SI RINGRAZIA 6 DI NOVI SE…

Grandi festeggiamenti per gli atleti del Tempio del Karate di Novi Ligure

Oltre duecento atleti si sono riuniti presso un noto ristorante di Novi Ligure per festeggiare tutti gli atleti che hanno portato parecchi allori in questa stagione sportiva che è arrivata a termine.
Vogliamo ricordare il grande successo ottenuto nel mese di gennaio a Novi Ligure con il Gran Prix, la Coppa Italia e non ultimo i Campionati Italiani.
Tantissimi atleti hanno spaziato in lungo e in largo la nostra penisola portando alto il nome del “Tempio del Karate” .
Grazie al fattivo impegno dei maestri i degli istruttori di questa scuola presente da oltre quarant’anni, dal maestro Gimmo Borsoi capo fila della scuola, da Manuele Borsoi, Giuseppe Vecchi, Nando e Giorgio Bellora e il pilastro come viene nominato da tutti gli allievi Luca Patelli.
Verso la fine della serata, dopo aver gustato i piatti tipici novesi, con grande piacere ha fatto visita il Signor Sindaco Rocchino Muliere, portando il saluto della Amministrazione e al termine ha ricordato l’atleta che ci segue dall’alto dei cieli Andrea Chaves.
Con l’occasione di questo incontro desideriamo ricordare che da pochi giorni il maestro Gimmo Borsoi è stato nominato responsabile Regionale Piemonte del settore dell’Ente CSAIn, che da diversi anni ricopre presso il Comitato di Alessandria , il presidente Montecucco ha consegnato assieme al Sindaco il diploma Nazionale dell’Ente, un sentito grazie all’amico Gimmo da parte dell’Ente CSAIn, arrivederci alla nuova stagione sportiva 2018/2019.
G.P. Montecucco.

Altro…

L'immagine può contenere: 3 persone, persone che sorridono, persone in piedi

L’ISTITUTO SCOLASTICO TORTONA “B” SUL PODIO PIU’ ALTO DELL’ATLETA LEGGERA REGIONALE

L’IC. Tortona-B è sul podio hai regionali di atletica leggera

Dopo i successi ottenuti dall’ IC Tortona-B, nella fase provinciale dei Campionati Sportivi Studenteschi di atletica, con la proclamazione a Campioni di: Sofia Agosti (cat. cadette specialità peso )e Alessandro Cremonti ( cat. cadetti specialità 1000 m) oltre ai meritatissimi podi di Oscar Moise (vortex) ed Alessandro Cavo (peso), i due ‘atleti d’Oro’ sono stati convocati a Santhià per le fasi regionali.

Le competizioni si sono svolte lo scorso 23 maggio ed hanno visto ancora una volta conquistare l’ambito podio, con medaglia di bronzo, al campione Alessandro Cremonti che ferma il cronometro a 3’00’’ netti. Risultato molto significativo anche a livello personale, in forza del fatto che l’atleta, di classe 2005, abbia corso nella categoria cadetti che coinvolge anche allievi d’annata 2004.

La compagna di squadra Sofia Agosti, freschissima Campionessa Provinciale, dedicatasi con impegno agli allenamenti fra le mura scolastiche del Tortona B, ha potuto invece agguantare un piazzamento fuori podio, ma pur sempre onorevolissimo, soprattutto in forza alle potenzialità, da primato nazionale, espresse dalle avversarie.

Il professor Manuele Borsoi tiene a ringraziare per i successi ottenuti dall’IC., non solo ai Campionati Studenteschi, i ragazzi impegnati nelle attività sportive complementari e PON-SPORT, la collega prof. Barbara Rivabella ed in particolare la dirigente scolastica dott.ssa Stefania Continillo per mezzo della quale molte risorse sono state rese fruibili al potenziamento sportivo.

Altresì è doveroso ringraziare per l’impeccabile organizzazione dei Campionati Studenteschi la prof. Bruna Balossino (responsabile provinciale).

A CHEESE PETRINI SUL CLIMA E RISPETTO DELL’AMBIENTE

 

Petrini sul clima: «Non c’è qualità alimentare senza rispetto dell’ambiente»

Slow Food lancia Menu for Change la prima campagna internazionale sul rapporto tra cambiamento climatico e cibo

La domenica di Cheese fa da cornice al lancio della campagna Menu for Change di Slow Food. È la prima volta che una campagna di comunicazione e raccolta fondi internazionale evidenzia la relazione tra produzione alimentare e clima che cambia, annuncia il fondatore di Slow Food Carlo Petrini: «A chi si domanda perché un’associazione che si occupa di cultura alimentare dovrebbe promuovere una campagna sulle questioni del cambiamento climatico, posso rispondere questo: è incosciente chi si bea della qualità alimentare di un prodotto senza chiedersi se a monte c’è distruzione dell’ambiente e sfruttamento del lavoro».

Tutti noi, continua Petrini, siamo responsabili di quello che mangiamo e anche di quello che coltiviamo: «Il più grande terreno da coltivare è la lotta allo spreco. Tutte le istituzioni internazionali ripetono che siccome nel 2050 saremo 9 miliardi e mezzo “bisogna produrre più cibo”, ma già oggi abbiamo cibo per 12 miliardi di viventi. Significa che un’ampia parte di quello che viene raccolto, trasformato e venduto finisce nella pattumiera».

C’è un intero paradigma agricolo e agroalimentare da cambiare, mentre la produzione va concentrandosi nelle mani di pochi. Un esempio drammatico viene dalla filiera del pomodoro: «Tonnellate di pomodori arrivano in Italia dalla Cina, vengono lavorati e colonizzano i Paesi africani, invasi da scatole di concentrato prodotto da aziende con nomi come Gino e la bandiera tricolore sul barattolo. Questi marchi simil-italiani stanno distruggendo le produzioni agricole africane perché hanno prezzi perfino più bassi delle loro. Il risultato è che i giovani abbandonano la terra e vanno a lavorare come schiavi nei campi del Sud Italia. Siamo tutti chiamati in causa, le piccole azioni moltiplicate per milioni di persone possono cambiare il mondo».

A questi paradossi del mercato si aggiunge l’impatto devastante del cambiamento climatico. A Cheese lo raccontano le testimonianze dirette dei più colpiti, gli agricoltori e allevatori del Sud del mondo. Tumal Orto Galibe, pastore del nord del Kenya, racconta che negli ultimi quindici anni «perfino l’aspettativa di vita si è ridotta. Nelle comunità dei pastori abbiamo visto un aumento delle patologie. Ed è sempre più difficile adattarsi a un clima che cambia nell’arco di mesi mentre prima cambiava nei decenni: nell’aprile di quest’anno, in una sola notte di piogge improvvise e torrenziali ho perso più di 230 capi di bestiame».

Un produttore di formaggi della delegazione cubana interviene per spiegare che l’isola ha già ceduto terreno al mare ed è stata battuta di recente da cinque diversi uragani, la cui potenza è correlata alla crescente temperatura delle acque. L’uragano Irma possedeva una potenza pari a 7mila miliardi di watt (circa 2 volte le bombe usate durante la guerra mondiale) e ha lasciato il 40% della popolazione priva di elettricità, danneggiando la parte più turistica del Paese.

Non si tratta certo di impressioni individuali, perché ad avallarle ci sono i dati scientifici: «Siamo in chiusura della seconda estate più calda e della quarta più secca dal 1753, in Italia e in buona parte dell’Europa mediterranea» ricorda il climatologo Luca Mercalli.

Dopo il record del 2003, tutte le estati sono state più calde della media. Con conseguenze che l’agricoltura e l’alimentazione pagano fino in fondo: «Un recente studio francese ha esaminato gli effetti del cambiamento climatico sulle razze animali e i formaggi. Anche in alta montagna l’aumento delle temperature sta cambiando il modo di condurre gli alpeggi e i malgari sono costretti a tornare in pianura anche con un mese di anticipo. Siccità e parassiti arrivano dove finora non si erano mai visti».

Finora questi sconvolgimenti hanno avuto un impatto disomogeneo: alcune aree dell’emisfero nord ne hanno addirittura beneficiato. Ma non per molto ancora, affermano i ricercatori della Società Meteorologica Italiana Guglielmo Ricciardi e Alessandra Buffa: «Dal 2030 la riduzione dei raccolti vedrà un aumento esponenziale dei danni rispetto ai benefici».

Il settore agricolo è tra i più impattanti in termini di gas serra: con il 21% di emissioni è secondo solo alle attività legate all’energia (37%). La fermentazione enterica degli allevamenti industriali copre il 70% di questo dato.

«Non ci dobbiamo però concentrare solo sulla valutazione delle attività principali, – avvertono i meteorologi – ma valutare le attività di preproduzione (mangimi e concimi) e di postproduzione (trasporto, stoccaggio, packaging). Le emissioni di CO2, poi, non sono l’unico parametro da considerare: vanno tenuti in conto anche il contesto geografico di produzione, la qualità dei suoli e il loro livello di tossicità e l’uso in quanto risorsa scarsa, l’utilizzo di acqua e di biosfera (water footprint e ecological footprint)».

Sebbene anche la Fao sottolinei la necessità di andare verso un’indagine multiprospettica, che tenga conto degli influssi del cambiamento climatico su sicurezza alimentare, nutrizione e perdita di biodiversità, siamo ancora lontani dall’avere una visione complessiva della filiera.

Così come troppo poco sappiamo del funzionamento globale degli oceani, conferma il biologo marino Silvio Greco: «Mentre in terra il cambiamento climatico offre diversi segnali, nelle acque questo non avviene. Sappiamo per certo solo che l’oceano fa qualcosa di straordinario: ci dà il 50% del nostro respiro, immagazzinando CO2. Eppure noi lo stiamo mettendo in crisi».

Quest’anno i biologi australiani hanno decretato la morte della Grande barriera corallina, il reef più vasto del pianeta con oltre 2300 km di coralli ormai quasi interamente sbiancati. Ma non va meglio in acque a noi più familiari: «Il Mediterraneo è ancora più compromesso. Al problema dell’innalzamento dei mari qui si sommano la forte salinità di un ambiente chiuso, l’acidificazione, l’arrivo di 300 specie aliene invasive».

Il Mare Nostrum conserva il 25% della biodiversità marina mondiale e ospita il 30% dei traffici commerciali, ma ora conta anche 1 tonnellata di plastica ogni 3 tonnellate di pesce.

Di fronte a tutto questo, conclude Greco, «non possiamo fare come Ulisse davanti alle sirene: la comunità scientifica è costretta a sentire il grido della Terra e a dire le cose come stanno».

Ma anche noi possiamo fare molto: scegliere cosa mettere nel piatto è un atto politico.

Il campione sardo vince in solitaria sul traguardo di Ivrea e confessa di aver corso con la maglia dell’amico scomparso

Aru Tricolore con la maglia di Scarponi

Il campione sardo vince in solitaria sul traguardo di Ivrea e confessa di aver corso con la maglia dell’amico scomparso. Ulissi e Nocentini completano il podio. Longo Borghini centra il bis tra le donne élite dopo aver vinto il titolo a cronometro. Doppietta Tricolore anche per Paternoster tra le juniores. 

Ivrea, 26 giugno 2017 – Con un attacco decisivo sulla salita La Serra, nell’ultimo giro del circuito di Ivrea, Fabio Aru (Astana Pro Team) ha vinto la prova in linea da Asti ad Ivrea (Gran Piemonte, 236 km) laureandosi Campione italiano. Dopo aver scollinato con 30 secondi di vantaggio sui più diretti inseguitori, il corridore sardo ha mantenuto il vantaggio in discesa e nel tratto finale in pianura. Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Rinaldo Nocentini (Club-Sporting/Tavira) completano il podio.

Doppiette per le donne élite e juniores. Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro) ha vinto il titolo nazionale élite, bissando il successo di venerdì nella prova a cronometro. Battute Giorgia Bronzini (Wiggle High5) e Soraya Paladini (Alé Cipollini), seconda e terza sul podio. Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana) si è laureata Campionessa italiana in linea per la categoria juniores donne (17-18 anni), battendo  Martina Fidanza (Eurotarget – Still Bike) e Elena Pirrone (GS Mendelspec). Anche per la Paternoster è il secondo titolo italiano, dopo quello a cronometro juniores conquistato venerdì.

RISULTATI FINALI
Gara in linea Professionisti Maschile (Gran Piemonte)
1 – Fabio Aru (Astana Pro Team) – 236 km in 5h52’31”, media 40,168 km/h
2 – Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 40″
3 – Rinaldo Nocentini (Club-Sporting/Tavira) s.t.

Gara in linea Élite Femminile
1 – Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro) – 111 km in 3h04’37”, media 36,074 km/h
2 – Giorgia Bronzini (Wiggle High5) a 1’51”
3 – Soraya Paladini (Alé Cipollini) s.t.

Gara in linea Juniores Femminile
1 – Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana) – 69 km in 1h42’37”, media 40,344 km/h
2 – Martina Fidanza (Eurotarget – Still Bike) a 1″
3 – Elena Pirrone (GS Mendelspec) s.t.

CONFERENZA STAMPA
Il campione italiano in linea Fabio Aru ha dichiarato:”Era un percorso che inizialmente poteva sembrare facile ma la salita era veramente dura. Io l’ho presa subito a tutta perché volevo arrivare in cima con più vantaggio possibile. Volevo provarci, adesso sono veramente felicissimo. La concorrenza era tanto alta con Moscon, Caruso, Ulissi – il mio amico Diego – e tanti altri che sono molto in forma. Sono partito con grande rispetto nei loro confronti. Vincere un [campionato] italiano era un sogno per me. Avevo fatto secondo negli Under 23. Martedì scorso sono venuto a provare il percorso con Paolo [Tiralongo]. Da quando ho visto questa salita, ho iniziato a pensarci veramente. In fuga da solo sono stato aggiornato chilometro dopo chilometro. Quando ho sentito quaranta secondi, ero incredulo. Ho pensato che andavo veramente forte. Guardavo la velocità, andavo sempre a 50 o 52 km/h. Vincere oggi è un’immensa soddisfazione. In Sierra Nevada quando eravamo in allenamento, io e Michele Scarponi ci siamo scambiati una maglia perché io avevo l’XS e volevo provare la S e lui mi ha dato una sua maglia. Da quando sono tornato a correre, corro con la maglia di Michele. Non l’ho mai detto a nessuno. La prima vittoria la volevo regalare a sua moglie Anna e ai bimbi Giacomo e Tommaso. Eccola.”

Diego Ulissi ha detto:”Sono contento perché Fabio è andato veramente forte e ha dimostrato di avere molta più gambe rispetto a noi. Dietro abbiamo inseguito a tutta e lui è riuscito ad aumentare il suo vantaggio. Ha meritato la vittoria. Io sono felicissimo. Posso andare al Tour de France con ambizioni. Il buon lavoro fatto sta pagando.”
 
Rinaldo Nocentini ha dichiarato:”Per me è molto importante arrivare sul podio. Essendo in una squadra portoghese, non corro quasi mai in Italia. Due mesi fa non sapevo se avrei corso il campionato nazionale. Poi l’ho preparato bene. Quando ho visto Aru andare forte come al Delfinato, ho capito che sarebbe stato duro rimanere con lui. Mi ha veramente impressionato.”
La Campionessa italiana in linea Elisa Longo Borghini ha dichiarato:”È arrivato questo titolo nazionale su strada, finalmente! Devo proprio dirlo perché per me è stata un po’ come la maledizione di Montezuma. Negli ultimi anni o sono caduta e mi sono fatta male o sono arrivata sempre seconda. Invece oggi volevo proprio partire per vincere. La mia squadra, “Le Fiamme Oro” ha corso in maniera egregia, cosi come Giorgia Bronzini che è la mia compagna alla Wiggle High5 per tutto l’anno. Oggi si è dedicata a me e si è ritagliata un bel secondo posto. Il mio piano era di arrivare in cima alla salita con trenta secondi di vantaggio, invece sono arrivata in cima con 1’12’’ e poi ho provato un pochino a gestire, che poi non è troppo vero perché in realtà sono andata a tutta. Ho sempre avuto paura che mi riprendessero. Vincere nella mia regione è speciale. Vincere un Campionato d’Italia nella mia regione è fantastico. È un onore in più.”

La campionessa italiana juniores Letizia Paternoster ha dichiarato:”È un’emozione fantastica, non ho davvero parole, ancora non ci credo. Sono quattro anni che provo a vincere il Campionato italiano su strada e sono sempre là, finalmente ho centrato l’obiettivo più grande”. 

Dopo esserci andato vicino più volte, Mikel Landa trova la vittoria a Piancavallo dedicandola all’amico scomparso. Nairo Quintana si veste di Rosa scavalcando Tom Dumoulin.

LANDA VINCE E RENDE OMAGGIO A SCARPONI
QUINTANA SI PRENDE LA ROSA

Dopo esserci andato vicino più volte, Mikel Landa trova la vittoria a Piancavallo dedicandola all’amico scomparso. Nairo Quintana si veste di Rosa scavalcando Tom Dumoulin. Tappa domani in diretta dalle ore 13.15

Piancavallo, 26 maggio 2017 – Mikel Landa (Team Sky) si è imposto sul traguardo di Piancavallo, centrando finalmente la vittoria dopo aver già collezionato due secondi e un terzo posto questa edizione della Corsa Rosa. Tra i contendenti per la Maglia Rosa, Thibaut Pinot (FDJ) è stato il primo ad attaccare sulla salita finale mentre Nairo Quintana (Movistar Team) è ora al comando della Classifica Generale, davanti a Tom Dumoulin (Team Sunweb), che ha perso terreno sulla salita finale. Quando mancano due tappe alla fine del Giro, quattro corridori sono racchiusi in appena un minuto.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Terza vittoria di tappa al Giro per Mikel Landa, dopo i successi nelle tappe 15, a Madonna di Campiglio, e 16, sull’Aprica, nell’edizione del 2015. La seconda vittoria l’aveva ottenuta il 26 maggio stesso giorno di oggi. Tutte le sue vittorie sono state collezionati in luoghi dove Marco Pantani si era imposto negli anni ’90
  • Terza vittoria di tappa per i corridori spagnoli al Giro quest’anno dopo Gorka Izaguirre (tappa 8) e Omar Fraile (tappa 11). Il totale delle vittorie spagnole al Giro sale a 109
  • Decima vittoria di tappa per il Team Sky al Giro dal 2010, anno in cui è nata la formazione britannica. Le ultime due vittorie sono state in Friuli: con Mikel Nieve lo scorso anno a Cividale e Mikel Landa oggi a Piancavallo, entrambi corridori baschi
  • Terzo secondo posto in questo Giro per Rui Costa dopo quello della tappa 11 a Bagno di Romagna e 17 a Canazei. Solo un corridore portoghese ha vinto tappe in cento edizioni del Giro: Acacio Da Silva con cinque successi tra il 1985 e il 1989
ASCOLTI TV IN CRESCITA
Ancora ascolti in crescita per il Giro d’Italia 2017 che ha visto, nella 18esima tappa Moena/Ortisei/St. Ulrich di 137 km, il trionfo al traguardo dello statunitense Tejay Van Garderen.   
Giro all’Arrivo (h.16:08/17:04) ha sfiorato infatti il 23% di share (22,99%) pari a 2.511.013 telespettatori nel minuto medio, con picchi del 25,4% di share e 2.758.736, risultando essere ancora una volta il secondo programma più visto nella propria fascia oraria di messa in onda.

DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.

FINAL RESULT
1 – Mikel Landa Meana (Team Sky) – 191km in 4h53’00”, average speed 39.112km/h
2 – Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates) at 1’49”
3 – Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) at 1’54”

GENERAL CLASSIFICATION
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) at 38″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) at 43″
4 – Thibaut Pinot (FDJ) at 53″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) at 1’21”

MAGLIE

  • Maglia Rosa (pink), general classification leader, sponsored by Enel – Nairo Quintana (Movistar Team)
  • Maglia Ciclamino (cyclamen), sprinter classification leader, sponsored by Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra (blue), King of the Mountains classification leader, sponsored by Banca Mediolanum – Mikel Landa Meana (Team Sky)
  • Maglia Bianca (white), young rider general classification leader, sponsored by Eurospin – Adam Yates (Orica – Scott)


CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa, Mikel Landa, ha dichiarato: “Forse questa è la mia vittoria più bella. Ho fatto uno sforzo incredibile per restare davanti sapendo di avere degli inseguitori poco distanti. Poco prima che il Giro iniziasse abbiamo perso un amico [Michele Scarponi]. Non ho voluto mancare quest’occasione per rendergli omaggio sulla linea del traguardo. La mia posizione in Classifica Generale non corrisponde a quello che speravo di fare in questo Giro ma dopo la caduta [tappa 9], sono rimasto calmo e ho cercato di vincere una tappa. Come sto correndo in questa ultima settimana dimostra che posso provare a vincere un grande giro.”


La Maglia Rosa ha dichiarato: “Il livello di questo Giro è veramente alto. Ecco perché i distacchi non sono ampi. La tappa dello Stelvio è stata molto dura. Per colpa della stanchezza, ho scelto di marcare i corridori più vicini a me in classifica. Dovrò difendere la mia posizione domani. Mi aspetto che attacchino Nibali e Pinot, è molto pericoloso anche lui. La FDJ è la squadra più forte di questo Giro. Non sono sorpreso di quanto vada forte Dumoulin. Sta solo confermando i suoi progressi in salita. Contro di lui, facciamo quel che possiamo. Abbiamo guadagnato un po’ oggi ma dobbiamo aumentare il distacco domani perché è lui il cronoman più forte.”


LA TAPPA DI DOMANI Tappa 20 – Pordenone-Asiago 190 km – dislivello 3.100 m 
Tappa pianeggiante per 100 km attraverso le pendici delle Prealpi trevigiane (GPM sul Muro di Ca’ del Poggio).

Dopo il TV di Feltre si affronta la salita al Monte Grappa (24 km) su strada a carreggiata stretta. Prima parte ripida con pendenze elevate seguita da una parte meno impegnativa con diverse contropendenze prima del GPM.

Discesa molto lunga e molto impegnativa (26 km) con numerosi tornanti su strada di media larghezza. Si affronta quindi l’ultima salita a Foza (salita regolare al 7% con numerosi tornanti).
 
Ultimi km
Ultimi 15 km molto ondulati e ultimi 5 km dopo Gallio in leggera discesa fino ai 400 m. Strade ampie e ben pavimentate fuori degli abitati. Entrati in Asiago si incontrano rotatorie e spartitraffico. Ultima curva ai 450 m e rettilineo in leggera salita fino all’arrivo su asfalto largo 7 m.

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IL CONDOR QUINTANA DETTA LEGGE SUL BLOCKHAUS

IL CONDOR QUINTANA DETTA LEGGE SUL BLOCKHAUS

 

Vince l’attesa tappa con l’arrivo in salita e conquista la Maglia Rosa. Domani seconda giornata di riposo in attesa della cronometro di martedì da Foligno a Montefalco.

Blockhaus, 14 maggio 2017 – Nairo Quintana (Movistar Team) si riveste di Rosa tre anni dopo la vittoria al Giro d’Italia 2014. Il colombiano ha conquistato il simbolo del primato dopo aver vinto la nona tappa sul traguardo del Blockhaus. Con uno scatto decisivo ai cinque chilometri dal traguardo, Quintana ha staccato tutti i suoi rivali e si è involato in solitaria verso la vittoria, con 24 secondi di vantaggio su Thibaut Pinot (FDJ) e Tom Dumoulin (Team Sunweb). In Classifica Generale l’olandese ha un ritardo di 30 secondi dalla Maglia Rosa, in attesa della cronometro individuale di martedì. Vincenzo Nibali, quinto al traguardo, ha adesso un ritardo di 1’10” in CG. Una caduta a 14 chilometri dall’arrivo ha tagliato fuori dai giochi per la vittoria di tappa tra gli altri Geraint Thomas, Mikel Landa (Team Sky) e Adam Yates (Orica – Scott). Martedì la cronometro individuale da Foligno a Montefalco di 39.8 chilometri. Il primo corridore a partire sarà Matteo Pelucchi (Bora – Hansgrohe) alle 12.45, chiuderà Nairo Quintana alle 16.24.


LE PILLOLE STATISTICHE

  • Terza vittoria di tappa per Nairo Quintana al Giro d’Italia dopo quelle di Val Martello e Cima Grappa nel 2014. Quella odierna è la 24a vittoria di tappa al Giro di un corridore colombiano.
  • Primo podio di tappa per Thibaut Pinot al Giro d’Italia alla sua prima partecipazione. Il suo ultimo podio in un grande giro era stata la vittoria di tappa sull’Alpe d’Huez, al Tour de France 2015.
  • Terzo podio di tappa per Tom Dumoulin al Giro dopo la vittoria di Apeldoorn e il secondo posto di Praia a Mare dell’anno scorso.

RISULTATO FINALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team) – 149 km in 3h44’51”, media 39,759 km/h
2 – Thibaut Pinot (FDJ) at 24″
3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) s.t.
4 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) a 41″
5 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’00”

CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Thibaut Pinot (FDJ) a 28″
3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 30″
4 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) a 51″
5 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’10”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Nairo Quintana (Movistar Team)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Jan Polanc (UAE Team Emirates)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Davide Formolo (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team)

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa e nuova Maglia Rosa Nairo Quintana ha dichiarato: “Sono contento. Oggi tutto è andato come avevamo pianificato. Ci siamo preparati molto bene per il Giro. Ho accumulato un discreto vantaggio sui miei avversari che mi tornerà utile nella crono di martedì visto che tra loro ci sono alcuni specialisti. Vorrei tenere la Maglia Rosa il più a lungo possibile. Abbiamo una squadra forte che puo’ difenderla. Il Giro è ancora lungo. Non siamo ancora a metà. Tom Dumoulin mi ha sorpreso oggi, ma tutti i miei rivali sono forti. Anche Nibali non è andato così male, dovrò fare il più attenzione possibile, sopratutto nell’ultima settimana”.


LA TAPPA DI DOPODOMANI
Tappa 10 – Foligno – Montefalco – 39.8 km – dislivello 400 m 
 Percorso completo che propone un lungo tratto pianeggiante e rettilineo seguito da salite e discese molto articolate. Si parte da Foligno e uscendo rapidamente dal centro storico (strade a carreggiata stretta) ci si immette su strade di media larghezza prevalentemente rettilinee per oltre 12 chilometri superando Bevagna (rilevamento cronometrico). Si inizia quindi a salire sempre con pendenze medie del 4/5% fino alla Madonna delle Grazie dove la strada diventa un falsopiano sempre leggermente a salire. Discesa veloce e abbastanza articolata di curve e controcurve fino a San Marco dove la strada ritorna prevalentemente rettilinea e pianeggiante. A Bastardo (svolta a U) nuovo Rilevamento cronometrico e inizio del falsopiano a salire che porterà a Montefalco. Le pendenze non sono mai elevate, ma non vi sono più tratti di “respiro”. Finale con alcuni passaggi a carreggiata ristretta fino alle porte della città murata di Montefalco dove è posto l’arrivo della cronometro.

Ultimi km
Ultimi chilometri in leggera ascesa. Da segnalare nell’ultimo chilometro un passaggio in discesa di una “porta” per poi risalire con una breve e ripida rampa nel rettilineo finale di 200 m su asfalto in salita di larghezza 6 m.

 

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MIGUEL ANGEL LOPEZ VINCE LA 97° MILANO-TORINO NAMEDSPORT

MIGUEL ANGEL LOPEZ VINCE LA 97° MILANO-TORINO NAMEDSPORT

Il corridore colombiano dell’Astana Pro Team primo in solitaria sul colle di Superga

Torino, 28 settembre 2016 – Il corridore colombiano Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) ha vinto la 97a edizione della Milano-Torino NamedSport, da San Giuliano Milanese alla Basilica di Superga di Torino (186 km).

RISULTATO FINALE
1 – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) – 186 km in 4h13’36” media 44,006 km/h
2 – Michael Woods (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) a 9″
3 – Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) a 14″

Il vincitore, dopo la linea del traguardo, ha dichiarato: “Ho ottenuto questa magnifica vittoria grazie alla mia squadra, nonostante la sfortunata caduta di Michele Scarponi. Voglio dedicargliela. Anche Diego Rosa è stato coinvolto e, nonostante ciò, ha lavorato tantissimo insieme a Dario Cataldo per chiudere sulla fuga. Abbiamo continuato a parlare durante la gara e questo ci ha permesso di cambiare tattica in corsa. Abbiamo fatto bene a provare ad attaccare prima della salita finale. Non mi aspettavo di vincere oggi, è bellissimo”.

Superga incorona Superman Lopez, con il connazionale Rigoberto Uran terzo.
Secondo il canadese Michael Woods.

Un dichiarato fan di Alberto Contador, Miguel Angel Lopez, 22 anni, soprannominato Superman, ha ottenuto in cima al Colle di Superga la prima vittoria in una corsa di un giorno della sua carriera. Proprio qui lo spagnolo Contador ha raccolto l’unica vittoria in una corsa di un giorno della sua carriera (nel 2012). Ancora una volta la Milano-Torino NamedSport, la più antica gara ciclistica professionistica del mondo (prima edizione nel 1876), ha fatto la storia.

Diego Ulissi e Fabio Aru, primi degli italiani, si sono classificati al quinto e sesto posto, con un distacco dal vincitore rispettivamente di 19″ e 21″. 

RISULTATO FINALE
1 – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) – 186 km in 4h13’36” media 44,006 km/h
2 – Michael Woods (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) a 9″
3 – Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) a 14″

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DICHIARAZIONI
Il vincitore, Miguel Angel Lopez: “È stata una gara molto veloce con un grande lavoro fatto da Alessandro Vanotti, Dario Cataldo e dal resto dei ragazzi dell’Astana. Siamo sempre rimasti molto uniti. Nella prima scalata [del Colle di Superga], abbiamo deciso di provarci uno dopo l’altro. Sono riuscito a creare un po’ di gap e la tattica ha funzionato, ma qualora non avesse funzionato, avremmo avuto soluzioni alternative pronte. Grazie ad un inizio tranquillo della mia carriera da professionista l’anno scorso e grazie alla fiducia che mi ha dato il team, quest’anno sono riuscito a ottenere un grande risultato [Tour de Suisse – vincitore della classifica finale]; purtroppo sono stato sfortunato alla Vuelta a España, ma sogno ancora di correre un Grande Giro. Non so ancora il mio programma per il prossimo anno. Potrei correre il Giro d’Italia con Fabio Aru, aiutarlo e cercare al tempo stesso di vincere la Maglia Bianca [di miglior giovane], oppure partecipare ad un altro Grande Giro come capitano senza pressione per la classifica generale”.

Il secondo classificato, Michael Woods: “[Miguel Angel Lopez] era davvero forte oggi! Ho fatto una buona prima parte di salita ma lui aveva davvero un ottimo passo. Ho provato ad attaccarlo ma nel finale lui era più forte e non sono riuscito a seguirlo. Complessivamente sono davvero contento della mia prestazione. Questa è la mia quarta gara in cinque giorni e sono molto felice di come hanno risposto le gambe”.

Il terzo classificato, Rigoberto Uran: “Quando le cose sono fatte bene è un po’ deludente non riuscire a vincere. Forse avremmo potuto fare meglio se fossi stato davanti con Miguel Angel. Stavo aspettando dietro, ma quando ho visto che Michael [Woods] non riusciva a seguire Lopez, ho deciso di muovermi ma era troppo tardi. Siamo qui per lavorare duro con l’obiettivo di vincere Il Lombardia. È una gara che mi piace molto, ho fatto bene in passato e sono pronto. Quest’anno Il Lombardia è una gara molto più dura: sarò lì a lottare per la vittoria finale”.

LE PRIME NOTIZIE SUL TOUR “DUE RUOTE IN SOLITARIA PER L’EUROPA” DI GIANLUCA BOMBARA

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LE PRIME NOTIZIE SUL TOUR “DUE RUOTE IN SOLITARIA PER L’EUROPA” DI GIANLUCA BOMBARA

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NEL SUO TOUR PER L’EUROPA L’ALESSANDRINO GIANLUCA BOMBARA HA GIA’ PERCORSO DUE TAPPE ALESSANDRIA – NOVARA E NOVARA – COMO, CON LA SUA AMICA “SABRINA” HA GIA’ PERCORSO CENTOCINQUANTA CHILOMETRI DOMANI NELLA TAPPA COMO – BELLINZONA DI SESSANTASETTE CHILOMETRI LASCIA L’ITALIA ENTRA IN TERRA SVIZZERA, POSSIAMO AFFERMARE CHE IL SUO TOUR VIAGGIA GONFIE VELE PRESENTIAMO LE PRIME IMMAGINI PERVENUTE. 

COMO 4 COMO 7 COMO 3

MANCAVA LA PIOGGIA

CSC_05365MANCAVA LA PIOGGIA………………………………SUL GIRO D’ITALIA IN SOLITARIO

gialuca dopo una caduto

Oggi è veramente una giornata da dimenticare per il nostro atleta Gianluca, una giornata tremenda,

ha iniziato a piovere alla partenza e il nostro amico impegnata nel “Giro d’Italia non in rosa” ha dovuto rinunciare alla partenza, per non incorrere in problemi seri riguardante la sua caduta in discesa verso Firenze, (avvenuta alcuni giorni fa) solamente nulla al corpo, la rottura del setto nasale con alcuni punti di sutura, con l’arrivo a Roma come confermato telefonicamente gli verranno tolti, poi potrà pedalare con qualsiasi intemperia incontrerà lungo il restante percorso.

Un aneddoto curioso capitato l’altro giorno, un signore a piedi gli ha domandato ragazzo dove stai andando? Alla risposta di Gianluca sono impegnato nel mio Giro D’Italia in solitario, e il Signore ha sua volta replicato mi sarebbe piaciuto pure a me da giovane?, gli ha augurato buon viaggio.