IRAN IE’ VIETATO DIRE E SCRIVERE LA PAROLA VINO

NO ALLE INVASIONI CULTURALI OCCIDENTALI

IRAN, E’ VIETATO DIRE E SCRIVERE LA PAROLA VINO

Nel giorno in cui l’Iran si apre al mondo occidentale e cessano le sanzioni economiche che lo hanno isolato dal punto di vista commerciale, l’Iran decide di censurare la parola vino.

Una decisione forte, presa in forte contrasto nella nostra epoca moderna e di apertura e che arriva dall’l’Ayatollah Ali Khamenei per contrastare una “invasione culturale occidentale dell’Iran, che cerca di distruggere l’identità islamica”. La notizia la pubblica “The Telegraph” che dice perché il governo di Teheran stia anche pensando di vietare i nomi di animali e i nomi di capi di Stato esteri.
Il leader supremo del popolo iraniano, dunque, spiega le nuove norme, attraverso Mohammed Selgi, responsabile delle pubblicazioni di libri al ministero iraniano. Tutti i libri saranno letti pagina per pagina per assicurarsi che siano in linea con la promozione dei principi della rivoluzione islamica, che affrontino efficacemente l’assalto culturale occidentale e che censurino eventuali insulti contro i profeti.
Eppure proprio per il vino, il popolo iraniano ha avuto sempre una forte predilezione, viste anche le origini della produzione di vino fatte risalire all’antica Persia (dove risiede ora lo stato dell’Iran), e ha continuato a farlo anche dopo la conquista islamica del VII secolo. Il divieto di bere alcol dopo la Rivoluzione islamica del 1979 non è riuscita a sradicare in maniera definitiva il consumo di vino nel Paese”.

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ALIMENTAZIONE NELLO SPORT (dopo il convegno sport & salute alimentazione)

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ALIMENTAZIONE NELLO SPORT

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L’esercizio fisico e l’attività sportiva sono fondamentali per favorire il pieno sviluppo dell’organismo e per promuovere e mantenere uno stato di salute ottimale sia a breve che a lungo termine.
Un’alimentazione corretta ed equilibrata rappresenta il sistema più adatto per soddisfare i particolari bisogni energetici e nutrizionali degli sportivi, sia amatoriali che professionisti, e di tutta la popolazione. Una corretta alimentazione trova la sua espressione in una adeguata e variata combinazione degli alimenti, volta a soddisfare in modo equilibrato il fabbisogno di energia (calorie), di nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali) nonché dell’altro principio nutritivo rappresentato dall’acqua, fornendo anche sostanze utili sul piano fisiologico, come ad esempio la fibra alimentare.
L’attività fisica può dare il miglior contributo nel favorire il pieno sviluppo dell’organismo, nella prevenzione a lungo termine e nella promozione della salute.

La dieta ha un ruolo importante anche nello sport: pur non esistendo alimenti miracolosi in grado da soli di migliorare le prestazioni fisiche, si può affermare che, associata ad un allenamento adeguato, consente il massimo rendimento agonistico. 

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Va ricordato che l’attività fisica e un’alimentazione corretta prevengono l’insorgenza dell’obesità; particolare attenzione va rivolta all’obesità infantile che è favorita dalla riduzione del movimento e da un sempre maggior interesse nei confronti della televisione, dei videogiochi e del computer.
Spesso messaggi non corretti e/o fuorvianti impediscono una adeguata consapevolezza sull’importanza dell’alimentazione nello sport. E’ proprio per questo motivo che è necessario elevare il livello di conoscenza della popolazione in generale e in chi pratica sport in particolare sugli stili di vita adeguati per il mantenimento della salute.

L’eventuale uso di integratori e prodotti dietetici per sportivi può essere giustificato solo a condizione che:

  • gli apporti energetici e nutritivi della razione alimentare vengano completati e non sbilanciati
  • si pratichino delle attività agonistiche o amatoriali che comportano un dispendio energetico particolarmente elevato e un’eccessiva perdita di minerali con la sudorazione
  • si scelga, tra le numerose opzioni disponibili, quella effettivamente rispondente alle proprie necessità specifiche e individuali (razioni d’attesa, fase di recupero, tipologia di sport)
  • si osservino attentamente le modalità d’uso e le eventuali avvertenze, non superando le dosi consigliate ed evitando l’uso prolungato.

E’ utile associare l’assunzione di carboidrati ad alto indice glicemico (a rapido assorbimento) a quella di acqua e sale, necessaria per il reintegro idro-salino. La presenza di carboidrati ad alto indice glicemico (glucosio o maltodestrine) inoltre facilita l’assorbimento dell’acqua, se la concentrazione tuttavia resta compresa tra il 4 e l’8%: in termini pratici questo significa 40 – 80 grammi di carboidrati per litro di acqua; tuttavia bisogna stare attenti a non superare l’assunzione di 60 grammi per ogni ora di attività fisica. L’assunzione dovrà avvenire inoltre diluita nel tempo; non essendo possibile da un punto di vista pratico un’assunzione continua, occorre cercare di frazionare l’assunzione della bevanda zuccherina ogni 10 – 15 minuti circa; le maltodestrine, essendo polisaccaridi costituiti da tante molecole di glucosio a pronta digestione, sono più indicate dello zucchero semplice per evitare rischi di carie dentale (maggiori in caso di bevande zuccherine).

Al termine di una prestazione di lunga durata

Le riserve di glicogeno muscolare si sono ridotte, è utile un’assunzione differenziata di carboidrati al fine di ripristinare tali scorte; resta tuttavia di dubbia utilità il ricorso in questo caso agli integratori, quando viceversa appare più pratico ed appetibile una corretta scelta di cibi:

  • carboidrati ad alto indice glicemico, in piccole dosi, subito dopo la prestazione sportiva: piccole dosi poiché le funzioni digestive dopo una prestazione di questo tipo restano un po’ “addormentate” per qualche ora, ed è più agevole quindi utilizzare questo tipo di carboidrati, in modo da fornire rapidamente glucosio al muscolo ancora metabolicamente attivo (siamo in fase di pagamento del debito di ossigeno) senza peraltro richiedere uno “sforzo digestivo”; sono quindi particolarmente indicati: miele o marmellata con fette biscottate e tè, gelati.
  • carboidrati a medio-basso indice glicemico, a dosi “piene”, più tardi, nel primo vero pasto completo successivo , quando le funzioni digestive sono riprese completamente, ed in funzione del fabbisogno calorico dell’atleta: pastasciutta, riso, pasta, pane, patate, legumi, ecc …

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