GRANDE ATTESA PER QUESTA VENDEMMIA 2015
CON PIOGGIA SENZA GRANDINE
Cresce l’attesa per la vendemmia 2015 dell’uva Moscato. I caratteri climatici dell’annata, con un andamento diverso rispetto al 2014 soprattutto a giugno e luglio.
Neanche qualche piccola avvisaglia di crisi da eccesso di caldo e secco nelle posizioni meglio esposte ha frenato gli entusiasmi e così la nostra carrellata di pareri è stata generalmente improntata all’ottimismo.
“Precoce sarà precoce, – ma speriamo non troppo. Per noi sarebbe ottimale iniziare il raccolto l’1 settembre: significherebbe che le ultime settimane sono trascorse senza l’attuale morsa di caldo”.
Senza dubbio siamo in anticipo rispetto al 2014, ma non dobbiamo avere fretta. Il ritmo del tempo dev’essere dettato dalla natura. In alcune aziende ci dicono, gestiamo la vigna con la massima naturalità, perché vogliamo poterla mangiare l’uva. E vi assicuro che l’uva Moscato è davvero un gran bel mangiare”.
Un altro viticoltore, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Non è precoce per caso quest’annata. È già iniziata così, con un inverno poco rigido e una primavera ricca di acqua. Adesso, però, avremmo bisogno di un po’ di pioggia, ma senza grandine. Allora potremmo davvero parlare di annata con i fiocchi”.
L’andamento climatico favorevole tra fioritura e allegagione e una buona fertilità dell’annata hanno favorito una folta presenza di grappoli nei vigneti. Così, si preannuncia un’annata di buona quantità. “Non sarà un’annata di esagerata abbondanza, ma nei filari l’uva c’è e si vede. Certo che se arriverà una pioggia, il risultato potrebbe essere migliore, sia in quantità che qualità. Ma non dipende da noi.” Non ha dubbi sulla quantità “I 100 quintali del disciplinare ci sono e sarà meglio accontentarsi per evitare che un incremento produttivo esagerato possa tradursi in problemi di eccedenze nei prossimi anni.”
Abbiamo provato a sondare i pareri di altri viticoltori, anche rispetto a un possibile parallelismo tra il 2015 e le vendemmie precedenti. In parole semplici, abbiamo chiesto quale vendemmia passata ricordasse il 2015. Molte le risposte e interessanti. “Per adesso, mi ricorda il 2003, anche se quell’anno il periodo di caldo e secco si è prolungato molto di più. Per ora è così, poi staremo a vedere”. Non è parso d’accordo, invece un altro viticoltore, al quale il 2015 assomiglia di più al 2007 o al 2009. Non siamo ancora al livello del 2003: allora le uve erano persino appassite, cosa che al momento non si è ancora verificata.”
Ma cosa si augurano i viticoltori del Moscato nelle settimane prima della vendemmia. Anche in questo caso, abbiamo avuto molti spunti interessanti. Una delle colline storiche per il Moscato, ci ha dettato la sua lista dei desideri: “Che non ci sia grandine, che venga una pioggia giusta, capace di rendere l’uva un po’ più ‘cicciuta’ e, infine, che si possa vendemmiare col sole”.
Nella sua lista dei sogni ha rimesso l’assenza di grandine e una pioggia “ragionevole”, ma poi ha completato con la buona riduzione delle temperature e l’avvio della raccolta delle uve tra fine agosto e inizio settembre. Cioè un periodo non troppo anticipato.
p.s.
Per notizia bottiglia di Barolo DOCG Piemonte di Bruno Giacosa Collina Rionda è stata quotata 929 euro, mentre i francesi con Henri Javer Richebourg Grand Cru, Cote de Nuits quotata 13.724 euro. Una breve classifica italiana – al secondo posto Ornellaia Vendemmia d’Artista Edition Bolgheri Superiore Toscana 682 euro, prosegue Giacomo Conterno Monfortino Barolo Riserva DOCG Italy Piemonte 618 euro, al 4 posto Toscana IGT, al 5 posto Barolo DOCG Piemonte, al 6 posto Amarone Valpolicella Riserva DOCG Veneto, al 7 posto Brunello di Montalcino DOCG Toscana, si prosegue con Barolo Piemonte Brunello Montalcino per chiudere al 10 posto Roagna Crichet Paje Barbaresco DOCG Piemonte 402 euro.