ASTI SECCO DOCG E GORGONZOLA IL MATRIMONIO SI CELEBRA A MILANO

Asti Secco Docg e Gorgonzola: il “matrimonio” si celebra a Milano

Presentazione nel capoluogo lombardo per il nuovo arrivato in casa Duchessa Lia

Anche l’Asti secco Docg Duchessa Lia arriva a Milano per la sua presentazione.

E la famiglia Capetta, proprietaria della cantina di Santo Stefano Belbo, ha coinvolto lo chef Francesco Passalacqua di Esco Bistro Mediterraneo, per abbinare la loro ultima novità ai pluripremiati formaggi di Arrigoni, con una preferenza per le due tipologie di Gorgonzola Dop, dolce e piccante. Un abbinamento eccellente per il debutto del nuovo vino che arricchisce l’offerta piemontese. Vino che nasce da una nuova modalità di vinificazione del vitigno Moscato Bianco, messa a punto dai tecnici di Duchessa Lia, in collaborazione con il laboratorio di ricerca del Consorzio di Tutela dell’Asti Docg e grazie a particolari condizioni di contatto con i lieviti, permette di ottenere una versione dry dell’Asti, un risultato originale e sorprendente con un quadro gustativo ed olfattivo equilibrato ed armonioso, dicono alla sede della Duchessa Lia. La nuova tecnica di vinificazione è stata studiata e sperimentata per anni e solo quando si è potuto raggiungere un livello qualitativo eccellente, e il disciplinare di produzione ne ha autorizzato la produzione, è nato il nuovo Asti secco Duchessa Lia. Che affianca altri due noti vini ottenuti dalle uve Moscato bianco: l’Asti Docg e il Moscato d’Asti Docg.

Il nuovo spumante, infatti, si caratterizza per un perlage fine e persistente e per il profumo fragrante e floreale, con sentori di tiglio e acacia; il colore va da paglierino a dorato tenue, profumi fruttati e di glicine e acacia, e sapore secco. Ha una gradazione di 10,5% e, il consiglio che danno i sommelier, è di servirlo a 6° C, per apprezzarne al meglio le sue qualità: ideale come aperitivo, si abbina a piatti di pesce, crostacei, formaggi freschi e salumi. Ma, il suo sapore delicatamente secco, può accompagnare l’intero pasto di quanti, una volta scelto il vino, preferiscono non cambiare. E’ difficile, al momento, quantificare il numero di bottiglie che si potranno vendere di questo nuovo spumante. Al Consorzio dicono che ci saranno più di 15 aziende che si dedicheranno anche alla produzione dell’Asti secco. E, quindi, appare abbastanza chiaro un futuro interessante per l’Asti secco. Creando, probabilmente, i presupposti per incrementare la produzione di Asti Dop e Moscato d’Asti Dop che interessa il territorio di 52 comuni, per un totale di 9.700 ettari di vigneti e un patrimonio di 80 milioni di bottiglie all’anno.   

I Capetta, con Duchessa Lia, hanno intanto iniziato il loro percorso nel mondo dell’Asti secco. Puntando, a quanto pare, ad una produzione certificata, visto che sono stati i primi in Piemonte – e tra le prime in Italia – ad aver ottenuto nel 2004 la Certificazione Ambientale Iso 14001 e successivamente la Iso 9001. Negli anni successivi si sono aggiunte ulteriori certificazioni che posizionano ai massimi livelli un sistema di qualità documentato: controllo di prodotti, processi, personale e condizioni ambientali dello stabilimento di Santo Stefano Belbo, dove la famiglia Capetta – fondatore dell’azienda è stato Francesco Capetta, nel 1923 – ha trasferito pure la produzione dell’azienda Duchessa Lia, fondata ad Asti intorno alla metà degli anni Settanta dalla famiglia Piccinino, dopo averla acquisita alla fine degli anni Novanta, focalizzando la produzione su vini e spumanti tipici del Piemonte. Sono stati i Piccinino, però, a dare il nome Duchessa Lia, probabilmente per omaggiare una ragazza di nome Lia che tutti avevano soprannominata “Duchessa” per il nobile aspetto.

PRESENTATO IL GIRO ROSA GIUNTO ALLA SUA 101° EDIZIONE PARTENZA DA ISRAELE CON ARRIVO AL COLOSSEO ROMA

GIRO D’ITALIA 2018: DA ISRAELE A ROMA PER UNA STORICA EDIZIONE
CHRIS FROOME ANNUNCIA LA SUA PARTECIPAZIONE

Per la prima volta la partenza di un grande giro verrà data fuori dall’Europa, da Israele, con tre frazioni, la prima delle quali sarà dedicata a Bartali, nel ricordo del grande “Ginettaccio”, Giusto tra le Nazioni. Rientro in Italia, in Sicilia, dove si disputeranno tre tappe e il primo arrivo in salita sull’Etna con finale inedito all’Osservatorio Astrofisico.

Risalendo lo stivale weekend impegnativo tra Campania e Abruzzi con gli arrivi a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso (Montagna Pantani). La tappa da Assisi a Osimo (tappa dei Muri) vedrà il passaggio sul Muro di Filottrano nel ricordo di Michele Scarponi. Per i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ecco l’arrivo a Nervesa della Battaglia. Ripartenza da San Vito al Tagliamento con traguardo sul temibile Zoncolan.

Ultimo giorno di riposo a Trento dove martedì 22 ci sarà la difficile cronometro (34,5 km) con finale a Rovereto. La zona della Franciacorta, il giorno seguente, sarà sede della Wine Stage. Trittico alpino finale con arrivi in salita a Prato Nevoso, Bardonecchia e Cervinia con in mezzo tante montagne compresa la Cima Coppi 2018, il Colle delle Finestre con i suoi 2178 metri. Spettacolare finale in circuito, a Roma, con arrivo in Via dei Fori Imperiali sotto il Colosseo.

Milano, 29 novembre 2017 – La 101a edizione del Giro d’Italia – organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport – è in programma dal 4 al 27 maggio. Anche quest’anno saranno molteplici i temi che la Corsa Rosa saprà raccontare lungo la sua strada tra storia, cultura e sport.

Chris Froome, attraverso un video, ha annunciato che sarà al via della Corsa Rosa.


IL PERCORSO
Per la prima volta un grande giro partirà al di fuori dai confini dell’Europa e per la tredicesima la Corsa Rosa muoverà dall’estero proseguendo il suo percorso di internazionalizzazione e valorizzazione del Made in Italy nel Mondo.

3.546,2 sono i chilometri totali di questa edizione che prevede 44.000 metri di dislivello. 2 tappe a cronometro, 7 a bassa difficoltà, 6 a media difficoltà, 6 ad alta difficoltà e un totale di 8 arrivi in salita.

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GRANDE PARTENZA – ISRAELE
Venerdì 4 maggio, si assegna la prima Maglia Rosa con una cronometro individuale di 9,7 km a Gerusalemme Ovest. Continui saliscendi e cambi di direzione caratterizzano un percorso che non lascerà un attimo di respiro. Questa sarà la Tappa Bartali del Giro, dedicata al corridore italiano insignito Giusto fra le Nazioni e il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme.

La seconda frazione si dipana da Haifa a Tel Aviv, con arrivo sul lungomare dopo 167 km e passaggio nel finale da Jaffa – antica città alle porte di Tel Aviv – frazione adatta ai velocisti.

Ultima tappa in terra israeliana da Be’er Sheva a Eilat sulle sponde del Mar Rosso con passaggio e relativo Gpm sul Ramon Crater (il più grande cratere al Mondo con 40 chilometri ampiezza) e finale adatto ancora agli sprinter. Eilat sarà il punto più a sud toccato dal Giro d’Italia nella sua storia.

PRIMA SETTIMANA – IL SUD E IL CENTRO
Trasferimento in Sicilia, dove sono previste tre tappe, con il primo giorno di riposo per la carovana del Giro: lunedì 7 maggio. Quarta tappa, da Catania a Caltagirone con arrivo nella parte alta della città, molto mossa e piena di insidie e saliscendi fino allo strappo finale adatto ai finisseur (191 km). Da Agrigento a Santa Ninfa (Valle del Belice), km 152, si snoda la quinta frazione con strappo finale adatta ancora ai finisseur. Nella prima parte si tocca la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi fino a sfiorare Selinunte. Nel 2018 saranno trascorsi 50 anni dal terremoto che colpì quelle zone il 14 gennaio 1968.

Il primo arrivo in salita del Giro 2018 sarà sull’Etna. Tappa di 163 km che muoverà da Caltanissetta con una prima parte mossa fino a giungere a Paternò dove cominciano 25 chilometri di salita con pendenze a crescere. Quindi la scalata inedita verso l’Etna; da Ragalna, con strada stretta, attraverso i parchi e le colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico.

Ritorna il terreno fertile per i velocisti del gruppo con la 7a tappa Pizzo-Praia a Mare che si sviluppa interamente sulla costa tirrenica.

Sabato 12 e domenica 13 weekend ad alta quota, con due arrivi in salita a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). La prima di queste frazioni (208 km) muoverà da Praia a Mare per attraversare il Cilento, costeggiando le spiagge fino a Salerno, per poi salire fino al traguardo posto davanti al Santuario. Tappa molto lunga, 224 km, quella che porterà il gruppo da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia, la Montagna Pantani di questa edizione. Salita interminabile di 45 km quella che porta all’arrivo, spezzata solo da un falsopiano centrale.

SECONDA SETTIMANA – CENTRO E NORD-EST
Dopo il giorno di riposo in Abruzzo si riparte da Penne e ci si dirige verso nord, in Umbria, con l’arrivo posto a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro, 239 chilometri con finale mosso per attaccanti. Dopo pochi chilometri dalla partenza si transiterà accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano, dove il 18 gennaio una slavina investì la struttura causando molte vittime.

Nel ricordo di Michele Scarponi la tappa 11 da Assisi a Osimo. Frazione mossa con salite medio lunghe all’inizio e i classici muri dell’entroterra marchigiano al termine, tra i quali il Muro di Filottrano con pendenze fino al 14% e finale nel centro storico medievale di Osimo.

Giovedì 17 maggio dovrebbero tornare in scena i velocisti, anche se il circuito dei Tre Monti prima dell’arrivo potrebbe mischiare le carte. È prevista una frazione quasi tutta pianeggiante che partirà da Osimo e si chiuderà a Imola con traguardo posto nel circuito di Formula 1.

La tappa 13 partirà da Ferrara per concludersi a Nervesa della Battaglia dopo 180 chilometri con lo strappo del Montello nel finale. Si toccano alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra, che quest’anno ricorda i 100 anni dalla sua conclusione.

Sabato 19 maggio tappa interamente in Friuli Venezia Giulia con arrivo sul “Mostro” Zoncolan. Si parte da San Vito al Tagliamento e, in 181 km, si affrontano 5 Gpm e 4.400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate, quindi la salita di Avaglio e negli ultimi 45 km, senza un metro di pianura, si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan (dal versante più duro, quello di Ovaro).

A seguire, domenica 20, la tappa Dolomitica da Tolmezzo a Sappada con 4 Gpm. Frazione con tante insidie soprattutto dopo Auronzo di Cadore dove si affrontano le due salite inedite del Comelico, sempre sopra al 10%. Finale a Sappada in leggera ascesa.

TERZA SETTIMANA – TRENTINO E NORD-OVEST
Ultimo riposo del gruppo a Trento dove il giorno seguente partirà la cronometro individuale di 34,5 km che si concluderà a Rovereto, città in cui è posta la Campana dei Caduti realizzata col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Gara contro il tempo per specialisti, visto il tracciato quasi completamente pianeggiante, con medie previste intorno ai 50 km/h.

Immancabile da qualche anno la Wine Stage che quest’anno si svilupperà in Franciacorta e prevede una tappa in linea. Partenza da Riva del Garda e arrivo a Iseo. Ultima tappa adatta ai velocisti prima del finale a Roma.

Ed ecco i tre giorni con le ultime tappe di montagna che potranno decidere il Giro: giovedì 24 si parte da Abbiategrasso con un percorso lungo ma pianeggiante fino alla salita finale che porterà a Prato Nevoso. Il giorno dopo, sulle Alpi Occidentali, il tappone con la Cima Coppi. Partenza da Venaria Reale e 4 salite lunghe e impegnative: il Colle di Lys, il Colle delle Finestre – con i sui 9 km di sterrato – Sestriere e l’arrivo a Bardonecchia (Jaffreu) dopo 7 km di salita con pendenze medie al 9%. Sabato 25 ultima tappa di montagna con 4.500 m di dislivello in sole tre salite. Il gruppo muoverà da Susa con un percorso che prevede una prima parte pianeggiante e, dopo aver affrontato l’inedito Col Tsecore, un finale con le ascese di St. Pantaléon e l’ultimo arrivo in salita a Cervinia.

GRAN FINALE A ROMA
Trasferimento nella Capitale per chiudere questa 101a edizione del Giro. Passerella finale in circuito, di 11,8 km da ripetere 10 volte, nel centro di Roma. Si toccheranno molti siti storici attraversando via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla prima dell’arrivo ai Fori Imperiali sotto il Colosseo.

A OGNI FORMAGGIO LA SUA BEVANDA

A ogni formaggio la sua bevanda

8 occasioni per bere bene, originale, consapevole a Cheese 2017

Vini, bollicine, birre, rhum e addirittura cocktail… l’abbinamento di una bevanda, che rappresenta un pezzo della tradizione materiale e della cultura gastronomica di un Paese o una regione, con il proprio formaggio ha sempre avuto un posto in prima fila in queste undici edizioni di Cheese. E non poteva essere altrimenti, viste le origini di Slow Food Italia e il territorio che ospita la manifestazione, quella Città di Bra a metà tra le colline di Langa e Roero, entrambe patria di grandi vini.
In questa edizione dei 20 anni però abbiamo superato anche le nostre più ottimistiche aspettative e, per assicurarsi il miglior abbinamento di sempre, abbiamo pensato di redigere la seconda guida teorico-pratica di Cheese 2017, quella alle 8 occasioni per bere bene, originale e consapevole.

1 – Con i grandi classici non si sbaglia mai: Brunelli e Parmigiano Reggiano

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 Ai soci Slow Food (e a chi coglierà l’occasione per far parte dell’associazione) è riservato il Laboratorio del Gusto Brunelli a confronto: l’importanza del terroir, che accompagna due fantastiche docg ilcinesi ad alcune stagionature del Parmigiano Reggiano di vacca bianca modenese, Presidio Slow Food. Stiamo parlando di Poggio al Vento Col d’Orcia e Vigneto Manachiara di Nardi 1999, 2006, 2010: tre grandi millesimi dei due grand cru delle rispettive aziende per capire l’importanza del terroir. L’appuntamento è domenica 17 settembre alle 16 nella Banca del Vino di Pollenzo, a sei chilometri da Bra, con navette speciali che fanno la spola tra Bra e Pollenzo.

2 – Migrazioni enologiche: degustazioni in libertà dal Nord al Sud Italia nella Banca del Vino di Pollenzo e dell’Enoteca di Bra

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Se non avete fatto in tempo a prenotare o non volete limitarvi alle proposte dei Laboratori del Gusto, allora ci sono due luoghi di Cheese 2017 che fanno al caso vostro! Restiamo in Banca del Vino, il luogo in cui Slow Food costruisce la memoria storica del vino italiano, che nei giorni di Cheese propone un percorso guidato in compagnia di tre grandi vini e altrettanti formaggi del Nord, Centro e Sud Italia, semplicemente passeggiando lungo le suggestive cantine sotterranee dell’ottocentesca Tenuta dei Savoia. Costo del tour con degustazione: 10 euro.

Se preferite degustare e abbinare in libertà allora dovete prendere la navetta e tornare a Bra, e più precisamente in Via Garibaldi che ospita la Gran Sala dei Formaggi e l’Enoteca, rispettivamente con 130 caci e 600 etichette che rappresentano il meglio della cultura enologica italiana. Fanno la parte del leone i formaggi italiani, francesi e spagnoli, ma ce ne sono anche statunitensi (Paese cui Cheese 2017 dedica il focus), portoghesi, inglesi, irlandesi… e poi rumeni, bulgari, belgi, olandesi, polacchi e svizzeri. Insomma, a ogni formaggio il suo bicchiere e via di abbinamenti in libertà!

3 – Il giro del mondo in 80 caci: note d’Oriente con i vini Triple A

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Se quello che succede a Est dell’Italia vi intriga, gli appuntamenti alla Casa della Biodiversità sono quelli che fanno al caso vostro! Come quello con le Triple A di Velier, storico importatore e distributore genovese di vini naturali e distillati e Sostenitore Ufficiale di Slow Food Italia. Ai piedi del vulcano Hasan Dag, nell’Anatolia Centrale, crescono varietà autoctone di uve su piede franco a 1500 metri sul livello del mare, vigne antiche di 200 anni coltivate in piccoli giardini e vinificate con fermentazioni spontanee in anfore millenarie. Udo Hirsch, di origine tedesca ma da anni in Turchia, proprietario di Gelveri-Manufactur presenta i suoi vini in abbinamento a formaggi turchi. Non mancano i vini georgiani di Iago Bitarishvili, della regione di Kartli, vicino a Tiblisi, Presidio Slow Food. L’appuntamento è alla Casa della Biodiversità venerdì 15 settembre alle ore 13.30.

 

4 – Una “enclave” di sapori, profumi e consistenze di Langa

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Se volete una full immersion di Langa, il posto giusto è l’area lounge allestita nella piazza del Mercato di Cheese a cura del Consorzio Alta Langa Docg – Official Sparkling Wine della manifestazione – dove si potrà vivere un’esperienza di gusto che ha origine interamente nelle famose colline piemontesi: insieme alle bollicine del metodo classico si potrà degustare la morbida robiola di Roccaverano Agrilanga unita alla croccante nocciola Tonda Gentile selezionata dall’Associazione Regina Nocciola. L’Alta Langa Docg (brut o pas dosé, bianco o rosato) è prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay coltivate sulle colline tra Astigiano, Cuneese e Alessandrino e affinato per almeno trenta mesi sui lieviti. Le sue bollicine delicate sposano perfettamente la robiola primaverile, ricca di sentori di erba fresca, ciliegia e nocciolo, o di fine estate, quando il latte si arricchisce di grassi e il formaggio raggiunge la massima estensione sensoriale, e il croccante tostato della nocciola per regalare tre consistenze in un unico assaggio.

 

5 – A tutta birra! – I Laboratori del Gusto

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Solo vino in abbinamento ai formaggi di Cheese 2017? No ovviamente! Ormai da anni Slow Food segue il grande fermento che c’è intorno alle birre artigianali, in Italia e oltre confine, grazie alle guide e ai manuali pubblicati da Slow Food Editore, i Laboratori del Gusto e la Piazza della Birra durante i grandi eventi. Tra i più curiosi segnaliamo La regina delle bevande naturali: il Lambic tradizionale (Presidio Slow Food), una birra unica al mondo e sempre più rara, spesso definita come l’anello mancante tra la birra e il vino. Non perdetelo, sabato 16 settembre alle ore 13 a Bra, presso il Cortile delle scuole maschili.

E poi come non ricordare il focus di Cheese 2017 sugli Stati Uniti, Raw in the USA: formaggi a latte crudo e birre artigianali, il 17 settembre alle 19 sempre a Bra presso il Liceo scientifico G. Giolitti-G. B. Gandino. Dal 1980, negli Stati Uniti si è assistito a una rinascita del tema delle fermentazioni naturali: dai formaggi alle birre artigianali fino ad arrivare alla produzioni di eccellenti prosciutti e salumi. In questo Laboratorio vi presentiamo alcuni tra i migliori produttori “born in the USA“: Jasper Hill Farm dal Vermont, Meadow Creek Dairy dalla Virginia, Rogue Creamery dall’Oregon e Uplands Cheese dal Wisconsin. La storia dei formaggi si intreccia a quella delle birre grazie alla presenza di Adrian Walker, del birrificio Firestone Walker, nato nel 1996 in California, tutt’oggi uno dei più apprezzati nel territorio statunitense.

6 – La cultura brassicola di QBA, La Piazza della Birra e Birrificio Antoniano

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 Official Partner dei grandi eventi organizzati da Slow Food, Quality Beer Academy nel suo stand in Piazza XX Settembre accoglie tutti gli appassionati con 35 vie di birra alla spina e un ricco programma di degustazioni guidate dai beer sommelier. Anche dal punto di vista brassicolo, il focus di QBA saranno le birre americane di Firestone Walker, con lo stesso Adrian Walker a raccontare segreti e aneddoti del birrificio. E in tema di formaggi non saranno trascurati gli abbinamenti che vedono come protagonista il Belgio, con le sue fermentazioni miste e spontanee di Rodenbach e Boon. 
Sono addirittura 36 i birrifici artigianali indipendenti della Piazza della Birra. A farla da padrone le realtà brassicole piemontesi e lombarde che condivideranno i calici con i microbirrifici del resto d’Italia e con realtà estere. Obiettivo? Trovare l’abbinamento perfetto con le stuzzicherie delle vicine Cucine di Strada e dei Food Truck e passeggiare tra le bancarelle del Mercato sorseggiando un buon bicchiere.

Nella Via dei Presìdi Slow Food, non a caso è presente Birrificio Antoniano che tra le sue proposte presenta le birre realizzate con prodotti tutelati da Slow Food: la Ponte Molino, con grano Timilia del pane nero di Castelvetrano (Trapani), la Torlonga con grano Solina dell’Appennino abruzzese e la Borgo della Paglia con mais biancoperla della pianura veneta centro-orientale.

7 – Paloma e Negroni sbagliato per una shakerata da urlo

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Un vero e proprio cocktail bar con i migliori bartender selezionati da Velier che vi aspettano con gli abbinamenti più sfiziosi tra formaggi e arte della mixology. Per darvi un esempio, abbiamo chiesto al bartender Angelo Canessa di anticiparci qualcosa ed ecco le sue proposte: il Paloma, con le note amare del Tequila e del succo di pompelmo, è perfetto se abbinato a una robiola di Roccaverano. Mentre ai fan del Negroni sbagliato consigliamo un abbinamento con un Parmigiano Reggiano 36 mesi: le note officinali di bitter e vermouth si sposano perfettamente con la sapidità della Dop. A Cheese 2017 potrete trovare questi e altri drink al cocktail bar Velier, in Piazza XX Settembre a Bra, aperto tutti i giorni a partire dalle ore 16.

 

8 – Rhum: il gusto esotico della vita

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Haiti è l’ultima frontiera del rhum e i Clairin sono i rhum di Haiti: varietà di canna originarie, nessuna chimica in agricoltura, fermentazioni spontanee senza lieviti selezionati, distillazioni “arcaiche” e nessuna filtrazione. I rhum più autentici e scalpitanti dei Caraibi incontrano formaggi ricchi e complessi come il gruyère d’alpeggio, il piacentinu ennese e il puzzone di Moena. Chi vincerà la sfida? Per un assaggio di Clairin non mancate la visita allo stand di Velier, in Piazza XX Settembre a Bra.  

LA PRIMA DI GAVIRIA Prima vittoria al Giro e prima Maglia Rosa per il velocista colombiano.

LA PRIMA DI GAVIRIA
Prima vittoria al Giro e prima Maglia Rosa per il velocista colombiano.
Tappa di dopodomani in diretta dalle ore 13.05

Cagliari, 7 maggio 2017 – È il Giro d’Italia delle prime volte. Fernando Gaviria ha vinto la sua prima tappa al Giro dopo la sorpresa Lukas Pöstleberger ad Olbia, vincitore al debutto in un grande giro, e la prima Maglia Rosa di André Greipel, ieri a Tortolì. Non è stata una volata di gruppo a Cagliari. Il primo velocista colombiano a vincere una tappa al Giro d’Italia ha fatto la differenza nei ventagli a dieci chilometri dal traguardo con l’aiuto della sua squadra, la Quick-Step Floors. Con la vittoria di tappa, Gaviria conquista anche il primato in Classifica Generale ed indossa la Maglia Rosa.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Prima vittoria di tappa al Giro d’Italia e prima Maglia Rosa per Fernando Gaviria
  • È la 23a vittoria di tappa di un ciclista colombiano. La prima fu di Martin Emilio “Cochise” Rodriguez che vinse a Forte dei Marmi nel 1973, prima volta di un corridore extra-europeo
  • Gaviria è il quarto colombiano in Maglia Rosa dopo Rigoberto Uran (2014), Nairo Quintana (2014) e Esteban Chaves (2016)
  • Solo due atleti nella storia del Giro hanno conquistato 14 podi di tappa senza nessuna vittoria: Pietro Rimoldi (1936-1940) e Giacomo Nizzolo (2012-2017)
  • Tre tappe, tre vincitori di tre diversi paesi e tre diverse Maglia Rosa: era accaduto anche nel 2010, quando i vincitori di tappa furono Bradley Wiggins (Gran Bretagna), Tyler Farrar (Stati Uniti) e Wouter Weylandt (Belgio), con Bradley Wiggins (Gran Bretagna), Cadel Evans (Australia) e Alexandre Vinokourov (Kazakhstan) in Rosa per un giorno a testa.
  • Tre vincitori Under 23 al Giro nelle ultime tre edizioni: Davide Formolo (22 anni a La Spezia nel 2015); Giulio Ciccone (21 anni a Sestola nel 2016) e Fernando Gaviria (22 anni a Cagliari nel 2017)
  • È la ventesima vittoria di tappa di una squadra sponsorizzata Quick-Step (dal 2000)



RISULTATO FINALE
1 – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) – 148 km in 3h26’33”, media 42,992 km/h
2 – Rüdiger Selig (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
2 – André Greipel (Lotto Soudal) a 9″
3 – Lukas Pöstlberger (Bora – Hansgrohe) a 13″

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) 
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – André Greipel (Lotto Soudal)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Daniel Teklehaimanot (Team Dimension Data)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors), sarà indossata dopodomani da Lukas Pöstlberger (Bora – Hansgrohe)


CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa e nuova Maglia Rosa Fernando Gaviria ha dichiarato: “Non avevamo pianificato di fare quest’azione con il vento laterale. Volevamo stare davanti nel caso il gruppo si fosse spezzato. Sapevamo di essere una squadra forte e abbiamo preso l’iniziativa. Con sei corridori davanti eravamo la squadra più numerosa nella prima parte del gruppo e quando abbiamo visto che si era creato un piccolo gap, abbiamo deciso di spingere a tutta. Vengo da due giorni in cui le mie gambe non hanno risposto bene. Ho lavorato tanto, puntavo alla prima tappa del Giro. Ora posso godermi questo giorno di riposo, terrò la Maglia Rosa per due giorni: il giorno di riposo e la quarta tappa.”

Domani primo giorno di riposo del Giro 100.


LA TAPPA DI DOPODOMANI
Tappa 4 – Cefalù-Etna 181 km – dislivello 3.500 m
Tappa di media montagna e primo arrivo in salita. Dopo i primi 55 chilometri lievemente ondulati si affrontano la salita di Portella Femmina Morta molto lunga e regolare.

Dopo lo scollinamento discesa pedalabile molto lunga fino alla zona di rifornimento e al Traguardo Volante di Bronte. Quindi, alle pendici dell’Etna, percorso di avvicinamento passando per un susseguirsi di borghi fino a Nicolosi dove inizia la salita finale. Da segnalare che nel finale di corsa sono presenti attraversamenti cittadini con carreggiata ristretta e spesso su lastricato/basolato.

Ultimi km
Salita finale tutta su strada larga e in asfalto. Pendenza media attorno al 6% senza picchi particolarmente intensi. La strada si snoda per ampi tornanti per quasi 20 km. Una lievissima contropendenza ai 500 m precede la retta di arrivo di 200 m (salita al 3%) al termine della quale è posto il traguardo largo 7 m (fondo asfaltato).

TUTTE LE FOTO RIGUARDANTE LA PARTENZA E ARRIVO DELLA TERZA TAPPA SUL SITO

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IL GIRO D’ITALIA E LA “SUA” MILANO

IL GIRO D’ITALIA E LA “SUA” MILANO

Dal capoluogo lombardo è partito il primo Giro nel 1909 e dopo 100 edizioni, per la 76^ volta nella sua storia, si chiuderà sotto la Madonnina all’ombra del Duomo con la cronometro finale del 28 maggio. Una città unita a doppio filo col Gruppo RCS, con i suoi giornali e i suoi eventi sportivi. 

Giuseppe Sala e Urbano Cairo

Milano, 20 aprile 2017 – Un matrimonio che ha fatto la storia di una città. Quello tra la città di Milano e il gruppo RCS è un sodalizio che si è consolidato negli anni attraverso la crescita dei grandi quotidiani (Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport) e degli eventi sportivi, a partire dal Giro d’Italia. Quest’anno la Corsa Rosa edizione 100, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, chiuderà il suo percorso sotto la Madonnina, in Piazza Duomo. L’ultima tappa, infatti, sarà una cronometro individuale di 29,3 km con partenza dall’Autodromo di Monza.

Il Trofeo Senza Fine in Galleria a Milano

“Torna a Milano la tappa finale del Giro d’Italia, una competizione che ho sempre amato e seguito con grande interesse. Poter accogliere l’ultima frazione nella nostra città da Sindaco, e non più solo da appassionato, mi rende davvero orgoglioso. Milano e il Giro hanno sempre avuto un rapporto speciale e sono certo che sapremo accogliere al meglio gli atleti e gli spettatori per questa tradizionale festa dello sport”, così il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Il Presidente e Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, Urbano Cairo, ha sottolineato come: “Il legame tra il Gruppo RCS e la città di Milano nasce più di un secolo fa: il nostro Gruppo è cresciuto con la città e da sempre trova in Milano un campo pieno di entusiasmo per tutte le nostre manifestazioni, come – per citare l’ultima – la Milano Marathon che poche settimane fa passava in Duomo e batteva ogni record di iscritti. Per il Giro100 non potevamo quindi che arrivare a Milano, nella città che è stata la sua e la nostra culla: sarà il 76° arrivo meneghino, ma il più emozionante e sorprendente, degno finale di un Giro che entrerà nella storia”.

Nicola Lanzetta di Enel consegna la Maglia Rosa al Sindaco Sala

L’Assessore allo Sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi, ha dichiarato: “Il Giro d’Italia quando attraversa le strade della Lombardia riscuote sempre grande entusiasmo e scatena grandi passioni. Per questo come Regione siamo vicini alla Corsa Rosa che rappresenta un importantissimo veicolo di promozione e visibilità. Non a caso saremo presenti con nostre iniziative di comunicazione durante le tappe  del Giro per valorizzare e far conoscere la nostra offerta turistica. Con soddisfazione quest’anno possiamo annoverare ben sei località coinvolte da partenze o arrivi di tappa. Oltre a Milano e Monza, anche Bergamo, Rovetta, Bormio e Tirano dove gli atleti dovranno dare il massimo per superare lo Stelvio, l’Aprica e il passo del Tonale e scrivere nuove entusiasmanti pagine della storia del ciclismo”.

Il rapporto tra La Gazzetta dello Sport e la città di Milano è stato raccontato dal Direttore della rosea, Andrea Monti: “A Milano la Gazzetta affonda le sue radici di grande giornale sportivo internazionale. Sempre a Milano è nato il Giro d’Italia e tradizionalmente ci ritorna appena può per attingere nuove energie dalla propria, straordinaria storia. Il vincitore della centesima edizione non poteva che essere incoronato nella metropoli lombarda. Un doppio omaggio: alle tradizioni del ciclismo italiano e a una città protagonista di una nuova primavera economica e sociale”.

Da sinistra, Antonio Rossi, Giuseppe Sala, Roberta Guaineri, Urbano Cairo, Andrea Monti e Paolo Bellino 

Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, ha rilanciato: “L’arrivo del Giro d’Italia a Milano in questa storica edizione sarà un evento indimenticabile  – sia dal punto di vista sportivo che da quello emozionale – con l’abbraccio di un’intera città al “suo” Giro. Il Duomo con la Madonnina, oltre a migliaia di persone, attenderanno il vincitore finale. Sarà una cronometro individuale che, partendo dall’Autodromo di Monza, toccherà molti dei luoghi simbolo di Milano e saprà tenere aperta la Corsa Rosa fino all’ultimo metro. Gli amatori, la mattina stessa, potranno anche pedalare sullo stesso identico percorso dei professionisti con una cronometro a squadre a loro dedicata. Siamo certi che il 28 maggio sarà la festa non solo per la città ma per l’Italia intera e per tutti gli appassionati che ci seguiranno sulle strade o attraverso le immagini trasmesse in 194 Paesi dei 5 Continenti”.    

IN RICORDO DI UNO DEI PIU’ GRANDI TALENTI DELLO SPORT

IN RICORDO DI UNO DEI PIU’ GRANDI TALENTI DELLO SPORT 

fausto coppibusto di fausto coppi a castellania

Il 2 gennaio del 1960 all’ospedale di Tortona chiudeva le ali il mitico Airone nacque il 15 settembre 1919, vinse cinque Giri d’Italia, due Tour de France, tre Milano – Sanremo, una Parigi – Roubaix, un Mondiale su strada e due su pista.

Una vera e propria leggenda del ciclismo.

Lunedì 2 gennaio 2017 a Castellania torna a omaggiare il Campionissimo Fausto Coppi che ci ha lasciate cinquantasette anni fa, sarà una giornata dedicata a uno dei più grandi talenti che lo sport abbia mai conosciuto.

ALL’ESAME DELLA CAMERA IL TESTO UNICO DEL VINO CON L’AUGURIO DELLA SUA APPROVAZIONE ENTRO LA FINE DELL’ANNO

ALL’ESAME DELLA CAMERA IL TESTO UNICO DEL VINO CON L’AUGURIO DELLA SUA APPROVAZIONE ENTRO LA FINE DELL’ANNO

Con l’obiettivo di eliminare i ”tappi” del carico burocratico, lamentato dal settore vitivinicolo, e valorizzare al contempo patrimonio nazionale del vino è arrivato oggi alla Camera, all’esame dell’aula, il Testo Unico del Vino.

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Sono stati illustrati stamani i Principi generali della norma-quadro che ha come punti cardine lo snellimento del carico burocratico a carico delle imprese, l’alleggerimento per gli adempimenti, l’allineamento dei processi di produzione enologici europei e il riconoscimento del vitigno autoctono nazionale. “Stamani l’aula di Montecitorio – ha detto Luca Sani (Pd), presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, contattato dall’Ansa nel corso dei lavori parlamentari – ha iniziato l’esame del Testo unico del Vino, con l’obiettivo di approvare l’articolato al massimo entro i primi giorni della prossima settimana. Dopodiché toccherà al Senato, nella speranza che la nuova normativa sia definitivamente approvata entro la fine dell’anno”.
Dopo un lungo e approfondito lavoro, ha precisato Sani, “siamo arrivati a un testo di 89 articoli che dà risposte ad ogni componente della filiera vitivinicola, incardinato sulla semplificazione degli adempimenti e sulla tutela della qualità del prodotto in modo da offrire una sponda ad un comparto dell’agroalimentare nazionale che ci sta dando grandi soddisfazioni”. “E’ la prima volta nella storia del Parlamento che viene presentato un testo unificato e organico delle proposte di legge per la disciplina della coltivazione della vite, della produzione e del commercio del vino” ha sottolineato infine il capogruppo Pd in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio.

ROGER KLUGE VINCE LA SUA PRIMA TAPPA NEI GRANDI GIRI A CASSANO D’ADDA

ROGER KLUGE VINCE LA SUA PRIMA TAPPA NEI GRANDI GIRI A CASSANO D’ADDA

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Steven Kruijswijk indossa ancora la Maglia Rosa

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Il Giro d’Italia ha ricordato Vincenzo Torriani a 20 anni dalla scomparsa.

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Oggi nel dopo tappa, all’interno splendida Villa Borromeo di Cassano d’Adda, il Giro ha voluto ricordare, a 20 anni dalla scomparsa, Vincenzo Torriani storico Patron della Corsa Rosa. Presenti alla cerimonia oltre ai figli Marco, Gianni e Milly e i nipoti c’erano Carmine Castellano, che di Torriani è stato il successore alla guida del Giro d’Italia; Mauro Vegni attuale Direttore della manifestazione e il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Andrea Monti.

Cassano d’Adda, 25 maggio 2016 – In perfetto stile da inseguimento su pista, Roger Kluge, che rappresenterà la Germania alle Olimpiadi di Rio nell’Omnium contro l’italiano Elia Viviani ed il colombiano Fernando Gaviria tra gli altri, ha ottenuto la vittoria di tappa anticipando la volata di gruppo a Cassano d’Adda, ottenendo per la prima volta un successo nei Grandi Giri. La Maglia Rossa Giacomo Nizzolo, secondo, è al suo tredicesimo podio in carriera al Giro d’Italia senza ancora riuscire ad ottenere una vittoria. L’olandese Steven Kruijswijk indossa di nuovo la Maglia Rosa.

RISULTATO FINALE
1 – Roger Kluge (IAM Cycling) – 196 km in 4h31’29”, media 43,317 km/h
2 – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) s.t.
3 – Nikias Arndt (Team Giant – Alpecin) s.t.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)

  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)

  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)

  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)

CLASSIFICA GENERALE
1 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)
2 – Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 3’00”
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 3’23”
4 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 4’43”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 4’50”

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Per il quarto giorno consecutivo il Giro trova un nuovo vincitore dopo Esteban Chaves, Alexander Foliforov e Alejandro Valverde

  • Roger Kluge è alla sua prima vittoria al Giro (e anche in una gara di categoria WorldTour): il suo unico podio alla Corsa Rosa era stato quello di Milano 2015, quando vinse lo sprint del gruppo, valevole tuttavia per il terzo posto dietro a Iljo Keisse e Luke Durbridge, fuggiti a 35 km dall’arrivo

  • Per la prima volta nella storia ci sono tre atleti tedeschi a vincere nello stesso Giro (Kluge, Kittel, Greipel). I successi tedeschi nel Giro 2016 sono 6, 32 nell’intera storia della Corsa Rosa

  • La Germania ha vinto più tappe quest’anno (6) che nei 5 anni precedenti (5 vittorie dal 2010 al 2015)

  • 13° podio al Giro per Giacomo Nizzolo (9 secondi posti, 4 terzi). Ora è l’atleta con più podi in gruppo: lascia a quota 12 Damiano Cunego. Solo Pietro Rimoldi negli anni ’30 (con 5 secondi posti e 9 terzi) ha fatto più podi al Giro senza mai vincere una tappa

    DICHIARAZIONI
    Il vincitore di tappa Roger Kluge ha detto in conferenza stampa: “Non credo che la mia vittoria cambierà la decisione di Michel [Thétaz, il proprietario di IAM Cycling, ha annunciato che la squadra chiuderà alla fine di quest’anno]. È un modo di ripagarlo. Non vedeva l’ora di celebrare la prima vittoria di squadra in un Grande Giro, speriamo non sia l’ultima. L’anno scorso nell’ultima tappa del Giro ho vinto la volata di gruppo per il terzo posto e spero di poter vincere una volata di gruppo domenica a Torino. È difficile credere di aver vinto oggi. Penso di aver preso l’ultima curva con maggior velocità rispetto al gruppo, è stata quella la chiave del successo”.

    La Maglia Rosa, Steven Kruijswijk, ha dichiarato in conferenza stampa: “Molti corridori, anche tra i più famosi, sono venuti a congratularsi con me alla partenza per quel che ho fatto ieri. Mi han detto che gli era piaciuto il modo in cui avevo corso. Nessuno però mi ha detto che avevo già vinto il Giro. Anche io non penso di aver già vinto il Giro. L’unica cosa che posso fare è dare tutto e fare attenzione ad ogni attacco. Lo farò con serenità, sento di non avere punti deboli”. 

    La Maglia Rossa, Giacomo Nizzolo, ha detto: “Non ho nessun rimpianto. Sono arrabbiato ma ci sta. Sarebbe stato fantastico vincere la mia prima tappa al Giro d’Italia qui vicino a casa. Mi mancava un compagno di squadra per chiudere il buco su Roger Kluge ma è successo perché avevamo lavorato durissimo per chiudere sulla fuga. Ho ancora la possibilità di vincere una tappa domenica a Torino”.

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PRESENTIAMO I PRIMI QUATTRO GIORNI DI GIANLUCA NEL SUO TOUR PER L’EUROPA

VI PRESENTIAMO IL RACCONTO DI QUESTI GIORNI DI GIANLUCA NELL’IMPEGNATIVO TOUR PER L’EUROPA

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Bonsuar!
Ecco il primo racconto delle mie vicissitudini dei primi giorni
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Buondì a tutti!

Da Lunedì, dal 18 Aprile, sono passati ormai quattro giorni. Anche se i km lasciati alle spalle sono solamente 200km/circa , le prime salite si sono fatte sentire, e le prime gioie e soddisfazioni hanno preso piede.

Ma scopriamo insieme questi primi quatto giorni:

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1 GIORNO

La prima tappa prevista per il giro, è stata Novara. La mattina è passata assai velocemente.
Grazie anche all’amico Beppe che mi ha accompagnato per una trentina di km, fino a Casale Monferrato. Poi il mio viaggio è continuato in solitaria.
La strada per Novara, è stata soleggiata e tranquilla fino a 6 km dalla città.
Improvvisamente, un vento laterale fortissimo, che scuoteva cartelli e mi schiacciava quasi contro il gardreil. Poi incomincia a piovere? meglio, a grandinare.
Fortunatamente il maltempo è durato pochissimo, per lasciare nuovamente spazio al caldo e al sole. Giusto, giusto per asciugarmi.
Mi sono diretto a casa di Marcello, simpaticissimo ragazzo, e fenomenale compositore musicale.
Non solo mi ha offerto un tetto sulla testa e un comodo letto, ma si è anche prodigato a guida turistica.
Mi ha offerto un gustoso aperitivo, a base di pizza e spritz, e come se non bastasse ha cucinato una fenomenale cena a base di pasta al forno con lenticchie e salsiccia, finocchi in besciamella e patate al forno con bagnetto.
Veramente una giornata fantastica!
E un grazie di cuore a Marcello per l’ospitalità e l’amicizia.
Ricordatevi di lui, perché più avanti farà di nuovo capolino, per nuove sorprese … un pò musicali!

2 GIORNO

L’indomani mi preparai per direzione Como. La strada trovata non era particolarmente impegnativa, ma ci son volute comunque le dovute ore, a causa di alcune sviste nel scegliere la strada giusta!
Como è veramente una bellissima cittadina. Non solo per quanto concerne il lago ma anche per la conformazione dei monumenti che costellano il suo centro.
Filippo, un simpatico ragazzo che mi ha ospitato per la notte, mi ha spiegato che la città gode tantissimo degli influssi svizzeri, essendone così vicina, e possiede un ricco turismo.
Poi abbiamo deciso di viziarci, andando a cena in un ristorantino vicino a casa di Filippo.
Un ristorante condotto interamente da Napoletani. I quali ci hanno deliziato con un flute di spumante (offerto dalla casa), una pizza campagnola (pomodoro,mozzarella,prosciutto di praga, non offerta :-D), una gustosa birra belga ambrata, concludendo con caffè e giro di limoncello(gentilmente offerto dalla casa). Una serata da Vip!

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3 GIORNO

Il terzo giorno, è il giorno in cui diciamo arrivederci all’Italia per i prossimi 39 giorni.
Il mattino me lo concedo ancora a Como, per girovagare per le strade come turista, scattando foto e realizzando brevi spezzoni di video che andranno poi comporre il lungometraggio finale.
Pausa pranzo, salutiamo Filippo e … VIA!
Lungo la strada i momenti di svago sono stati pochi, la strada non era lunghissima, ma abbastanza in salita!
Lungo il percorso, ho conosciuto un nuovo amico cicloturista, un carismatico ragazzo di 25 anni coreano di nome Tonghiu (scrivo come si dice … ).
Anche lui alle prese con il suo personale giro dell’Europa. Abbiamo non solo condiviso qualche km fino a Lugano, ma anche un ricco banchetto a cena.
Abbiamo messo in tavola, tutto il cibo che potevamo mettere su quella panchina.
Io gli feci assaggiare una scatola di fagioli bormioli e lui, invece, tirò fuori un sacco di marmellate e biscotti di ogni tipo. Una cena, alla van che viene, davvero ottima!
Finito di rimpinzarci, abbiamo girovagato insieme per la cittadina, rimanendo affascinati sopratutto del Lido di Lugano. Uno spiazzo aperto, a ridosso del lago.
Una vista davvero unica!
Infine le nostre strade si dovettero dividere, un bocca al lupo e via!
Mi incontrai con Dario, “un amico di penna”, che mi avrebbe ospitato per la sera.
Dario, mi illustrò moltissimo le varie tematiche e principali differenze tra vivere in italia e vivere in svizzera, ma su questo argomento ne terrò poi un discorso a parte la prossima volta.
Dopo la lunga conversazione e scambio di opinioni, tutti a nanna, domani le alpi mi aspettavano!

4 GIORNO

Partii di buon mattino, i km non erano tanti, ma sapevo che la strada non era facile. Infine, mi sono messo in moto.
L’arrivo fu Bellinzona. La giornata passata abbastanza velocemente, mi ha iniziato a segnare un pò di fatica.
Ma devo tenere le forze .. da oggi si sorpassano le Alpi! 

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a breve altre succose storie e emozioni! Emoticon smile

GIANLUCA

SONO GIA’ TRASCORSI CINQUE GIORNI DALLA TUA PARTENZA ……………..AVVENUTA AD ALESSANDRIA LUNEDI’ MATTINA
ORMAI SEI GIA’ COLLAUDATO SEI SALITO SUI PEDALI
PER LA CONQUISTA DELLA TUA AVVENTURA TARGATA “DUE RUOTE IN SOLITARIA PER L’EUROPA”
LA VITA E’ COME ANDARE IN BICICLETTA
PER MANTENERE L’EQUILIBRIO DEVI MUOVERTI…
NIENTE E’ PARAGONABILE AL SEMPLICE PIACERE
DI QUESTA GRANDE AVVENTURA CHE STAI PORTANDO ALLA RIBALTA CON LA TUA FEDELE AMICA SABRINA
LA BICICLETTA HA UN’ ANIMA E RESTA PURA DI CUORE
AUGURI BUON VIAGGIO RACCONTANDOCI LE EMOZIONI
DI QUESTO TUO TOUR CHE MOLTI TI SEGUONO E VOGLIO APPLAUDIRTI TUTTO IL MONDO SPORTIVO E’ AL TUO FIANCO

LA PIANISTA MAHANI TEAVE NEL SUO CONCERTO PER PIANOFORTE AL PADIGLIONE DEL CILE ALL’EXPO MILANO 2015

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Dal nostro inviato 17 ottobre 2015 Expo Milano

Non sarebbe sufficiente un fiume di parole per trovare quella più idonea per classificare questa pianista dell’Isola di Pasqua, che si è esibita al padiglione del Cile ”all’Expo Milano 2015”.

Possiamo affermare che il suo corpo e il pianoforte sono una unica persona.

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E’ più semplice fare una recensione ad una Opera oppure ad un Film che la Pianista con la lettera P maiuscola MAHANI TEAVE.

La medesima ci ha regalato anche uno spezzone di un suo balletto, a questo punto dobbiamo dire che è una artista completa forse sbaglio cancelliamo anche questa parola, come già scritto prima non ci sono parole per classificarla.

Una pianista che al termine della sua esibizione, ha ritenuto di trattenersi con il pubblico presente per illustrare la Sua Isola e il suo progetto in favore dei giovani, all’insegnamento degli strumenti musicali, non solo questo anche il mantenimento e il decoro della loro Isola.

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L’isola è abitata da 6000 abitanti, l’Isola di Pasqua è un’isola dell’Oceano Pacifico meridionale appartenente al Cile. Situata a 3 601 km a ovest delle coste del Cile e 2 075 km a est delle Isole Pitcairn, è una delle isole abitate più isolate del mondo, ha un incremento turistico meraviglioso.

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Mahani Teave è la vincitrice di numerosi concorsi pianistici internazionali è una dei pianisti più celebri in Cile. Nativa del leggendario Isola di Pasqua (UNESCO sito archeologico), la signora Teave è unica musicista classico della sua isola. Ha debuttato come pianista all’età di nove anni quando ha accompagnato celebre pianista cileno Roberto Bravo su una serie di tournée. Da quel momento fino ad oggi, la signora Teave è apparso nei talk show televisivi, radio, e in centinaia di interviste di giornali e articoli. Un regista cileno sta attualmente lavorando a un documentario su Ms. Teave con lo scopo di motivare e ispirare i giovani cileni.

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All’età di diciotto anni, la signora Teave ottenuto, con il massimo dei voti, un Bachelor of Music grado da Austral University (Valdivia, Cile) con il Prof. Ximena Cabello. Ha ricevuto il suo Master of Music dal Cleveland Institute of Music nel 2005, sotto la guida del professor Sergei Babayan.

La signora Teave è stata la prima vincitrice del premio 1999 Claudio Arrau International Piano Competition, dove ha anche vinto premi per i migliori brani d’obbligo e il più grande talento. Ha vinto il primo premio nel 2001 Ciudad de Palmayola International Piano Competition a Maiorca, in Spagna, e il 2004 Cleveland Institute of Music Concerto Competition. Più di recente è stata un vincitore del premio nel 2006 Corpus Christi International Piano Competition.

La signora Teave ha eseguito negli ultimi tre presidenti del Cile, per il Congresso cileno, e al cileno Ambasciate negli Stati Uniti, Germania e Spagna. Era una solista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale del Cile, l’Orchestra Sinfonica di Concepcion, l’Orchestra da Camera di Valdivia, l’Orchestra Filarmonica di Temuco, l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Santiago, e il Cleveland Institute of Music Symphony Orchestra. Le sue apparizioni da solista includono Antartide, Argentina, Cile, Ecuador, Germania, Giappone, Messico, Spagna, e Stati Uniti

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Nel 2008 Mahani gli è stato assegnato il Premio scimmie in Cile per le migliori prestazioni e migliore interprete di musica classica, per il suo Rachmaninov Concerto No1 con l’Orchesta Sinfonica de Chile. Nello stesso anno El Mercurio, quotidiano nazionale, e la fondazione Mujeres EmpresariasNet, la distinguono come una delle 100 donne leader di quel paese. A partire dal settembre 2008 la signora Teave continua i suoi studi di pianoforte al Hanns Eisler Music Academy di Berlino, in Germania, come recepient di Konrad Adenauer Fellowship.