DUE NUOVE CUCINE DA CAMPO NELLE ZONE TERREMOTATE CON LA FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI Servono oltre mille pasti al giorno

DUE NUOVE CUCINE DA CAMPO NELLE ZONE TERREMOTATE CON LA FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI  Servono oltre mille pasti al giorno

Non è ancora arrivato il momento della tranquillità per le popolazioni del Centro Italia, dalla tragica alba del 24 agosto scorso, la terra ha continuato a tremare in maniera più o meno significativa ma allarmante.

La Federazione Italiana Cuochi si è attivata sin dalle prime ore concretamente, tramite il Dipartimento Solidarietà ed Emergenze, guidato da Roberto Rosati, affiancato da Alessandro Circiello, presidente Fic Lazio, con le grandi cucine da campo che hanno servito migliaia di pasti. I cuochi sono stati emotivamente, non solo operativamente, coinvolti nell’offrire un aiuto e un sostegno morale ai cittadini in difficoltà e, dopo le forti scosse del 28 e 30 ottobre, il Dse ha aperto un campo mensa a Torrita, frazione di Amatrice (Ri), con il coordinamento di Protezione Civile, Fepivol (federazione di Protezione Civile della Regione Lazio) e, su richiesta del Comune di Muccia (Mc), una mensa nella località colpita da questo ultimo sisma.

 

Roberto Rosati, presidente del Dipartimento Solidarietà ed Emergenze della Federazione Italiana Cuochi e dell’associazione R2 Executive Team, ha raccontato: “Siamo a Torrita di Amatrice, nel Lazio, dove la situazione è peggiorata. Ci sono stati ulteriori crolli: case e strutture sociali, che avevano retto dopo le scosse di agosto, sono venute giù ed è aumentata, perciò, la popolazione assistita. Abbiamo istituto un nuovo campo mensa all’interno del quale non sono previste tende da ricovero per la notte, ma provvediamo già adesso ad oltre 300 pasti a pranzo e 300 a cena”. Una seconda squadra è invece partita per Muccia, piccolo comune di meno di mille abitanti nel maceratese. “Lì i nostri fanno quasi 500 pasti a pranzo e 500 a cena”.

RACCOLTA FONDI CON CANTINE APERTE OGGI SI PARTE DAL PIEMONTE TURISMO DEL VINO AL FIANCO DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO

vigneto gavi

TURISMO DEL VINO AL FIANCO DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO “RACCOLTA FONDI CON CANTINE APERTE “

Il Movimento Turismo del Vino al fianco delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia con “Mtv per Amatrice”, la raccolta fondi che parte oggi dal Piemonte, nel Veneto da domani con Cantine Aperte in Vendemmia per terminare a maggio 2017 con Cantine Aperte. 

In tutti i prossimi eventi infatti una parte del ricavato delle degustazioni sarà devoluto in favore del Comune di Amatrice. Nelle prossime settimane inoltre il presidente del Movimento Turismo Vino, Carlo Pietrasanta, incontrerà il Sindaco di Amatrice per definire, insieme, quali iniziative e progetti mettere in campo.

“Come vignaioli vogliamo – ha detto Pietrasanta – dimostrare la nostra vicinanza. Viviamo la terra e siamo pronti a riceverne le gioie che ci offre, ma in certi momenti il dolore è talmente grande che possiamo solo dimostrare di essere tutti insieme”.

FOTO CANTINE APERTE

Nel corso di Cantine Aperte in Vendemmia, in programma da domani fino al 30 ottobre da Nord a Sud Italia, gli appassionati potranno vivere l’atmosfera della tradizionale raccolta delle uve e vendemmiare insieme ai produttori. Dodici le regioni aderenti alla manifestazione, con numerose iniziative e attività in cantina: Piemonte (dal 3 settembre al 16 ottobre), Veneto (dal 4 al 25 settembre); Campania (dal 10 settembre al 30 ottobre); Abruzzo e Umbria (11 settembre); Lombardia (11,18, 25 settembre e 2 ottobre); Toscana (dal 17 al 18 settembre); Sardegna, Lazio e Puglia (25 settembre); Trentino Alto Adige (dal 30 settembre al 2 ottobre); Sicilia (ottobre). 

IL MINISTRO MAURIZIO MARTINA ANCORA UNA VOLTA VUOL ESSERE VICINO ALLE ZONE DEL TERREMOTO DICHIARANDO PER QUESTE ZONE UN PROGRAMMA AGRICOLO E RURALE DEDICATO

IL MINISTRO MAURIZIO MARTINA ANCORA UNA VOLTA VUOL ESSERE VICINO ALLE ZONE DEL TERREMOTO DICHIARANDO PER QUESTE ZONE UN PROGRAMMA AGRICOLO E RURALE DEDICATO

“Sento il dovere di ringraziare ancora una volta di cuore tutti i volontari della Protezione Civile, le forze dell’ordine, gli amministratori pubblici e quanti si sono prodigati per prestare soccorso senza sosta. Grazie in particolare agli oltre 240 agenti del Corpo Forestale per l’attività straordinaria di queste ore”.

MINISTRO MARTINA

E’ il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ad affermarlo spiegando che nei prossimi giorni ci sarà un sopralluogo per l’avvio di un progetto specifico dedicato alle zone colpite dal sisma. ”Quelle terre avranno bisogno adesso di un progetto agricolo e rurale dedicato, in grado di sostenere la ricostruzione anche dei fabbricati rurali, delle stalle, degli agriturismi e degli impianti agricoli oltre a valorizzare al meglio i prodotti tipici di qualità. Nei prossimi giorni con gli assessori regionali saremo sul posto per una prima valutazione delle necessità e degli strumenti da attivare in campo agricolo”, ha detto Martina.

”Senza agricoltura non c’è futuro in quei paesi – ha aggiunto il ministro – e noi abbiamo il dovere assoluto di sostenere con tutte le nostre forze in particolare i tanti ragazzi, visti anche in queste ore, che di fronte alla tragedia subita non si rassegnano ma vogliono rimanere tenacemente ancorati alla loro terra guardando al futuro”. Il ministro ha anche confermato la notizia diffusa nei giorni scorsi: ”Tramite Agea abbiamo stabilito un aiuto immediato attraverso l’anticipo dei contributi europei per un totale di 5 milioni di euro che verranno pagati entro il 15 settembre a 958 aziende agricole dei 16 comuni colpiti”.

 

IL MINISTRO MARTINA SUBITO 5 MILIONI ALLE AZIENDE AGRICOLE DELLA ZONA TERREMOTO

MINISTRO MARTINA

IL MINISTRO MARTINA SUBITO 5 MILIONI ALLE AZIENDE AGRICOLE DELLA ZONA TERREMOTO

“Nel quadro delle prime azioni necessarie a supporto dei territori del centro Italia drammaticamente colpiti del terremoto abbiamo disposto oggi, tramite Agea, che entro il 15 settembre siano erogati i 5 milioni di euro di contributi europei Pac richiesti dalle 958 domande presentate dalle imprese agricole operanti nei 16 comuni dell’emergenza individuati dalla Protezione civile”. 

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina all’Ansa. “Una prima azione utile a garantire risorse e liquidità al tessuto agricolo più fortemente colpito dal sisma che si affianca anche a quanto già disposto dal governo ieri con la dichiarazione dello stato di emergenza – aggiunge il ministro Martina – Puntiamo a far ripartire presto le attività, anche attraverso i rimborsi dei danni e delle perdite di reddito subite”. “In queste ore – prosegue il ministro – ho sentito gli assessori all’agricoltura delle regioni Lazio, Umbria e Marche per un primo punto della situazione rispetto ai danni subiti dal settore agricolo. Nei prossimi giorni avremo un ulteriore incontro operativo per definire le azioni comuni utili al ripristino delle attività. C’è tanto lavoro da fare per riportare alla vita quotidiana anche le aree rurali colpite. Il Ministero e’ a disposizione per offrire tutto il supporto necessario in questa prima fase d’emergenza e anche successivamente”.

Il presidente Malagò dispone un minuto di silenzio per vittime del terremoto

Il presidente Malagò dispone un minuto di silenzio per vittime del terremoto

A nome personale e di tutto il mondo sportivo italiano esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime del sisma che ha devastato il Centro Italia. In questo momento di dolore, lo sport si stringe con solidarietà attorno alle popolazioni colpite. Oggi siamo, e lo saremo domani, al vostro fianco”. Così il presidente del CONI, Giovanni Malagò, in un messaggio rivolto alle comunità colpite dal terremoto della scorsa notte.

Il Presidente ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da oggi e per tutto il fine settimana.

Il terremoto devasta il Centro Italia

LA REDAZIONE DELLA TESTATA NOTIZIARIO CSAIN PIEMONTE E’ VICINA ALLA POPOLAZIONE E QUANTI OPERANO IN QUESTA OCCASIONE

IL TERREMOTO DEVASTA IL CENTRO ITALIA

 La Federazione Italiana Cuochi sul posto per preparare pasti caldi

Fin dalle prime luci dell’alba, appena si è diffusa la brutta notizia dell’emergenza che ha colpito le regioni del centro-Italia, la Fic-Federazione Italiana Cuochi ha mobilitato il suo Dipartimento di Solidarietà ed Emergenze, che già intervenne con grande efficienza durante i sismi che colpirono negli anni scorsi l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.

Si tratta di un’organizzazione strutturata, con un atto costitutivo della quale è responsabile e presidente Roberto Rosati, affiancato da Alessandro Circiello. Questa mattina è stato tempestivamente attrezzato il furgone logistico con le attrezzature e il furgone frigo con gli alimenti freschi che si metterà in moto appena verrà emesso il decreto del Presidente della Repubblica che garantisce il sostegno economico per l’acquisto delle derrate e i regolari permessi per operare nei luoghi colpiti dal sisma. Il lavoro dei cuochi sarà invece volontario e coordinato dai responsabili regionali. Un sistema utilissimo per finalizzare al meglio gli interventi che in passato ci sono comunque sempre stati, grazie alla generosità e al grande cuore di tutta la squadra FIC, ma che partivano da iniziative dei singoli e non avevano la stessa incisività.
In Italia hanno aderito circa 200 colleghi e sono già 18 le regioni che possono contare su un capo dipartimento, che all’occasione si interfacci con la Federazione. Questo sistema è d’aiuto, poiché in caso di calamità si avvertono direttamente le regioni interessate o quelle più vicine, affinché intervengano repentinamente.

Un devastante terremoto stanotte ha colpito il centro Italia, tra Umbria, Marche e Lazio, distruggendo in particolare i comuni di Amatrice in provincia di Rieti, Accumoli in provincia di Rieti e Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. I morti al momento sono 21, ma il numero è destinato a crescere rapidamente.

La prima scossa, di magnitudo 6.0, è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 chilometri di profondità. Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 chilometri. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore. E’ stato mobilitato l’Esercito per far fronte all’emergenza. Una componente del sesto reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma. Appello dell’Avis a tutti per donare il sangue.
Tra i comuni colpiti, Amatrice, un simbolo della cucina italiana nel mondo per il suo sugo all’amatriciana che ha reso celebra la cucina romana nel mondo. Originariamente il sugo veniva preparato dai pastori con gli ingredienti a loro disposizione sulle montagne quando seguivano al pascolo le loro greggi. Gli ingredienti erano: guanciale a cubetti o fettine sottilissime, pecorino e spaghetti, piatto che veniva tradizionalmente chiamato “unto e cacio”. Successivamente nel XVIII secolo la ricetta fu ingentilita con l’aggiunta di pomodoro e pochissimo olio d’oliva. La diffusione su scala nazionale si ebbe nell’Ottocento quando molti amatriciani emigrarono a Roma a causa della crisi della pastorizia e trovarono occupazione nel campo della ristorazione facendo conoscere il piatto tipico dei loro avi: l'”amatriciana”. Il primo storico ristorante amatriciano fu inaugurato a Roma nel 1860 da Luigi Sagnotti con il nome de Il Passetto, così chiamato poiché attraverso il ristorante si poteva passare dal vicolo del passetto a piazza Navona. Alla conoscenza su scala nazionale della ricetta dell'”amatriciana” contribuì anche l’attore Aldo Fabrizi che ne parlò spesso durante le sue trasmissioni radiofoniche e televisive. Ancora oggi nei menù dei ristoranti si trovano le due ricette: la tradizionale detta comunemente anche gricia e quella con la salsa di pomodoro. In molti ristoranti si trova una ricetta errata che fa uso di pancetta (al posto del guanciale), cipolla e olio d’oliva.
Un’altra specialità di Amatrice sono gli gnocchi ricci. Si tratta di gnocchi realizzati con acqua, farina e uova, a cui viene dato il caratteristico riccio schiacciandoli con le dita. Tipici della cittadina e poco conosciuti nelle frazioni, sono stati tramandati di generazione in generazione e vengono considerati il piatto più antico della gastronomia amatriciana.