpretando la strategia di diversificazione dell’offerta per gli operatori professionali a Vinitaly, da quella rivolta ai wine lover, appassionati e giovani con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali nelle piazze del centro storico di Verona.
«L’obiettivo era quello di dare un segnale chiaro alle aziende espositrici e ai visitatori, per fare in modo che la 50ª edizione di Vinitaly fosse quella che proiettava la rassegna nei prossimi cinquant’anni – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. L’aver saputo mantenere la parola data e creare un format che ha soddisfatto in pieno le attese, sia per il wine business in fiera sia per il wine festival in città, con una edizione di Vinitaly and the City dai grandi numeri, è motivo di orgoglio e di impegno per migliorare ulteriormente il prossimo anno».
«Questa edizione è stata l’occasione, inoltre, per celebrare la storia di una manifestazione che da 50 anni promuove nel mondo il vino italiano e la sua cultura – continua Danese –. Per la prima volta, infatti, un Capo dello Stato ha inaugurato ufficialmente Vinitaly. Il Presidente Mattarella ha ricordato la funzione del Vinitaly quale “vettore e simbolo della qualità vitivinicola italiana, apprezzata nel mondo”, nell’ambito di un progetto di “internalizzazione e sostegno dell’export verso nuove aree di consumo”».
Vinitaly 2016 ha ricevuto lunedì la visita anche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha discusso degli sviluppi delle vendite digitali del vino, insieme a Jack Ma, fondatore di Alibaba, il colosso dell’ecommerce cinese che proprio da Verona ha lanciato il 9 settembre la Giornata del vino in Cina. Con loro anche il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, che nella giornata conclusiva ha organizzato in fiera il Forum dei ministeri europei dei principali paesi a vocazione vinicola.
«Da questa edizione emergono segnali interessanti sia dall’estero che dal mercato interno – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – confermando la capacità del Salone di interpretare le tendenze, mettere a frutto il lavoro di internazionalizzazione e capitalizzare esperienze importanti, come la realizzazione del Padiglione del Vino ad Expo 2015. In particolare, a questo Vinitaly, aumentano in modo significativo, ed in ordine di rilevanza quantitativa delle presenze, i buyer da Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento). Dati positivi anche dal fronte interno, con gli operatori dal Centro e Sud Italia cresciuti mediamente del 15 per cento».
Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti più di 300 appuntamenti tra convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come ogni anno, le esclusive degustazioni, tra cui quella della Vinitaly International Academy che ha ricordato la figura di Giacomo Tachis, uno dei più grandi enologi italiani recentemente scomparso In contemporanea a Vinitaly, si sono svolte come ogni anno, Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità (www.solagrifood.com), ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola (www.enolitech.it).
Sono stati 2.357 i giornalisti accrediti da 47 nazioni che hanno seguito la manifestazione.
La 51ª edizione di Vinitaly è in programma dal 9 al 12 aprile 2017.
Il salone internazionale dei vini e dei distillati è in programma a Veronafiere fino a domani
A VINITALY PRODUZIONI PIÙ SOSTENIBILI GRAZIE ALLA RICERCA CON LE VITI RESISTENTI UN RISPARMIO ANCHE DI 1.100 EURO PER ETTARO PER ANNO
Verona, 12 aprile 2016 – «È impossibile definire un risparmio uniforme dall’utilizzo di viti resistenti, ma se prendiamo la zona del Nord-Est dell’Italia, abbiamo valutato un risparmio di 1.100 euro per ettaro per anno. Significa che un’azienda di 30 ettari in 10 anni avrebbe una riduzione dei costi di 330.000 euro». Usa la matematica Eugenio Sartori, direttore generale dei Vivai Cooperativi Rauscedo, per rafforzare la richiesta di accelerare sulle «Opportunità da scoprire per le varietà di vite da vino resistenti», titolo del convegno e della tavola rotonda organizzato a Veronafiere dall’Informatore Agrario, in collaborazione con Vinitaly, Crea ed Ersa (www.vinitataly.com).
La ricerca genetica applicata alla vite si pone l’obiettivo di creare piante più resistenti a fitopatologie, alla siccità, alle malattie, ma anche per avere una maggiore sostenibilità ambientale e, come si è visto, economica. Sostenibilità che è il filo conduttore di Enolitech, Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie, in programma fino a domani a Veronafiere, in contemporanea alla 50ª edizione di Vinitaly.
«Ci troviamo di fronte a normative diverse tra diversi paesi – prosegue Sartori –. A livello europeo abbiamo ottenuto l’approvazione dalla Germania e dalla Repubblica Ceca per vini da tavola Igt, mentre in Friuli Venezia Giulia, dopo test durati 10 anni, siamo ancora fermi. La legislazione dovrebbe essere al passo con il mercato, altrimenti rischiamo di perdere terreno prezioso».
Resta da risolvere – non solo per la registrazione delle nuove varietà (o cloni) – il nodo della legislazione anche per la mera fase della ricerca, i cui ambiti non sempre sono regolati dalle normative, lasciando dei vuoti entro i quali diventa complicato orientarsi.
Dal ministero delle Politiche agricole dovrebbero a breve dare indicazioni sul piano di investimenti per un progetto triennale di ricerca sulle viti resistenti, attingendo dal fondo di 21 milioni di euro finalizzati anche alle biotecnologie, ha dichiarato a margine dell’incontro la professoressa Alessandra Gentile, commissario delegato del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia agraria.
Fra i centri più attivi sul fronte scientifico, l’Università di Udine, che «dal 1998 – ricorda il professor Raffaele Terstolin – ha registrato, in seguito alla ricerca, 10 varietà, metà a bacca bianca e metà a bacca rossa: da Sauvignon a Cabernet Sauvignon a Merlot a Tocai friulano».
Il mondo della produzione è favorevole all’innovazione. Lo riconosce Christian Scrinzi, direttore di produzione del Giv (Gruppo italiano vini) che sul tema riconosce come ci sia «richiesta di prodotti biologici e biodinamici» e che «le viti resistenti si inseriscano proprio in questo filone sempre più richiesto dai consumatori».
Per il professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, «finora le varietà di vigneti resistenti hanno finora incontrato la resistenza dei viticoltori dell’Europa meridionale, perché si tratta di viti che sopportano il freddo, elemento visto come una possibilità per sfondare nei paesi nordici. Credo che, quando nel 2017 la Francia registrerà nuovi vitigni resistenti, allora forse i produttori prenderanno in maggiore considerazione l’opportunità offerta dalla ricerca».
Il salone si tiene in contemporanea a Vinitaly, dal 10 al 13 aprile a Veronafiere
SOL&AGRIFOOD “RACCONTA” L’AGROALIMENTARE ITALIANO DI QUALITÀ E COME DIFENDERLO
In programma quattro giorni di degustazioni, show cooking e seminari. “Agropirateria: quando l’Italia sa difendersi” è il tema del convegno inaugurale lunedì 11 aprile (ore 10.30), con la presenza del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
Testimonial di Sol&Agrifood 2016 è Giorgio “Giorgione” Barchesi, volto noto su Gambero Rosso Channel e autore del best seller “Giorgione: orto e cucina”.
Verona, 7 aprile 2016 – Le eccellenze dell’agroalimentare italiano tornano protagoniste a Sol&Agrifood. Il salone internazionale di Veronafiere, dal 10 al 13 aprile, in contemporanea a Vinitaly, propone le migliori produzioni made in Italy nel campo dell’olio extravergine di oliva, ma non solo: paste e prodotti da forno, birre artigianali, formaggi, cioccolata, caffè, conserve, condimenti e salumi completano l’offerta delle aziende espositrici presenti nel’ampliato padiglione C di Veronafiere. In fiera anche espositori esteri, da Austria, Baviera, Belgio, Malta, Marocco e Croazia.
Raccontare la qualità, attraverso il gusto: è questo da sempre l’obiettivo di Sol&Agrifood che deve far conoscere l’estrema varietà e valore delle nostre tipicità gastronomiche territoriali, ad un pubblico di operatori internazionali in arrivo a Verona da più di 80 Paesi. Un racconto che nei quattro giorni si snoda tra parte espositiva e b2b, degustazioni guidate, cooking show e convegni organizzati nell’Agorà di Sol&Agrifood (il calendario completo è disponibile su http://www.solagrifood.com).
Oltre al tradizionale focus sull’olio extravergine di oliva, sono quattro le aree speciali dedicate a birre, formaggi, caffè e salumi.
L’inaugurazione ufficiale del salone è prevista lunedì 11 aprile (ore 10.30 sala Polifunzionale, del padiglione di Sol&Agrifood) con il convegno “Agropirateria: quando l’Italia sa difendersi”, al quale partecipa il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Un appuntamento che vuole fare il punto su rischi e opportunità dei mercati internazionali e sulla battaglia all’Italian sounding per conquistare nuove quote di mercato. Tra i relatori Giancarlo Caselli, magistrato ora presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Guida il dibattito Colomba Mongiello, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale.
Tra gli eventi in programma, domenica 10 aprile (ore 16, Sala Vivaldi, Palaexpo, piano -1) si tiene la degustazione “Oli d’Italia 2016 – I migliori extra vergine della raccolta 2015”, organizzata da Gambero Rosso e Unaprol, in collaborazione con Veronafiere.
Martedì 12 aprile (ore 10.30, Sala Polifunzionale) si parla di etichette nel seminario della Guida agli extravergini di Slow Food Editore “Leggere l’olio extravergine di qualità: quali informazioni per tutelare consumatori e produttori?”. E sempre martedì, Giorgio “Giorgione” Barchesi, testimonial di Sol&Agrifood 2016, nonché volto noto su Gambero Rosso Channel e autore del best seller “Giorgione: orto e cucina”, incontra giornalisti e operatori, alle ore 17, nella Sala Polifunzionale.
Mercoledì 13 aprile (ore 11.30, Sala Polifunzionale) esperienze a confronto con “I consumatori internazionali sempre più agguerriti: buono, pulito e giusto è sufficiente?”, evento realizzato insieme a Teatro Naturale e che vede la partecipazione dei rappresentanti delle principali riviste di consumatori europee.
Petrini: «Terra Madre Salone del Gusto è un pezzo di diplomazia del nostro Paese. Insieme raccogliamo i frutti di un’avventura che ha varcato gli oceani»
Lanciata oggi la campagna di ospitalità per la prossima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, a Torino dal 22 al 26 settembre
«Voler bene alla terra significa voler bene a chi la abita e la vive, dare il segno di una fraternità universale che fa della nostra una terra ospitale. Per questo Terra Madre Salone del Gusto è un pezzo di diplomazia del nostro Paese». Così Carlo Petrini, presidente di Slow Food, sintetizza il senso della manifestazione in programma dal 22 al 26 settembre e che quest’anno lancia una grande scommessa: aprirsi alla città animando piazze e palazzi del centro (e non solo). «Uscire in città è una scelta audace. Ma tutta la società civile, le istituzioni e le associazioni hanno subito dimostrato simpatia verso questa nuova formula. Questo concorso di forze ci ha incoraggiati. Insieme raccogliamo i frutti di un’avventura che ha varcato gli oceani: Terra Madre nasce nel 2004 all’interno del Salone del Gusto, ma a questo punto è il Salone del Gusto a essere entrato a far parte di Terra Madre, che ha conquistato il cuore delle comunità del cibo in oltre 170 Paesi» continua il presidente di Slow Food. «Come è ormai tradizione, anche quest’anno Torino e il Piemonte accolgono in famiglia i delegati delle comunità del cibo da tutto il mondo: un’occasione unica per conoscere culture, tradizioni e storie lontane. E ai piemontesi dico: aprite il vostro cuore a quest’umanità, lasciatevi coinvolgere dal loro entusiasmo e dalla loro energia!».
Inevitabile il richiamo agli eventi drammatici che scuotono il Vecchio Continente in «un momento in cui l’ospitalità a livello europeo paga un dazio durissimo». Di fronte a nuovi muri, è tanto più fondamentale ricordare «come il nostro appuntamento abbia consolidato amicizie tra cittadini piemontesi e nomadi, artigiani, produttori, pescatori e contadini ospitati sin dal 2004: chi in tutto il mondo, parla di Torino e del Piemonte con gioia», continua Petrini.
«In questi 12 anni di vita Terra Madre è sempre riuscita a rinnovarsi, intrecciandosi in modo sempre più stretto con il territorio e con la città che la ospita: nata nel 2004 come una sorta di think tank di riferimento del Salone del Gusto, e portatrice di una sana contaminazione culturale, insieme a Slow Food, a Cheese e alle tante manifestazioni nate nella grande famiglia creata da Carlo Petrini, ha fatto crescere in Piemonte la filiera del cibo, del vino e dell’agricoltura di qualità, che sono tra i principali traini dell’economia della nostra regione» ribadisce il presidente della Regione, Sergio Chiamparino.
Vent’anni sono una data fatidica, osserva il sindaco di Torino, Piero Fassino: «L’età del cambiamento, in cui ognuno a livello individuale si proietta nella vita. Anche Terra Madre Salone del Gusto fa un salto proiettandosi nella città con un format ancora più ambizioso e più capace di stabilire una relazione col territorio». Al centro dell’esperienza, sottolinea Fassino, rimane la dimensione umana che si esprime «nella promozione dell’ospitalità così come nel volontariato».
«La cultura dell’accoglienza va oltre le parole, oltre le barriere linguistiche che cadono di fronte a una tavola o a un bicchiere di vino». Lo testimonia il sindaco di Fossano, Davide Sordella, che aggiunge: «Per noi Terra Madre non è mai stata un semplice meeting, ma un’invasione di costumi e tradizioni. Dal 2004, infatti, oltre mille delegati sono stati ospitati da 500 famiglie della nostra città».
Raffaella Firpo, parlando a nome delle famiglie ospitanti, racconta come il messaggio di fratellanza di Terra Madre abbia trasformato un’intera comunità dell’Astigiano: «È stato incredibile osservare una piccola realtà che si apre a volti e voci provenienti dal Sudamerica, dall’Africa, dai Paesi dell’Est. Momenti unici che ci hanno portati a continuare nel tempo questa esperienza».
A dieci anni dalle Olimpiadi invernali, Torino e il Piemonte continuano a dimostrare la loro apertura al mondo attraverso gli sforzi delle centinaia di instancabili volontari che collaborano a Terra Madre, delle decine di amministrazioni che la supportano, della rete che garantisce una parte sempre più rilevante dell’ospitalità.
«Ci auguriamo che quest’anno più ancora che nelle precedenti edizioni, il grande cuore dei torinesi e dei piemontesi sia al fianco di Slow Food nel garantire l’ospitalità ai delegati. Non siate timidi! Fatevi avanti e aprite le porte al mondo di Terra Madre!» conclude Petrini.
Terra Madre Salone del Gusto è organizzato da Slow Food insieme a Regione Piemonte e Città di Torino, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte.
Chi vuole collaborare all’evento come volontario, può registrarsi qui.
Per dare la propria disponibilità a ospitare un delegato di Terra Madre scrivere a ospitalitainfamiglia@comune.torino.it (se a Torino), oppure ospitalita@slowfood.it (se fuori Torino
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Il 5 dicembre p.v. presso il salone d’Onore del CONI alle ore 10.00 avranno luogo le celebrazioni per il 60° anniversario della fondazione dello CSAIn alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, del Presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Pancalli e di numerose autorità sportive ed atleti. Nell’occasione, il Presidente dello CSAIn Luigi Fortuna ed il Presidente Onorario Giacomo Crosa, presenteranno la 20° edizione dei Campionati Europei dello sport d’Impresa (European Company Sport Game) che si svolgeranno a Riccione dal 3 al 7 giugno 2015.
Benvenuti all’evento europeo dello sport d’impresa 2015
Cari amici,
intanto un saluto ed un augurio alla vigilia di un periodo che per molti ci auguriamo sia un felice momento di riposo e di divertimento. Insomma, di vacanza e magari d’inizio della preparazione in vista degli ECSG Riccione 2015.
In questo caso buon allenamento.
Il Comitato Organizzatore, da parte sua, resta anche in questo periodo in contatto con tutti voi.
A questo proposito vogliamo dirvi che le iscrizioni e il pagamento della quota cominciano ad arrivare con regolarità e di questo siamo contenti , perché il successo di ECSG Riccione 2015 sarà il VOSTRO successo, sarà il successo di tutto il nostro movimento EFCS.
A proposito del pagamento del Fee, il meccanismo sta funzionando perfettamente.
Sono pochissimi i casi in cui è difficile identificare chi ha effettuato il versamento…ma alla fine ci siamo riusciti. Quanti hanno già provveduto all’iscrizione ed al pagamento hanno già ricevuto una email di conferma.
In ogni caso vi ricordiamo che nella causale del versamento bancario, il primo e più importante dato che dovete scrivere è il Codice che il sistema informatico d’iscrizione vi assegna automaticamente. Quel Codice è l’elemento che identifica il partecipante in ogni momento ed attività dei ECSGRiccione 2015.
Nel caso di un unico bonifico per più partecipanti, se lo spazio della causale della vostra banca non permette di inserire tutti i codici, si prega di inviare una email al Comitato Organizzatore con il dettaglio dell’operazione e dei codici.
Così, autonomamente, è già stato fatto da alcuni team leader.
Grazie come sempre per la vostra preziosa collaborazione.