Il campione sardo vince in solitaria sul traguardo di Ivrea e confessa di aver corso con la maglia dell’amico scomparso

Aru Tricolore con la maglia di Scarponi

Il campione sardo vince in solitaria sul traguardo di Ivrea e confessa di aver corso con la maglia dell’amico scomparso. Ulissi e Nocentini completano il podio. Longo Borghini centra il bis tra le donne élite dopo aver vinto il titolo a cronometro. Doppietta Tricolore anche per Paternoster tra le juniores. 

Ivrea, 26 giugno 2017 – Con un attacco decisivo sulla salita La Serra, nell’ultimo giro del circuito di Ivrea, Fabio Aru (Astana Pro Team) ha vinto la prova in linea da Asti ad Ivrea (Gran Piemonte, 236 km) laureandosi Campione italiano. Dopo aver scollinato con 30 secondi di vantaggio sui più diretti inseguitori, il corridore sardo ha mantenuto il vantaggio in discesa e nel tratto finale in pianura. Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Rinaldo Nocentini (Club-Sporting/Tavira) completano il podio.

Doppiette per le donne élite e juniores. Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro) ha vinto il titolo nazionale élite, bissando il successo di venerdì nella prova a cronometro. Battute Giorgia Bronzini (Wiggle High5) e Soraya Paladini (Alé Cipollini), seconda e terza sul podio. Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana) si è laureata Campionessa italiana in linea per la categoria juniores donne (17-18 anni), battendo  Martina Fidanza (Eurotarget – Still Bike) e Elena Pirrone (GS Mendelspec). Anche per la Paternoster è il secondo titolo italiano, dopo quello a cronometro juniores conquistato venerdì.

RISULTATI FINALI
Gara in linea Professionisti Maschile (Gran Piemonte)
1 – Fabio Aru (Astana Pro Team) – 236 km in 5h52’31”, media 40,168 km/h
2 – Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 40″
3 – Rinaldo Nocentini (Club-Sporting/Tavira) s.t.

Gara in linea Élite Femminile
1 – Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro) – 111 km in 3h04’37”, media 36,074 km/h
2 – Giorgia Bronzini (Wiggle High5) a 1’51”
3 – Soraya Paladini (Alé Cipollini) s.t.

Gara in linea Juniores Femminile
1 – Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana) – 69 km in 1h42’37”, media 40,344 km/h
2 – Martina Fidanza (Eurotarget – Still Bike) a 1″
3 – Elena Pirrone (GS Mendelspec) s.t.

CONFERENZA STAMPA
Il campione italiano in linea Fabio Aru ha dichiarato:”Era un percorso che inizialmente poteva sembrare facile ma la salita era veramente dura. Io l’ho presa subito a tutta perché volevo arrivare in cima con più vantaggio possibile. Volevo provarci, adesso sono veramente felicissimo. La concorrenza era tanto alta con Moscon, Caruso, Ulissi – il mio amico Diego – e tanti altri che sono molto in forma. Sono partito con grande rispetto nei loro confronti. Vincere un [campionato] italiano era un sogno per me. Avevo fatto secondo negli Under 23. Martedì scorso sono venuto a provare il percorso con Paolo [Tiralongo]. Da quando ho visto questa salita, ho iniziato a pensarci veramente. In fuga da solo sono stato aggiornato chilometro dopo chilometro. Quando ho sentito quaranta secondi, ero incredulo. Ho pensato che andavo veramente forte. Guardavo la velocità, andavo sempre a 50 o 52 km/h. Vincere oggi è un’immensa soddisfazione. In Sierra Nevada quando eravamo in allenamento, io e Michele Scarponi ci siamo scambiati una maglia perché io avevo l’XS e volevo provare la S e lui mi ha dato una sua maglia. Da quando sono tornato a correre, corro con la maglia di Michele. Non l’ho mai detto a nessuno. La prima vittoria la volevo regalare a sua moglie Anna e ai bimbi Giacomo e Tommaso. Eccola.”

Diego Ulissi ha detto:”Sono contento perché Fabio è andato veramente forte e ha dimostrato di avere molta più gambe rispetto a noi. Dietro abbiamo inseguito a tutta e lui è riuscito ad aumentare il suo vantaggio. Ha meritato la vittoria. Io sono felicissimo. Posso andare al Tour de France con ambizioni. Il buon lavoro fatto sta pagando.”
 
Rinaldo Nocentini ha dichiarato:”Per me è molto importante arrivare sul podio. Essendo in una squadra portoghese, non corro quasi mai in Italia. Due mesi fa non sapevo se avrei corso il campionato nazionale. Poi l’ho preparato bene. Quando ho visto Aru andare forte come al Delfinato, ho capito che sarebbe stato duro rimanere con lui. Mi ha veramente impressionato.”
La Campionessa italiana in linea Elisa Longo Borghini ha dichiarato:”È arrivato questo titolo nazionale su strada, finalmente! Devo proprio dirlo perché per me è stata un po’ come la maledizione di Montezuma. Negli ultimi anni o sono caduta e mi sono fatta male o sono arrivata sempre seconda. Invece oggi volevo proprio partire per vincere. La mia squadra, “Le Fiamme Oro” ha corso in maniera egregia, cosi come Giorgia Bronzini che è la mia compagna alla Wiggle High5 per tutto l’anno. Oggi si è dedicata a me e si è ritagliata un bel secondo posto. Il mio piano era di arrivare in cima alla salita con trenta secondi di vantaggio, invece sono arrivata in cima con 1’12’’ e poi ho provato un pochino a gestire, che poi non è troppo vero perché in realtà sono andata a tutta. Ho sempre avuto paura che mi riprendessero. Vincere nella mia regione è speciale. Vincere un Campionato d’Italia nella mia regione è fantastico. È un onore in più.”

La campionessa italiana juniores Letizia Paternoster ha dichiarato:”È un’emozione fantastica, non ho davvero parole, ancora non ci credo. Sono quattro anni che provo a vincere il Campionato italiano su strada e sono sempre là, finalmente ho centrato l’obiettivo più grande”. 

PINOT VINCE AD ASIAGO, DOMANI LA CRONO VERITÀ CON QUINTANA IN ROSA

PINOT VINCE AD ASIAGO, DOMANI LA CRONO VERITÀ CON QUINTANA IN ROSA

Il francese batte gli altri scalatori ad Asiago ma Tom Dumoulin rimane in corsa per la vittoria finale. Tappa domani in diretta dalle ore 13.45

Asiago, 27 maggio 2017 – Thibaut Pinot ha ottenuto la vittoria di tappa che stava cercando al penultimo giorno del Giro 100. Ha battuto in una volata ristretta i migliori scalatori della Classifica Generale ad Asiago ma il loro sforzo collettivo non è stato sufficiente a mettere fuori dai giochi per la Maglia Rosa finale Tom Dumoulin. Con 53″ di distacco dalla vetta della Generale l’olandese rimane una minaccia per il leader della corsa Nairo Quintana, così come per Vincenzo Nibali e Pinot. Una cronometro individuale mozzafiato sarà il gran finale della centesima edizione della Corsa Rosa domani a Milano.

Domani nella Cronometro Individuale il primo atleta a partire sarà Giuseppe Fonzi (Wilier Triestina – Selle Italia) alle ore 13.45, mentre l’ultimo sarà la Maglia Rosa Nairo Quintana alle ore 16.56. I corridori partiranno ad intervalli di 1′ ad eccezione degli ultimi 15, i quali partiranno ad intervalli di 3′ l’uno dall’altro.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Terza vittoria in un grande giro per Thibaut Pinot dopo Porrentruy 2012 e l’Alpe d’Huez 2015 al Tour de France. È il primo atleta francese che vince una tappa di montagna al Giro da quando Charly Mottet vinse al Passo Pordoi nel 1990 su Gianni Bugno. Era il 2 giugno 1990, quattro giorni dopo la nascita del corridore della FDJ
  • Questa è stata la 64a vittoria di tappa per i corridori francesi al Giro
  • Le crono finali più serrate nella storia del Giro alla vigilia dell’ultima tappa disputata a cronometro: nel 2012 (finale a Milano, 28,2 km), Joaquim Rodriguez aveva un vantaggio di 31’’ su Ryder Hesjedal (Giro vinto da Hesjedal); nel 2009 (finale a Roma, 15,5 km), Denis Menchov aveva un vantaggio di 20’’ su Danilo Di Luca (Giro vinto da Menchov); nel 2008 (finale a Milano, 28,5 km) Alberto Contador aveva un vantaggio di 4’’ su Riccardo Riccò (Giro vinto da Contador); nel 1981 (finale a Verona), Giovanni Battaglin aveva un vantaggio di 39’’ su Giuseppe Saronni e 50’’ su Tommy Prim (Giro vinto da Battaglin)
  • Nel 1984 c’erano 1’21” tra la maglia Rosa Laurent Fignon e Francesco Moser: quest’ultimo ribaltò la classifica, rifilando 2’24” al francese sui 42 km di gara tra Soave e Verona

La Maglia Rosa premiata da Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, e da Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel

DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.


RISULTATO FINALE
1 – Thibaut Pinot (FDJ) – 190 km in 4h57’58”, media 38,259 km/h
2 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) s.t.
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) s.t.
4 – Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) s.t.
5 – Nairo Quintana (Movistar Team) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 39″
3 – Thibaut Pinot (FDJ) a 43″
4 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 53″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’15”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Nairo Quintana (Movistar Team)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Mikel Landa Meana (Team Sky)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Adam Yates (Orica – Scott)


CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa, Thibaut Pinot, ha dichiarato: “La vittoria di tappa non è più importante che correre per la Classifica Generale, ma è per questo che sono un corridore: lotto per vincere le corse. Oggi è certamente bello, ho battuto i migliori corridori del Giro. Con Nibali e Quintana abbiamo collaborato molto bene, abbiamo dato il 100%, non abbiamo misurato i colpi di pedale, ma una volta rientrati su Pozzovivo e Zakarin loro due hanno pensato alla vittoria di tappa, l’ho fatto anch’io negli ultimi due chilometri. Nonostante ciò abbiamo mantenuto 15 secondi su un forte passista come Dumoulin, e ciò significa che la nostra cooperazione è stata buona. Alla partenza in Sardegna ho detto che volevo una vittoria di tappa ed un posto sul podio finale. Ce l’ho quasi fatta ma è stata dura. Ora ci sono 30 km rimasti. Darò tutto per finire il Giro senza rimpianti. Lotterò per la vittoria finale ma Dumoulin probabilmente rimane il favorito. Ricordo anche che Quintana ha vinto una prova a cronometro alla Route du Sud davanti a Sylvain Chavanel lo scorso anno. Può difendersi. Sarà una battaglia straordinaria. Nessuno è in grado di dire chi vincerà il Giro e questo è molto bello. Qualunque cosa succeda domani, spero di tornare al Giro in futuro. Sono sempre convinto che questa gara si adatti a me. È andato persino oltre le mie speranze finora, non ho niente di negativo da dire sul Giro.”


La Maglia Rosa, Nairo Quintana, ha dichiarato: “La realtà della tappa di oggi non è forse quello che sembrava in TV. Ho dato tutto nel gruppo dei migliori. Volevo guadagnare più tempo e i corridori che erano con me avevano la stessa intenzione e anche loro hanno dato tutto. Il divario che ho ottenuto su Tom Dumoulin non è sufficiente, ma potrebbe essere quello giusto. È importante mantenere forza e motivazione. Ho fatto qualche buona prova a cronometro in passato e spero che domani sarà ancora migliore. È insolito difendere la Maglia Rosa l’ultimo giorno ma darò il mio meglio. Non ho paura della crono finale. La mia testa dice che posso vincere o perdere, tutto è possibile. Non prendo in considerazione di non poter essere sul podio finale, la mia unica intenzione è quella di vincere il Giro. Siamo venuti per questa sfida con buone sensazioni. Non è facile essere al 100% quando hai due obiettivi ma abbiamo chiuso bene grazie ad un ottimo lavoro di squadra. Non avrei cambiato nulla di quel che ho fatto al Giro finora, anche quando abbiamo lasciato guadagnare a Thibaut Pinot un minuto [a Ortisei]. Partecipare ad una corsa da favorito significa dover fare alcune scelte, non siamo macchine, non possiamo controllare tutto.”


LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 21 – Monza (Autodromo Nazionale)-Milano (Cronometro Individuale) 29,3 km

Tappa a cronometro con partenza sul rettilineo d’arrivo dell’Autodromo di Monza. Effettuato un giro del circuito il percorso imbocca la pit-lane per portarsi dietro i box e entrare nel parco di Monza. Uscita in prossimità della Villa Reale (primo rilevamento cronometrico). Si procede quindi per ampi viali rettilinei e ben pavimentati. A Sesto San Giovanni si segnala il sottopasso della ferrovia e il secondo rilevamento cronometrico all’immissione in viale Italia, dove si procede praticamente sempre diritto fino agli ultimi 2 km che conducono all’arrivo in Piazza Duomo.

Ultimi km
Ultimi chilometri per viali cittadini larghi nella prima parte e per vie a carreggiata ridotta nelle ultime centinaia di metri con diverse svolte ad angolo retto consecutive a brevi intervalli (100 – 150 m) prima dell’ingresso in Piazza Duomo. Retta di arrivo di 150 m su lastricato larga 6 m.

TUTTO IL SERVIZIO FOTOGRAFICO DELL’ODIERNA TAPPA PARTENZA E ARRIVO SUL SITO

https://www.facebook.com/pages/Speciale-sport-ACSI/758569794198784?sk=likes

JUNGELS, BUONA LA PRIMA. DUMOULIN IN CONTROLLO. Il lussemburghese vince uno sprint tra i migliori della generale dopo una corsa velocissima e combattuta.

JUNGELS, BUONA LA PRIMA. DUMOULIN IN CONTROLLO.

Il lussemburghese vince uno sprint tra i migliori della generale dopo una corsa velocissima e combattuta.
Nella tappa di dopodomani le salite dello Stelvio (ambo i versanti) e del Mortirolo saranno accessibili solo dai mezzi della corsa in gara.


Bergamo, 21 maggio 2017 – Bob Jungels ha sfruttato le strade del Il Lombardia per ottenere la sua prima vittoria al Giro con uno sprint ristretto a Bergamo, dove ha battuto tutti gli altri contendenti per la Generale. Tra loro Nairo Quintana, giunto secondo e caduto in precedenza, che ha ridotto il suo svantaggio da Tom Dumoulin di 6″ grazie all’abbuono sulla linea del traguardo posto sulla via che porta il nome di Papa Giovanni XXIII. Terzo Pinot con un abbuono di 4″.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Prima vittoria in un grande giro per Bob Jungels. È il secondo lussemburghese a vincere al Giro: le 11 precedenti vittorie di tappa per il Lussemburgo furono tutte firmate da Charly Gaul dal 1956 al 1961
  • Jungels ha 24 anni: più della metà delle tappe di quest’anno sono andate ad atleti di età inferiore ai 26 anni, 8 su 15
  • 9 nazioni diverse hanno vinto a questo Giro, lo stesso numero dell’anno scorso: Austria, Germania, Colombia, Slovenia, Svizzera, Australia, Spagna, Olanda e Lussemburgo
  • La media della tappa, 46,486 km/h, è la più veloce di questo Giro e l’undicesima più veloce della storia: il record appartiene alla San Vito di Cadore-Vedelago (139 km) del 2012 (49,429 km/h), vinta da Andrea Guardini (si considerano solo le tappe in linea)


L’attacco di Bob Jungels a Bergamo in Città Alta

RISULTATO FINALE
1 – Bob Jungels (Quick-Step Floors) – 199 km in 4h16’51”, media 46,486 km/h
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) s.t.
3 – Thibaut Pinot (FDJ) s.t.
4 – Adam Yates (Orica – Scott) s.t.
5 – Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 2’41”
3 – Thibaut Pinot (FDJ) a 3’21”
4 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 3’40”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 4’24”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tom Dumoulin (Team Sunweb); maglia indossata dopodomani da Omar Fraile (Team Dimension Data)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Quick-Step Floors)

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Jungels ha dichiarato: “Non è mai facile pianificare un attacco come il mio in una tappa del genere. L’andatura è stata velocissima sin dall’inizio con una media molto alta. La corsa è stata dura fino alla fine e c’erano davanti i principali favoriti. Era più una classica che una tappa di un grande giro. È quel che ci voleva per farmi vincere. Siccome mi sentivo bene, ci ho provato. Sono stato anche un po’ fortunato nel trovare una buona posizione in volata. Qualche volta è solo una questione di feeling. Sono fiero di aver sfruttato il lavoro fatto dai miei compagni di squadra oggi. Spero che i miei giorni no appartengano al passato. Le prossime tappe in montagna saranno molto interessanti con Tom Dumoulin in Maglia Rosa.”.
La Maglia Rosa ha dichiarato: “È stata una tappa veloce e stressante ma anche una buona giornata per me. Nel finale era una questione di timing per la volata. Ho solo pensato a salvare la Maglia Rosa, niente altro. Non volevo guadagnare tempo su Quintana quando è caduto, non la ritenevo la cosa giusta da fare. Certe volte la corsa continua dopo una caduta, ma stavolta era il momento giusto per attenderlo. Le mie gambe andavano bene oggi anche se ho sempre fretta di arrivare prima di una giornata di riposo.”
La volata dall’alto (credit Marco Quaranta)
DOMANI TERZA E ULTIMA GIORNATA DI RIPOSO

LA TAPPA DI DOPODOMANI 
Tappa 16 – Rovetta – Bormio – 222 km – dislivello 5.500 m
Tappone Alpino che affronta 2 volte lo Stelvio (versante di Bormio e quello Svizzero inedito). Dopo una prima parte in leggera salita lungo la Val Camonica la corsa supera il Passo del Mortirolo (versante sud – affrontato nel 1990) dove gli ultimi km presentano pendenze fino al 16%.

Discesa stretta e molto impegnativa fino a Grosio dove si risale la valle dell’Adda fino al primo passaggio in Bormio.

Inizia quindi un “circuito” di circa 100 km con la scalata del Passo dello Stelvio (Cima Coppi), la discesa molto impegnativa fino a Prato allo Stelvio seguita dall’ingresso in Svizzera per scalare l’Umbrailpass (Giogo di Santa Maria) lungo 13.5 km con pendenze sempre attorno al 9% e punte del 12%. Ancora una discesa impegnativa (da segnalare alcune gallerie) fino a Bormio.

Ultimi km
Ultimi 20 km sostanzialmente in discesa. Giunti a Bormio poco dopo l’ultimo km svolta a U dove inizia la porzione piatta del finale. Da segnalare alcune curve a angolo retto fino all’immissione nel rettilineo di arrivo di 100 m. Larghezza della sede stradale all’arrivo 7.0 m, pavimentazione in asfalto.

TUTTO IL SERVIZIO FOTOGRAFICO DELL’ODIERNA TAPPA PARTENZA E ARRIVO SUL SITO 

https://www.facebook.com/pages/Speciale-sport-ACSI/758569794198784?sk=likes

Rui Costa vince il Tour Dhabi Abu

Rui Costa vince il Tour Dhabi Abu


Caleb Ewan vince la tappa finale, Yas Island di scena, corso interamente sul circuito di Yas Marina


Yas Marina Circuit, 26 febbraio 2017 – Il pilota portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE Abu Dhabi) ha vinto il 2017 Abu Dhabi Tour, la gara unica UCI WorldTour in Medio Oriente. Secondo in classifica generale è Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) con Tom Dumoulin (Team Sunweb) al terzo posto.

Finale Fase 4 – la Yas Island stage (143 km) – è stato vinto in una volata di gruppo da parte del pilota australiano Caleb Ewan (Orica – Scott).

CLASSIFICAZIONE GENERALE
1 – Rui Alberto Faria da Costa (UAE Abu Dhabi)
2 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 4 ”
3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 16 ”
4 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) a 38 ”
5 – Julian Alaphilippe (Quick-Step piani) a 53 “

MAGLIE

  • La maglia rossa, promosso dal Al Maryah Island (Classifica generale individuale a tempo) – Rui Alberto Faria da Costa (UAE Abu Dhabi)
  • La maglia verde, sponsorizzato da nazione Towers (Generale classifica individuale per punti) – Mark Cavendish (Team Dimension Data)
  • La maglia bianca, sponsorizzato da Abu Dhabi Sports Channel (miglior giovane nati dopo il 1 gennaio 1992) – Julian Alaphilippe (Quick-Step piani)
  • La maglia nera, sponsorizzato da Etihad Airways (Intermedio Sprint Jersey classificazione) – Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe)

STAGE RISULTATO
1 – Caleb Ewan (Orica – Scott) 143 km in 3h03’36 “, la velocità media 46,859 kmh
2 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) st
3 – Andre Greipel (Lotto Soudal) st


Parlando secondi dopo l’arrivo di tappa, l’Abu Dhabi Tour vincitore Rui Costa ha detto: “Il corso è stato molto complicato e difficile, soprattutto con la pioggia. Sono molto contento di vincere questa gara per i nostri sponsor e vorrei ringraziare il nostro management. ”

Il vincitore di tappa, Caleb Ewan, ha detto: “Credo che ho iniziato questa corsa su un vero basso con che si scontrano e poi ho finito su un alto assoluto. Dopo la fase 2 Sono davvero felice di ripagare la mia squadra con una vittoria. Hanno fatto un ottimo lavoro, abbiamo iniziato a lavorare presto e sapevamo su questo corso, che sono stati gli angoli importanti. Hanno controllato la gara da 15 km fuori e nessuno è venuto veramente passato ci da quel momento in poi. Se si vuole veramente essere in cima è necessario battere Kittel, Cavendish e Greipel e per me tutti battendo qui … Sono al settimo cielo con quello. ”

Rui Costa wins the Abu Dhabi Tour
Caleb Ewan wins the final stage, Yas Island Stage, raced entirely on the Yas Marina Circuit


Yas Marina Circuit, 26 February 2017 – The Portuguese rider Rui Alberto Faria da Costa (UAE Abu Dhabi) has won the 2017 Abu Dhabi Tour, the unique UCI WorldTour race in the Middle East. Second in the General Classification is Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) with Tom Dumoulin (Team Sunweb) in third place.

Final Stage 4 – the Yas Island Stage (143km) – has been won in a bunch sprint by the Australian rider Caleb Ewan (Orica – Scott).

GENERAL CLASSIFICATION
1 – Rui Alberto Faria da Costa (UAE Abu Dhabi)
2 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) at 4″
3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) at 16″
4 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) at 38″
5 – Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) at 53″

JERSEYS

  • The Red Jersey, sponsored by the Al Maryah Island (General individual classification by time) – Rui Alberto Faria da Costa (UAE Abu Dhabi)
  • The Green Jersey, sponsored by Nation Towers (General individual classification by points) – Mark Cavendish (Team Dimension Data)
  • The White Jersey, sponsored by Abu Dhabi Sports Channel (Best Young Rider born after 1 January 1992) – Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors)
  • The Black Jersey, sponsored by Etihad Airways (Intermediate Sprint Jersey Classification) – Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe)

STAGE RESULT
1 – Caleb Ewan (Orica – Scott) 143km in 3h03’36”, average speed 46.859km/h
2 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) s.t.
3 – Andre Greipel (Lotto Soudal) s.t.


Speaking seconds after the stage finish, the Abu Dhabi Tour winner Rui Costa said: “The course was very complicated and difficult especially with the rain. I’m very relieved to win this race for our sponsors and I would like to thank our management.”

The stage winner, Caleb Ewan, said: “I guess I started this race on a real low with that crash and then I finished on an absolute high. After stage 2 I’m really happy to repay my team with a win. They did a great job, we started working early and we knew on this course which were the important corners. They controlled the race from 15km out and no one really came past us from that moment on. If you really want to be on top you need to beat Kittel, Cavendish and Greipel and for me beating them all here… I’m over the moon with that.”

Kittel vince, celebrazioni di Ewan si rivolgono a rossori, Cavendish mantiene Red Jersey

SPRINT THRILLER DI ABU DHABI

Kittel vince, celebrazioni di Ewan si rivolgono a rossori, Cavendish mantiene Red Jersey


Abu Dhabi, 24 febbraio 2017 – Fase 2 della Abu Dhabi Tour da Al Maryah a Al Marina si è conclusa con un galoppo gruppo emozionante e vittoria per la centrale elettrica tedesco Marcel Kittel in una foto-finish. Il razzo tasca australiano, Caleb Ewan, è stato lasciato ruing una celebrazione della vittoria prematuro che ha permesso di Kittel pip lui sulla linea. All’inizio della giornata, il ruolo da protagonista di Marco Canola in una di sei uomini fuga gli aveva dato la leadership della gara intermedi Sprint e il diritto di indossare la maglia nera Etihad Airways su “tappa regina” di domani a Jebel Hafeet. Mark Cavendish, terzo nella volata di oggi, ha mantenuto il suo Al Maryah Isola Rossa Jersey come il leader della classifica generale.

STAGE RISULTATO
1 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) 153 km in 3h28’11 “, la velocità media 44,095 kmh
2 – Caleb Ewan (Orica – Scott) st
3 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) st

CLASSIFICAZIONE GENERALE
1 – Mark Cavendish (Team Dimension Data)
2 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) a 4 ”
3 – Andre Greipel (Lotto Soudal) a 8 ”

MAGLIE

  • La maglia rossa, promosso dal Al Maryah Island (Classifica generale individuale a tempo) – Mark Cavendish (Team Dimension Data)
  • La maglia verde, sponsorizzato da nazione Towers (Generale classifica individuale per punti) – Mark Cavendish (Team Dimension Data). Jersey sarà indossata domani da Marcel Kittel (Quick-Step piani)
  • La maglia bianca, sponsorizzato da Abu Dhabi Sports Channel (miglior giovane nati dopo il 1 gennaio 1992) – Caleb Ewan (Orica – Scott)
  • La maglia nera, sponsorizzato da Etihad Airways (Intermedio Sprint Jersey classificazione) – Marco Canola (Nippo – Vini Fantini)


CONFERENZA STAMPA
Alla conferenza stampa, il vincitore di tappa Marcel Kittel ha detto: “Penso di aver già venuto da dietro come quello nell’ultima fase di Dubai. Vincere come quella di oggi ha dato un po ‘di sapore in più. Posso dire che sono molto felice. Ho creduto fino all’ultimo momento. Il vento soffiava in faccia e da sinistra, quindi aveva senso per navigare da ruota a ruota e prendere velocità.
Sapevo quando ho forato presto nella fase che non sarebbe stato un momento di vento laterale, e che non c’era alcun pericolo. E ‘stato un rapido cambiamento e mi è tornato in gruppo molto rapidamente.
Non ho visto il video, ma credo che Caleb è stato appena battuto sulla linea e quando non portare avanti sprint fino alla linea arriva che aiuta sicuramente l’avversario, in questo caso me. E ‘uno di quegli errori che ogni velocista ha fatto.
Per me la decisione di non cavalcare i freni a disco è stato anche per rispetto per i colleghi. C’era un po ‘di discussione su incidente e infortunio di Owain Doull causati dai dischi scorsa notte e ho scelto di non mettere l’olio sul fuoco. Sono ancora convinto che la tecnologia del freno a disco ha un futuro in questo sport, ma c’è ancora lavoro da fare. Una gabbia intorno al disco sarebbe alleviare la preoccupazione degli altri piloti. Non sono anche a favore di non tutti hanno la stessa attrezzatura. ”

Il leader della corsa, Mark Cavendish, ha detto: “Oggi è stata in tutta onestà Caleb il più forte, in sella in un vento contrario di blocco. Non sono riuscito a eguagliare. Sapevo che con un chilometro di andare ero troppo in avanti perché in un vento contrario è necessario essere nelle ruote. Con la forza di Marcel ha sempre intenzione di venire 5 kmh più veloce, con il suo potere. Sono andato a passare Caleb, ma non sono riuscito a farlo.
Vento veniva più difficile del previsto nel finale e ci sembrava di essere troppo vicino alla parte anteriore troppo presto, con i nostri quattro ragazzi. Mi è stato sollevato dal fatto che Orica venuto così abbiamo potuto saltare su di loro. Idealmente si vuole essere più indietro in quel vento.
Non ho mai volata fuori Caleb prima ed è la prima volta ho capito quanto sia difficile venire fuori un piccolo cavaliere. Non c’è alcuna differenza tra l’essere sul volante e nel vento “.

La maglia bianca e il secondo nella fase, Caleb Ewan, ha detto dopo il traguardo: “Non ho visto quanto vicino è stato davvero, ma penso che la festa è quello che mi è costato la tappa di oggi, che è abbastanza imbarazzante. Ho anche dispiace per i miei compagni. Hanno fatto un lavoro impressionante e per me di roba in quel modo è una delusione enorme per loro.
Per i primi 100 chilometri oggi ero seduto sul retro del gruppo in realtà alle prese con la spalla, poi quando ha cominciato a far decollare ho iniziato a concentrarsi sulla gara e non ho davvero notato che tanto. La squadra mi ha sostenuto fin dall’inizio, anche quando ho detto che probabilmente non sarei sprint. Hanno sempre creduto in me e mi ha dato una perfetta lead-out “.

STAGE DI DOMANI
Fase 3 – Al Maryah Isola stage (186 km)
Da Al Ain a Jebel Hafeet
Sign-on procedure: 11: 00-12: 25
Allineamento 12:30
Inizio – KM 0: 00:35 (trasferimento 2.000 m)
Finitura: Circa. 17:00
Sede Race: Mercure Grand Jebel Hafeet Al Ain Hotel, Jebel Hafeet, Al Ain (UAE)


ITINERARIO
La terza fase si terrà in entrambe le attrazioni della città e sulle montagne. La prima parte, nell’ambito della città Al Ain, è tutto su larghe strade con rotatorie e dossi ed è seguita da una seconda parte nel deserto lungo strade larghe e prevalentemente diritta. A 15 km da percorrere, la strada inizia a salire leggermente verso la salita finale, si conclude con un arrivo in salita a quota 1,025m, a seguito di una salita 11 km con pendenze con pendenza 11%.

Ultimo km
La salita finale dispone di un’ampia, rastrellando curve su una strada a tre corsie. Il gradiente è per lo più intorno 8-9% con un picco del 11% a 3km di andare. Ci sono brevi discese negli ultimi chilometri prima dell’ultima rampa con un rettilineo su asfalto.

PUNTI DI INTERESSE
AL AIN – Inizio
Al Ain è uno dei più antichi insediamenti abitati in modo permanente al mondo, e un patrimonio mondiale dell’UNESCO. La città è la seconda più grande di Abu Dhabi e la quarta città più grande degli Emirati Arabi Uniti. Al Ain è il luogo di nascita dello sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, il primo presidente degli Emirati Arabi Uniti.

SHEIKH Hazza Bin Zayed Stadium – 186 km per andare
La casa di Al Ain FC, questo stadio di 25.000 posti è uno degli edifici più alti di Al Ain e un punto di riferimento riconoscibile. Il design facciata esterna si ispira ad un tronco di palma, parte integrante del patrimonio e della cultura degli Emirati Arabi Uniti. Lo stadio è parte di un più ampio progetto, costruito in più fasi, che in ultima analisi includere le aree residenziali, commerciali e di intrattenimento, così come un hotel di lusso e impianti sportivi.

Qasr al MUWAIJI – 183 km per andare
Lo storico Qasr Al Muwaiji – luogo di nascita di Sua Altezza lo Sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti – è uno dei più importanti edifici storici della UAE ed è situato nel centro di Al Ain. Costruito nei primi anni del 20 ° secolo, questo edificio semplice ma sorprendente è stato originariamente utilizzato come diwan (un consiglio o la sede del governo) e come luogo per la comunità a raggrupparsi. Una mostra permanente, ospitata in un elegante spazio con pareti in vetro all’interno del cortile di Qasr al Muwaiji, racconta la storia del forte e dei suoi abitanti.

Al Jahili FORT – 180 km per andare
La pittoresca Al Jahili Fort è uno degli edifici più storici degli Emirati Arabi Uniti. Fu eretto nel 1891 per difendere la città e proteggere preziosi palmeti. Gli ex sede dei Oman Trucial scout, la forza che proteggeva i passi di montagna e mantenuto la pace inter-tribale, è anche servito come residenza per il governatore locale. Il forte è stato accuratamente restaurato e oggi ospita una mostra permanente del lavoro di avventuriero britannico Sir Wilfred Thesiger (che la gente del posto con affetto si riferiscono a come ‘Mubarak Bin London’) ei suoi 1940 attraversamenti del Rub Al Khali (Quarto Vuoto) del deserto .

Oasi di Al Ain – 180 km per andare
Una volta un’oasi importante e rigoglioso sulla via carovaniera dalle Uniti a Oman, Al Ain (in inglese “primavera”) è il cuore del patrimonio storico del Emirato, uno dei più antichi insediamenti che è stato stato sempre abitato e fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. L’oasi di Al Ain offre una serie di canali di irrigazione (un sistema di irrigazione oltre 3.000 anni, il Falaj) che forniscono acqua alle piantagioni di palma. Esso si estende su circa 1.200 ettari (circa. 3.000 acri) e ha oltre 147.000 palme da datteri di 100 varietà diverse. L’ingresso è gratuito.

AL Qattara SOUQ – 170 km per andare
Risalente alla metà del 20 ° secolo e fondata dal defunto sceicco Shakhbut bin Sultan Al Nahyan, sulla strada che collega palme oasi di Al Qattara e Al Jimi di Al Ain, la storica Souq Al Qattara è stato rinnovato e riaperto. Un mercato di artigianato tradizionale si svolge qui ogni Giovedi, Venerdì e Sabato da ottobre a maggio, incoraggiando le famiglie locali per preservare e promuovere il patrimonio di Abu Dhabi, attraverso un coinvolgimento attivo nella produzione artigianale tradizionale. Il Souq è legata alla riqualificata Al Qattara Fort, oggi sede di un popolare centro culturale, con centinaia di mostre, laboratori moderni, una caffetteria e una biblioteca.

Al Hili – 168 km per andare
A soli 10 km al di fuori Al Ain (sulla strada per Dubai) i giardini archeologici Hili combinano sia un giardino pubblico e il sito archeologico con i resti di un insediamento dell’età del bronzo (2,500-2,000 aC), che è stata scavata e restaurata nel 1995. E ‘la fonte di alcuni dei reperti più ricchi della zona, molti dei quali si ritiene siano oltre 4.000 anni. Hili è vicino Fossil Valley, una zona ricca di una varietà di fossili risalenti molte migliaia di anni fa, quando era coperto dal mare.

GREEN Mubazzarah – 15 km per andare
Verde Mubazzarah è un Hot Springs Park ai piedi del Jebel Hafeet ed è stato inaugurato nel 2004. Potete trovare campi in erba, fiumi, laghi artificiali, sorgenti termali e chalet. Si presenta come un villaggio svizzero non lontano da Ginevra che ha fatto un’impressione durevole sulla Sceicco Zayed, il fondatore degli Emirati Arabi Uniti, durante una vacanza.

Jebel Hafeet – Fine
L’aumento 1.240 metri, Jebel Hafeet è la vetta più alta dell’emirato, e la seconda degli Emirati Arabi Uniti. Questa imponente montagna rocciosa, che si erge a guardia di Al Ain e confina con l’Oman, si forgia di calcare roccioso che è stato esposto nel corso di milioni di anni. scoperte fossili significativi sono stati compiuti nel settore, che sono pezzi vitali nel puzzle della storia antica della città. Oltre 500 antiche tombe di sepoltura risalenti 5.000 anni sono stati trovati ai piedi Jebel Hafeet. Una volta raggiunta la cima, sarete ricompensati con una magnifica vista su Al Ain.
2017 ABU DHABI TOUR COPERTURA TV
182 paesi trasmetteranno Dhabi Tour Abu quest’anno, proprio attraverso i cinque continenti. L’edizione 2017 della gara sarà trasmessa in diretta da 12 reti televisive.
Abu Dhabi Sports Channel, host broadcaster dell’evento WorldTour, produrrà una copertura completa di tutte le fasi – ogni combattuta chilometri, a partire dal primo pedale turno per il finale – negli Emirati Arabi Uniti e in tutto il Medio Oriente Africa e Nord con commento in sia in arabo e inglese. Questa copertura sarà potenziato con l’aggiunta di spettacoli in studio prima e dopo ogni fase, caratterizzati internazionali ospiti esperti in bicicletta.
Eurosport mostrerà il Dhabi Tour Abu vivono in reti europee e in Asia Pacifico, per un totale di quasi 70 paesi. In Italia, tutte e cinque le tappe saranno trasmesse su RAI Sport 1, mentre in Francia l’Equipe mostrerà la gara evento sul suo canale free-to-air.
ESPN trasmetterà da Dubai Tour in 35 territori in lingua spagnola del Sud America, Brasile e nei Caraibi, e TDN andrà in onda esclusivamente in America centrale e il Messico. I fan del Nord America possono vedere in diretta sul fuboTV negli Stati Uniti e in Canada e in Giappone i fan possono seguire la gara attraverso gli sport live streaming piattaforma DAZN. Supersport andrà in onda il Tour di Abu Dhabi in Sud Africa, e Echonet porterà la copertura dal vivo per il resto dell’Africa sub-sahariana.

Marcel Kittel (Quick-Step pavimenti) conquista il quarto Dubai Tour, il pilota tedesco vince anche la fase finale, la Meraas stage, a Dubai City Walk

Marcel Kittel (Quick-Step pavimenti) conquista il quarto Dubai Tour, il pilota tedesco vince anche la fase finale, la Meraas stage, a Dubai City Walk

Dubai, 4 febbraio 2017 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) ha vinto la quarta edizione del Dubai Tour, attraversando il traguardo per primo in Dubai City Walk in uno sprint di gruppo, dopo 124 km di corsa. Sul podio ha ricevuto il cerchio di stelle, trofeo del vincitore, da HH Sheikh Mansoor Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.

STAGE RISULTATO
1 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) 124 km in 2h34’12 “, la velocità media 48,249 kmh
2 – Elia Viviani (Team Sky) st
3 – Riccardo Minali (Astana Pro Team) st
4 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) st
5 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) st

CLASSIFICAZIONE GENERALE
1 – Marcel Kittel (Quick-Step piani) in 15h08’56 ”
2 – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo) a 18 ”
3 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) a 20 ”

MAGLIE

  • Il Blue Jersey, promosso dal   Commercial Bank of Dubai (Classifica generale individuale a tempo) – Marcel Kittel (Quick-Step piani)
  • La maglia rossa, sponsorizzata da Emirates (Generale classifica individuale per punti) – Marcel Kittel (Quick-Step piani)
  • Il bianco Jersey, sponsorizzato da RTA – Strade e Trasporti Authority (miglior giovane nati dopo il 1 gennaio 1992) – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo)
  • Gli Emirati Arabi Uniti Bandiera Jersey, sponsorizzato da DHA – Dubai Salute Authority (buono Sprint Jersey Classification) – Nicola Boem (Bardiani CSF)


Secondi dopo l’arrivo di tappa, un vittorioso Marcel Kittel ha detto: “Sono estremamente orgoglioso di quello che ho fatto oggi: il mio secondo Dubai Tour complessiva di fila, la mia vittoria in carriera 75 … quando sono tornato a Dubai, ho pensato che questo è una bella gara, è un obiettivo per me, ma non pensavo che sarebbe andata così bene. La squadra ha fatto davvero un dio lavoro. E ‘un modo molto piacevole per iniziare la stagione. E ‘stata una tappa breve, dopo la cancellazione di fase 4 e abbiamo cercato di controllare la gara fin dall’inizio. La fuga non era troppo grande così è andata molto bene per noi. Alla fine, non è andata esattamente secondo il piano, perché la catena di Fabio Sabatini caduto. Doveva essere il mio ultimo uomo portare fuori, così ho dovuto andare da solo, ma alla fine sono stato ben posizionato, così ho potuto fare il mio sprint come volevo “.

Marcel Kittel (Quick-Step Floors) wins the fourth Dubai Tour,
the German rider wins also the final stage, the Meraas Stage, in Dubai City Walk 

Dubai, 4 February 2017 – Marcel Kittel (Quick-Step Floors) has won the fourth edition of the Dubai Tour, crossing the finish line first in the Dubai City Walk in a bunch sprint, after 124km of racing. On the podium he received the Circle of Stars, the winner’s trophy, from H.H. Sheikh Mansoor Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.

STAGE RESULT
1 – Marcel Kittel (Quick-Step Floors) 124km in 2h34’12”, average speed 48.249km/h
2 – Elia Viviani (Team Sky) s.t.
3 – Riccardo Minali (Astana Pro Team) s.t.
4 – Mark Cavendish (Team Dimension Data) s.t.
5 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) s.t.

GENERAL CLASSIFICATION 
1 – Marcel Kittel (Quick-Step Floors) in 15h08’56”
2 – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo) at 18”
3 – John Degenkolb (Trek – Segafredo) at 20″

JERSEYS

  • The Blue Jersey, sponsored by the Commercial Bank of Dubai (General individual classification by time) – Marcel Kittel (Quick-Step Floors)
  • The Red Jersey, sponsored by Emirates (General individual classification by points) – Marcel Kittel (Quick-Step Floors)
  • The White Jersey, sponsored by RTA – Roads and Transport Authority (Best Young Rider born after 1 January 1992) – Dylan Groenewegen (Team Lotto NL – Jumbo)
  • The UAE Flag Jersey, sponsored by DHA – Dubai Health Authority (Intermediate Sprint Jersey Classification) – Nicola Boem (Bardiani CSF)


Seconds after the stage finish, a victorious Marcel Kittel said: “I’m extremely proud of what I achieved today: my second Dubai Tour overall in a row, my 75th career victory… When I came back to Dubai, I thought this is a nice race, it’s a goal for me, but I didn’t think it would go so well. The team did a really god job. It’s a very nice way to start the season. It was a short stage after the cancellation of stage 4 and we tried to control the race from the very beginning. The breakaway wasn’t too big so it went very well for us. At the end, it didn’t go exactly according to the plan because Fabio Sabatini’s chain fell off. He was supposed to be my last lead out man, so I had to go by myself but at the end I was well positioned, so I could do my sprint as I wanted to.”

ESTEBAN CHAVES VINCE IL LOMBARDIA 2016

ESTEBAN CHAVES VINCE IL LOMBARDIA 2016

Il corridore colombiano vince la 110° edizione dell’ultima Classica Monumento dell’anno.
Completano il podio di Bergamo Diego Rosa, secondo, e Rigoberto Uran, terzo.


Bergamo, 1 ottobre 2016 – Il colombiano Esteban Chaves (Orica-BikeExchange) ha vinto la 110°

edizione de Il Lombardia NamedSport, ed è il primo corridore non europeo ad aggiudicarsi la corsa.

RISULTATO FINALE
1 – Esteban Chaves (Orica-BikeExchange) – 241 km in 6h26’36” media 37,403 km/h
2 – Diego Rosa (Astana Pro Team) s.t.
3 – Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) s.t


Il vincitore, dopo la linea del traguardo, ha dichiarato: “Per me era un sogno poter vincere Il Lombardia.

Non ci posso credere di aver vinto questa gara, è una classica monumento! Quando sono passato professionista

mi sono trasferito proprio qui a Bergamo, conoscevo le strade. Voglio ringraziare tutte le persone che mi

hanno permesso di diventare un vincitore di questa corsa. Nel finale ho provato a fare la differenza sul

ciottolato ma mi hanno seguito, quindi ho controllato e mi sono giocato le chance in volata. Non è la mia

specialità ma ho dato tutto e sono contento di avercela fatta”.

CHAVES SCRIVE LA STORIA DEL LOMBARDIA

Il colombiano, su un percorso duro e selettivo, è il primo corridore non europeo ad aggiudicarsi la Classica Monumento di fine stagione. Un encomiabile Diego Rosa si piega solo allo sprint. Terzo podio in carriera per l’altro colombiano Uran al Lombardia.

È il primo corridore non europeo a vincere Il Lombardia e il primo colombiano ad aggiudicarsi una Classica Monumento. Il suo nome è Esteban Chaves! Nella sua edizione numero 110, la Classica delle Foglie Morte ha visto riscrivere la sua storia. Quasi un anno dopo aver messo la sua firma sulla prima edizione dell’Abu Dhabi Tour, il secondo del Giro d’Italia e il terzo alla Vuelta a España ha vinto allo sprint davanti a Diego Rosa (Astana Pro Team) e Rigoberto Uran (Cannondale – Drapac Pro Cycling Tam). Il secondo classificato al Tour de France, Romain Bardet (AG2R-La Mondiale) è rimasto insieme ai primi tre fino alla battaglia finale sull’ultima salita.

RISULTATO FINALE
1 – Esteban Chaves (Orica-BikeExchange) – 241 km in 6h26’36” media 37,403 km/h
2 – Diego Rosa (Astana Pro Team) s.t.
3 – Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) s.t.

DOWNLOAD

DICHIARAZIONI
Il vincitore, Esteban Chaves, ha detto in conferenza stampa: “Oggi un sogno si avvera. Ho iniziato la mia carriera da professionista proprio qui in Lombardia, a Curno, vicino a Bergamo. Claudio Corti, che era il direttore del Team Colombia, mi ha trasmesso l’amore per il ciclismo italiano. È incredibile essere il primo non europeo a vincere Il Lombardia e il primo colombiano a vincere una Classica Monumento. All’ultimo chilometro, ho avuto paura di perderlo ma sapevo comunque di aver fatto del mio meglio fino a quel momento. Sono uno specialista dei Grandi Giri, e in questa stagione ho raggiunto gli obiettivi che avevo prefissato all’inizio dell’anno. Ma c’è una corsa di un giorno che ha un posto speciale nel mio cuore, ed è proprio questa”.

Il secondo classificato, Diego Rosa, ha dichiarato dopo il traguardo: “Ci ho creduto davvero tanto, sapevo che Chaves era più veloce di me in volata, così ai 300 metri dall’arrivo ho provato ad allungare ma Ciccio [Rigoberto Uran] mi ha seguito ed ha chiuso il gap. Se fossi riuscito a prendere un paio di metri di vantaggio forse avrei vinto. Ci riproverò sicuramente. Se ripenso alla mia gestione della corsa, credo che forse non rifarei lo scatto ai meno 1500 metri, è stato inutile, però sapevo che Chaves era il più veloce, speravo di sorprenderli ma non ha funzionato. Sicuramente c’è delusione per una vittoria sfumata a 50 metri dall’arrivo, ma la mia prestazione mi dà tanta consapevolezza. Voglio tornare qui per vincere. Questa è stata la mia ultima corsa con l’Astana Pro Team, nei prossimi giorni saprete il mio futuro”.

Rigoberto Uran ha detto nel dopo corsa: “Ho fatto un piccolo errore in discesa e l’ho pagato. Alla fine comunque le cose sono andate abbastanza bene. Sono sul podio. Siamo arrivati insieme e il più veloce ha vinto lo sprint. Esteban aveva le gambe migliori di tutti noi nel gruppo di testa. Sono andato veramente forte tutto il giorno, ma ho sempre fatto leggermente fatica in discesa. Ero un po’ spaventato e così ho perso tempo ad ogni curva. Questa è una gara bellissima. Sono orgoglioso di aver lottato per la vittoria”.


PREMIO TODISCO
Il Premio Todisco, riservato al primo corridore ad essere passato in testa alla salita della Madonna del Ghisallo, è andato al corridore austriaco Stefan Denifl (IAM Cycling).

MATTEO TRENTIN VINCE LA 18 TAPPA DEL 99° GIRO D’ITALIA

MATTEO TRENTIN VINCE LA TAPPA 18 DEL GIRO D’ITALIA18 tappa il vincitore

STEVEN KRUIJSWIJK SEMPRE IN MAGLIA ROSA

18 tappa maglia rosa


Podio tutto italiano nella tappa più lunga del Giro

Pinerolo, 26 maggio 2016 – Il corridore italiano Matteo Trentin (Etixx – Quick-Step) ha vinto la diciottesima tappa del 99º Giro d’Italia, da Muggiò a Pinerolo di 240 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Moreno Moser (Cannondale Pro Cycling Team) e Gianluca Brambilla (Etixx – Quick-Step).

Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) indossa ancora Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.

RISULTATO FINALE
1 – Matteo Trentin (Etixx – Quick-Step) – 240 km in 5h25’34”, media 44,230 km/h
2 – Moreno Moser (Cannondale Pro Cycling Team) s.t.
3 – Gianluca Brambilla (Etixx – Quick-Step) s.t.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)

  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)

  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)

  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)

CLASSIFICA GENERALE
1 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)
2 – Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 3’00”
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 3’23”
4 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 4’43”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 4’50”

Il vincitore, subito dopo il traguardo, ha dichiarato: “Bellissimo! Davvero bellissimo! Ero in buona condizione ma sono stato sfortunato nelle classiche, sono venuto al Giro con l’obiettivo di vincere almeno una tappa. All’inizio lavoravo per Marcel [Kittel], poi per Gianluca Brambilla e Bob Jungels. Oggi è andato tutto alla perfezione. Brambilla è uno scalatore ed è partito in salita, io avevo tre persone che tiravano da dietro, finché ho chiuso da solo all’ultimo momento possibile”.

La Maglia Rosa ha dichiarato: “Stavo benissimo oggi. È stata una tappa lunga in cui i miei compagni mi hanno protetto molto bene e tenuto sempre al sicuro. Ho dovuto controllare da solo esclusivamente nella salita finale, anche se non ho mai avuto problemi. Mi avvicino ogni giorno alla vittoria del Giro. Domani la tappa sembra fatta per me, mi piacciono le salita lunghe, forse farò qualcosa. Dopo aver terminato tre volte secondo mi piacerebbe vincere una tappa, anche se la priorità sarà difendere la Maglia Rosa”.

18 tappa 4 18 tappa 3 18 tappa 2 18 tappa 1

Questa mattina a Novate Milanese, città di Vincenzo Torriani, è stata svelata una stele in ricordo dello storico patron del Giro d’Italia

18 tappa 5

ROGER KLUGE VINCE LA SUA PRIMA TAPPA NEI GRANDI GIRI A CASSANO D’ADDA

ROGER KLUGE VINCE LA SUA PRIMA TAPPA NEI GRANDI GIRI A CASSANO D’ADDA

vicitore 17 tappa

Steven Kruijswijk indossa ancora la Maglia Rosa

maglia rosa 17 tappa
Il Giro d’Italia ha ricordato Vincenzo Torriani a 20 anni dalla scomparsa.

TICORDO TORIIANI 

Oggi nel dopo tappa, all’interno splendida Villa Borromeo di Cassano d’Adda, il Giro ha voluto ricordare, a 20 anni dalla scomparsa, Vincenzo Torriani storico Patron della Corsa Rosa. Presenti alla cerimonia oltre ai figli Marco, Gianni e Milly e i nipoti c’erano Carmine Castellano, che di Torriani è stato il successore alla guida del Giro d’Italia; Mauro Vegni attuale Direttore della manifestazione e il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Andrea Monti.

Cassano d’Adda, 25 maggio 2016 – In perfetto stile da inseguimento su pista, Roger Kluge, che rappresenterà la Germania alle Olimpiadi di Rio nell’Omnium contro l’italiano Elia Viviani ed il colombiano Fernando Gaviria tra gli altri, ha ottenuto la vittoria di tappa anticipando la volata di gruppo a Cassano d’Adda, ottenendo per la prima volta un successo nei Grandi Giri. La Maglia Rossa Giacomo Nizzolo, secondo, è al suo tredicesimo podio in carriera al Giro d’Italia senza ancora riuscire ad ottenere una vittoria. L’olandese Steven Kruijswijk indossa di nuovo la Maglia Rosa.

RISULTATO FINALE
1 – Roger Kluge (IAM Cycling) – 196 km in 4h31’29”, media 43,317 km/h
2 – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) s.t.
3 – Nikias Arndt (Team Giant – Alpecin) s.t.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)

  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)

  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)

  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)

CLASSIFICA GENERALE
1 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)
2 – Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 3’00”
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 3’23”
4 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 4’43”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 4’50”

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Per il quarto giorno consecutivo il Giro trova un nuovo vincitore dopo Esteban Chaves, Alexander Foliforov e Alejandro Valverde

  • Roger Kluge è alla sua prima vittoria al Giro (e anche in una gara di categoria WorldTour): il suo unico podio alla Corsa Rosa era stato quello di Milano 2015, quando vinse lo sprint del gruppo, valevole tuttavia per il terzo posto dietro a Iljo Keisse e Luke Durbridge, fuggiti a 35 km dall’arrivo

  • Per la prima volta nella storia ci sono tre atleti tedeschi a vincere nello stesso Giro (Kluge, Kittel, Greipel). I successi tedeschi nel Giro 2016 sono 6, 32 nell’intera storia della Corsa Rosa

  • La Germania ha vinto più tappe quest’anno (6) che nei 5 anni precedenti (5 vittorie dal 2010 al 2015)

  • 13° podio al Giro per Giacomo Nizzolo (9 secondi posti, 4 terzi). Ora è l’atleta con più podi in gruppo: lascia a quota 12 Damiano Cunego. Solo Pietro Rimoldi negli anni ’30 (con 5 secondi posti e 9 terzi) ha fatto più podi al Giro senza mai vincere una tappa

    DICHIARAZIONI
    Il vincitore di tappa Roger Kluge ha detto in conferenza stampa: “Non credo che la mia vittoria cambierà la decisione di Michel [Thétaz, il proprietario di IAM Cycling, ha annunciato che la squadra chiuderà alla fine di quest’anno]. È un modo di ripagarlo. Non vedeva l’ora di celebrare la prima vittoria di squadra in un Grande Giro, speriamo non sia l’ultima. L’anno scorso nell’ultima tappa del Giro ho vinto la volata di gruppo per il terzo posto e spero di poter vincere una volata di gruppo domenica a Torino. È difficile credere di aver vinto oggi. Penso di aver preso l’ultima curva con maggior velocità rispetto al gruppo, è stata quella la chiave del successo”.

    La Maglia Rosa, Steven Kruijswijk, ha dichiarato in conferenza stampa: “Molti corridori, anche tra i più famosi, sono venuti a congratularsi con me alla partenza per quel che ho fatto ieri. Mi han detto che gli era piaciuto il modo in cui avevo corso. Nessuno però mi ha detto che avevo già vinto il Giro. Anche io non penso di aver già vinto il Giro. L’unica cosa che posso fare è dare tutto e fare attenzione ad ogni attacco. Lo farò con serenità, sento di non avere punti deboli”. 

    La Maglia Rossa, Giacomo Nizzolo, ha detto: “Non ho nessun rimpianto. Sono arrabbiato ma ci sta. Sarebbe stato fantastico vincere la mia prima tappa al Giro d’Italia qui vicino a casa. Mi mancava un compagno di squadra per chiudere il buco su Roger Kluge ma è successo perché avevamo lavorato durissimo per chiudere sulla fuga. Ho ancora la possibilità di vincere una tappa domenica a Torino”.

    17 TAPPA 6 17 TAPPA 5 17 tappa 3 17 tappa 2

ALEJANDRO VALVERDE VINCE LA TAPPA 16 DEL 99° GIRO D’ITALIA

VINCITORE 16 TAPPA

ALEJANDRO VALVERDE VINCE LA TAPPA 16 DEL GIRO D’ITALIA

MAGLIA ROSA 16 TAPPASTEVEN KRUIJSWIJK GUADAGNA TERRENO SUI DIRETTI RIVALI
Il campione spagnolo regola in volata la Maglia Rosa nella fuga a tre con Zakarin

Andalo, 24 maggio 2016 – Il corridore spagnolo Alejandro Valverde (Movistar Team) ha vinto la sedicesima tappa del 99º Giro d’Italia, da Bressanone/Brixen ad Andalo di 132 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) e Ilnur Zakarin (Team Katusha).

Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) indossa ancora Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.

RISULTATO FINALE
1 – Alejandro Valverde (Movistar Team) – 132 km in 2h58’54”, media 44,270 km/h
2 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) s.t.
3 – Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 8″

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)

  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)

  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)

  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)

CLASSIFICA GENERALE
1 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo)
2 – Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 3’00”
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 3’23”
4 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 4’43”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 4’50”

Il vincitore, subito dopo il traguardo, ha dichiarato: “È stata una buona giornata, guadagno in classifica generale ma soprattutto vinco una tappa. Volevo vincere per la squadra, per i meccanici, per i massaggiatori, per i direttori sportivi, per la mia famiglia… per tutte le persone che mi hanno aiutato a superare le difficoltà che ho avuto sabato a causa dell’altitudine. Avevo avuto solo una brutta giornata. Alla cronoscalata sono andato come speravo, oggi volevamo spezzare la corsa. È bellissimo vincere per la prima volta al Giro”.

La Maglia Rosa ha dichiarato: “Sono arrivato ancora secondo. Volevo dare alla mia squadra una vittoria di tappa ma sono nella miglior situazione possibile per la Maglia Rosa con tre minuti di vantaggio su Esteban Chaves e gli altri. Mi sentivo benissimo e volevo ottenere il massimo da questa tappa, cortissima ma molto dura. Ho seguito Nibali quando ha attaccato, non mi aspettavo tutti questi attacchi nella tappa successiva al giorno di riposo”.

16 tappa 2 16 tappa 4